Il territorio comunale è bagnato dal lago di Massaciuccoli e attraversato dai canali Burlamacca, Farabola, Fossa dell'Abate (che segna il confine con il comune di Camaiore), Fosso Le Quindici e i molti altri canali provenienti dalle paludi che circondano il lago di Massaciuccoli.
Il clima viareggino è di tipo mediterraneo, con un tasso piuttosto elevato di umidità (tra il 60 e l'80% di umidità relativa nei mesi estivi, con estati molto calde e afose) e una piovosità di 900–1000 mm annui, causati dalla vicinanza delle Alpi Apuane alla costa[9]. Durante la stagione invernale, può capitare che si verifichi l'assenza di sole per più giorni consecutivi, a causa della copertura nuvolosa proveniente da ovest.
Prendendo come base di riferimento la media del trentennio 1961-1990 (vedasi tabella sottostante), la temperatura media del mese più freddo, gennaio, risulta di +7,7 °C; quella del mese più caldo, luglio, si attesta a +22,9 °C. Tali dati, peraltro, non tengono ancora conto del progressivo riscaldamento globale, che ovviamente ha interessato e sta interessando anche la zona di cui trattiamo.
In estate possono verificarsi, in caso di anticiclone subtropicale, forti ondate di calore con punte di 37 °C e, più recentemente, anche superiori. Per più giorni le temperature massime si attestano sui 34-35 °C con alti tassi di umidità, che contribuiscono ad aumentare il disagio fisico e rendere il clima più insopportabile. Record di temperature massime sono stati raggiunti il 5 agosto2003 con +38 °C e nel luglio 2017 con +38,6 °C.
L’autunno è piovoso, caratterizzato, inizialmente, da un periodo caldo a prolungamento dell’estate. Durante il mese di ottobre perturbazioni anche di forte intensità provocano un abbassamento delle temperature e un’irruzione di correnti più fredde, che lasciano spazio alla stagione invernale.
In inverno le temperature al mattino possono scendere sotto lo zero, con conseguenti brinate e gelate soprattutto nelle campagne; il fenomeno tuttavia è in diminuzione.
Le nevicate avvengono prevalentemente senza accumulo; le ultime più note sono quelle del dicembre 2005, 2010, e del febbraio 2012 con 10 cm. L'ultima grande nevicata che ha imbiancato la città è avvenuta tra il 27 febbraio e il 1º marzo 2018. Nel gennaio 1985 è stata raggiunta invece la temperatura minima di -11 °C e quella di -7 °C nel febbraio 2012.
L'eliofania assoluta media annua si attesta a 5,9 ore giornaliere, con massimo di 9,2 ore giornaliere a luglio e minimo di 2,8 ore giornaliere a dicembre.[10]
Secondo altri invece deriva da Vicus regius, in quanto, in località Gli Ortacci, esisteva un piccolo nucleo abitato (vicus) in età imperiale ed essendo questo centro di proprietà imperiale era definito regius.
La città storicamente ha avuto anche alcuni soprannomi:
Marina di Lucca: nonostante tale termine sia ormai utilizzato come appellativo dispregiativo per definire Viareggio, esso compare effettivamente come indicazione geografica in alcuni documenti antichi[15]
Perla del Tirreno: appellativo dato alla città ai primi del XX secolo, un momento di grande lustro, in cui Viareggio era un centro turistico conosciuto e apprezzato nel mondo.
In zona, sia sui colli che in pianura, si trovano testimonianze di attive presenze di popolazioni preistoriche. Da indagini archeologiche sappiamo che l'area circostante il lago di Massaciuccoli, compresa la zona di San Gabriele Bruno e del quartiere viareggino della Migliarina, dall'VIII secolo a.C. fu abitata da gruppi di Etruschi guidati dal duca arasi che commerciavano con le popolazioni liguri stanziate nell'entroterra collinare e montuoso (comune di Camaiore e parte nord di quello di Massarosa)[16].
Nel III secolo a.C. nel territorio montuoso circostante imperversarono i Liguri Apuani, nel 180 a.C. i Romani sconfissero i Liguri Apuani e iniziarono la colonizzazione della zona (attuali territori di Massaciuccoli, Camaiore, Pietrasanta). Nel Medioevo si svilupparono i primi villaggi collinari, molti dei quali esistono ancora. Il futuro territorio di Viareggio era paludoso e non venne abitato. Intorno al 1000 d.C. iniziarono le prime lotte fra Lucca e Pisa per il controllo della costa versiliese, che dall'Alto Medioevo era una selva (Selva Regia o Palatina) di proprietà di feudatari (cattani o capitanei) spesso in lotta tra loro.
Sono stati anche pubblicati dei libri che sostengono nuove teorie sulle origini di Viareggio, supportate da ritrovamenti di piccoli reperti (frammenti ceramici…) nelle località limitrofe e da alcuni documenti antichi che citerebbero questo antico insediamento.
Per quanto affascinanti queste teorie si discostano dalla storia tradizionale (molto più verificata) della costa versiliese e non sono supportate da prove sufficienti a ritenerle vere.
Al 1169 risale il primo fatto storico riguardante Viareggio: venne costruita una torre di legno a guardia del litorale. Poco più di due anni dopo (1172) fu edificata l'opera militare che prese il nome Turris de Via Regia, dal nome della via che doveva essere percorsa per accedervi (poi diventata via Montramito). Il territorio di Viareggio, negli anni successivi, fu coinvolto nelle dispute fra Pisa e Lucca per la supremazia e il controllo del territorio litorale. Tale conflitto traeva le sue origini, da una parte, dal desiderio di Lucca di avere uno sbocco sul mare e, dall'altra, da Pisa che temeva la concorrenza economica della rivale. In questi anni i feudatari viareggini sono costretti ad abdicare per fare spazio alla signoria di Castruccio Castracani. In generale fino al 1400 il territorio su cui si sarebbe sviluppata Viareggio rimase segnato da un susseguirsi di guerre e dispute minori, invasioni di eserciti e saccheggi[17]. Oltre a tali "sciagure" determinate dall'uomo, anche la natura fece il suo corso con la pestilenza che, raccontata anche da Giovanni Boccaccio nel Decameron, interesserà l'Italia intera.
In questi anni Firenze espanse il proprio controllo sulla Toscana. Lucca riuscì, con grandi sacrifici finanziari, a mantenere l'indipendenza.
Con lodo arbitrale di Leone X, il 10 settembre 1513, Lucca perse il controllo del porto di Motrone. Tale evento avrebbe interessato direttamente Viareggio che, da quel momento, vide concentrare gli sforzi di Lucca per farlo diventare il centro dei propri commerci. Oltre alla costruzione della nuova torre quadrata (1534) a protezione del porto, si cominciò a costruire i primi insediamenti della futura città.
Questo secolo fu uno dei più difficili per i circa 300 abitanti di Viareggio: la zona era insalubre, malaria e epidemie mortali rendevano la vita dei pescatori e dei contadini molto difficile. Il 1735 fu una data importante per la storia di Viareggio, che subirà uno sviluppo straordinario; il matematico ed ingegnere Bernardino Zendrini (per bonificare l’aria malsana, l’insabbiamento della foce e la conseguente sistemazione del porto) esegue l’abbattimento totale della macchia e la costruzione di cateratte che avrebbero impedito all’acqua di mare di entrare nei fossi e da qui nel lago. Lucca, dopo questa determinate bonifica, incentiva il trasferimento della popolazione lucchese nel nuovo borgo.
Piano piano Viareggio cambiò volto, furono costruite due chiese e due piccole fabbriche, altre botteghe sorsero intorno, il porto diventò sempre più attivo. Le terre, bonificate, iniziarono ad essere sempre più coltivate.
Nel 1701 Viareggio diventò comune. Nel 1739, grazie all'ingegnere idraulico Bernardino Zendrini la zona paludosa fu finalmente bonificata, il paese diventò una città dove i nobili lucchesi iniziarono a costruire i propri palazzi.
Nel 1797 fu costituita da Napoleone la Repubblica Cisalpina. Dopo varie scaramucce, nel 1799 le truppe cisalpine iniziarono l'occupazione della Repubblica di Lucca (il 6 gennaio fu occupata Viareggio). Terminata l'occupazione della repubblica oligarchica furono indette delle elezioni, ma il risultato modesto per i giacobini li spinse a eliminare il governo lucchese e formarne uno provvisorio. Inizialmente i viareggini non reagirono, anzi sembrarono accettare le nuove idee. Il 6 maggio, tuttavia, insorsero contro la milizia giacobina, aiutati dagli abitanti delle città vicine. Il 7 arrivarono le truppe da Livorno per placare le sommosse e gli insorti si dovettero arrendere.
