Piazzale Loreto (all'epoca "rondò Loreto") verso la fine del XIX secolo. Il viale alberato sulla sinistra è il futuro viale Monza, mentre sulla destra si vede la futura via PadovaCorso Buenos Aires verso piazzale Loreto (quando ancora si chiamava "rondò Loreto"), che si vede sullo sfondo, negli anni venti del XX secolo
Durante la Seconda guerra mondiale, nella strage di Piazzale Loreto avvenuta il 10 agosto del 1944, alcuni soldati della Legione Autonoma Mobile Ettore Muti fucilarono quindici partigiani antifascisti sul marciapiede compreso tra viale Andrea Doria e corso Buenos Aires (l'attuale stele commemorativa si trova leggermente spostata al centro di viale Andrea Doria).
Sappisti della 110ª Brigata Garibaldi montarono la guardia fino alle 7 del mattino.[2] Col passare delle ore sempre più gente si radunò in piazzale Loreto, tanto che il servizio d'ordine, composto di pochi partigiani e vigili del fuoco, decise di appendere i corpi a testa in giù alla pensilina del distributore di benzinaEsso all'angolo con corso Buenos Aires[3] per poter essere visti da tutti senza il rischio che la folla si schiacciasse su se stessa.
I cadaveri di Mussolini, con la Petacci e alcuni gerarchi fascisti esposti in piazzale Loreto. Quello di Mussolini è il secondo da sinistra
I corpi, ai quali si aggiunse quello di Achille Starace (già segretario del PNF ma caduto in disgrazia e privo di cariche nella RSI) fermato per le strade di Milano mentre faceva jogging e fucilato alla schiena dopo un processo sommario[4][5], rimasero esposti per diverse ore, in una rassegna di insulti, sputi e oltraggi, finché su pressione delle autorità militari alleate, preoccupate per la tutela dell'ordine pubblico, i corpi vennero trasportati all'obitorio.
Nell'immediato secondo dopoguerra italiano, dopo la liberazione di Milano, la piazza venne per un breve tempo chiamata piazza dei Quindici martiri a ricordo dei partigiani fucilati, per poi riprendere la sua precedente denominazione. Nel maggio del 2005 il filosofo e scrittore Stefano Zecchi, assessore alla cultura della giunta del sindaco Gabriele Albertini che all'epoca governava il comune di Milano, propose di ribattezzare il piazzale in piazza della Concordia.
Sono afferenti alla piazza le linee di bus urbane 39, 55, 56, ed è lambita dal percorso della filovia circolare 90/91 che attraversa l'adiacente piazza Argentina.
Anni quaranta del XX secolo: la fotografia riprende l'angolo fra il piazzale e corso Buenos Aires (dove transita il tram), ed è visibile il distributore di benzina un tempo presente nella piazza
Il primo cippo commemorativo dei 15 partigiani uccisi venne eretto esattamente sul luogo dell'eccidio nel 1945; la foto risale agli anni '50
Cartolina di piazzale Loreto nel 1948, è visibile in basso a destra parte del distributore di benzina Esso dove furono appesi i cadaveri di Mussolini e di Claretta Petacci e degli altri gerarchi il 29 aprile 1945. Sulla destra della cartolina, si nota l'Hotel Titanus, poderoso edificio risalente al 1928 ca. e abbattuto nel 1965 ca. per far posto a nuovi uffici realizzati attorno al 1980
Cartolina di piazzale Loreto negli anni cinquanta in direzione sud, in cui è ancora ben visibile la stazione di servizio Esso usata per appendere i cadaveri nel 1945
L'attuale monumento commemorativo, opera dello scultore Giannino Castiglioni, rispetto al cippo precedente, si trova posizionato sul marciapiede di mezzeria di viale Andrea Doria
Piazza Piazzale Roma Piazzale Michelangelo Monumento ai martiri di piazzale Loreto Piazzale Loreto Stazione di Piazzale Flaminio Piazzale Flaminio Piazzale Luigi Cadorna Piazzale della Vittoria (Vicenza) Piazzale Arnaldo Stazione di servizio AGIP di Piazzale Accursio Piazzale degli Eroi Piazzale della Pace Strage di Piazzale Loreto Piazzale Re Astolfo Giardino Piazzale Bologna Bomba di Piazzale Arnaldo Piazzale degli Eroi (Marino) Piazzale della Libertà Piazzale Principessa Clotilde Piazzale Grande Torino Piazzale Donatello Piazzale della Vittoria (Forlì) Piazzale degli Uffizi Fontana delle …
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