Ivo Muser (Brunico , 22 febbraio 1962 ) è un vescovo cattolico italiano , dal 27 luglio 2011 4º vescovo di Bolzano-Bressanone .
Biografia
Nasce a Brunico , nella provincia autonoma di Bolzano e in diocesi di Bolzano-Bressanone , il 22 febbraio 1962 . È il terzo figlio di una famiglia di modeste origini: la madre di Gais , il padre, Giobatta, immigrato da Timau in Carnia [ 1] .
Dopo aver frequentato la scuola elementare a Gais e la scuola media e il ginnasio umanistico a Brunico, è alunno del Collegium Canisianum e studia presso la Facoltà di teologia dell'Università di Innsbruck .
Il 25 maggio 1986 è ordinato diacono dal vescovo Heinrich Forer , mentre il 28 giugno 1987 è ordinato presbitero dal vescovo Wilhelm Egger .
Per due anni è cooperatore a Dobbiaco , prima di diventare segretario particolare del vescovo Wilhelm Egger, fino al 1991 .
Ottenuto il dottorato in teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma, dal 1995 al 1996 è padre spirituale del Seminario minore Vinzentinum e, dal 1995 , professore allo Studio teologico accademico Bressanone .
Dal 1996 al 2010 è rettore del Seminario maggiore e, dal 1997 , responsabile per la formazione dei diaconi permanenti di lingua tedesca e ladina .
Nel 2002 è nominato canonico della cattedrale di Bressanone e, nel 2005 , decano del capitolo.
Ministero episcopale
Ivo Muser a Cracovia durante la Giornata Mondiale della Gioventù 2016 .
Il 27 luglio 2011 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo di Bolzano-Bressanone [ 2] ; succede a Karl Golser , dimessosi per motivi di salute. Il 9 ottobre successivo riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Bressanone , dall'arcivescovo Luigi Bressan [ 3] , co-consacranti i vescovi Karl Golser e Manfred Scheuer . Durante la stessa celebrazione, prende possesso della diocesi.
Al momento della sua ordinazione risulta essere l'ordinario diocesano italiano più giovane, non tenendo conto di dom Pietro Vittorelli , abate mitrato dell'abbazia territoriale di Montecassino , anch'egli ordinario ma non insignito della dignità episcopale, dimessosi nel giugno 2013 [ 4] .
Dal 24 maggio 2016 è vicepresidente della Conferenza Episcopale Triveneta[ 5] .
L'8 dicembre 2017 consacra la diocesi a Maria [ 6] .
Posizioni teologiche, morali e sociali
Da vescovo, Muser si è attestato su posizioni conservatrici e conformi all'approccio tradizionale della Chiesa: ha tra l'altro stigmatizzato la conservazione privata (senza riposizione in una sepoltura) delle urne dopo la cremazione e la pratica della dispersione delle ceneri[ 7] .
Critiche gli sono state mosse per gli esiti scarsamente innovativi del sinodo diocesano convocato dal novembre 2013 al dicembre 2015 [ 8] e per l'accusa di non aver supportato adeguatamente le indagini sugli abusi sessuali all'interno della sua diocesi, avviate dal suo predecessore Karl Golser.[ 9] [ 10] .
Genealogia episcopale e successione apostolica
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Galleria d'immagini
Croce pettorale del vescovo Ivo Muser
Anello del vescovo Ivo Muser
Pastorale del vescovo Ivo Muser
Note
^ È timavese il nuovo decano del duomo di Bressanone (PDF ), su taicinvriaul.org . URL consultato il 7 ottobre 2011 . "Asou Geat...", n. 50, dicembre 2005, pag. 7.
^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di Bolzano-Bressanone (Italia) e nomina del successore , su press.vatican.va , 27 luglio 2011. URL consultato il 17 novembre 2024 .
^ Il 9 ottobre consacrazione del vescovo Muser a Bressanone [collegamento interrotto ] , su altoadige.gelocal.it .
^ (EN ) Bishops of Italy (by Age) , su gcatholic.org .
^ Vescovi Nordest: mons. Muser nuovo vicepresidente .
^ Il vescovo Muser consacra la Diocesi di Bolzano-Bressanone a Maria , su bz-bx.net . URL consultato il 16 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2017) .
^ Il Vescovo Muser e la Conferenza dei decani è contraria alla custodia delle urne cinerarie in casa e alla dispersione delle ceneri dei defunti , su bz-bx.net , 30 novembre 2011.
^ (DE ) Hans Peter Hurka, Südtirol-Synode: Und was bleibt? , su zeitgemaess-glauben.at , 8 dicembre 2015.
^ Federica Tourn, Bolzano, i primi a indagare ma anche i primi a insabbiare , su Domani , 13 giugno 2022. URL consultato il 16 giugno 2022 .
^ Valentino Liberto, L’inchiesta sulla Chiesa altoatesina , su salto.bz , 16 giugno 2022. URL consultato il 17 giugno 2022 .
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