Napoleone era imperatore e Lucca, come altre città, fu trasformata in principato la cui sovranità fu assegnata a Felice Baciocchi, anche se il potere era esercitato effettivamente dalla sorella minore di Napoleone, Elisa. Il governo di Elisa fu caratterizzato da provvedimenti come quelli contro il patrimonio ecclesiastico, l'adozione del Codice napoleonico, l'adozione del sistema metrico, l'introduzione della vaccinazione obbligatoria e gratuita contro il vaiolo. Più in generale il governo di Elisa contribuì positivamente a migliorare gli aspetti relativi all'assistenza, alla beneficenza e all'istruzione.
Con la caduta di Napoleone, Viareggio fu teatro di fatti sanguinosi. Nel marzo 1814, dopo la caduta e la fuga dei Baciocchi, i viareggini manifestarono contro i francesi. La manifestazione, però, sconfinò in atti di puro teppismo.
Dalla Restaurazione all'Unità d'Italia
Viareggio rimase sotto il dominio austriaco fino al 1817 quando il Congresso di Vienna assegnò a Maria Luisa di Borbone-Spagna il nuovo Ducato di Lucca. Gli anni seguenti videro la Restaurazione, quanto di buono era stato fatto sotto l'Impero napoleonico venne perduto. Anche il nuovo regno tuttavia contribuì al miglioramento strutturale di Viareggio dove fu costruita la prima darsena.
Nel 1820 Viareggio fu dichiarata città per decreto della duchessa di Maria Luisa di Borbone.
Dopo la morte della madre (13 marzo 1824) è la volta di Carlo Ludovico di Borbone che contribuì a migliorare la città dotandola di una nuova chiesa, un regio casinò e di due stabilimenti balneari, i primi costruiti a Viareggio.
Il 5 ottobre 1847 Lucca fu ceduta alla Toscana. Viareggio, nella nuova realtà, si sviluppò come centro balneare, non più limitato alla sola Lucca ma esteso a tutta la Toscana.
Nel 1848 Viareggio scelse il proprio stemma, che è rimasto immutato, in cui sono presenti: un'ancora con tanto di gomena e uno scudo bianco, rosso e verde. Il tricolore, simbolo dell'unità d'Italia, è vanto dei Viareggini, unici ad averlo nel proprio stemma.
In questi anni Viareggio era meta di esuli risorgimentali tollerati dal potere locale.
Dall'Unità d'Italia alla prima guerra mondiale
In questi anni l'economia di Viareggio era in rapida espansione, infatti all'industria balneare già affermata si aggiunse quella della marineria velica. Iniziarono nel contempo le prime lotte sociali con l'affermarsi di una coscienza di classe. I lavoratori fondarono le società di mutuo soccorso e successivamente si organizzarono nei primi movimenti politici di varia ispirazione (anarchici, socialisti, cristiani).
Agli inizi del secolo Viareggio vide un notevole sviluppo del litorale e dell'industria balneare che determinò un mutamento su un tratto vasto di costa. Nacque la Passeggiata, con i suoi caffè e negozi. La città fu definita "Perla del Tirreno". Il legno era però il materiale di gran lunga più usato nelle costruzioni e nel 1917 questo alimentò un incendio destinato, in una notte, a distruggere gran parte delle costruzioni presenti. Il legno tuttavia restò largamente utilizzato fino al periodo fascista quando si iniziò a costruire con materiali diversi.
Verso la metà dell'Ottocento fra gli abitanti delle frazioni nacque l'idea di costituirsi in comune autonomo e di staccarsi da Viareggio.
Solo il 17 marzo 1867 tutti gli atti furono predisposti e fu presentata la richiesta di costituzione del comune di Massarosa al Ministero dell'Interno.
Viareggio istituì una commissione sul tema dal 17 agosto 1867 al 20 marzo 1868, che dette parere favorevole.
Il 18 dicembre 1869, Vittorio Emanuele II con un regio decreto sancì ufficialmente la separazione di Viareggio dalle sue frazioni, tranne Torre del Lago, come approvato dal consiglio comunale.
Bisognerà attendere altri 10 anni di contrasti, il 1878, per la definitiva assegnazione dei patrimoni e confini.
Non ci volle molto a capire che la decisione presa dal consiglio comunale fosse miope e di scarsa lungimiranza, Viareggio aveva un territorio troppo compresso per il suo sviluppo.
Così 50 anni dopo, il 28 marzo 1927 Viareggio tentò senza successo di aumentare nuovamente il proprio territorio con domanda alla prefettura.[18]
Il 2 maggio 1920 scoppiò il malessere sociale dei viareggini in una rivolta non organizzata, una ribellione che trasse origine dalla tradizione anarchica e libertaria della città. È la storia di una partita di calcio tra il Viareggio e i poco amati cugini della Lucchese che si conclude in tragedia e dà l'avvio alla rivolta. La ribellione prende le mosse dall'assassinio del guardalinee della partita (un ex militare, persona da tutti benvoluta che da anni risiedeva a Viareggio) ad opera di un carabiniere che dopo la fine della partita, e a poche centinaia di metri dal campo sportivo, spara un colpo ed uccide a sangue freddo il guardalinee. L'uccisione del guardalinee è l'ennesima violenza e sopruso a danno del popolo viareggino, tale violenza fa esplodere una rabbia antica che da anni covava nella società; è il motore da cui prenderà l'avvio della ribellione che porterà alla nascita per tre giorni della libera Repubblica di Viareggio. Fra i libri che ricordano quei fatti sicuramente il racconto di Mario Tobino nel suo Sulla spiaggia e al di là del molo e il romanzo di Andrea Genovali Viareggio 1920 - Storie di calcio e di rivoluzione.
Durante la seconda guerra mondiale Viareggio subì bombardamenti pesantissimi: interi quartieri furono distrutti completamente o quasi. L'11 settembre 1944 le truppe alleate raggiunsero la periferia della città e il 16 settembre 1944 venne interamente occupata e liberata dagli Alleati.
Nel secondo dopoguerra iniziò con grande passione la ricostruzione (primo sindaco dopo la Liberazione fu Corrado Ciompi, che guidò la Giunta Comunale dal 18 luglio 1944 al 1 aprile 1946); in quel periodo fu avviata la costruzione del "vialone" (oggi viale Europa) e si ridette vita al Carnevale (1946). Tra alti e bassi, la città ha continuato a crescere e svilupparsi ed è ancora una nota località turistica balneare, famosa per il suo carnevale e per la cantieristica navale.
Alle 23:48 del 29 giugno 2009, un treno merci composto da 14 vagoni-cisterna contenenti gas GPL deragliò a causa di un cedimento strutturale di un carrello del primo vagone. La fuoriuscita di GPL scaturita dalla rottura della cisterna 1 del convoglio saturò in pochi attimi la zona circostante la stazione e prese fuoco inondando di fiamme tutto ciò che incontrò sul suo percorso. A causa della deflagrazione crollarono immediatamente due intere palazzine e se ne incendiarono altre decine che furono poi per lo più abbattute. La via Ponchielli rimase tristemente famosa per questo evento, uno dei momenti di lutto più pesanti per la città. Il disastro provocò 32 morti (l'ultimo dei quali nel dicembre 2009), tra cui alcuni bambini, e centinaia di feriti.[19]
"Invenzioni" viareggine
I cantieri navali viareggini, di importanza internazionale, conobbero un periodo di grande importanza nel XIX secolo in cui a Viareggio furono inventati alcune tipologie di imbarcazioni.
Paranza Viareggina, si trovava a Viareggio fino al 1890
Tartana Viareggina, imbarcazione da pesca a vela
Bovo Viareggino
Cutter Viareggino
Goletta Viareggina
Brigantino Goletta Viareggino
Altre invenzioni sono:
Saldatura viareggina: metodo di saldatura utilizzato nei cantieri navali viareggini.
Casa viareggina: tipo di abitazione a uno o due piani con cortile interno, "passetto" e "casetta" in fondo all'orto (dove si ritiravano i proprietari quando affittavano la casa ai villeggianti).
