Ci sono giunti documenti storici di Lampugnano dove viene nominata per la prima volta nel 1276.
Nell'ambito della suddivisione del territorio milanese in pievi, apparteneva alla Pieve di Trenno ed era sulla direttrice che collegava Trenno ai Corpi Santi. Nel 1771 contava 245 anime.
Lampugnano conservò ancora per decenni la fisionomia di borgo agricolo: solo dopo la Seconda guerra mondiale la zona venne trasformata dall'espansione edilizia, con la realizzazione dei quartieri QT8 e Gallaratese.
Nel 1980 fu aperta la tratta della linea M1 della metropolitana, che comportò la costruzione nella zona limitrofa al vecchio borgo di un centro di interscambio con un raccordo stradale verso l'Autostrada dei Laghi. Nei pressi sorse anche il Palatrussardi, oggi PalaSharp, dedicato ai grandi eventi di massa.
Dal 2008 è operante l'Autostazione di Lampugnano, la più importante per le comunicazioni su gomma a medio lunga percorrenza per la città di Milano che tuttavia ha portato a condizioni di degrado, specialmente nelle ore notturne.[2]