Il cognome Scolari è italiano; il nonno paterno dell'allenatore, emigrato in Brasile, era originario di Cologna Veneta. In virtù di ciò, Scolari ha ottenuto la cittadinanza italiana nel 2002[2] e parla fluentemente la lingua veneta,[3] detta talian in Brasile.
Nel corso della sua carriera è stato soprannominato Felipão (in portoghese) e Big Phil (in inglese), entrambi accrescitivi del suo secondo nome di battesimo Felipe (Philip in inglese, corrispondente all'italiano Filippo).[4]
Il 13 giugno 2001 dopo la brutta figura rimediata alla Confederations Cup divenne il nuovo commissario tecnico della Nazionale brasiliana in sostituzione dell’esonerato Émerson Leão.[5] Prese la squadra al quinto posto del proprio girone, a rischio di non qualificarsi per il Mondiali.[6] Malgrado l'eliminazione in Copa América per mano dell'Honduras, i verdeoro riuscirono a strappare un biglietto per la fase finale del torneo.[7]
La Seleção superò a punteggio pieno un girone abbordabile, nel quale emerse la rivelazione turca.[8] In seguito eliminò Belgio ed Inghilterra, prima di sconfiggere nuovamente i turchi.[9] La finalissima oppose i sudamericani alla Germania, messa al tappeto da una doppietta di Ronaldo.[10]
Nazionale portoghese
Subito dopo la vittoria del titolo iridato, passò ad allenare la selezione portoghese.[11][12] Già qualificati all'Europeo 2004 in quanto nazione ospitante, i lusitani sostennero solamente amichevoli in vista del torneo.[13] La manifestazione si concluse con il secondo posto, a seguito della sconfitta in finale contro la sorprendente Grecia di Otto Rehhagel; gli ellenici avevano battuto i padroni di casa anche nel match inaugurale.[14]
Due anni più tardi, ai mondiali in Germania, la compagine si presentò come una delle principali favorite.[15] Lo stesso Scolari indicò la partecipazione ai quarti di finale come obiettivo minimo[15]; vinto il proprio girone, i lusitani si spinsero fino alle semifinali, dove capitolarono contro la Francia.[16] Il piazzamento finale fu il quarto posto, dopo aver perso con i tedeschi (a vincere il mondiale fu invece l'Italia di Marcello Lippi).[17] Sempre la Mannschaft, all'Europeo 2008, sconfisse i portoghesi nei quarti di finale.[18]
Chelsea
Nell'estate 2008 il tecnico, che già da tempo aveva annunciato l'addio alla selezione portoghese, firmò con il Chelsea.[19] L'esperienza fu di breve durata, poiché dopo una serie di polemiche sorte in autunno[20], venne esonerato nel febbraio 2009.[21] In quel momento i Blues, che avevano raggiunto la fase ad eliminazione diretta della Champions League, si trovavano a 7 punti dal primo posto in campionato.[22]
Bunyodkor e ritorno al Palmeiras
Il 9 giugno 2009 sottoscrive un contratto di 18 mesi con il Bunyodkor, squadra uzbeka dove militava Rivaldo, appena fresca del suo primo titolo nazionale e della sua prima coppa di Uzbekistan.[23][24]
Il 29 maggio 2010 lascia il Bunyodkor. Il 13 giugno seguente firma per la squadra di club che gli ha dato maggiore notorietà in carriera, il Palmeiras[25] portandolo al 10º posto in campionato. L'anno seguente si piazza all'11º posto e il 14 settembre 2012 viene esonerato in seguito agli scarsi risultati ottenuti con la squadra che a dicembre retrocederà.[26]
Ritorno alla Nazionale brasiliana
In seguito all'esonero di Mano Menezes, il 29 novembre 2012 viene ingaggiato dalla Federcalcio brasiliana come nuovo commissario tecnico della Nazionale verdeoro.[27][28] Per Scolari si tratta di un ritorno alla guida della selezione brasiliana, esperienza che però che si rivelerà poco positiva. Dopo la vittoria della FIFA Confederations Cup 2013 la squadra gioca il Mondiale 2014 in casa, concludendo però al quarto posto e subendo due sonore sconfitte, nella finale per il terzo posto con l'Olanda per 0-3 e soprattutto in semifinale contro la Germania (poi campione del mondo) per 1-7, sconfitta resa celebre dalla stampa con il titolo di Mineirazo.[29] Il 14 luglio 2014, terminata la rassegna iridata, Scolari rassegna le dimissioni.[30]
Gremio
Subito dopo il 29 luglio firma per il Gremio tornando alla guida del club dopo 18 anni.[31] Viene eliminato ai ottavi di finale nella Coppa del Brasile per 2 a 0 dal Santos Chiude il campionato al 7º posto. Il 29 maggio 2015 con la squadra al 13º posto rassegna le dimissioni.