Progetti incompiuti
Sulla città, a partire da tempi antichi, sono stati fatti molti progetti mai attuati e moltissime sono le proposte di cui si discute da anni[20].
Mura cittadine, progettate dal governo lucchese nel XVII secolo, progetto abbandonato perché troppo complesso e costoso.
"Nuova Viareggio", quartiere da realizzare nella zona costiera tra la Darsena e Torre del Lago Puccini, Chini, Billet, Morandi e Sargentini, ventennio fascista.
Un primo stemma fu scelto nel 1752 e raffigurava sant'Antonio di Padova, primo patrono della città.
Quello attuale venne adottato dal consiglio comunale il 17 aprile 1848 con piccole modifiche e formalmente concesso dal ministro dell'interno del Granducato di Toscana Cosimo Ridolfi il 17 maggio dello stesso anno.
Lo stemma è stato successivamente riconosciuto dallo Stato italiano con decreto ministeriale del 7 aprile 1922.[21]
È uno scudo interzato in fascia di verde, di bianco e di rosso su cui è presente un'ancora con la gomena attorcigliata. Viareggio fu tra i primi comuni ad avere il tricolore italiano nel proprio stemma.[22]
Gonfalone
Il gonfalone è stato concesso con regio decreto del 4 febbraio 1942[21] ed è costituito da un drappo di bianco, ornato ai lati da due rami di
pino fogliati e fruttati e caricato dello stemma civico sormontato dall'iscrizione centrata
in oro "Città di Viareggio". Le parti in metallo ed i cordoni sono dorati.
L'asta verticale è ricoperta di velluto rosso con bullette dorate poste a
spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma della Città e, sul gambo,
inciso il nome. Cravatta e nastrini tricolorati dai colori nazionali e frangiati
d'oro.[23]
La città ha perso una parte notevole dei suoi beni storici e artistici durante la seconda guerra mondiale, a seguito dei pesanti bombardamenti che la colpirono.
Nonostante questo in città si possono trovare architetture, monumenti o anche semplici targhe interessanti.
Notevoli le architetture liberty, decò ed eclettiche di molti edifici.
La zona più monumentale e di maggior pregio artistico della città, per qualità e quantità di edifici di interesse architettonico è la Passeggiata e i Viali a mare (Viale Regina Margherita, Viale Manin, Viale Carducci, Viale Marconi, Viale Buonarroti) ed il centro città.
Nel 1998 fu fondato il "Centro Studi Cultura Eclettica, Liberty, Decò" dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Viareggio per studiare e promuovere questa parte del patrimonio artistico della città.
Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, inaugurata il 27 giugno 1940. Sorge sul terreno un tempo occupato dal terzo cimitero cittadino. Da notare il prezioso altare del XVIII secolo. La chiesa è stata affrescata dal 1969 al 1974 da Massimo Micheli.
(ex) Oratorio di San Giuseppe, sconsacrata. Già usata come mensa dei poveri, è adibita a sala per esposizioni ed eventi culturali
Edicola della Madonna del Rosario, nota anche come edicola della Madonna Bambina, è particolarmente cara ai viareggini; fu costruita nel 1837 vicino al "ponte di Pisa".
Molto interessante è il complesso cimiteriale, formato dal Cimitero comunale, inaugurato nel 1876, e dal Camposanto della Misericordia, la cui prima pietra fu posta nel 1915, che costituisce un vero e proprio museo all'aperto degli scultori e degli storici laboratori del marmo apuo-versiliesi attivi tra Ottocento e Novecento, come quello carrarese di Carlo Nicoli e quello pietrasantino di Ferdinando Palla (1852-1944). Si segnalano in particolare gli scultori Antonio Bozzano, Giacomo Zilocchi e Ferruccio De Ranieri (1867-1957) in collaborazione col figlio Lelio (1890-1967)[Collaborò solo col padre o anche con gli artisti precedentemente citati?]. Suggestivo è il viale delle Cappelle Gentilizie, con opere dei due maggiori architetti viareggini del Novecento, Goffredo Fantini (1857-1923) e Alfredo Belluomini.
Nel Cimitero comunale, molto conosciuta è la statua tradizionalmente denominata Bimba che aspetta (1895) che adorna l'edicola metallica della famiglia Barsanti-Beretta, opera dello scultore carrarese Ferdinando Marchetti,[25] intorno alla quale sono fiorite alcune credenze e leggende viareggine tramandatesi per intere generazioni. Sempre all'interno del cimitero comunale da segnalare anche il presepe meccanizzato ultracentenario di recente restaurato e tornato al suo originale splendore grazie al gruppo scout di Viareggio 3[26].
Cimitero della Misericordia, veduta con la cappella
Cimitero della Misericordia, veduta
Cimitero della Misericordia, cappella monumentale
Cimitero della Misericordia, cappella monumentale
Resti del Cimitero Inglese di Viareggio
Cimitero ebraico di Viareggio
Cimitero di guerra di Viareggio
Architetture civili
Centro storico
«Bella mi' te!/ Matilde vecchia tôre,/ sbatacchiata dal vento e sempre fiera,/ che di Viareggio rappresenti il côre.»
(Carlo Francesconi)
Il centro storico di Viareggio ha subito perdite molto pesanti a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale e per scelte urbanistiche fatte nel passato; nonostante ciò esistono ancora alcune tracce del passato più antico della città.
Torre Matilde, così chiamata perché la sua costruzione è stata erroneamente attribuita alla duchessaMatilde di Canossa, fu costruita nel XVI secolo per volontà del governo lucchese lungo il canale Selice, poi diventato Burlamacca, come torre di osservazione contro le incursioni dal mare. Nel XVI secolo fu rialzata di un piano e nel 1703 l'orologio pubblico che si trovava sul Palazzo del Commissario di Spiaggia fu trasferito sulla sommità della torre. Nel corso del XIX secolo fu adibita a carcere. Nel 1947 l'ultimo piano fu demolito; è adibita a sala per esposizioni ed eventi culturali. Dietro alla torre la pittoresca visione della Darsena Lucca, primo porticciolo della città fatto costruire da Maria Luisa di Borbone-Spagna nel 1820.
Piazza Ragghianti, la più antica piazza cittadina tuttora esistente, realizzata nel 1549
Palazzo Belluomini, (via Regia), costruito negli ultimi anni del XVII secolo come residenza estiva dell'omonima famiglia lucchese. Ospitò nel 1809Pio VII e alcuni Prelati nella notte tra il 9 e 10 luglio mentre veniva condotto prigioniero in Francia.
Palazzo Cittadella, già hotel Vittoria, (via Regia ang. piazza del Vecchio Mercato), da non confondersi con il Palazzo Ferrante Cittadella, già sede del vecchio municipio, distrutto dai bombardamenti.
Vecchio Mercato Ittico, sede del Museo della Marineria.
Casette del XVII secolo, (via Pinciana), sei edifici, parzialmente conservati. Negli anni ottanta furono proposte come sede per il Museo della Marineria, sono di proprietà privata.
Istituto delle Suore Mantellate, (via San Francesco e via Sant'Andrea).
ex Istituto delle Suore Medee, (via Regia).
Faro di Viareggio, di origine ottocentesca ma ricostruito nel XX secolo
Passeggiata e viali a mare
È la zona più monumentale e di maggior pregio artistico della città, per qualità e quantità di edifici di interesse architettonico. Alcuni tra i più importanti sono:
Palazzo delle Muse, (piazza Mazzini), costruito a partire dal 1861, così chiamato perché gran parte dei soldi usati per costruirlo provenivano dalle donazioni di artisti. Fu realizzato per volontà di Giuseppe Barellai ad uso di Ospizio Marino, nel 1912, sempre per volontà di Barellai, divenne Colonia Permanente. Nel 1938 la colonia si trasferì a Cinquale (MS) e il palazzo fu acquistato dal comune per adibirlo a scuola, a sede del Comune e successivamente a sede della Biblioteca Comunale, del Centro Documentario Storico, della Fondazione Carnevale (nel frattempo trasferitasi alla Cittadella del Carnevale) e del GAMC (Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea).
Villa Argentina, (via Fratti angolo Via Vespucci), 1868, ristrutturata nel 1926, progettato da Alfredo Belluomini e decorato da Galileo Chini. Splendido edificio in stile Liberty; è di proprietà della Provincia di Lucca. Un nuovo restauro si è concluso nel 2014, con inaugurazione il 23 novembre di quello stesso anno.
