Il parco si estende per una superficie totale di circa 110 ettari, (di cui 50 recintati) nella periferia ovest della città e comprende boschi, radure, corsi d'acqua, un laghetto e un'antica cascina (la quattrocentesca cascina San Romano[2]) che ospita la direzione del parco oltre a una “Biblioteca verde", nata con l'obiettivo di raccogliere libri, documenti e articoli concernenti il verde pubblico, l'ambiente e l'agricoltura.
Rinnovo e ampliamento delle concessioni
Dal 1974 il terreno è in concessione ad Italia Nostra che vi ha avviato (tramite una sezione creata appositamente e chiamata Centro per la Forestazione Urbana - CFU[3]) il primo progetto italiano di riforestazione urbana coinvolgendo scuole, associazione ed enti di volontariato. Le singole convenzioni sono di durata novennale e dalla prima che riguardava un'area di 35 ettari, si è passati progressivamente a 50, a 80 e, infine, agli attuali 110 che consentono anche il congiungimento con il Parco delle Cave. L'estensione ha sempre corrisposto ad un aumento delle proposte progettuali e delle realizzazioni e il progetto iniziale si è ampliato e ora comprende, oltre al parco, un'area di centocinquanta orti urbani, mentre la cascina è stata ristrutturata e ospita gli uffici del parco, una biblioteca e delle aree coperte messe a disposizione a titolo gratuito.
Approccio partecipato
La costruzione e manutenzione del parco è stata portata avanti negli anni da Italia Nostra secondo un peculiare approccio partecipato, promuovendo il coinvolgimento attivo della cittadinanza (associazioni, scuole, volontari) e di corpi dello Stato: l'Agenzia Forestale ha, per esempio, donato le trentamila piante messe a dimora. Anche per questo, il sistema del verde costituito da Boscoincittà e dal Parco delle Cave (il progetto "Parco dei Sentieri Interrotti"), ricevette nel 2003 un importante riconoscimento internazionale[4][5].
Il parco è un'area fortemente "rinaturalizzata" e flora e fauna ne rispecchiano appieno le caratteristiche.
Tra le principali specie arboree, acero di monte, acero campestre, quercia rossa, olmo, pioppo pioppo bianco, nero e cipressino, frassino, carpino, robinia, ontano e salice. È presente avifauna e fauna selvatica.
Il parco è percorso da diversi fontanili che si intrecciano fino a formare un piccolo lago; di recente realizzazione una zona umida con una serie di bacini d'acqua. Il lago, iniziato nel 1989 e concluso nel 1992, è stato progettato per migliorare il microclima, favorendo lo sviluppo della flora e della fauna acquatica e terrestre. È stato successivamente arricchito da strutture per la fruizione, come un pontile sospeso sulle acque, dotato di panchine da cui ammirare il paesaggio.
Nella fascia esterna si trovano, oltre al vivaio e a centoquaranta orti, aree a coltivazione guidata assegnate per sorteggio fra i richiedenti.
Costruito in collaborazione con i genitori e gli ortisti nell'area di Figino un campo giochi. Sono numerosi i percorsi pedonabili, ciclabili (noleggio bici su prenotazione) ed equestri; area pic-nic in cascina; uno spazio riservato ai cani di cinquemila metri quadrati.
Folto, in assonanza con l'attitudine partecipativa, il calendario di eventi e attività.[7]
Galleria fotografica di flora e fauna
Note
^La vasta tenuta agricola, allora in regime di semiabbandono, fu acquistata dal comune di Milano nel 1942
^Era caduta in totale abbandono tra il 1970 e il 1970
^Centro per la Forestazione Urbana, su sperimenti.com. URL consultato il 12 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2015).
«Attribuito dalla rete internazionale dei Club Unesco ai siti di particolare interesse naturale, culturale, sociale che siano frutto di un percorso condiviso dalla collettività. [...] Anche il Boscoincittà, 80 ettari di verde (per un totale di oltre 2 milioni di metri quadrati con l'adiacente Parco delle Cave) e primo esempio di forestazione urbana d'Italia è stato insignito del titolo. Per salvaguardare entrambi i parchi, la giunta ha rinnovato la convenzione con Italia Nostra (per la cura e la manutenzione degli spazi verdi)»
^Parco di Trenno, Parco del Deviatore Olona, Parco dei Fontanili, Parco Calchi Taeggi e Parco Blu
^Info e gestione Centro parco: Cascina San Romano, via Novara 340, tel./fax 02.4522401, mail: info@cfu.it.
Bibliografia
AA. VV., Cascine a Milano, a cura dell'Ufficio editoriale del Comune di Milano, 1987
Comune di Milano - Arredo, Decoro Urbano e Verde - Settore Tecnico Arredo Urbano e Verde, 50+ parchi giardini, Comune di Milano / Paysage. ed. 2010/2011
AA. VV., Ad Ovest di Milano-Le cascine di Porta Vercellina, a cura dell'ass. Amici Cascina Linterno