Rivaldo nasce a Paulista, nello stato del Pernambuco. Per l'estrema povertà soffrì di malnutrizione.[12] Nel 1989 suo padre Romildo morì in un incidente stradale; nello stesso anno Rivaldo firmò il primo contratto da professionista.[12]
È padre d'un figlio di nome Rivaldinho anch'egli calciatore [13], con cui ha avuto modo di giocare[13]; i due tra l'altro sono anche andati entrambi a segno nella stessa partita nel 2015.[13]
Caratteristiche tecniche
Rivaldo era un trequartista dotato di grande abilità tecnica e di buona velocità; il dribbling era una delle sue armi migliori. Disponeva inoltre di un tiro potente e preciso, temibile anche dalla lunga distanza. Nonostante le lunghe gambe, si dimostrò un giocatore agile.[10][14] Era un ottimo tiratore di rigori e punizioni dalla lunga distanza.[14] La sua visione di gioco e il suo senso tattico ne facevano un giocatore capace di giocare in più ruoli nella trequarti avversaria, da ala o da seconda punta.[11]
Nel 1993 Rivaldo firmò per il Corinthians, e debuttò con la maglia della nazionale brasiliana segnando il gol decisivo in amichevole contro il Messico. Dopo un anno passò al Palmeiras, dove vinse il campionato.
L'anno successivo fu acquistato dal Barcellona. Nella prima stagione vinse la Liga, la Copa del Rey e la Supercoppa UEFA. In quella successiva bissa il successo in Liga. Trascorse in Catalogna altre tre stagioni, durante le quali fu considerato come uno dei migliori giocatori del panorama internazionale, prima della decisione di lasciare il club.
Milan
Il 28 luglio 2002 firmò un contratto triennale con il Milan per 4 milioni di euro netti all'anno.[15] Nella stagione 2002-2003 vince la Champions League e la Coppa Italia: nella finale di ritorno contro la Roma segnò la rete del momentaneo 2-1. A questi successi segue, nell'agosto 2003, la conquista della Supercoppa UEFA. Chiuso da Kaká e Rui Costa all'inizio della sua seconda stagione in rossonero, si congedò il 28 settembre salutando i tifosi prima di Milan-Lecce (3-0). Pochi giorni dopo rescisse il contratto, ponendo fine ad una esperienza deludente nonostante i trofei vinti con il Milan tra il 2002 e il 2003.
Cruzeiro
Nel 2004 ritornò in Brasile per giocare con il Cruzeiro. Alla base della decisione di Rivaldo c'è la presenza in panchina di Vanderlei Luxemburgo, suo mentore nei primi anni. L'esperienza con il Cruzeiro dura però solo poche gare: l'esonero di Luxemburgo convinse Rivaldo a tornare in Europa.
Olympiakos e AEK
Nel luglio 2004 indossò la maglia dell'Olympiacos, dove giocò tre stagioni da protagonista. Alla fine della stagione 2006-2007, entrato in contrasto con la dirigenza per il rinnovo del contratto, decide di andare via, nonostante avesse espresso la volontà di chiudere la carriera all'Olympiakos. Nel 2007 firma con i rivali storici dell'AEK Atene, dove trascorse una stagione.
Bunyodkor
Il 17 luglio 2008 lascia l'AEK per trasferirsi al Bunyodkor, squadra della massima divisione uzbeka, ottenendo un alto ingaggio. Nel campionato uzbeko segna 33 gol in poco più di due stagioni e vince due titoli nazionali (2008 e 2009) e una Coppa dell'Uzbekistan (2008).
Mogi Mirim e San Paolo
L'11 agosto 2010 rescinde il contratto con la società uzbeka[16] e il 18 novembre successivo firma per i paulisti del Mogi Mirim, club nel quale era cresciuto.[17]
Il 22 gennaio 2011 passa in prestito al San Paolo, con un contratto che lo lega al club fino al 31 dicembre dello stesso anno.[18] Il 3 febbraio 2011 segna un gol all'esordio nel Campionato Paulista 2011. Conclude la sua esperienza con il San Paolo con 30 presenze e 5 gol messi a segno in campionato.
Kabuscorp
Il 13 gennaio 2012, dopo essere rimasto svincolato per due mesi, viene ingaggiato dalla squadra angolana del Kabuscorp.[19] Alla sua seconda partita di campionato con la squadra Rivaldo mette a segno una tripletta.[20] Il 4 novembre, dopo 21 presenze e 11 gol, lascia la squadra angolana per tornare in Brasile, dopo aver sostenuto personalmente le spese per la costruzione di un centro medico e di una scuola in una delle zone più povere dell'Angola.
São Caetano e Mogi Mirim
Il 7 gennaio 2013 viene ingaggiato dal São Caetano, nel Campeonato Brasileiro Série B. Rescinde il contratto nel novembre dello stesso anno, dopo aver disputato 19 partite e segnato 2 gol nel corso della stagione, e dichiara di voler chiudere la carriera al Mogi Mirim.[21][22]
Il 22 gennaio 2014 torna nuovamente a vestire la maglia del Mogi Mirim, club del quale è presidente e in cui gioca anche suo figlio Rivaldinho. Fa il suo debutto nella seconda giornata del Campionato Paulista 2014.[23] Il 15 marzo 2014, annuncia il ritiro,[24] cambiando idea 15 mesi dopo, quando a 43 anni si rende disponibile a vestire nuovamente la maglia del Mogi Mirim.[25] Il 14 luglio 2015 va in gol assieme al figlio nella stessa partita (vittoria per 3-1 contro il Macaé).[26][27]
Rivaldo esordì con la nazionale brasiliana nel 1993, in un'amichevole contro il Messico (1-0). Nel 1997 partecipò alla vittoriosa edizione della Confederations Cup. Nel 1998 disputa il Mondiale in Francia, giungendo fino all'atto conclusivo della manifestazione contro la Francia, in cui il Brasile perse 3-0.
Nell'estate del 2002 fu convocato per il Mondiale in Giappone e Corea del Sud. Nella prima partita contro la Turchia il 3 giugno, si rende però protagonista di uno spiacevole episodio di simulazione che induce l'arbitro ad espellere Hakan Ünsal.[29] Nel torneo segna per 5 partite consecutive, mancando però di eguagliare il record di marcature consecutive in Coppa del Mondo stabilito da Jairzinho a Messico 1970 (6 partite di fila). In finale il Brasile vince 2-0 sulla Germania.
Statistiche
Tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili (inclusa Brasile olimpica), Rivaldo ha giocato 959 volte e segnato 437 reti ( 0,47 gol a partita).
Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al termine della carriera da calciatore.
^abc(EN) Rivaldo: In the name of the father, su fifa.com, 1º febbraio 2000. URL consultato il 29 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2019).