L'America, chiamata anche Continente Nuovo[3] o Nuovo Mondo,[4] è il continente della Terra che si estende completamente nell'emisfero occidentale.[5] Secondo la letteratura geografica italiana, del resto dell'Europa occidentale (ma non delle Isole britanniche) e in quella dell'America Latina, l'America è considerata un continente unico, suddiviso in due subcontinenti: l'America del Nord e l'America del Sud, mentre la parte meridionale dell'America del Nord è detta America centrale. Le varie parti del continente sono dette nel loro complesso, "le Americhe".[5] Secondo invece la letteratura geografica delle culture anglo-sassone, cinese e russa, l'America è considerata uno dei supercontinenti della Terra e le sue parti settentrionale e meridionale sono considerate continenti a sé stanti, separati dall'Istmo di Panama.[6]
A partire dalla guerra d'indipendenza americana (1776-1783) iniziò il processo di decolonizzazione dell'America e oggi quasi tutti i Paesi americani sono indipendenti. L'eredità della colonizzazione e della dominazione europea è grande: l'America ha molti tratti culturali comuni con l'Europa, in particolare la predominante adesione al cristianesimo e l'uso delle lingue indoeuropee (principalmente spagnolo, inglese, portoghese e francese).
L'America prende il nome dall'esploratore fiorentino Amerigo Vespucci. Egli nelle sue esplorazioni notò una terra che era molto differente dal Vecchio Mondo, e la chiamò "Nuovo Mondo". La diffusione delle lettere dove Vespucci diede ampia descrizione di ciò portarono il cartografo tedesco Martin Waldseemüller a nominare il continente America.[8][9]
Alla fine del XV secolo, il 12 ottobre 1492, è la data del primo sbarco documentato con precisione sul continente americano da parte di esploratori europei.
Avvenne a opera di Cristoforo Colombo, navigatore italiano al servizio della corona di Spagna (la cui spedizione viene commemorata oggi, ogni 12 ottobre, come Columbus Day negli Stati Uniti e Día de la Raza, Día de la Fiesta Nacional, Día del Encuentro de Dos Mundos e altre denominazioni nei Paesi ispanofoni).
L'arrivo di Colombo su quello che fu chiamato presto il Nuovo Mondo fu solo l'inizio di una colonizzazione che iniziò nel secolo successivo e che vide, nel XVIII secolo, la nascita del primo Paese indipendente nel continente, gli Stati Uniti d'America.
Si ritiene tuttavia che i primi europei a giungere sul continente americano possano essere stati dei vichinghi, sbarcati sull'odierna Terranova e, probabilmente, sulle coste dell'odierno Canada, nel XII secolo dell'era volgare.
In particolare, pare accertato che, pur senza sbarcarvi, il norrenoBjarni Herjólfsson, esploratore proveniente dall'Islanda, avvistò nel 986 e.v. le coste del continente americano durante la sua ricerca della rotta per la Groenlandia.
Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo le Americhe, in particolare Stati Uniti, Argentina e Brasile, furono meta di massicce emigrazioni dall'Europa: tra i gruppi etnici più consistenti nel Nuovo Mondo figurano tedeschi (in particolare in Sudamerica), svedesi (localizzati negli Stati Uniti centro-settentrionali), e italiani (prevalentemente negli Stati Uniti quelli di origine meridionale, e in Argentina e Brasile quelli di origine piemontese, ligure e veneta); altri gruppi consistenti sono polacchi, russi e greci.
In particolare il gruppo etnico italiano costituì uno dei più numerosi nelle Americhe: si stima che a cavallo dei XIX e del XX secolo circa 10 milioni d'emigranti lasciarono l'Italia ed è stimato che nel secondo decennio del XXI secolo, tra Stati Uniti, Argentina e Brasile vivano circa 65 milioni di persone di oriundi italiani.
La colonizzazione europea avvenne a spese delle popolazioni native, presenti nel continente in era precolombiana. Gli storici hanno coniato l'espressione genocidio dei nativi americani per indicare la catastrofe demografica dei nativi a seguito dell'interazione con le popolazioni europee colonizzatrici.
