Dirige l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, che ha fondato nel 2004 a Piacenza e Ravenna. Dal 2010 è direttore musicale dell'Orchestra sinfonica di Chicago, con la quale ha rinnovato il contratto fino all'estate del 2022.
Nel 2015 ha fondato la "Riccardo Muti Italian Opera Academy" un'accademia internazionale - aperta al pubblico di uditori - con sede a Ravenna dove allievi di direzione d'orchestra, maestri accompagnatori e cantanti d'opera selezionati da una commissione possono perfezionare le proprie conoscenze con Riccardo Muti.
Biografia
Figlio di Domenico Muti, medico molfettese, e della napoletana Gilda Peli Sellitto, nasce a Napoli nel 1941.
Formazione
Fino all'età di 16 anni Riccardo vive in Puglia, a Molfetta, città natale di suo padre, dove frequenta il Liceo Classico statale "Leonardo da Vinci"[1].
Nel 1962, dopo aver lasciato la facoltà napoletana di filosofia, si trasferisce a Milano, su invito di Jacopo Napoli divenuto direttore del Conservatorio di Milano, e studia composizione con Bruno Bettinelli e direzione d'orchestra con Antonino Votto[3].
Vita privata
Sposato dal 1969 con Maria Cristina Mazzavillani, hanno una figlia e due figli: Chiara, nata nel 1973, sposata con David Fray; Francesco, nato nel 1971, sposato con Susanna Baldassarri; Domenico, il più giovane, a cui il nome fu dato in onore del nonno paterno[4][5].
Carriera
Esordisce nel 1967 al Teatro Coccia di Novara vincendo il Premio Cantelli per giovani direttori d'orchestra, violinisti e flautisti. Dal 1968 al 1980 è stato direttore principale e direttore musicale del Maggio Musicale Fiorentino. Durante il periodo fiorentino di notevole interesse sono state le rappresentazioni del Nabucco di Verdi con la regia di Luca Ronconi, in particolare i costumi del quarto atto riconducibili alle divise dei soldati italiani nel risorgimento nella replica nel Teatro Comunale di Firenze del 1977, il Guglielmo Tell di Rossini nella versione integrale e ancora di Verdi l'Otello con l'inedito finale del terzo atto.
Dal 1973 al 1982 è stato direttore principale della Philharmonia Orchestra di Londra succedendo a Otto Klemperer: con questa orchestra ha effettuato diverse registrazioni di opere italiane tra cui Aida di Giuseppe Verdi con Montserrat Caballé e Plácido Domingo, che a oggi risulta essere uno dei dischi d'opera più venduti al mondo, del Macbeth nel quale riapre tutti i vecchi tagli aggiunti nel corso degli anni da vari direttori, e di altri lavori sinfonici tra i quali spiccano l'integrale delle sinfonie di Schumann e Čajkovskij.
Nel 1975 dirige la ripresa nel Teatro Comunale di Firenze del Requiem di Verdi con Fiorenza Cossotto. Dal 1980 al 1992 è stato direttore musicale dell'Orchestra di Filadelfia, che ha portato in diverse tournée internazionali. Nel 1979 ne è stato nominato direttore principale, nel 1982 direttore onorario. Nel 1991 proprio con questa orchestra ha eseguito la Tosca di Giacomo Puccini, primo titolo del compositore toscano diretto dal maestro Muti.
Il 10 dicembre 2014 apre la stagione teatrale del Teatro Giordano di Foggia chiuso per 10 anni per restauri e ora affidato alla direzione artistica di Michele Placido.
