1º settembre – A Messina si verifica un'insurrezione, con il tentativo di sviare il controllo dell'esercito Borbonico da Palermo a Messina e con il progetto ardito di far fuori tutto lo stato maggiore Borbonico presente a Messina per una festa. I promotori del moto insurrezionale avevano fissato la data per il 2 settembre in accordo con i compagni di Reggio ma l'evento fortunoso della festa aveva fatto anticipare la data di un giorno ai Messinesi che tentano il colpo da soli. Questo primo episodio di rivolta anti-borbonica porterà alla rivoluzione di Palermo nel gennaio 1848. A guidarla furono numerosi patrioti tra cui Giovanni Nesci, Antonio Caglià Ferro, Antonio Pracanica, ma fu sedata nel giro di poche ore. La rivolta, importante più nei contenuti che nella modalità di svolgimento, è ricordata in città dalla via I Settembre, al cui incrocio con piazza del Duomo una lapide ricorda l'evento.
29 novembre – Con la fusione tra la parte insulare del Regno di Sardegna e la parte continentale piemontese, richiesta dal consiglio generale sardo, il regno diventa uno stato unitario. Finisce l'autonomia sarda e cessa la carica di viceré.
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Morti
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