Villa Carmen (in via Vittorio Veneto, tra via XX Settembre e via Leonardo da Vinci), villino liberty del 1910 di proprietà privata, completamente ristrutturato nel 2010, con decorazioni floreali e piante secolari nel giardino.
Mercati Generali, detto “Il Piazzone”, (piazza Cavour), 1924, progettato e decorato da Alfredo Belluomini.
Sede della Ven. Arciconfraternita della Misericordia, (via Cavallotti), 1925, progettato da Alfredo Belluomini e decorato da Galileo Chini. Al primo piano la Sala del Consiglio è stata affrescata da Massimo Micheli.
Palazzo Moretti, (via Mazzini angolo via IV Novembre), proprietà privata, già sede dell'Ospedale Territoriale della Croce Rossa (nella prima guerra mondiale), già sede dell'Istituto Professionale "G. Marconi".
Scuole Elementari "Raffaello Lambruschini", (via Cavallotti), costruita dal 1908 dal progetto dell'ing. Fantini, nel 1910 viene intitolata a Lambruschini.
ex Ospedale Civile "Giuseppe Tabarracci", (via Fratti).
Istituto Casa di Riposo "Sacro Cuore di Gesù", (via Pucci), per i viareggini i "Poveri Vecchi", 1929.
Istituto "Santa Dorotea", (via XX Settembre), fine dell'XIX secolo, ampliato nel 1928.
Negozio Talmone, già Caffè Guarany, (via Garibaldi ang. Via Battisti), 1929-1930, progettato decorato da Alfredo Belluomini.
Ottica Bartolini, (via Garibaldi ang. Via IV Novembre), progettato decorato da Alfredo Belluomini, stile neorinascimentale.
Negozio Limoni, già Bemi, (via Garibaldi ang. Piazza Garibaldi), progettato decorato da Alfredo Belluomini. Sulle piastrelle della facciate c'è la scritta, in latino, “hic manemibus optime” (qua staremo benissimo).
Sede dell'Unicredit, già Credito Italiano, già casa Frediani, (piazza D'Azeglio ang. Via Machiavelli), ristrutturato nel 1931, progettato e decorato da Alfredo Belluomini.
Villino "Parva Domus Magna Quies", (piazza D'Azeglio, 25), l'edificio di proprietà Anacleto Morandi è databile intorno al 1880. Nel 1884 viene acquistato da Margherita Beaumont che lo cede ad Alessandra de Skeariatine di Smolenzio (Russia). Il Villino viene rialzato nel 1906, e dopo vari passaggi di proprietà viene acquistato dalla famiglia Rosano, già proprietaria del Teatro Eden e dell'Hotel London. Da notare la piastrella ceramica di produzione Chini. Gli arredamenti interni della sala d'ingresso furono realizzati dalla ditta Spicciani di Lucca.
Casa De Ranieri (via Mazzini ang. Via Sant'Andrea), 1921, progettato e decorato da Alfredo Belluomini.
Villino Bertoni, (viale Buonarroti ang. Via Saffi), 1923, progettato da Alfredo Belluomini e decorato da Galileo Chini, stile neorinascimentale rivisitato in chiave eclettica.
Villa Puccini, la casa di Giacomo Puccini a Viareggio è situata nell'omonima piazza Puccini, ai margini della Pineta di Ponente, nella zona dove trionfa il Liberty; è di proprietà degli eredi.
Villette a schiera di via Virgilio, (via Virgilio), 1927, progettato da Alfredo Belluomini.
Cittadella del Carnevale, architettura contemporanea. Di recenti realizzazione, è un grande polo culturale dove si sono trasferiti gli artigiani della cartapesta dei carri di Carnevale, unito ad un auditorium e ad altre strutture.
Villa Borbone (viale dei Tigli, tra Viareggio e Torre del Lago), costruita a partire dal 1822 e più volte ampliata e ritoccata. Residenza di Maria Luisa di Borbone-Spagna, duchessa di Lucca dal 1817 al 1824. Posta all'interno di un vasto parco al tempo adibito alla caccia e alla coltura della vite, dalla villa si accede ad una fitta selva dove partono diversi percorsi naturalistici, per visitare relitti dell'antica fauna del territorio, prima della costruzione delle pinete. Restaurato dal comune di Viareggio, in collaborazione con l'Università di Pisa, il complesso della casa e della cappella con il grande giardino, luogo di eventi e spettacoli. L'edificio ospita anche prestigiose mostre - come quella su Puccini e Galileo Chini - ed è sede di alcuni master postlaurea dell'Università di Pisa. Donato al comune nel 1985 per uso culturale, davanti alla villa un cippo di marmo commemora l'esproprio fascista del bosco che apparteneva alla tenuta dei Borbone.
Monumento ai caduti, (piazza Garibaldi), 1927, bronzo, Lorenzo Viani e Domenico Rambelli. Quest'opera non fu inizialmente apprezzata dai viareggini, tanto che la piazza prese il soprannome di "Piazza delle Paure".
La "Madonnina", (molo), 1950, statua in marmo con piedistallo in cemento a forma di quattro timoni incrociati.
Statua della Madonna, (cavalcavia), 1956, statua in marmo con piedistallo in pietra, Nicola Arrighi.
Statua di Sant'Antonio da Padova, (piazza Ragghianti), in pietra su una colonnina anch'essa di pietra, spostate e risistemata per volere del popolo nel 1857. Una copia della statua si trova in un'edicola su un angolo di Palazzo Piccioli.
Monumento a Giuseppe Barsanti, bronzo, con una base in marmo, 1926. La scultura è dedicata al primo proprietario del Bagno Nettuno e consigliere comunale.
Monumento a Lorenzo Viani di Arturo Martini, (piazzetta Sebastiano Caboto, Lungomolo Corrado Del Greco), marmo, 1938, inaugurata nel 1953, la scultura è stata sostituita da una copia del 1976. L'originale è all'ingresso del Municipio.
Statua di Burlamacco, (Belvedere delle Maschere, davanti a piazza Mazzini), vetroresinapolicromo, 1996, sostituita in seguito da una copia dopo essere stata danneggiata dal maltempo, Fabrizio Galli su modello del padre Renato Galli.
Alla Resistenza e alla Pace, (largo Risorgimento), il monumento è composto dalle colonne del Vecchio Municipio, distrutto dai bombardamenti e da due muretti che si incrociano, dall'alto la struttura ricorda una falce e martello. Su uno di questi si trova un mosaico di Folon e i versi di Salvatore Quasimodo: "E come potevamo noi cantare con i piedi stranieri sopra il cuore?", 1998, Bruno Belluomini.
Fontana Monumentale, 1960-1961, inaugurata nel 1963, Beppe Domenici, rappresenta le quattro stagioni.
Le Oceaniche, (piazza Puccini), alluminio colorato, 1993, Giulio Turcato, donata dall'artista alla città.
Scoglio di Tito, resti di struttura muraria, lo scoglio di Tito è ciò che rimane delle del vecchio edificio di "Tito del Molo", noto ristorante. È posto in mare, a fianco del molo (lato ovest). Nel 2007 vi è stata installata una copia in bronzo di "L'Attesa" di Inaco Biancalana, realizzata da Gionata Francesconi.
Monumento agli aviatori caduti di Renzo Maggi, (piazza Maria Luisa), 2007.
Monumento a Mons. Giuliano Agresti, (pizzetta Mons. giuliano Agresti), 2007, donata dalla Confraternita della Misericordia.
All'inizio del XX secolo si arricchisce di edifici in stile liberty, eclettico e déco progettati e decorati da artisti famosi come Galileo Chini, Alfredo Belluomini e Ugo Giusti. Un gran numero di questi edifici si trova in Passeggiata.
Nel 1998 fu fondato il "Centro Studi Cultura Eclettica Liberty e Decò" dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Viareggio per studiare e promuovere questa parte del patrimonio artistico della città.
Aree naturali
Viareggio ha una notevole estensione di verde pubblico grazie alle sue "Pinete".
Si estende per buona parte della lunghezza della parte nord della città. Fu piantata nel 1747 per difendere la zona dalle intemperie e dai venti che dal mare flagellavano la costa.
In realtà i pini sono solo una parte degli alberi presenti in questo parco pubblico.
All'interno del parco ci sono attività commerciali e ricreative, piste ciclabili, viali e sentieri pedonali, attrezzature sportive, servizi igienici, tavolinetti per pic-nic. Da vedere il Laghetto dei Cigni. Nel periodo primaverile ed estivo lungo il viale Capponi, il viale pedonale che attraversa la parte centrale della Pineta, vengono organizzati mercatini.