Nel luglio 2015 si è realizzato il desiderio del Maestro Muti di dedicarsi ancora di più alla formazione di giovani musicisti: la prima edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy per giovani direttori d'orchestra, maestri collaboratori e cantanti si è svolta con grande successo al Teatro Alighieri di Ravenna e ha visto la partecipazione di giovani talenti musicali e di un pubblico di appassionati provenienti da tutto il mondo. Obiettivo della Riccardo Muti Italian Opera Academy è quello di trasmettere l'esperienza e gli insegnamenti di Riccardo Muti ai giovani musicisti e far comprendere in tutta la sua complessità il cammino che porta alla realizzazione di un'opera.[7]
Dal 1986 al 2005 Muti è stato direttore principale dell'Orchestra del Teatro alla Scala, con la quale l'anno successivo ha ricevuto il premio Viotti d'Oro e che ha portato in tournée in Italia e in Europa.
Macbeth nella serata d'inaugurazione della stagione 1997/1998 con Bruson ripresa dalla Rai, il Concerto di Natale, Il flauto magico, il ciclo integrale delle Sinfonie di Beethoven, Manon Lescaut e tre concerti nel 1998;
Il crepuscolo degli dei nella serata d'inaugurazione della stagione 1998/1999, il Concerto di Natale trasmesso da Rai Uno, La forza del destino con Leo Nucci, due concerti, l'Armide di Gluck, la Messa in Si minore, Nina, ossia La pazza per amore di Giovanni Paisiello, Don Giovanni, il ciclo integrale delle Sinfonie di Beethoven nel 1999;
il 7 dicembre 1999 apre la stagione scaligera dell'anno giubilare con il Fidelio di Ludwig van Beethoven con la regia di Herzog, il Concerto di Natale con la Messa in Do minore K 427, Tosca con la Guleghina, Salvatore Licitra, Nucci e Alfredo Mariotti, un concerto con i Wiener Philharmoniker, I dialoghi delle Carmelitane, Rigoletto con Vargas, Alberto Gazale e la Rost e il Requiem di Verdi al NHK Hall di Tokyo, un concerto con musiche di Franz Joseph Haydn, La forza del destino al Bunka Kaikan di Tokyo, quattro concerti in uno dei quali dirige la prima esecuzione assoluta di Wanderer per grande orchestra di Luca Francesconi e uno con musiche di Verdi;
Il trovatore nella serata d'inaugurazione della stagione 2000/2001 con Barbara Frittoli, Violeta Urmana, Leo Nucci e Salvatore Licitra ripreso dalla RAI anche in video, il Concerto di Natale trasmesso da Rai Uno, Requiem di Verdi nella Chiesa di San Marco (Milano), al Musikverein, al Palazzo dei congressi di Bucarest e al Teatro Bol'šoj, Rigoletto, La traviata, Falstaff ripreso in video dalla RAI, Un ballo in maschera con Licitra e la Guleghina ripreso da Rai 2 e trasmesso da Rai 5, il Requiem di Mozart, Stabat Mater di Rossini nel Palazzo dei Congressi di Bucarest e al Teatro Wielki di Poznań, Macbeth, la Messa solenne di Luigi Cherubini e dei concerti nel 2001;
Otello con Domingo, Nucci e la Frittoli nella serata d'inaugurazione della stagione 2001/2002, il Concerto di Natale trasmesso da Rai Uno e al Teatro degli Arcimboldi, La traviata, Le nozze di Figaro e un concerto nel quale dirige in prima esecuzione assoluta Diario dello sdegno, per grande orchestra, di Fabio Vacchi, commissionata dallo stesso Riccardo Muti e dalla Filarmonica della Scala e trasmessa in differita su Rete 4 nel 2002;
al Teatro degli Arcimboldi il concerto d'inaugurazione della Stagione Filarmonica 2002/2003, Ifigenia in Aulide di Gluck con Violeta Urmana per l'inaugurazione della Stagione d'Opera, la Messa in La bem. magg. D 678 di Franz Schubert per il Concerto di Natale ripreso da Rai Uno, Fidelio, dei concerti, I due Foscari con Nucci e Dīmītra Theodosiou trasmessa da Rai 1 e Rai 5, Macbeth con Leo Nucci/Alberto Gazale e Salvatore Licitra al Bunka Kaikan di Tokyo e Otello di Verdi nel NHK Hall di Tokyo nel 2003;
Nel settembre 2008 tornerà a guidare i Wiener Philharmoniker in una lunga tournée giapponese. Dal 1971, anno in cui vi ha esordito con Don Pasquale di Gaetano Donizetti, su invito di Herbert von Karajan, è uno dei partecipanti abituali del Festival di Salisburgo, dove dirige opere e concerti ed è particolarmente apprezzato per l'allestimento delle opere mozartiane. In particolare l'allestimento di Così fan tutte è stato talmente acclamato che è stato ripreso ininterrottamente dal 1982 fino al 1988 ed è stato il direttore a cui il festival ha affidato la nuova produzione di Don Giovanni nel 1990 dopo la morte di Karajan.
