Da testa di serie, nei sedicesimi di finale, la Lazio ha incontrato in una gara unica sul proprio terreno l'Atalanta, sconfiggendola per 2-0, grazie alle le reti di Cristian Ledesma e Goran Pandev.[2]
Negli ottavi di finale l'avversaria è stata il Milan, già sorteggiato sul cammino della Lazio;[3] dopo un gol di Andrij Ševčenko nel finale di gara, è arrivato il pareggio all'87' su rigore di Mauro Zárate, e ai supplementari il definitivo raddoppio di Pandev.[4]
Avendo battuto il Milan come testa di serie dagli ottavi, la Lazio ha potuto giocare la partita contro il Torino in casa, e vincendola 3-1 grazie ai gol di Pandev, Mauri e capitan Rocchi che hanno risposto all'iniziale rete di Cesare Natali.[5]
Approdata in semifinale, la Lazio ha dovuto affrontare in gara doppia la Juventus secondo la nuova formula.
Entrambe le partite sono terminate per 2-1 in favore delle Aquile con le reti decisive di Pandev, Rocchi, Zárate e Aleksandar Kolarov.[6][7]
In finale la Lazio ha incontrato la Sampdoria, davanti a 68.000 spettatori circa: la gara, dopo 120', era sull'1-1 con reti di Zarate e Pazzini, quindi ai tiri di rigore ha avuto meglio la Lazio per 6-5.
Molti giocatori biancocelesti hanno dedicato la Coppa a Gabriele Sandri, il tifoso ucciso nel novembre 2007.[9]
Il presidente Claudio Lotito ha descritto la vittoria, suo primo trofeo nell'avventura laziale, come il primo tassello di un valoroso progetto.[10]
In campionato, la stagione non fu positiva. Dopo essere stata capolista alla sesta giornata, i biancocelesti scesero al settimo posto. Dopo una piccola ripresa dove vinsero tre partite di fila contro Chievo, Catania e Siena, i capitolini fece 2 punti in 5 partite. Alla fine del girone d'andata, la Lazio fu a quattro punti dal quarto posto ma nel girone di ritorno vinse solo 6 volte (tra cui il derby di ritorno per 4-2) e si classificò ad un anonimo 10º posto. In 38 partite, la Lazio ha perso quasi la metà delle partite giocate (18) che costituirà il record di sconfitte in un campionato di 20 squadre.
Divise e sponsor
La divisa casalinga presenta una maglia di colore celeste con bordi manica neri e fianchi bianchi.
I calzoncini sono bianchi con un motivo celeste da gamba a gamba ad arco.
I calzettoni sono celesti con una banda superiore e due piccole laterali bianche, con stemma della società e sponsor tecnico sulla parte centrale.
Il numero e il nome sulla maglia sono bianchi mentre il numero sui calzoncini posto sulla gamba sinistra è di colore nero.
La divisa da trasferta presenta maglia gialla con bordi manica neri che si prolungano sotto il braccio fino ai fianchi.
I calzoncini sono neri.
I calzettoni sono a righe gialle e nere.
Il numero e il nome sulla maglia sono di colore nero così come il numero sui calzoncini sempre posto sulla gamba sinistra.
La terza divisa presenta maglia nera con bordi manica e girocolli celesti, oltre a un motivo bianco sulla spalla destra e un altro celeste sotto le ascelle.
I calzoncini sono neri.
I calzettoni sono neri con una banda superiore e due piccole laterali bianche, con gli stemmi come per la prima divisa.
Il numero e il nome sulla maglia sono di colore bianco così come il numero sui calzoncini sempre posto sulla gamba sinistra.
Lo sponsor tecnico per la stagione 2008-2009 è Puma, mentre è attualmente assente lo sponsor ufficiale.
Per l'incontro di campionato del 6 dicembre contro l'Inter è invece stato stipulato un accordo di sponsorizzazione con la Digital Bros per lanciare il videogioco Pro Evolution Soccer 2009. In occasione di Lazio-Roma 4-2 dell'11 aprile 2009 lo sponsor è stato Groupama, mentre nelle partite casalinghe contro Udinese e Reggina sulle maglie biancocelesti è stato presente lo sponsor Cucciolone Algida sotto lo slogan “Lazio & Cucciolone. Insieme per l’Abruzzo”.
Dopo il ritiro di Angelo Peruzzi e il trasferimento di Matteo Sereni al Torino nel 2007, la porta biancoceleste è stata affidata per la stagione 2007-2008 al giovane uruguagio Fernando Muslera e all'ormai quarantaquattrenne Marco Ballotta. Per la nuova stagione la formazione romana può contare finalmente su Juan Pablo Carrizo, portiere neopromosso titolare della Nazionale argentina, acquistato dal presidente Claudio Lotito per circa 7,5 milioni di euro già nell'annata precedente, quando fu costretto a rimanere in prestito al River Plate a causa del mancato passaporto italiano.