Vasta area verde che va dal quartiere Darsena fino a Torre del Lago Puccini. Fa parte del Parco naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli. ed è attraversata dallo splendido viale dei Tigli, che collega Viareggio a Torre del Lago. [27]L'antropizzazione è minore rispetto alla Pineta di Ponente a causa dei vincoli naturalistici che la tutelano.
In questa pineta si trova la Villa Borbone.
Piante monumentali
A Viareggio esistono alcune piante monumentali, la più nota di queste è:
Palma del Cile, in un giardinetto della Pineta di Ponente.
Le più note piante in città invece sono:
Palme delle Canarie, diversi esemplari monumentali, il più noto è la Palma dei Marinai; nel giardino di villa Carmen.
Platano, diversi esemplari monumentali, il più noto è il Platano di Inaco.
Altro
Un quartiere con molti spazi verdi è l'ex-Campo d'aviazione; è stata data maggior importanza al verde e nell'urbanizzare i nuovi quartieri sono stati spesso previsti dei parchi pubblici. I quartieri più antichi sono caratterizzati dalle Pinete.
A Viareggio si parla un vernacolo caratteristico. Il Vernacolo Viareggino usa tra l'altro diverse espressioni e modi di dire tipici. Come molti dialetti e vernacoli viene di rado più parlato quotidianamente, ma è ancora piuttosto vitale grazie ai numerosi spettacoli teatrali in vernacolo che vengono organizzati (i più importanti sono le "Canzonette", spettacoli comici in parte cantati organizzati nel periodo di Carnevale di Viareggio) e alla pubblicazione di opere in prosa e in poesia in viareggino. Esistono in commercio raccolte di modi di dire e veri e propri dizionari di vernacolo.
Religione
Confessione cattolica
Simpatie per il socialismo, il comunismo e l'anarchia, narrate da Lorenzo Viani e Mario Tobino, nei viareggini hanno convissuto con una radicata religiosità. Le testimonianze storiche ci mostrano una Viareggio dal duplice animo socialista laico e cattolico. Particolarmente sentita tra i marinai era la devozione verso Maria Addolorata, come testimoniano gli ex voto conservati nelle Basilica di Sant'Andrea, restano vecchi marinai devoti a Maria.
Più su posizioni laiche o atee i diversi intellettuali ed artisti del territorio viareggino.
Patrona della città è Maria Santissima Annunziata, precedentemente era Sant'Antonio da Padova.
Per il notevole movimento di persone, che ha sempre contraddistinto l'attività marinara ed il turismo, i viareggini sono sempre stati affetti da un minore provincialismo, rispetti ad altri centri della zona, che ha favorito, rispetto a questi, una maggiore circolazione di idee, religioni diverse (leggi sotto) ed una secolarizzazione più rapida.
Note storico-religiose
Dal punto di vista storico-religioso in città sono conservate le spoglie di sant'Antonio Maria Pucci, che vi operò lungamente e qui morì. Visse e morì a Viareggio Maria Valtorta, mistica cattolica.
Nei primi anni del XX secolo, Viareggio ospitava una notevole comunità di inglesianglicani. Nel 1910 fu edificata una chiesetta anglicana: la "Chiesa del Redentore e di Tutti i Santi" e, nel 1912 un piccolo cimitero anglicano. La comunità si ridusse sempre più, fino a scomparire. Nel dopoguerra la chiesa fu gestita per qualche tempo dai Valdesi e infine, nel 1977 fu sconsacrata e venduta; ospita una pizzeria.
Dal 1954 esiste a Viareggio anche una piccola sinagoga, dove si tengono funzioni regolari durante i periodi estivi. Serve la piccola comunità ebraica viareggina e i turisti ebrei, è una sezione della Comunità di Pisa. A Viareggio esiste un piccolo cimitero ebraico.
A seguito dei recenti fenomeni migratori, esiste una piccola presenza di musulmani. Questi ultimi non hanno in città un luogo di culto.
A Viareggio sono presenti in misura minore anche altre comunità di stampo religioso, tra le quali è quella dei Testimoni di Geova, che ha proprio luogo di culto in città lungo il viale Tobino al quartiere Terminetto.
Infine, per alcune volte durante il periodo estivo gli Hare Krishna, hanno festeggiato il Ratha Yatra in onore di Jagannātha sulla Passeggiata di Viareggio.
Tradizioni e folclore
Festa patronale
Nella settimana che precede il 25 marzo, festa di Maria Annunziata, patrona della città di Viareggio, viene organizzata la tradizionale Fiera dei Ciottorini, organizzata dal "Comitato Vecchia Viareggio".
I ciottorini sono piccoli oggetti artistici, giocattoli e vasellame in terracotta, quasi sempre non colorata, prodotti artigianalmente.
La fiera, di dimensione molto ridotta, si svolge in piazza del Mercato Vecchio e in piazza Ragghianti, un tempo in piazza Grande (poi diventata piazza Nieri e Paolini). Vi si possono acquistare i "ciottorini", prodotti alimentari tipici, libri di storia locale, oggetti artigianali, e altri oggetti. La locandina dell'evento è disegnato dagli studenti delle scuole medie inferiori, selezionato tramite un concorso.
Le Baldorie
Come ringraziamento per aver fatto cessare la grave epidemia di colera, che aveva colpito la zona nel luglio del 1854, era tradizione da quell'anno accendere la sera del 7 settembre fuochi nelle piazze dei quartieri. Questa tradizione, dopo qualche incidente, è stata interrotta forzatamente negli anni novanta per volere delle autorità, anche se a volte in alcuni quartieri i cittadini hanno provato ad organizzarle comunque.
Volontariato
A Viareggio sono presenti molte associazioni di volontariato, le più importanti sono:
Venerabile Arciconfraternita della Misericordia, (sede: via Cavallotti, palazzo di notevole interesse artistico), presente in città dal 1826 come "Compagnia del Santissimo Sagramento e della Carità cristiana", in seguito "Compagnia di Carità cristiana" (1838), fa parte della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia, di ispirazione cattolica, si occupa principalmente del settore sanitario, gestisce un asilo notturno.
Pubblica Assistenza Croce Verde Viareggio, (sede: via Garibaldi), presente in città dal 1877 come "Società di soccorso e salvamento ai naufraghi", fusa con la Croce Verde nel 1896. Di ispirazione laica, fa parte dell'Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, si occupa oltre che del settore sanitario, di protezione civile, assistenza sociale ed organizza la conclusiva delle "feste rionali" di Carnevale.
Biblioteca comunale Guglielmo Marconi. È ospitata nei locali del Palazzo delle Muse e conta circa 70.000 volumi disposti a scaffale aperto, 170 posti a sedere, postazioni multimediali e zone relax (circa 1600 m² totali). Ha una sezione per bambini e ragazzi (circa 15.000 volumi) e quattro salette tematiche (due per la donazione Vera e Giovanni Pieraccini, una per i libri sulle tematiche femminili, una dedicata al Premio Viareggio Répaci). La biblioteca di Viareggio nasce nel marzo 1892 dalla fusione della Biblioteca circolante della Società di Mutuo Soccorso fra operai e marinari, risalente al 1888, e quella della Scuola tecnica di Viareggio, col nome di "Biblioteca popolare aggregata alla Scuola tecnica". Dopo peregrinazioni in sedi diverse, la biblioteca, nell'ottobre del 1940, andò a occupare la sede attuale, nel Palazzo delle muse e venne intitolata a Guglielmo Marconi nel marzo 1942.
Centro Documentario Storico. Istituito nel 1963 (il suo fondatore fu Francesco Bergamini) per raccogliere e conservare il patrimonio archivistico della città, è oggi parte della biblioteca comunale. È composto da varie sezioni: archivio comunale (sezioni pre e post unitarie), biblioteca, fototeca, mappe e carte, emeroteca, carnevale, sezione Lorenzo Viani, sezione tesi di laurea. Il Centro documentario Storico è anche molto attivo nella divulgazione promuovendo incontri e pubblicando materiale.