Nel 1991 a poche ore dalla prova generale declina l'invito a dirigere una nuova produzione de La clemenza di Tito[8], non ritenendo la regia dei coniugi Karl-Ernst e Ursel Herrmann confacente all'ultima opera scritta da Mozart e venendo quindi sostituito da Gustav Kuhn[8]. Inoltre, a causa dei dissapori con il nuovo direttore artistico di Salisburgo Gerard Mortier, Muti non dirigerà più opere ma solo concerti con i Wiener Philharmoniker. Fino al 2005 quando, scaduto il mandato di Mortier, tornerà sul podio per Il flauto magico e per l'Otello di Verdi previsto per il festival di Salisburgo 2008. Al Royal Opera House di Londra nel 1977 dirige Aida con Plácido Domingo, Fiorenza Cossotto e Montserrat Caballé e Macbeth con Renato Bruson e Renata Scotto nel 1981.
Dirige le prime esecuzioni assolute nella Symphony Hall dell'American Academy of Music di Filadelfia di "Summer Solstice" per orchestra e del Concerto per violino e orchestra di Ezra Laderman nel 1980 e del Concerto per pianoforte e orchestra di Tina Davidson nel 1983. Nel 1984 dirige la ripresa nel Kleines Festspielhaus di Salisburgo di "Così fan tutte ossia La scuola degli amanti" di Wolfgang Amadeus Mozart con Kathleen Battle e Sesto Bruscantini. Nel 1987 dirige la prima rappresentazione nella Deutsche Staatsoper di Berlino di Nabucco di Giuseppe Verdi con Renato Bruson.
Nel 1990 dirige la ripresa nel Großes Festspielhaus di Salisburgo de Il dissoluto punito ossia Il Don Giovanni di W. A. Mozart, con Carol Vaness, Edita Gruberová, Ramey e Furlanetto. È sposato con Cristina Mazzavillani Muti, presidente del Ravenna Festival[9], e da anni risiede a Ravenna. La coppia ha tre figli: Francesco, Chiara (nota attrice e moglie del pianista francese David Fray) e Domenico. Grande interprete verdiano e mozartiano, Muti è anche noto per le sue sempre interessanti esecuzioni operistiche di autori come Pergolesi, Gluck, Bellini, Rossini, Puccini e Wagner.
Nel giugno del 1995 ci fu un clamoroso sciopero da parte dell'orchestra della Scala in occasione della rappresentazione de La traviata di Verdi. Il maestro Muti, per placare un pubblico infuriato (anch'esso poco solidale con gli orchestrali), accompagnò al pianoforte i cantanti in tutte le arie. La rappresentazione così salvata si concluse comunque con il pubblico milanese in ovazione.
Oltre ai capolavori di Giuseppe Verdi e Wolfgang Amadeus Mozart, alla Scala, Muti ha voluto riportare all'attenzione del pubblico le opere di Gluck (Alceste, Orfeo ed Euridice e Armide) e quelle di autori del periodo storico neo-classico, quali Lodoïska di Luigi Cherubini e La Vestale di Gaspare Spontini. Inoltre il maestro ha riportato alla scala dopo vent'anni sia Parsifal sia l'intera tetralogia de L'Anello del Nibelungo di Wagner, ottenendo esiti contrastanti; sempre negli anni 90 ha avuto il merito di riportare alla Scala opere non più eseguite da svariati anni come La forza del destino che ha riscosso un trionfale successo nel 1999, la Manon Lescaut di Giacomo Puccini.