Economia
In termini di esportazioni e importazioni, nel 2020 gli Stati Uniti sono stati il secondo esportatore mondiale (1,64 trilioni di dollari) e il più grande importatore (2,56 trilioni di dollari). Il Messico è stato il decimo esportatore e importatore più grande. Il Canada è stato il dodicesimo esportatore e importatore più grande. Il Brasile è stato il 24º esportatore più grande e il 28º importatore. Il Cile è stato il 45º più grande esportatore e il 47º più grande importatore. L'Argentina è stata il 46º più grande esportatore e il 52º più grande importatore. La Colombia è stata il 54º esportatore più grande e il 51º importatore più grande; tra gli altri.[10][11][12]
L'agricoltura del continente è molto forte e varia. Paesi come Stati Uniti, Brasile, Canada, Messico e Argentina sono tra i maggiori produttori agricoli del pianeta. Nel 2019, il continente ha dominato la produzione mondiale di soia (quasi il 90% del totale mondiale, con Brasile, Stati Uniti, Argentina, Paraguay, Canada e Bolivia tra i 10 più grandi del pianeta), canna da zucchero (circa il 55% del totale mondiale, con Brasile, Messico, Colombia e Guatemala tra i 10 più grandi del pianeta), caffè (circa il 55% del totale mondiale, con Brasile, Colombia, Honduras, Perù e Guatemala tra i 10 più grandi del pianeta) e mais (circa il 48% del totale mondiale, con Stati Uniti, Brasile, Argentina e Messico tra i 10 più grandi del pianeta). Il continente produce anche quasi il 40% di arancia del mondo (con Brasile, Stati Uniti e Messico tra i primi 10 produttori), circa il 37% di ananas del mondo (con Costa Rica, Brasile, Messico e Colombia tra i 10 maggiori produttori), circa il 35% del limone mondiale (con Messico, Argentina e Brasile tra i 10 maggiori produttori) e circa il 30% del cotone mondiale (con gli Stati Uniti, Brasile, Messico e Argentina tra i primi 10 produttori), tra molti altri prodotti.[13]
In bestiame, l'America ha anche produzioni gigantesche. Nel 2018, il continente ha prodotto circa il 45% della carne bovina mondiale (con Stati Uniti, Brasile, Argentina, Messico e Canada tra i 10 maggiori produttori mondiali); circa il 36% della carne di pollo del mondo (con Stati Uniti, Brasile e Messico tra i 10 maggiori produttori mondiali) e circa il 28% del latte di mucca mondiale (con Stati Uniti e Brasile tra i 10 più grandi produttori del mondo), tra gli altri prodotti.[14]
In termini industriali, la Banca mondiale elenca ogni anno i principali paesi produttori, in base al valore totale della produzione. Secondo l'elenco del 2019, gli Stati Uniti hanno la seconda industria più preziosa al mondo (US $ 2,3 trilioni), il Messico ha la 12ª industria più preziosa al mondo (US $ 217,8 miliardi), il Brasile ha la 13a industria più preziosa. prezioso nel mondo ($ 173,6 miliardi), il Canada ha la quindicesima industria più preziosa al mondo ($ 151,7 miliardi), il Venezuela la 30ª più grande ($ 58,2 miliardi, ma dipende dal petrolio per ottenere questo importo), Argentina è stato il 31º più grande ($ 57,7 miliardi), la Colombia il 46º più grande ($ 35,4 miliardi), il Perù il 50º più grande ($ 28,7 miliardi) e il Cile il 51º più grande ($ 28,3 miliardi), tra gli altri.[15]
Nella produzione di petrolio, il continente aveva 8 dei 30 maggiori produttori mondiali nel 2020: Stati Uniti (1º), Canada (4º), Brasile (8º), Messico (14º), Colombia (20º), Venezuela (26º), Ecuador (27º) e Argentina (28º).[16]
Nella produzione di gas naturale, il continente aveva 8 dei 32 maggiori produttori mondiali nel 2015: Stati Uniti (1º), Canada (5º), Argentina (18º), Trinidad e Tobago (20º), Messico (21º), Venezuela (28º), Bolivia (31º) e Brasile (32º).[17][18]
Nella produzione di carbone, il continente aveva 5 dei 30 maggiori produttori mondiali nel 2018: Stati Uniti (3º), Colombia (12º), Canada (13º), Messico (24º) e Brasile (27º).[19] Nella produzione di veicoli, il continente aveva 5 dei 30 maggiori produttori mondiali nel 2019: Stati Uniti (2º), Messico (7º), Brasile (9º), Canada (12º) e Argentina (28º).[20]
Nella produzione di acciaio, il continente aveva 5 dei 31 maggiori produttori mondiali nel 2019: Stati Uniti (4º), Brasile (9º), Messico (15º), Canada (18º) e Argentina (31º).[21][22]
Nel settore minerario, il continente ha grandi produzioni di oro (principalmente negli Stati Uniti, Canada, Perù, Messico, Brasile e Argentina)[23]; argento (principalmente in Messico, Perù, Cile, Bolivia, Argentina e USA)[24]; rame (principalmente in Cile, Perù, USA, Messico e Brasile)[25]; platino (Canada e USA)[26]; minerale di ferro (Brasile, Canada, USA, Perù e Cile)[27]; zinco (Perù, USA, Messico, Bolivia, Canada e Brasile)[28]; molibdeno (Cile, Perù, Messico, Canada, USA)[29]; litio (Cile, Argentina, Brasile e Canada)[30]; piombo (Perù, USA, Messico e Bolivia)[31]; bauxite (Brasile, Giamaica, Canada e USA)[32]; stagno (Perù, Bolivia e Brasile)[33]; manganese (Brasile e Messico)[34]; antimonio (Bolivia, Messico, Guatemala, Canada ed Ecuador)[35]; nichel (Canada, Brasile, Repubblica Dominicana, Cuba e USA)[36]; niobio (Brasile e Canada)[37]; renio (Cile e USA)[38]; iodio (Cile)[39], tra gli altri.