Per quanto riguarda la difesa è stato ingaggiato dal Lilla per circa 900.000 euro il terzino svizzero Stephan Lichtsteiner.
Sono stati definitivamente riscattati il ceco David Rozehnal, per euro 3,6 milioni e il rumeno Ștefan Radu, per euro 4,5 milioni,[15] in rosa già da gennaio 2008. Anche la compartecipazione del centrocampista Mourad Meghni è stata risolta versando una cifra di euro 1,7 milioni.
A centrocampo sono stati acquistati Cristian Brocchi dal Milan e il brasiliano Matuzalém prelevato dal Real Zaragoza a titolo di prestito con diritto di riscatto fissato a euro 8 milioni.
Sono stati presi due giovani attaccanti: il ceco Libor Kozák, acquistato dall'Opava, e l'argentino Mauro Zárate, di proprietà dei qatarioti dell'Al-Sadd, che è stato preso in prestito con diritto d'opzione.
Stendardo, dopo il mancato accordo tra Lazio e Juventus, è stato ceduto in prestito al neopromosso Lecce.
Luciano Zauri viene trasferito in prestito alla Fiorentina per 400.000 euro con diritto di riscatto prestabilito a 3.000.000 di euro per l'anno successivo.[17][18]
Artipoli è stato ceduto in prestito al Modena, mentre Baronio si è trasferito in Serie B, al Brescia.
Valon Behrami, al contrario di quanto dichiarato, non si è avvalso dell'articolo 17 della FIFA. L'articolo 17 permette ai calciatori di rescindere il contratto attraverso il pagamento di una penale, ed è stato venduto per 5 milioni di sterline[19] al West Ham United.[20]
Rolando Bianchi, contrariamente alle aspettative che si erano creata fin dal suo arrivo nella Capitale,[21] non è stato riscattato ed è tornato al Manchester City che lo ha poi venduto al Torino.
Mutarelli invece, dopo una battaglia legale con la società biancoceleste, ha ottenuto la rescissione del contratto e durante la sessione invernale del mercato si è trasferito al Bologna.
Igli Tare non rinnova il contratto che lo lega al club romano come calciatore e viene chiamato da Lotito a ricoprire un ruolo in dirigenza, dopo l'addio del direttore sportivoWalter Sabatini, in veste di coordinatore dell'area tecnica, affiancato dal consulente Guglielmo Acri per il mercato in uscita,[22] e di lì a qualche mese, il 20 aprile 2009, l'ex attaccante albanese conferisce il diploma di direttore sportivo dopo aver superato a pieni voti gli esami a Coverciano.
Ballotta ha invece lasciato il calcio professionistico per provare l'esperienza in quello dilettantistico con il Calcara Samoggia.
Nel mercato invernale i movimenti sono stati pochi e tutti sul fronte delle cessioni in prestito.
Makinwa, che nel girone di andata non ha trovato spazio, anche a causa di alcuni problemi fisici, è stato ceduto al ChievoVerona con la formula del prestito con diritto di riscatto.[24]
Belleri ha raggiunto Mutarelli al Bologna,[25] mentre Berni è stato prestato alla Salernitana.
Fonte: Transfermarkt – Classifiche, su transfermarkt.it, Transfermarkt. Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
Statistiche dei giocatori
Nel conteggio delle reti realizzate si aggiunga una autorete a favore in campionato.
Sono in corsivo i calciatori che hanno lasciato la società a stagione in corso.
^(EN) Behrami signs five-year contract, in West Ham United, 23 luglio 2008. URL consultato il 24 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2008).
^Massimo Mutarelli non è più stato reintegrato in squadra e ha ottenuto la rescissione del contratto con un indennizzo di 180.000 Euro.
^ Stefano Cieri, Fabrizio Cometti, Filippo Di Chiara, Makinwa al Chievo Lazio: c'è Cellerino, in La Gazzetta dello Sport, 22 gennaio 2009, p. 16. URL consultato il 24 gennaio 2009.
^ Stefano Cieri, Fabrizio Cometti, Vincenzo Di Schiavi, Cellerino-Lazio sì, Belleri al Bologna, in La Gazzetta dello Sport, 23 gennaio 2009, p. 19. URL consultato il 24 gennaio 2009.
^La parita, inizialmente in programma per domenica 24 maggio 2009, ore 15:00, per mantenere la contemporaneità degli ultimi turni di campionato, è stata anticipata al 20 maggio 2009, ore 19:30, per richiesta dell'UEFA, che ha voluto a disposizione lo Stadio Olimpico di Roma nella settimana antecedente la finale di Champions League del 27 maggio 2009 disputata tra Manchester United e Barcellona e terminata 0-2.
Collegamenti esterni
Sito ufficiale, su sslazio.it. URL consultato il 5 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2009).