È stato anche coordinatore della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, caporedattore del mensile della diocesi "Chiesa Pontina" e vicario episcopale per la Pastorale.
D'azzurro alla torre d'argento, merlata di quattro pezzi, aperta e finestrata di nero, fondata su una roccia al naturale, accompagnata da una colomba del secondo, radiosa d'oro, nel canton destro, e da una stella d'argento (8) nel canton sinistro del capo.[5]
Interpretazione
La torre, costruita sulla roccia (Cristo), rappresenta la Chiesa di Benevento; ha tre aperture che simboleggiano fede, speranza e carità. La luce dello Spirito Santo (colomba) e Maria, Stella del mattino, completano l'iconografia.[5]
Lo scudo sannitico richiama quello dei guerrieri sanniti, antichi abitanti del territorio di Benevento.[5]
Motto
Il motto prescelto Nisi Dominus ædificaverit è tratto dal salmo 126: Nisi Dominus ædificaverit domum, in vanum laboraverunt qui ædificant eam (Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori).[5]
F. Accrocca - L. Bertazzo - P. Maranesi - L. Pellegrini, L'identità in cammino. Povertà e penitenza, predicazione e studi nello sviluppo dei testi legislativi dei frati Minori (secoli XIII-XVI), a cura di A. Czortek, Cittadella editrice, 2014
Francesco e la Santa Chiesa Romana. La scelta del Vangelo e la codificazione difficile di un ideale, Cittadella editrice, 2015