L'America del Nord è contenuta completamente nell'emisfero boreale, mentre l'America del Sud è contenuta in gran parte nell'emisfero australe. Non sono compresi nell'emisfero australe i seguenti territori dell'America del Sud: il Venezuela, la Guyana, il Suriname, la Guyana francese, gran parte della Colombia e una piccola parte dell'Ecuador e del Brasile. Considerando l'America centrale parte dell'America del Nord, l'America del Sud ha una superficie di 17840000km² mentre l'America del Nord ha una superficie di 24709000 km² (quindi l'America del Nord è più grande dell'America del Sud di circa il 38,5%).
Orografia
Le principali catene montuose dell'America del Nord sono gli Appalachi e soprattutto le Montagne Rocciose; esse circondano le Grandi Pianure interne. Gli Appalachi si trovano nella parte orientale del paese, sono disposti da nord-est verso sud-ovest, raggiungono l'altezza massima di 2037 m e raggiungono le coste raramente. Le Montagne Rocciose si sviluppano invece dalla costa occidentale per centinaia di chilometri verso l'entroterra; il monte più alto dell'America del Nord è il Monte Denali, di 6194 m, situato in Alaska.
Oltre al McKinley, monti notevoli sono: Saint Elias, Whitney, Elbert, Rainier, Shasta, Mitchell, Black Hills, Brooks, e il Sant'Elena (un vulcano attivo). La catena montuosa principale dell'America del Sud è invece la Cordigliera delle Ande, che percorre tutta l'America meridionale, da nord a sud, parallelamente alla costa pacifica. È formata da una serie di catene parallele e vi si trova il monte più alto dell'America del Sud: l'Aconcagua, alto 6 960 metri e situato tra l'Argentina e il Cile. Altre zone montuose importanti sono il Massiccio della Guyana e il Mato Grosso.
Partendo da nord, dalla tundra si passa alla taiga, al clima temperato, fino a quello subtropicale del Golfo del Messico. L'America centrale ha un clima tropicale, mitigato all'interno dalla presenza di alti rilievi. L'America meridionale presenta climi caldi e molto piovosi, che hanno favorito la formazione dell'immensa foresta amazzonica. Verso sud compare la savana ma, dopo una stretta fascia temperata, il clima si fa più freddo, fino a diventare subpolare nella Terra del Fuoco.
Geografia antropica
Complessivamente l'America ha una popolazione di 914 463 142 abitanti, per una densità media di 21,5 ab./km².
I primi esseri viventi
I parassitologi di Rio de Janeiro stanno cercando di offrire il loro contributo alla scoperta delle vie di migrazione preistoriche, ovviamente anche seguite dagli esseri umani. Ad esempio sono stati rinvenuti parassiti intestinali degli esseri umani il cui ciclo vitale non avrebbe potuto conservarsi durante l'attraversamento delle fredde regioni artiche; quindi gli specialisti hanno ipotizzato che almeno 7 000 anni fa alcuni popoli potrebbero aver scelto una via alternativa per trasferirsi sul continente americano. Quindi oltre a quella artica si possono ormai aggiungere come possibili percorsi quella sub-artica e quella transoceanica (polinesiana).[40]
Gli abitanti originari
Gli abitanti originari dell'America sono stati in gran parte sterminati dalla colonizzazione europea. Fra i più noti vi erano le cosiddette "popolazioni precolombiane" (tra cui gli Inca, i Maya e gli Aztechi), definiti dagli europei come "indios", e i cosiddetti "indiani d'America" che abitavano il territorio degli USA e del Canada e che furono decimati e confinati in riserve dai pionieri di origine europea.