Nel 2000 è stato chiamato a dirigere i Wiener Philharmoniker nel noto concerto di apertura del nuovo Millennio nella Großer Musikvereinsaal di Vienna; aveva avuto questo onore già nel 1993 (risultando all'epoca il più giovane direttore ospite di questa manifestazione, a soli 52 anni) e nel 1997; è stato nuovamente chiamato a questo prestigioso incarico nel cinquantesimo concerto di Capodanno 2004, e poi nel 2018 con musiche di Johann Strauss (padre) e Johann Johann Strauss (figlio), assieme ad altri compositori. Nel 2001, il maestro ha ricevuto il "Premio Internazionale Medaglia d'Oro al merito della Cultura Cattolica" dalla Scuola di Cultura Cattolica di Bassano del Grappa. Ma il 2001 è soprattutto l'anno verdiano e il maestro regala ai milanesi in un'unica stagione Il trovatore, Rigoletto, La traviata, Un ballo in maschera, Macbeth infine l'Otello per il 7 dicembre 2001 con Plácido Domingo nel ruolo del protagonista, Barbara Frittoli nei panni di Desdemona e Leo Nucci come Jago. Il 27 gennaio 2001 dirige nella Basilica di San Marco a Milano il coro e l'orchestra del Teatro Alla Scala nella Messa da Requiem di Giuseppe Verdi proprio nel giorno in cui 100 anni prima moriva il compositore. Il concerto con le compagini scaligere sarà eseguito anche per due sere consecutive al Musikverein di Vienna.
Nel 2004 ha creato l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini formata da giovani strumentisti scelti da una commissione internazionale. Il 16 marzo 2005, l'orchestra e lo staff della Scala hanno votato a larga maggioranza una richiesta di dimissioni di Muti, il quale cancellò un concerto prima della votazione e il 2 aprile diede le dimissioni. Poco dopo ha ricevuto a Brescia il Premio "Arturo Benedetti Michelangeli", secondo artista italiano ad averlo ricevuto dopo Maurizio Pollini.
Il 2 marzo 2007 dirige l'Orchestra giovanile Luigi Cherubini in un concerto straordinario (Concerto in La minore per violoncello e orchestra di Schumann e Sinfonia n. 4 "Tragica" in Do minore di Franz Schubert) nella Basilica di San Francesco ad Arezzo di fronte agli affreschi di Piero della Francesca, nell'ambito del Festival musicale organizzato dall'Ente Filarmonico Italiano. Durante la serata viene insignito del premio "Il Filarmonico", consegnatogli da Lorenzo Arruga.
Nel febbraio 2008 vince due Grammy Award (Best Classical Album e Best Choral Performance) con l'album Missa Solemnis in Mi di Luigi Cherubini con Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese inciso per la EMI. Nel maggio 2008 firma un contratto quinquennale per dieci settimane di conduzione l'anno con la Chicago Symphony Orchestra, a partire dal settembre 2010. Muti dirigerà l'orchestra americana sia nelle tournée nazionali sia in quelle internazionali. L'incarico di direttore musicale verrà ufficializzato nel gennaio 2009 con l'esecuzione della Messa da Requiem di Verdi.[10]
L'ultima volta che Muti diresse l'orchestra americana, a conclusione del prestigioso incarico, volle donare alla città di Molfetta la bacchetta rigorosamente in legno, esposta a Palazzo Giovene nella Civica Siloteca del Centro Studi Molfettesi dedicata a Raffaele Cormio. Sempre nel 2008, a dicembre, intraprende una nuova collaborazione con un teatro d'opera italiano: dirige infatti l'Otello di Giuseppe Verdi al Teatro dell'Opera di Roma, dove non ha mai diretto uno spettacolo operistico, nella produzione andata già in scena al Festival di Salisburgo 2008; dopo l'Otello il maestro è atteso con Ifigenia in Aulide nel marzo del 2009.
