Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Società Sportiva Lazio nelle competizioni ufficiali della stagione 1998-1999.
Dopo la finale di Coppa UEFA persa l'anno precedente, la società romana procedette a numerosi acquisti: Salas[3], Stanković[4][5], Mihajlović, Sérgio Conceição, Iván de la Peña[6] e Fernando Couto.[7] All'organico si aggiunse inoltre Christian Vieri, già centravanti della Nazionale.[8] I biancocelesti aprirono la stagione 1998-99 conquistando la Supercoppa italiana, grazie al 2-1 sulla Juventus.[9] La rosa poté poi contare sul rientro di Alessandro Nesta, infortunatosi in maglia azzurra durante i Mondiali.[10] In campionato la squadra ebbe una partenza a rilento, lamentando un distacco di 6 punti dalla Fiorentina già alla terza giornata.[11] Il punto di svolta fu rappresentato dalla vittoria di San Siro, dove i romani segnarono 5 gol all'Inter.[12]
La Lazio ben figurò anche in Coppa Italia e Coppa delle Coppe, pervenendo alla qualificazione per i quarti di finale in entrambi i tornei.[13][14] Dopo una serie di risultati altalenanti in campionato[15] – tra cui le sconfitte di Venezia e Milano[16], cui fece seguito un pari subìto in rimonta nel derby –[17] le Aquile piazzarono un importante sprint: un filotto di 9 vittorie consecutive permise di recuperare terreno dai viola capilista[18][19], mentre in Coppa Italia (torneo cui i romani prendevano parte da campioni uscenti) il cammino terminò ad opera dell'Inter.[20] Sul fronte nazionale, la Fiorentina fu dapprima agganciata (alla quota di 42 punti[21]) e successivamente superata.[22]
Ritrovatasi a comandare la classifica, la squadra progredì anche in Europa raggiungendo la finale: non incontrò difficoltà nel regolare il Panionios, cui segnò 7 gol in 180'[23], e la Lokomotiv Mosca, che cedette per il gol incassato tra le mura amiche.[24] In campionato si fece però sentire la rimonta del Milan di Zaccheroni: venuti a sostituirsi alla Fiorentina nella lotta-scudetto, i rossoneri colsero un prezioso pari all'Olimpico (in occasione dello scontro diretto) per poi approfittare delle sconfitte biancocelesti contro Roma e Juventus.[25] Malgrado la compagine laziale avesse provato a difendere il margine residuo, un passo falso compiuto a Firenze nel penultimo turno costò il sorpasso: sul risultato finale di 1-1 pesarono alcune decisioni dell'arbitro Treossi, contestate in campo e sugli spalti.[26]
Il 19 maggio 1999, la squadra della capitale poté tuttavia fregiarsi dell'onore di essere l'ultimo club ad iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro della Coppa delle Coppe: il torneo, giunto all'edizione conclusiva, vide i biancocelesti ottenere la vittoria finale piegando per 2-1 il Maiorca.[27] Il campionato andò invece in archivio con il secondo posto, poiché l'affermazione sul Parma non risultò sufficiente ad operare il contro-sorpasso sui milanesi.[28]
Dopo un decennio la Lazio cambia sponsor tecnico, con Umbro che lascia il posto a Puma. Lo sponsor ufficiale in campionato e in Coppa Italia si conferma Cirio, mentre in Coppa delle Coppe è Del Monte.
Area direttiva
Area tecnica
Statistiche aggiornate al 23 maggio 1999.
Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
Nel conteggio delle reti realizzate si aggiungano due autoreti a favore in campionato e un'autorete a favore in Coppa Italia.