Macroregioni
Le principali macroregioni dell'America distinte per posizione geografica sono l'America Settentrionale, l'America centrale e l'America meridionale. Queste tre macroregioni, considerate complessivamente, rappresentano l'intero territorio dell'America. Anche l'America Latina è una delle principali macroregioni dell'America. Quest'ultima macroregione però si contraddistingue per essere stata fortemente influenzata da nazioni latine quali Francia, Portogallo e Spagna. Nell'America Latina rientra quasi tutta l'America meridionale, quasi tutta l'America centrale e il Messico.
Geografia politica
L'America comprende 35 Stati indipendenti, (tre in Nord America, diciannove in America centrale e tredici in Sudamerica), oltre a numerose dipendenze del Regno Unito, della Francia, dei Paesi Bassi e degli Stati Uniti.
^(EN) worldatlas.com (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
^In italiano, americano si può riferire sia all'America in senso proprio, sia, comunemente, agli Stati Uniti d'America. Treccani, su treccani.it (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017). Nella lingua inglese, questa seconda accezione è prevalente oxforddictionaries, su en.oxforddictionaries.com (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017)., e pressoché esclusiva negli Stati Uniti e in Canada. (cfr. Kenneth G. Wilson, The Columbia Guide to Standard American English (1993); Marjorie Fee e Janice MacAlpine, Oxford Guide to Canadian English Usage (2008), pagina 36.
^McArthur, Tom, ed., 1992. New York: Oxford University Press, p. 33: Dal XVI secolo, hanno iniziato a diffondersi anche sinonimi come "Nuovo Mondo"
^abNella letteratura geografica italiana, del resto dell'Europa occidentale (ma non delle Isole britanniche) e in quella dell'America Latina, l'America è considerata un continente unico; tra i numerosi testi italiani se ne citano alcuni, delle principali case editrici di testi di geografia:
Zanichelli - il sito per imparare l'italiano... - capitolo Mondo fisico - cose da sapere (PDF) (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2019).;
Enciclopedia dei ragazzi - Treccani, voce America (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2017)..
La questione dei vari modi di considerare l'America in Europa occidentale e in America latina è chiarita anche dai seguenti testi in lingua inglese: voce Continente dell'Enciclopedia Britannica Chicago 2006; Dizionario Inglese di Oxford 2001: New York, Oxford University Press.
^Questo modo di vedere l'America come supercontinente formato dai due continenti dell'America settentrionale e dell'America meridionale è tipico della letteratura geografica dei Paesi delle culture anglo-sassone, cinese e russa. Fonti:
per la Cina: 全球七大洲,六個洲有人住,每個洲選一個代表性國家,你選哪個?原文網址 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2019). (Tra i sette continenti, quelli abitati sono sei e ognuno di essi ha un paese rappresentativo. Quale scegli?)
per i Paesi di cultura inglese: Enciclopedia Britannica Chicago 2006, voce Continent (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2019).
^Tom McArthur, ed. 1992, New York, Oxford University Press, p. 33: "16c: dal femminile di Americus, il nome latinizzato dell'esploratore Amerigo Vespucci (1454-1512). Il nome America apparve per la prima volta su una mappa del 1507 curata dal cartografo tedesco Martin Waldseemüller, in riferimento all'area oggi nota come Brasile.]. Dal XVI secolo, hanno iniziato a diffondersi anche sinonimi come "Nuovo Mondo" o il nome del continente al plurale, "Americhe". Dal XVIII secolo, "America" quasi sostituisce il nome degli Stati Uniti d'America. Questo secondo senso è adesso prevalente in inglese..."
^Federigo Enriques, Giorgio De Santillana, Compendio di Storia del Pensiero Scientifico dall'antichità fino ai giorni nostri, I edizione 1936, I ristampa 1973 , II ristampa 1979, cap. XXVI, pp. 312-313: " ...Nonostante le notizie meravigliose che da tutte le parti i viaggiatori e scopritori diffondevano in Europa, con l'aiuto della stampa, si trovavano ancora dotti geografi per ripetere le antiche descrizioni di Tolomeo, o per adattare malamente i nuovi dati ai pregiudizi derivati da queste. Parecchi decenni dovevano scorrere prima che si giungesse ad una conoscenza pressocché adeguata della forma e dell'entità del nuovo continente. Fra le relazioni che più giovarono fu quella del cosmografo fiorentino Amerigo Vespucci, che partecipò a due spedizioni spagnole nel 1499 e nel 1521. Codeste relazioni si diffusero in tutta l'Europa, anche perché provenivano da una città che rappresentava uno dei più cospicui centri di cultura. A questa straordinaria diffusione si deve che il geografo tedesco Martino Waldseemüller abbia proposto il nome di « Americi terra, sive, America » che si trova nella sua carta del mondo. Solo più tardi, meglio edotto dei meriti di Colombo, volle correggere questa denominazione, ma l'abitudine aveva ormai consacrato il nome America. "