Biblioteche e archivi delle parrocchie, degli istituti religiosi, dei cimiteri e delle associazioni di volontariato
Biblioteca "Sen. Milziade Caprili". È ospitata nei locali di Villa Argentina e conta circa 8000 volumi di ogni genere dalla letteratura italiana e contemporanea, dalla narrativa alla sociologia. Una sezione ampia è dedicata alla politica, con libri sulla Resistenza, sull'antifascismo, fino ad alcuni rari volumi sulla storia del Parlamento Italiano e sui padri costituenti
Museo Archeologico "Alberto Carlo Blanc". Istituito nel 1974 e riorganizzato nel 1994 come museo didattico. Conserva una serie di ritrovamenti preistorici effettuati nell'area compresa tra i fiumi Serchio e Magra (9 sale espositive, 433 pezzi esposti, 236 m²).
Museo degli strumenti musicali "Giovanni Ciuffreda". I pezzi provengono dalla donazione di Giovanni Ciuffreda (1923, 2000) (400 pezzi di cui 200 esposti, 6 sale, 103 m²).
Appartamenti monumentali di Paolina Bonaparte. Visitabili, utilizzati come sale per mostre ed esposizioni.
Atelier del pittore Alfredo Catarsini. Appartamento-studio all'interno di Villa Paolina utilizzato per anni dal pittore. Visitabile su prenotazione.
Museo della Marineria. Lungamente atteso dai viareggini ha finalmente aperto nel 2006, nella restaurata sala del Vecchio Mercato Ittico. È diviso nelle sezioni: attrezzature di bordo, cantieri navali, gente di mare, maestri d'ascia e calafati, marina italiana, la marineria e l'arte, modellismo, palombaristica e lavori subacquei, pesca, strumenti nautici, vela.
Museo della Cittadella del Carnevale. In parte interattivo, illustra la storia del Carnevale di Viareggio.
Istituto Matteucci. Si trova in una palazzina in stile liberty all'incrocio fra via D'Annunzio e via Buonarroti ed è stato fondato da Giuliano Matteucci. Ha ospitato negli anni numerose mostre con particolare riferimento ai Macchiaioli. [30]
Museo Multimediale, all'interno della Torre Matilde[31]
Il Teatro Pacini presentava la stagione d'opera; non più esistente, fu distrutto dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale.
Fino al 2018 è stato attivo il Teatro Politeama.
La cucina viareggina è stata poco nota, anche a livello locale, rispetto ad altre cucine ma si sta un po' riscoprendo. In generale è una cucina abbastanza povera, più di mare che di terra (a causa dell'economia cittadina che nel passato era largamente basata sulla pesca) e che fa abbondante uso di quello che i cuochi chiamano "pesce povero". (Vedi: Cacciucco) Fra i piatti locali degni di nota vi è la pasta alla trabaccolara, con sugo di pomodoro e pesce[32] e la scarpaccia.
Eventi
A Viareggio vengono organizzati numerosi eventi (vedi anche il paragrafo dedicato allo sport).
La manifestazione più importante è sicuramente il Carnevale.
«Salutiamo il Carnevale Ch'è rumore, ch'è follia, l'universa frenesia che rinascere ci fa. [...]»
(da "Il Carnevale a Viareggio" (Su la coppa di champagne), L. Maffei)
È considerato il più importante carnevale d'Italia. Nacque nel 1873, ma la cartapesta nella costruzione dei carri fu introdotta nel 1925. Maschere ufficiali sono Burlamacco e Ondina, disegnate per la prima volta da Uberto Bonetti nel 1931 (i nomi vennero dati nel 1939) e ritoccate in seguito.
Dal 1954 la RAI segue la manifestazione. Dal 1994 i festeggiamenti vengono prolungati alla prima domenica di Quaresima, secondo l'antica tradizione lucchese della Tabernella. Dal 2001 i carristi lavorano nella Cittadella del Carnevale, spazio dove vengono organizzati anche manifestazioni ed eventi non legati al carnevale.
Nel periodo di carnevale e collegati a questa manifestazione, vengono organizzati molti eventi, sia di interesse locale che nazionale o internazionale come il Torneo Mondiale di calcio "Coppa Carnevale".
Premio internazionale Artiglio, in memoria dei palombari dell'Artiglio, riguarda il mondo subacqueo.
Premio Sport Città di Viareggio, istituito nel 2001, riguarda gli atleti e coloro che lavorano (o hanno lavorato) nel campo dello sport.
Premio Viareggio Sport, istituito nel 1985 in memoria di Gherardo Gioé. Il premio ha 5 sezioni, che riguardano sportivi, giornalisti e altre personalità legate allo sport.
Vengono consegnati anche alcuni premi legati al carnevale.
Dal 2005 ha luogo anche il Premio giornalistico-letterario Marenostrum, dedicato alla cultura migrante in Italia (www.puntocritico.net). Un premio riservato ai migranti che vivono in Italia e scrivono in italiano. Il premio è stato fondato dalla Associazione Puntocritico onlus ed ha anche, oltre alle sezioni letteraria e giornalistica, due sezioni dedicate alla solidarietà e alla difesa dei diritti umani che hanno visto fra i tanti premiati anche il grande scrittore uruguayano Eduardo Galeano e il premio nobel alternativo per la pace l'israeliano Uri Avnery.
Festival di Burlamacco, evento benefico annuale nato nel 2007 e organizzato dai Carnevalari nel quale fino al 2019 veniva eletta la canzone ufficiale del Carnevale di Viareggio.
Manifestazioni culturali
Viareggio Incontri, serie di incontri culturali monotematici. Si svolge al Caffè "Il Principino", sulla Passeggiata.
LFFEC Lucca film festival Europa cinema
LFFEC è un festival cinematografico internazionale dedicato esclusivamente al cinema europeo. È stato fondato nel 1984 a Rimini, ma dopo le prime quattro edizioni è approdato a Bari nel 1988, e si è poi trasferito definitivamente a Viareggio dal 1989.
Media
Emittente cittadina è Radio Versilia. NoiTV ha una sede anche in città, come pure 50 Canale.
Quotidiani che interessano Viareggio sono: Il Tirreno e La Nazione negli inserti locali.
A Viareggio sono state girate molte scene di film, tra l'altro i carristi, oltre a dedicarsi al carnevale, producono anche scenografie cinematografiche. Inoltre è anche il luogo dove nel 1994 venne girato il videoclip di uno dei brani più rappresentativi della musica dance europea degli anni 90, The Rhythm of the Night della cantante statunitense Corona, divenuto presto uno dei singoli più venduti in tutto il mondo, vendendo circa 8 milioni di copie, arrivando anche in prima posizione in Israele e ovviamente, in Italia (anche perché la cantante Corona è infatti naturalizzata italiana oltre ad essere brasiliana). Secondo i critici, The Rhythm of the Night può essere considerato l'unico videoclip di un'artista internazionale girato nel bel paese, tra cui in Italia, anche se però col tempo vi gireranno altri videoclip da tantissimi artisti internazionali.
L'unica frazione di Viareggio è la vicina Torre del Lago Puccini (oltre 11.000 abitanti).
Torre del Lago Puccini è l'unica frazione di Viareggio, il suo territorio corrisponde a quello della Circoscrizione 1- Torre del Lago Puccini di Viareggio e ha circa 11.000 abitanti.
Al nome originario di Torre del Lago è stato aggiunto quello di Puccini per rendere onore al grande compositore Giacomo Puccini che qui visse e compose molte delle sue opere.
Ogni anno, nel periodo estivo, in onore di Puccini si tiene il Festival Puccini, nel quale vengono rappresentate opere nel Gran teatro all'aperto che si affaccia sul lago di Massaciuccoli.La squadra di calcio è la Torrelaghese milita in prima categoria.
Autonomia della frazione
Torre del Lago Puccini, o meglio una parte dei suoi abitanti, da molti anni aspira a diventare un comune autonomo. Nel 1988 i cittadini della frazione presero parte a un referendum sulla questione, il 27 e 28 giugno. Nonostante l'82,30%[33] dei voti fosse per l'autonomia, questa non fu concessa e la frazione rimase tale. Il 12 e 13 giugno del 2004 fu concesso un nuovo referendum per il quale però, in base alla nuova legge della Regione Toscana, votarono tutti i cittadini del comune e non solo quelli residenti nella frazione. Il centrodestra e la destra si fecero promotori dell'autonomia, il centrosinistra e la sinistra difesero l'unione con il comune capoluogo. Votarono il 66,26% degli aventi diritto, il 59,27% per il no e il 40,73% per il sì[34][35] (questi dati si riferiscono al totale dei votanti e non solo a quelli residenti nella frazione, nella quale comunque furono più i sì che i no, anche se sensibilmente meno del 1988). Anche questa volta Torre del Lago Puccini rimase frazione di Viareggio, ma ottenne nel suo statuto delle attribuzioni particolari diventando, se così si può dire, una circoscrizione "a statuto speciale".
