L'abitato è situato a circa 8,5 km a nord-ovest del Duomo, e la sua superficie è di poco superiore a 1 km². Esso è cinto a ovest e a nord dal Boscoincittà e a sud dal parco omonimo, ed è collegato a est col quartiere Gallaratese.
Oggi Trenno, pur essendo in prevalenza una zona residenziale a media densità abitativa di condomini moderni, conserva edifici e caratteristiche della vecchia borgata, circondata dai campi e concentrata intorno alla parrocchia e alle piccole attività commerciali di via Ratti e piazza Scolari; ciò rende il quartiere uno dei più tranquilli e verdi della città. Il rovescio della medaglia consiste nell'isolamento dell'abitato dal resto di Milano, al quale è collegato da una sola linea automobilistica ATM, la 64, e solamente da tre strade: via Cascina Bellaria, via Lampugnano e via Balla; queste ultime due, peraltro, erano poco più che strade di campagna fino al 1999 e al 2001 rispettivamente. A circa 1 km da Trenno si trova la stazione della metropolitana M1 Bonola.
Storia
Passato
Sorta probabilmente nel Basso Medioevo, Trenno fu capoluogo di un feudo appartenuto alla nobile famiglia Melzi, Comune autonomo e sede di Pieve.
In epoca romana era consuetudine dare agli agglomerati urbani, che si insediavano lungo le grandi arterie una denominazione corrispondente alla loro distanza. Lungo la strada "di San Pietro all'Olmo" si trovavano Trenno (Trebennius = 3º miglio), Quarto, Quinto Romano e Settimo Milanese, che inizialmente erano probabilmente solo stazioni di posta per il cambio di cavalli.
La prima memoria storica di Trenno porta la data del 17 marzo 877 e risulta in un rogito fra Leone e Sigifrido, preti officiali della chiesa di S. Ambrogio per un possesso “in vico et fundo Triennum” nel villaggio e territorio di Trenno.
La chiesa di San Giovanni Battista si trova testimoniata per la prima volta in un atto del 1017. Alla fine del XII secolo, secondo quanto riporta il Giulini, "la pieve di Trenno aveva giurisdizione sui villaggi di Lerenteggio, Figino, Lampugnano, San Leonardo, Arese, Quarto Cagnino, Quarto Uglerio, Quinto Romano, San Romano" (DCA, Trenno).
L'esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 31 marzo 1257, trascritto negli “Atti del Comune di Milano” in cui Trenno è citato come comune ed è segnalata la presenza del console[1].
Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Trenno risulta incluso nella pieve omonima e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata da Sancto Petro a l'Olmo” come “el locho de Treno”[3].
Nel 1658 tale feudo venne assegnato a Camillo Melzi, nominato Conte di Trenno nel 1660 da Re Filippo IV di Spagna; dopo la morte di Camillo il feudo passò al Conte Cesare Monti, figlio di Maria Melzi; infine nel 1774 con l'estinzione del casato Monti, la Contea di Trenno fu devoluta alla Camera, fino al 9 febbraio 1808, quando per Regio Decreto fu accorpata a Milano[4].
La Chiesa parrocchiale di Trenno è dedicata a San Giovanni Battista. Al suo interno vi è collocata L'Adorazione dei Magi, opera barocca dipinta nel 1657 dal tedesco Johann Christoph Storer e per lungo tempo attribuita alla scuola di Rubens.[7]
L'antico territorio municipale di Trenno è oggi servito dalla linea M1 della metropolitana che lo collega al centro della città con ben quattro fermate del ramo per Rho Fieramilano.
Galleria d'immagini
Via Ratti e Piazza San Giovanni
Piazza Rosa Scolari
Monumento ai Caduti in Piazza Rosa Scolari
Note
^Gli atti del commune di Milano. Bd. 2, 2: 1263-1276 Baroni, Maria Franca [Publ.]. - Milano (1987)