Il tipo di bestiame scelto dipende da vari fattori, cioè il clima, la richiesta da parte dei consumatori, il tipo di terreno, le tradizioni locali e gli animali nativi del posto. In genere viene allevato per il cibo o per profitto. L'allevamento degli animali è una parte importante dell'agricoltura moderna. Viene utilizzato da molte società poiché il passaggio da agricoltore ad allevatore unisce perfettamente i due mestieri.
L'allevamento di animali ha origine più o meno quando le popolazioni nomadi diventano sedentarie e cominciano a praticare l'agricoltura. Addomesticare gli animali, cioè farli vivere e riprodurre sotto il proprio controllo, è più vantaggioso che cacciarli, poiché si ha una fonte di cibo costante. Col tempo, il comportamento, il ciclo di vita e la fisiologia del bestiame sono cambiati radicalmente. Molti animali moderni da fattoria sono inadatti per una vita selvaggia. Le capre, le pecore e il maiale sono stati addomesticati intorno all'8000 a.C. in Asia. La prova più antica dell'addomesticamento del cavallo si ha intorno al 4000 a.C[3][4][5][6].
Varietà
Il termine bestiame è molto vario ed include molte specie di animali[7].
Gli escrementi degli animali possono essere utilizzati come concime che aumenta la resa del raccolto. Alcune volte vengono utilizzati anche il sangue e le ossa.
Animali come i cavalli, i muli e gli yak vengono utilizzati per trasportare persone o oggetti. Alcuni animali sono anche utilizzati dai militari, ad esempio nella cavalleria.
Le pratiche di allevamento cambiano completamente a seconda del tipo di animale. Il bestiame generalmente viene allevato in una recinzione e nutrito tramite l'accesso a pascoli oppure direttamente dall'uomo.
Il tipo di alimentazione può variare dall'erba cresciuta naturalmente a cibi trasformati artificialmente per essere molto più nutrienti. La riproduzione generalmente è controllata da supervisori, in alcuni casi viene praticata l'inseminazione artificiale[15][16].
In alcuni casi gli animali, generalmente maiali e polli, vengono allevati intensivamente. Tuttavia questo sistema è molto discusso poiché genera molti problemi: l'odore degli animali, la possibile contaminazione delle falde acquifere e le proteste degli animalisti[17].
Il bestiame generalmente è allevato all'esterno, in spazi aperti, anche se il tipo di recinzione e il controllo possono variare[18]. Per radunare gli animali in zone molto vaste gli allevatori si fanno spesso aiutare da cani pastore. Nei casi più estremi possono intervenire degli specialisti a cavallo o in elicottero. Dall'invenzione del filo spinato, negli anni 1870, e dall'elettrificazione delle recinzioni, recintare i pascoli si è trasformata in una cosa molto più semplice[19].
Le tecniche di allevamento moderne tendono a minimizzare la partecipazione umana aumentando il rendimento e migliorando la salute degli animali. La qualità della merce e la sicurezza del compratore sono molto importanti per gli allevatori, per questo l'utilizzo di droghe può essere regolato o proibito. Le pratiche variano a seconda dei governi, ad esempio negli Stati Uniti è possibile utilizzare sugli animali l'ormone della crescita, ma nell'Unione europea è vietato[20]. Il bestiame può essere marcato a caldo, contrassegnato o essere etichettato per denotare le sue proprietà, per l'inventario, per l'allevamento, per la salute degli altri animali o per altri scopi[21].
Malattie
Le malattie del bestiame ne compromettono la salute e il rendimento. In rari casi possono infettare anche l'uomo[22][23][24].
Alcune malattie vengono curate con antibiotici e vaccini, ad altre invece ci pensano gli anticorpi degli animali. In molti paesi in via di sviluppo le malattie degli animali non vengono curate, di conseguenza il loro rendimento è molto ridotto[25][26].
Biomassa
L'uomo e il bestiame costituiscono oltre il 90% della biomassa di tutti i vertebrati terrestri e quasi quanto tutti gli insetti messi insieme[27].
La zootecnia ha un impatto significativo sull'ambiente. È responsabile di una percentuale tra il 20 e il 33% del consumo di acqua dolce nel mondo, e il bestiame (e la produzione dei relativi mangimi) occupa circa un terzo della terra libera dai ghiacci del pianeta. Lo sfruttamento del bestiame è un fattore che contribuisce all'estinzione delle specie, alla desertificazione e alla distruzione dell'habitat a causa della deforestazione. Inoltre il bestiame produce gas serra[28][29][30][31].
^Gupta, Anil K. in Origin of agriculture and domestication of plants and animals linked to early Holocene climate amelioration, Current Science, Vol. 87, No. 1, 10 July 2004 59. Indian Academy of Sciences.