Era un attaccante che disponeva di un'ottima visione di gioco, oltre che di bravura nel gioco aereo e nello smarcarsi.[2] Si affidava più alla tecnica che alla forza.[2]
Carriera
Club
È cresciuto calcisticamente nell'Albacete, con cui ha esordito in prima squadra a 17 anni (nel 1993). Il 7 luglio 1995 è poi passato al Real Saragozza dove ha disputato due stagioni.[3]
Il 24 luglio 1997 è stato acquistato dal Real Madrid:[4] nella sua prima annata con le merengues ha segnato 12 reti in campionato. Durante gli anni al Real Madrid ha formato un'eccellente coppia d'attacco con Raul: dal 1998 al 2004 ha vinto due titoli nazionali (2001 e 2003), tre supercoppe di lega (1997, 2001 e 2003), tre Champions League (1998, 2000 e 2002), una Supercoppa UEFA (2002) e due Coppe Intercontinentali (1998 e 2002). Il 24 maggio 2000 nella finale di Champions contro i connazionali del Valencia segnò la prima rete dell'incontro, terminato 3-0 per i blancos.
All'inizio della stagione 2002-2003 l'arrivo di Ronaldo gli precluse il posto da titolare, ma Morientes rifiutò un'offerta da parte del Barcellona (per 20 milioni) rimanendo a Madrid: trovò poco spazio nell'annata, segnando 5 gol in 19 partite ma vincendo comunque lo scudetto. Il 31 agosto 2003 viene ceduto in prestito ai francesi del Monaco:[5] con il club monegasco si laureò capocannoniere della Champions League 2003-2004, segnando 9 gol e conquistando la palma di vicecampione d'Europa (il Monaco fu sconfitto in finale dal Porto di José Mourinho, per 3-0). Nei quarti di finale del torneo segnò due reti proprio al Real Madrid (andando in gol sia all'andata che al ritorno), contribuendo al passaggio del turno da parte del club francese.
Rientra al Real Madrid, ma complice uno scarso utilizzo il 12 gennaio 2005 viene ceduto al Liverpool per 8 milioni di euro:[6] con i reds vinse la sua quarta Champions League dopo la finale di Istanbul contro il Milan, ma lo spagnolo non poté scendere mai in campo in quanto aveva già giocato col Real nella fase a gironi della competizione. La sua militanza nel club britannico gli valse comunque la conquista della Supercoppa UEFA 2005 e della FA Cup 2005-2006: il 5 luglio 2006 lasciò il Liverpool dopo 15 reti in 51 incontri. Tornato in Spagna ma al Valencia,[7] vinse la Coppa del Re nel 2008.
Il 27 luglio 2009 cambia ancora una volta squadra, approdando all'Olympique Marsiglia,[8] dove ritrova Didier Deschamps che lo aveva già allenato al Monaco: nel 2010 si aggiudica il titolo francese e la Coppa di lega. Il 1º luglio dello stesso anno rescinde il suo contratto con la società[9] e il 31 agosto annuncia il suo ritiro dal campo, dopo 17 anni da professionista.[10][11]
Il miglior risultato sono stati i quarti di finale ai mondiali nippo-coreani, dove durante la partita giocata contro la Corea del Sud padrona di casa gli venne annullato un gol regolare che avrebbe consentito il passaggio alle semifinali, essendo stato siglato nei tempi supplementari ove vigeva la regola del golden goal.[12]
Ritiro
Il 12 gennaio 2012 diventa allenatore delle giovanili dell'Huracán Valencia.[13]
Il 27 giugno 2012 entra a far parte nello staff del Real Madrid, con il ruolo di allenatore della selezione juvenil B.[14] Il 21 giugno 2014 dopo una grandissima stagione, si dimette per problemi personali.[15]
Il 19 giugno 2015 diventa il nuovo allenatore del Fuenlabrada, squadra della terza divisione spagnola, con cui firma un contratto biennale.[16] Il 17 febbraio 2016 viene sollevato dall'incarico dopo aver ottenuto scarsi risultati,[17] totalizzando 8 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte.[18]
Nel luglio 2020 diventa direttore tecnico della neonata squadra campana del Racing Capri FC, con lo scopo di scoprire e far crescere giovani talenti.[19]
Statistiche
Globalmente Morientes, tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, ha segnato 251 gol in 647 partite, alla media di 0,39 reti a partita.