Tali sono stati i successi di queste produzioni che il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ha offerto a Riccardo Muti la direzione musicale del teatro capitolino, nomina che il maestro ha accettato nell'agosto del 2009 durante il festival di Salisburgo: l'accordo prevede la direzione di due opere e di due concerti sinfonici a stagione nonché la supervisione della scelta dei nuovi professori che compongono l'orchestra del Teatro dell'Opera di Roma; nel 2010 dirige Moïse et Pharaon e nel 2011 il Nabucco, spettacolo inserito nelle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia e Macbeth[11]. A febbraio 2009 inaugura la nuova stagione sinfonica del Teatro di San Carlo, dopo un periodo di ristrutturazione e restauro del Massimo, eseguendo per l'occasione opere di Wolfgang Amadeus Mozart, Niccolò Jommelli e Giuseppe Verdi.
Nel giugno 2009 dirige Demofoonte all'Opéra national de Paris. Il 23 febbraio 2010, Riccardo Muti fa il suo esordio alla Metropolitan Opera House di New York, dirigendo una nuovissima produzione dell'Attila di Giuseppe Verdi con Violeta Urmana, Ramón Vargas e Samuel Ramey; già viene comunicato che per la stagione successiva tornerà sempre al Metropolitan con l'Armida di Gioachino Rossini. Sempre nel 2010 è uscita la sua autobiografia Prima la musica, poi le parole. Il 4 febbraio 2011 a Chicago, nel corso di una prova per un concerto della Chicago Symphony Orchestra della quale è direttore stabile, riporta, a seguito di una caduta, una frattura alla mascella per la quale è operato nei giorni successivi, al Northwestern Memorial Hospital[12].
Il malore che ha provocato la caduta era dovuto, secondo i medici dell'ospedale di Chicago, a un'irregolarità del battito cardiaco, per la qual cosa si è resa necessaria l'applicazione di un pacemaker. Il 13 febbraio 2011, in qualità di direttore della Chicago Symphony Orchestra, ha vinto due Grammy Award nelle categorie Best Classical Album e Best Choral Performance per la registrazione del Requiem di Verdi con Barbara Frittoli.[13] Dirige Macbeth nell'agosto 2011 al Festival di Salisburgo e in novembre/dicembre al Teatro dell'Opera di Roma.
Nel 2013 dirige I due Foscari e un concerto a Roma, Don Pasquale a Madrid, Nabucco a Ravenna, Roma e Salisburgo ed Ernani a Roma.
Nel 2014 dirige Manon Lescaut con Anna Jur'evna Netrebko a Roma, il Requiem di Verdi con Francesco Meli al Teatro Real e con Daniela Barcellona e Riccardo Zanellato al Ravenna Festival e al Festival Ljubljana e Simon Boccanegra e Nabucco con Sonia Ganassi al Tokyo Bunka Kaikan nella trasferta del Teatro dell'Opera. Il 10 dicembre dello stesso anno apre la stagione teatrale del Teatro Giordano di Foggia chiuso per dieci anni per restauri. Nel settembre 2014, a causa di divergenze con il Teatro, cancella tutti gli impegni già presi per la stagione successiva con l'Opera di Roma (avrebbe dovuto dirigere Aida per la prima della stagione 2014/2015 e poi Le nozze di Figaro). Si interrompe così la collaborazione iniziata cinque anni prima, nell'agosto 2009, pur mantenendo la sua carica di Direttore onorario a vita[14].
Nel 2018 dirige nuovamente il concerto di Capodanno di Vienna.
