La CEI nasce a Firenze l'8 gennaio 1952 sotto forma di assemblea dei presidenti delle conferenze episcopali delle regioni conciliari italiane.
A differenza delle conferenze episcopali degli altri Paesi, quella italiana è l'unica[1] il cui presidente non viene eletto dai membri ma è nominato personalmente dal papa in qualità di primate d'Italia sulla base di una terna presentata dall'assemblea.[2]
Le Conferenze episcopali nazionali furono organi fortemente voluti dal cardinale Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova per quaranta anni, uno dei massimi esperti di tomismo a livello mondiale. Lo stesso Siri fu uno dei primi presidenti di tale organo, in carica dal 12 ottobre 1959 al 1965.
È un organismo che assume rilievo particolare nei rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica, ovvero nei rapporti tra politici membri delle istituzioni italiane e vescovi cattolici italiani.
La CEI opera come una persona giuridica (pubblica) avente sede in Roma i cui membri di diritto sono gli arcivescovi e i vescovi, di qualsiasi rito, delle diocesi e delle altre chiese cattoliche particolari italiane, i vescovi coadiutori e ausiliari nonché i vescovi titolari che dal Vaticano o dalla stessa CEI hanno ricevuto uno speciale ufficio stabile a livello nazionale.
studiare i problemi che interessano la vita della Chiesa cattolica in Italia;
dare orientamento nel campo dottrinale e pastorale;
mantenere i rapporti con le pubbliche autorità dello Stato italiano.
Per quanto riguarda il terzo punto, è interessante notare che il concordato tra Italia e Vaticano ha affidato alla CEI il compito di gestire direttamente i termini dell'accordo (v. ad esempio l'art. 13, n. 2); poiché l'attuazione di numerose norme è rinviata a intese successive tra le parti, è previsto che i rapporti relativi si instaurino tra autorità governative e Conferenza episcopale (anziché, come un tempo, direttamente con il Vaticano), a conferma dell'importanza data a questo organismo particolare di governo ecclesiastico.
La CEI gestisce i fondi dell'otto per mille destinati alla Chiesa cattolica dai contribuenti.
Il territorio di competenza comprende la Repubblica Italiana e la Repubblica di San Marino. È editore di TV2000, un'emittente televisiva autonoma, e di InBlu, network di radio. La CEI collabora inoltre con la Rai per la realizzazione del programma televisivo A sua immagine e con Mediaset per la realizzazione del programma televisivo Le frontiere dello spirito.
CardinaleAlfredo Ildefonso Schuster, O.S.B., arcivescovo metropolita di Milano † (8 gennaio 1952) (presidente della riunione della Conferenza dei presidenti delle regioni conciliari d'Italia)
Francesco Sportelli, La Conferenza Episcopale Italiana 1952-1972, Congedo Editore, Galatina 1994
Francesco Sportelli, L'identità della CEI. Fra ricerca strutturale e stabilità istituzionale (1952-1972), in Vita e Pensiero, 3 (1993), pp. 186–196
Francesco Sportelli, I vescovi italiani al Vaticano II: il ruolo della Conferenza Episcopale Italiana, in Rivista di scienze religiose, 23 (1998), pp. 37–90
Paolo Gheda, Il card. Giuseppe Siri e la Conferenza Episcopale Italiana al Concilio Ecumenico Vaticano II, in «Synaxis» (2005) XXIII/3, pp. 69–104
Paolo Gheda, La Conferenza Episcopale Italiana e la preparazione del Concilio Vaticano II, in P. Chenaux (a cura), La PUL e la preparazione del Concilio, Atti del Convegno internazionale di studi (Città del Vaticano 27 gennaio 2000), Mursia, Roma 2001, pp. 99–119
Francesco Sportelli, CEI – Conferenza Episcopale Italiana, in Le diocesi d'Italia. Dizionario storico, vol. I, Le regioni ecclesiastiche, a cura di E. Guerriero, L. Mezzadri, M. Tagliaferri, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 2007, pp. 278–286
Francesco Sportelli, La Cei e la collegialità italiana, in Cristiani d'Italia. Chiese, società, stato. 1861-2011, vol. II, a cura di A. Melloni, Treccani. Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2011, pp. 839–850