Settore primario: grande importanza riveste ancora la pesca e la floricoltura (i fiori vengono venduti all'ingrosso nel Mercato dei Fiori di Viareggio), le cave di sabbia e torba sono invece state chiuse.
Settore secondario, le attività più importanti sono la cantieristica navale e produzioni collegate; è storica la presenza della sede produttiva del gruppo Salov, detentore dei marchi Sagra e Filippo Berio (sede che da alcuni anni ha lasciato la città per trasferirsi nella zona industriale di Montramito Massarosa). Ci sono varie attività artigianali.
Settore terziario: le attività principali sono quelle legate al turismo e al commercio.
Industria
Cantieristica navale
All'inizio dell'XIX secolo gli artigiani viareggini costruivano sulle sponde del Canale Burlamacca solo piccole barche da pesca; nel corso di quel secolo si sviluppò fino a diventare di importanza internazionale la cantieristica. Fra i produttori più noti, figurano i Cantieri Benetti ed Euroyacht.
Turismo
Turismo balneare: il tipo di mare (sabbia fine e morbida, declivio dolce, vaste dimensioni dell'arenile) ha favorito questo tipo di turismo. I primi bagni aprirono nel 1828.
Turismo legato allo sport e alle manifestazioni.
Turismo legato ai parchi: riguarda in particolare il "Parco Naturale Regionale Migliarino - San Rossore - Massaciuccoli". Il lago di Massaciuccoli offre differenti possibilità di scelta, dal Parco della musica di Giacomo Puccini alle attività sportive, quali la canoa.
Turismo della Cittadella del Carnevale: in realtà è un complesso in cui sono realizzati i carri del Carnevale, ma all'interno della struttura vi è un ampio piazzale ove si svolgono manifestazioni culturali molto importanti.
Commercio
Un'altra voce del settore terziario è quella del commercio: a Viareggio molti nomi noti della moda hanno una bottega. Notevole il "Centro Commerciale Naturale", "quartiere" che si sviluppa intorno ai Mercati Generali di piazza Cavour con un'elevata concentrazione di attività commerciali.
I mercati di Viareggio sono:
Mercati Generali: 3000 m² coperti, 14000 m² scoperti il mercato settimanale e 4000 m² scoperti per le fiere.
Mercato ittico (all'ingrosso): 4000 m² coperti e 10000 m² scoperti.
Mercato ortofrutticolo (all'ingrosso): 3500 m² coperti e 7300 scoperti.
Mercato dei fiori (all'ingrosso): 4500 m² coperti e 13000 m² scoperti.
Viene organizzato il mercato generale dei banchi ambulanti (giovedì, strade del "mercato"), mercati rionali settimanali e fiere come la "Fiera di Primavera" (sempre al "mercato, la seconda domenica di maggio).
La stazione è servita dalle relazioni regionali Trenitalia svolte nell'ambito dei contratti di servizio stipulati con la Regione Toscana denominate anche "Memorario" e delle quali costituisce località "nodo": arrivi e partenze sono strutturati in modo da garantire coincidenze sistematiche fra le relazioni per La Spezia/Pontremoli e Pisa/Firenze con quelle da/per Lucca e Firenze Pistoia.
A Viareggio fermano inoltre alcuni treni InterCity, InterCity Notte e Frecciabianca svolti anch'essi da Trenitalia.
Mobilità urbana
Il trasporto pubblico locale è garantito dalle autocorse gestite dalla società autolinee toscane.
Dal 1900, inoltre, Viareggio era collegata direttamente con Camaiore tramite tranvia a vapore Viareggio-Camaiore, fortemente voluta da quest'ultimo comune e la cui esistenza, sempre caratterizzata da basse prestazioni dei convogli e da un traffico merci non significativo, terminò nel 1938 in seguito alla soppressione della vecchia stazione di Viareggio, avvenuta due anni prima, all'interno della quale faceva capolinea.
Nel 1577 furono costruiti due prolungamenti del Canale Burlamacca, il molo. Su queste banchine si svilupparono le prime attività marittime.
Nel 1740 l'ingegnere Bernardino Zendrini fece costruire una cateratta sul canale per evitare che l'acqua del mare arrivasse al lago di Massaciuccoli.
Nel 1820Maria Luisa di Borbone-Spagna, duchessa di Lucca fece costruire la prima darsena, la Darsena Lucca, completata nel 1823. Notevole il Moletto Sanità, esistente, vicino alla Chiesetta dei Pescatori.
Dal 1871 al 1873 fu costruita la Darsena Toscana, la Darsena Italia fu costruita dal 1907 al 1911.
Nel 1938 fu costruita la Darsena Impero, poi Italia e negli anni settanta la Darsena Viareggio (Darsena Nuova), la Darsena della Madonnina, la diga foranea ("il moletto") e il faro nuovo.
L'approdo turistico della Madonnina, ampliato, può ospitare 500 imbarcazioni.
L'area portuale è in sviluppo ed esistono progetti per i prossimi anni.
Trofeo "Francesco Romani" Coppa Carnevale di Karate, una delle più importanti gare italiane di Karate, nata alla fine degli anni ottanta e inizialmente organizzata dal Maestro Francesco Romani
Levant'eVento - manifestazione dilettantistica e altamente ecologica, dedicata a tutte quelle discipline sportive comunemente definite "minori" o comunque poco praticate e conosciute. Organizzata dalla A.P.D. "I Draghi" di Pistoia si svolge sulla spiaggia della Marina di Levante (Darsena) nell'ultimo fine settimana di marzo.
Memorial "CARLO DA VALLE", Torneo di calcio in spiaggia, Bagno Flora, Viareggio.
"CARLO ROMANI CUP", Torneo di Beach Soccer, Bagno Flora, Viareggio.
"SUMMER CUP", torneo calcio Sp iaggia, Bagno Flora, Viareggio. Memorial Matteo Valenti di beach soccer
Squadre sportive
Calcio: La squadra di calcio rappresentativa della città è il Viareggio Calcio 1919. Vanta 10 campionati di serie B e 1 Coppa Italia Dilettanti.
La forte presenza di attività e complessi industriali nella Piana di Lucca e nella periferia di Viareggio, come si può notare lungo la A11 Firenze Mare, provoca elevati quantitativi di inquinamento atmosferico: la presenza di cartiere nella zona di Lucca crea un forte stress ambientale causato dai fanghi espulsi, dalle emissioni, dal prelievo idrico e dai rischi di incidente industriale.
A questi fattori si aggiunge il peso del trasporto su gomma lungo le autostrade e le strade statali che attraversano l'intera Versilia, il traffico cittadino soprattutto durante il periodo invernale, la presenza centri abitati di notevoli dimensioni (la città di Lucca, Capannori, Altopascio, Viareggio, Torre del Lago, Massarosa) che per abitazioni, per industrie, per traffico stradale, producono elevati livelli di smog e polveri sottili soprattutto nei periodi di alta pressione e assenza di vento.
La città è sede del Compartimento Marittimo di Viareggio e sede della Capitaneria di Porto. Le imbarcazioni registrate al compartimento di Viareggio sono targate VG.
I beni storici e artistici di Viareggio sono tutelati dalla "Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio e per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico di Lucca e Massa Carrara".
Circoscrizione nº 1, Torre del Lago Puccini: coincide con il territorio della frazione di Torre del Lago Puccini.
Circoscrizione nº 2, Centro - Marco Polo: quartieri dal Canale Burlamacca alla Fossa dell'Abate, limite settentrionale della città: centro storico, centro attuale, Marco Polo, Don Bosco, Città Giardino, Quartiere dei Fiori.
Circoscrizione nº 3, Darsena - ex Campo d'Aviazione: quartieri dal Canale Burlamacca a Torre del Lago Puccini (Darsena, ex Campo d'Aviazione, porto e Marina di Levante).
Circoscrizione nº 4: Viareggio Nuova (i quartieri a est della ferrovia: Varignano, Migliarina, Bottega Nuova, Quartiere Italia, Terminetto, Cotone, Bicchio).