Il 4 agosto 2018 dirige il concerto Muti per l'Umbria 2016-2018 registrato in Piazza a San Benedetto a Norcia. L'evento è stato trasmesso da Raiuno il 24 agosto 2018, secondo anniversario del terremoto che colpì Amatrice, Norcia e Arquata del Tronto.
Nel 2021 dirige nuovamente il concerto di Capodanno di Vienna, edizione svoltasi a porte chiuse in assenza di pubblico a causa dell'emergenza dovuta alla pandemia di COVID-19.[15]
Il 4 novembre 2011 Muti ha ricevuto la laurea honoris causa in Storia e critica delle culture musicali dall'Università degli studi di Torino[16].
La controversia con La Scala
A seguito di gravi divergenze con il sovrintendente Fontana, il maestro si rifiutò di partecipare alla conferenza stampa di presentazione della stagione 2003; il direttore musicale voleva Mauro Meli come nuovo direttore artistico, nome sgradito al sovrintendente.[17] In seguito, Fontana fu rimosso dall'incarico e Meli insediato al suo posto. A questo punto i musicisti si schierarono dalla parte di Fontana contro Muti. Il 16 marzo 2005 l'orchestra e lo staff votarono a grande maggioranza (cinque contrari su oltre settecento) una mozione di sfiducia nei confronti di Muti[18] il quale annullò un concerto già in programma; anche altre produzioni furono interrotte a causa dei continui contrasti. Infine, il 2 aprile Muti rassegnò le dimissioni, adducendo a motivo l'"ostilità" nei suoi confronti da parte dell'ambiente scaligero.
L'intervento contro i tagli alla cultura
La sera del 12 marzo 2011, al Teatro dell'Opera di Roma si tenne la prima di una serie di rappresentazioni del Nabucco di Verdi, diretta da Muti, che si inseriva nel contesto dei festeggiamenti del 150º anniversario dell'Unità d'Italia. Dopo la fine del celeberrimo coro del terzo atto "Va, pensiero" il pubblico applaude con forza e richiede il bis. A quel punto Muti, rompendo con la tradizione della lirica e gli indirizzi verdiani, interrompe la recita e si volta verso il pubblico, tenendo un breve discorso riferendosi ai tagli alla cultura annunciati dal governo.[19] Dopo ciò si appresta a dirigere il bis del "Va, pensiero",[20] invitando il pubblico a unirsi al coro dell'Opera di Roma, dirigendo così ("per la prima volta" per sua stessa ammissione), coro e pubblico[21][22].
Discografia
La seguente discografia presenta una lista parziale di alcune delle incisioni più importanti.
CD
Beethoven, Concerto per violino e orchestra, op. 61 - Repin/Muti/Wiener Philharmoniker, 2007 Deutsche Grammophon
Beethoven, The Complete Symphonies - Riccardo Muti, 2011 Warner/EMI
Bellini, Norma - Riccardo Muti/Coro del Maggio Musicale Fiorentino/Jane Eaglen/Dimitri Kavrakos/Vincenzo La Scola/Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino/Ernesto Gavazzi/Carmela Remigio/Eva Mei, 2012 EMI
Bellini, I Capuleti ed i Montecchi - Agnes Baltsa/Chorus of the Royal Opera House, Covent Garden/Dano Raffanti/Edita Gruberova/Gwynne Howell/John Tomlinson/Orchestra of the Royal Opera House, Covent Garden/Riccardo Muti, 2005 EMI
Bellini, I Puritani - Riccardo Muti, 2003 EMI