Il 27 luglio 2018 ritorna per la terza volta al Palmeiras in sostituzione dell’esonerato Roger Machado, firmando un biennale.[36] Prende la squadra al sesto posto in campionato. Al debutto con i Verdão pareggia 0-0 in trasferta contro l’América Mineiro. Nella Coppa del Brasile ai sedicesimi di finale batte il Sampaio Corrêa e ai quarti di finale viene eliminato dall’Internacional ai calci di rigore. Nella Coppa Libertadores elimina ai ottavi di finale il Cerro Porteño, ai quarti di finale il Colo-Colo e in semifinale viene eliminato dal Boca Juniors. Il 25 novembre batte in trasferta per 1-0 il Vasco da Gama e si aggiudica il campionato Brasiliano con un turno d’anticipo e a 5 punti dalla seconda.[37] L’anno seguente partecipa al Campionato Paulista dove arriva primo al proprio girone e si qualifica per la fase successiva. Ai quarti di finale riesce a eliminare il Novorizontino, ma in semifinale viene eliminato dal San Paolo ai calci di rigore. Nella Coppa Libertadores riesce a superare il proprio girone al primo posto. Nella fase a eliminazione supera gli ottavi di finale battendo gli argentini del Godoy Cruz e ai quarti di finale viene eliminato dal Grêmio con la regola dei gol fuori casa. Il 2 settembre 2019 all’indomani della sconfitta per 3-0 contro il Flamengo in campionato viene esonerato.[38] Lascia il club al terzo posto in campionato e totalizzando 56 partite (35 vittorie, 14 pareggi e 7 sconfitte).
Cruzeiro
Il 16 ottobre 2020 viene nominato nuovo tecnico del Cruzeiro, raggiungendo col club allenato già vent'anni prima, un accordo valido fino al termine dell'anno solare 2022, con opzione di incarico dirigenziale per l'anno successivo. Prende in mano la squadra al diciannovesimo posto in Série B e termina il campionato all’undicesimo posto con sei punti di penalizzazione.[39]
Il 25 gennaio 2021 lascia l'incarico per le difficoltà economiche in cui versa il club.
L'ennesimo ritorno al Gremio
Il 7 luglio 2021 firma un contratto con il Grêmio, approdando per la quarta volta sulla panchina della squadra di Porto Alegre.[40] L'11 ottobre successivo, in accordo con la società, risolve il suo contratto.[41]
Athletico Paranaense e Atletico Mineiro
Il 5 maggio 2022 viene nominato allenatore e direttore tecnico dell’Athletico Paranaense, prendendo la squadra quintultima con una sconfitta e tre pareggi nelle prime quattro giornate del Campionato Brasiliano.[42][43]
Il 14 novembre seguente annuncia il ritiro dalla carriera di allenatore, continuando però a ricoprire il ruolo di direttore tecnico dell'Atletico Paranaense.
Il 18 giugno 2023 torna sui suoi passi e diventa l'allenatore dell'Atletico Mineiro firmando un contratto fino al dicembre 2024.
Statistiche
Presenze e reti nei club
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Club
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