Viareggio sede di provincia
È stato proposto di istituire la Provincia della Versilia (Maria Claudia Ioannucci, n. 1333, 24 febbraio 2004)[47] La nuova provincia dovrebbe essere costituita dai 7 comuni di Camaiore, Forte dei Marmi, Massarosa, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema e Viareggio (circa 165 000 abitanti).
La città di Viareggio è stata designata come capoluogo della nuova provincia (proposta bocciata nel 1980). Viareggio è infatti di gran lunga il comune più popoloso della costa ed anche, dopo Forte dei Marmi, quello con un'estensione minore. Non fu però così fin dall'inizio della sua storia.
Nel 1869 fu decretata l'istituzione del comune di Massarosa, prima territorio amministrato da Viareggio, nel 1870 il decreto fu applicato, con grandi polemiche (queste polemiche si risolsero completamente nel 1878).
Il Comune Unico della Versilia
Da anni si parla di unire i comuni versiliesi e viareggini in un comune unico[48] per dare servizi migliori, evitare sprechi e attuare al meglio una politica territoriale su scale più vasta. Si è parlato molto di questo progetto e di progetti simili, come quello del Comune Unico dell'Alta Versilia o quello di istituire un'autorità sovracomunale, che decidesse su questioni che vanno oltre ai singoli comuni. Si è anche discusso di quali città dovessero far parte di questa nuova istituzione, alcuni ad esempio avrebbero preferito escludere Viareggio.
Questa idea è utopica, infatti non sono stati fatti passi avanti nella collaborazione tra i comuni della Versilia, spesso concorrenti, ma l'istituzione di un comune unico è ancora lontana.
^Peter Carlo Kugler, Stefano Cavalli - Parchi, giardini e alberi monumentali (Guida alla flora autoctona ed esotica di Viareggio) - Pezzini Editore, Viareggio 2000
^Il T.A.R. Toscana annulla le elezioni svoltesi il 31/05/2015. In carica dal 14/07/2016.
^Il Consiglio di Stato annulla la sentenza del T.A.R. Toscana e conferma validi Sindaco e Consiglio Comunale; elezioni svoltesi il 31/05/2015. In carica dal 23/11/2016
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Francesco Bergamini, A Viareggio con il treno dei ricordi, Pezzini Editore, Viareggio, 1992
Francesco Bergamini, Le mille e una... notizia di vita viareggina 1169/1940, Pezzini Editore, Viareggio, 1995
Francesco Bergamini, Viareggio e la sua Storia 1000-1800, Pezzini Editore, Viareggio, 2000
Ruggero Righini, L'antica magione. Storia preromana di Viareggio e Versilia, Edizioni Dedalus
C.A. Di Grazia, Le calde estati e il Carnevale a Viareggio, Pezzini Editore, Viareggio, 2006
Tommaso Fanfani, Breve Storia di Viareggio, Pacini Editore, Pisa, 2004
Tommaso Fanfani, Storia illustrata di Viareggio, Pacini Editore, Pisa, 2005
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Paolo Fornaciari, Viareggio Novecento, Pezzini Editore
Paolo Fornaciari, I quaderni del Centro Documentario Storico. Cenni di storia viareggina, Vari anni e case editrici
Paolo Fornaciari, Quaderni di storia e cultura, Pezzini Editore, Viareggio
Marco Lenci, Un nome una strada, Pezzini Editore, Viareggio
Angelo Malfatti, Viareggio 1946...e fu subito Carnevale, Pezzini Editore
Lamberto Mazzoni, Viareggio da installazione militare a cittadina balneare, Pezzini Editore, Viareggio, 1917
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Luigi Gravin, Viareggio Illustrata (con oltre 160 incisioni nel testo), Arti Grafiche G. Pezzini, Viareggio
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Gabriele Levantini, Giovanni Levantini, Le Scuole Pascoli di Viareggio, ISBN 9798642581735, 2020
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Religiosità
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Flavia Franceschini, Giovanni Levantini, Maria Gabrielle Maestri e i ragazzi della IIB ('97/'98) dell'Istituto Professionale Marconi di Viareggio, Quando i polli si spennavano a mano, ISBN 9788896915608, Pezzini Editore, Viareggio, 2002
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Indian theatre director Heisnam KanhailalPranab Mukherjee presenting the Sangeet Natak Akademi Fellowship to Shri Heisnam Kanhailal, at the investiture ceremony of the Sangeet Natak Akademi Fellowships and Sangeet Natak Akademi Awards-2011, at Rashtrapati BhavanBorn(1941-01-17)17 January 1941Manipur, IndiaDied6 October 2016(2016-10-06) (aged 75)Imphal, Manipur, IndiaOccupationArt theatreSpouseSabitri Heisnam Heisnam Kanhailal (17 January 1941 – 6 October 2016) was an Indian art theatre...
Simchat TorahGulungan Taurat (Torah)Nama resmiBahasa Ibrani: שמחת תורהNama lainTerjemahan: Bersukacita dengan TauratDirayakan olehYudaisme dan orang YahudiJenisYahudiMaknaPuncak hari raya Sukkot dan Shemini Atzeret. Parsyah terakhir dari Kitab Ulangan dibacakan di sinagoge. Setiap orang dipanggil kepada Pembacaan Taurat. Penutup dari siklus pembacaan Taurat tahunan. Bersukacita dengan Taurat.PerayaanMenari di sinagoge ketika semua gulungan Taurat diarak ke luar dalam tujuh kali perjal...
Броненосець «Кайзер Макс» Історія Австро-Угорщина Назва: SMS Kaiser MaxБудівник: «Stabilimento Tecnico Triestino», ТрієстЗакладений: жовтень 1861 рокуПрийнятий: 1863 рікВиведений: Перебудований у 1873-1876 роках Основні характеристики Тип: Броненосець однойменного типуВодотоннажність: 3 588 т (с...
2006 television film This article includes a list of general references, but it lacks sufficient corresponding inline citations. Please help to improve this article by introducing more precise citations. (June 2012) (Learn how and when to remove this template message) All Aboard! Rosie's Family CruiseGenreDocumentaryDirected byShari CooksonStarringPam ElliottRosie O'DonnellKelli O'DonnellEsera TuaoloJudy GoldMegan JacobyJane SkorinaCountry of originUnited StatesOriginal languageEnglishProduct...
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American animated children's television series Little EllenGenreComedyCreated byKevin A. Leman IIJennifer SkellyVoices ofLaurel EmoryJohanna ColonJeCobi SwainJune SquibbTheme music composerJason Blackman and Jason NesmithComposerDara TaylorCountry of originUnited StatesOriginal languageEnglishNo. of seasons4 (2 unaired)No. of episodes40 (20 unaired)ProductionExecutive producersEllen DeGeneresKevin A. Leman IISam RegisterJennifer SkellyProducersJason BlackmanElizabeth SeidmanRunning time11 min...
Scott Levy Personalia Geburtstag 8. September 1964 Geburtsort Lake Worth, Florida Karriereinformationen Ringname(n) Scotty The BodyScott AnthonyScotty FlamingoJohnny PoloRavenMatman Körpergröße 185 cm Kampfgewicht 107 kg Angekündigt aus The BoweryPalm Beach, FloridaShort Hills, New Jersey Trainiert von Larry SharpeCharlie FultonThe SheikJake The Snake Roberts Debüt 20. Februar 1988 Scott Anthony Levy (* 8. September 1964 in Short Hills, New Jersey), besser unter seinem Ringnamen Raven be...
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Bottles of popular Serbian brands Beer (Serbian: пиво, romanized: pivo) is a popular beverage in Serbia. History The beer was first mentioned in the 15th century during the reign of despot Stefan Lazarević, as a new drink transferred from neighboring Kingdom of Hungary. It was cooked in households, taverns, and even in the residence of the despot. Its popularity rose several centuries later and industrial-scale production began in the mid-18th century. Production, packaging and cons...
Mouzieys-TeuletcomuneMouzieys-Teulet – Veduta LocalizzazioneStato Francia RegioneOccitania Dipartimento Tarn ArrondissementAlbi CantoneLe Haut Dadou TerritorioCoordinate43°52′N 2°17′E43°52′N, 2°17′E (Mouzieys-Teulet) Altitudine350 m s.l.m. Superficie13,35 km² Abitanti428[1] (2009) Densità32,06 ab./km² Altre informazioniCod. postale81430 Fuso orarioUTC+1 Codice INSEE81190 CartografiaMouzieys-Teulet Modifica dati su Wikidata · Manuale Mou...