Berlioz: Symphonie fantastique; Romeo et Juliette - Riccardo Muti/Philadelphia Orchestra, 2011 Warner
Brahms: Sinfonia n. 4 in do minore, op. 98 (e Ouverture Tragica op. 81) - Riccardo Muti/Philadelphia Orchestra, 2001 Philips
Cherubini, Missa Solemnis in E Major - Riccardo Muti/Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, 2007 EMI
Cherubini, Lodoïska, Riccardo Muti/Orchestra e Coro del Teatro alla Scala/Mariella Devia/Francesca Pedaci/Bernard Lombardo/Thomas Moser, 1991 Sony Classical
Debussy, La Mer - Philadelphia Orchestra/Riccardo Muti, 1994 EMI
Donizetti, Don Pasquale - Ambrosian Opera Chorus/Philharmonia Orchestra/Riccardo Muti, 2010 EMI
Dvořák: Symphony No. 9 'From the New World' - Tchaikovsky: Romeo & Juliet Overture - Riccardo Muti, 2003 EMI
Gluck, Orfeo ed Euridice - Riccardo Muti/Philharmonia Orchestra, 1982 EMI
Haydn, The Seven Last Words Of The Saviour On The Cross - Riccardo Muti, 2003 EMI
Rossini, Petite Messe solennelle/Stabat Mater - Riccardo Muti/Agnes Baltsa/David Briggs/Stephen Cleobury/Coro del Maggio Musicale Fiorentino/Brigitte Fassbaender/Robert Gambill/Nicolai Gedda/Gwynne Howell/Dimitri Kavrakos/King's College Choir/Cambridge/Katia Labèque/Marielle Labeque/Catherine Malfitano/Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino/Lucia Popp, 2005 EMI
Rota, Music for Film - Orchestra Filarmonica della Scala/Riccardo Muti, 1997 SONY BMG
Rota: "La Strada", Concerto Per Archi & "Il Gattopardo" - Orchestra Filarmonica della Scala/Riccardo Muti, 1995 Sony
Rota, Piano Concerti - Giorgia Tomassi/Orchestra Filarmonica della Scala/Riccardo Muti, 1998 EMI
Tchaikovsky: Symphonies 1-6; Ballet Music - Riccardo Muti, 2011 Warner/EMI
Verdi, Aida - Riccardo Muti, 1974 EMI
Verdi, Attila - Cheryl Studer/Coro del Teatro alla Scala di Milano/Ernesto Gavazzi/Giorgio Surian/Giorgio Zancanaro/Neil Shicoff/Orchestra del Teatro alla Scala di Milano/Riccardo Muti/Samuel Ramey, 1989 EMI
Verdi, Un ballo in maschera - Plácido Domingo/Martina Arroyo/Piero Cappuccilli/Fiorenza Cossotto/Reri Grist/Riccardo Muti, 1975 EMI
Verdi, Don Carlo - Coro del Teatro alla Scala di Milano/Daniella Dessi/Luciana D'Intino/Luciano Pavarotti/Orchestra del Teatro alla Scala di Milano/Paolo Coni/Riccardo Muti/Samuel Ramey, 1992 EMI
Verdi, La forza del destino - Giorgio Zancanaro/Mirella Freni/Orchestra del Teatro alla Scala di Milano/Plácido Domingo/Riccardo Muti, 1986 EMI
Verdi, La traviata - Philharmonia Orchestra of London/Renato Bruson/Renata Scotto/Alfredo Kraus/Riccardo Muti, 1980 EMI Great Recordings of the Century
Verdi, La traviata - Riccardo Muti/Roberto Gabbiani/Ernesto Gavazzi/Orchestra del Teatro alla Scala/Ernesto Panariello/Tiziana Fabbricini/Antonella Trevisan/Silvestro Sammaritano/Roberto Alagna/Coro del Teatro alla Scala/Enzo Capuano/Orazio Mori/Nicoletta Curiel/Francesco Musinu/Paolo Coni/Enrico Cossutta, 1992 Sony
Verdi, Il trovatore - Riccardo Muti, 2000 Sony
Verdi, I vespri siciliani - Capuano/Cheryl Studer/Chris Merritt/Coro del Teatro alla Scala di Milano/Ernesto Gavazzi/Ferrero Poggi/Ferruccio Furlanetto/Francesco Musinu/Giorgio Zancanaro/Gloria Banditelli/Mario Chingari/Orchestra del Teatro alla Scala di Milano/Paulo Barbacini/Riccardo Muti, 1989 EMI
Verdi, Messa da Requiem - Riccardo Muti/Chicago Symphony Orchestra/Chicago Symphony Chorus/Barbara Frittoli/Olga Borodina/Mario Zeffiri/Ildar Abdrazakov, 2010 CSO Resound - Grammy Award for Best Classical Album 2011
Verdi, Requiem & Four Sacred Pieces - Riccardo Muti, 2011 Warner
Verdi, Requiem - Luciano Pavarotti/Coro del Teatro alla Scala di Milano/Riccardo Muti/Orchestra del Teatro alla Scala, Milano/Samuel Ramey/Cheryl Studer/Dolora Zajick, 1987 EMI
Verdi: Requiem & Cherubini: Requiem in C Minor - Riccardo Muti/Agnes Baltsa/Veriano Luchetti/Eugeny Nesterenko/Renata Scotto, 1995 EMI
Verdi: Preludes, Ballet Music & Opera Choruses - Riccardo Muti, 2013 EMI
Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana nell'ambito della cerimonia di premiazione del 40º Premio Nazionale Letterario Pisa (1996)
Musa del Palau de la Musica di Barcellona (1997)
Premio Wolf per le arti (maggio 2000) da parte del presidente dello Stato d'Israele, "ad uno dei più eccezionali direttori d'orchestra del nostro tempo"
Cittadino Onorario di Busseto (PR) per impareggiabili meriti verdiani (1997)
Cittadino Onorario di Besana in Brianza (MB) dal 2003, in occasione del XI Convegno Bandistico Internazionale di Besana in Brianza
Cittadino Onorario di Molfetta (BA) da cui ha ottenuto il Sigillo d'Onore della Municipalità di Molfetta
Riccardo Muti e Massimo Cacciari, Le sette parole di Cristo, Bologna, il Mulino 2020
Benedetta Saglietti, La quinta sinfonia di Beethoven recensita da E.T.A. Hoffmann, con un dialogo tra l'autrice e Riccardo Muti, Roma, Donzelli 2020
Riccardo Muti, L'infinito tra le note. Il mio viaggio nella musica, a cura di S. Venturi, Milano, Solferino 2019
La melomania nelle carte: Giuseppe Verdi nell'iconografia e nel collezionismo di immagini musicali, a cura di Giuseppina Benassati, Roberta Cristofori, presentazioni di Stefano Bonaccini, Riccardo Muti, introduzione di Ezio Raimondi, Ravenna, Longo 2014
Papa Benedetto XVI, Lodate Dio con arte, prefazione di Riccardo Muti, Roma, Marcianum Press, 2010
Gaspare Spontini, Fernando Cortez, raccontato da Elena Cervini e illustrato da Stefania Pravato, prefazione di Riccardo Muti, Milano, Paramica edizioni, 2009
Riccardo Muti al Teatro Comunale di Firenze (1968-1982), a cura di A. Giuntini, R. Giuntini, G. Perni, Pisa, Edizioni ETS 2009
Michelangelo Zurletti. La direzione d'orchestra. Grandi direttori di ieri e di oggi, Firenze, Giunti editore, 2000
Guido Vergani, Riccardo Muti dieci anni alla Scala, Leonardo arte, 1996
Riccardo Muti: Twenty Years in Philadelphia, a cura di Judith Karp Kurnick, University of Pennsylvania Press, 1992
Virgilio Fantuzzi, Religiosità della musica di Verdi: un incontro col maestro Riccardo Muti, in: La civiltà cattolica, anno 138, III, 3289, 4 luglio 1987, pp. 49-60
Stefano Picciano, Il gesto e l'anima, in Il Foglio, XXVIII, n. 4, Roma, 5 gennaio 2023, p. V.