La Mille Miglia è stata una competizione automobilisticastradale di granfondo disputata in Italia in 24 edizioni tra il 1927 e il 1957. Si trattava di una gara di velocità in linea con partenza ed arrivo a Brescia in cui i concorrenti arrivavano fino a Roma attraverso il Centro-Nord Italia. Il nome della gara deriva dalla lunghezza del percorso; infatti, nonostante diverse variazioni nel corso degli anni, rimase lungo circa 1600 chilometri equivalenti a circa mille migliaimperiali. Fu cancellata dopo l'edizione 1957 a causa della tragedia di Guidizzolo.
Dal 1977 la Mille Miglia rivive sotto forma di gara di regolarità storica a tappe la cui partecipazione è limitata alle vetture, prodotte entro il 1957, che avevano partecipato (o risultavano iscritte) alla corsa originale. Il percorso Brescia-Roma-Brescia ricalca, pur nelle sue varianti, quello della gara originale mantenendo costante il punto di partenza/arrivo in viale Venezia all'altezza dei giardini del Rebuffone.
L'edizione del novantesimo anniversario del 2017 è quella con il record di iscritti: 705[1].
Prima della guerra
«Mille Miglia; qualcosa di non definito, di fuori dal naturale, che ricorda le vecchie fiabe che da ragazzi ascoltavamo avidamente, storie di fate, di maghi dagli stivali, di orizzonti sconfinati. Mille Miglia: suggestiva frase che indica oggi il progresso dei mezzi e l'audacia degli uomini. Corsa pazza, estenuante, senza soste, per campagne e città, sui monti e in riva al mare, di giorno e di notte. Nastri stradali che si snodano sotto le rombanti macchine, occhi che non si chiudono nel sonno, volti che non tremano, piloti dai nervi d'acciaio.»
(Giuseppe Tonelli, da: 100 macchine si lanciano da Brescia per le "Mille Miglia", La Stampa, 27 marzo 1927[2])
La corsa venne ideata ed organizzata, come gara di velocità in linea (non a tappe) da quattro amici in risposta alla mancata assegnazione a Brescia, loro città natale, del Gran Premio d'Italia, organizzato nel nuovo autodromo di Monza.
I quattro, che divennero poi noti come i quattro moschettieri della Mille Miglia, sono il conte Aymo Maggi, pilota e finanziatore, il conte Franco Mazzotti, giornalista, pilota, finanziatore e presidente del RACI di Brescia, Renzo Castagneto, l'organizzatore vero e proprio, e Giovanni Canestrini, il decano dei giornalisti italiani nel settore automobilistico.
Fu scelto un percorso a forma di "otto" da Brescia a Roma e ritorno lungo circa 1600 km, equivalenti a circa 1000 miglia, da cui il nome, suggerito da Franco Mazzotti, di recente ritorno da un viaggio in America. A Mazzotti nel secondo dopoguerra sarà poi intitolato il trofeo "Coppa delle Mille Miglia", attribuito ai vincitori della gara, che venne quindi denominata anche "Coppa Franco Mazzotti".
La prima edizione partì alle 13 del 26 marzo 1927, con la partecipazione di 77 equipaggi, 2 soli dei quali stranieri (al volante delle piccole Peugeot 5 CV). Di loro 55 portarono a termine la corsa mentre 22 vetture furono costrette al ritiro. Alla fine un equipaggio bresciano composto da Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi a bordo di una bresciana OM 665 "Superba" S torpedo tagliò per primo il traguardo completando il percorso in 21 ore, 4 minuti, 48 secondi e 1/5 alla media di 77,238 km/h.
Solo dopo l'enorme successo della prima Mille Miglia si decise di ripetere la prova negli anni a venire e l'evento divenne così importante che il tracciato fu modificato per ben tredici volte per far passare la gara anche da altre città.
Il 1938 fu segnato da un grave incidente a Bologna, infatti una Lancia Aprilia uscì di strada, finì sulla folla, uccise dieci spettatori, di cui sette bambini, e ferì altre ventitré persone. In seguito a tale sciagura il capo del governo, Benito Mussolini, decise di non concedere più l'autorizzazione per svolgere gare di velocità su strade pubbliche.
Dopo la pausa del 1939, nel 1940, a guerra iniziata, si riuscì a organizzare una nuova gara, chiamata ufficialmente Gran Premio di Brescia delle 1000 Miglia, che consisteva in nove giri di un circuito chiuso triangolare che toccava le città di Brescia, Cremona e Mantova in modo da raggiungere la lunghezza di circa 1000 Miglia.
Tra il 1941 e il 1946 non fu possibile organizzare la corsa a causa della seconda guerra mondiale.
Questa fu l'ultima vittoria di un'Alfa Romeo alla Mille Miglia, l'anno dopo si aprì la schiera di successi Ferrari continuata fino al 1957 e interrotta solo nel biennio 1954-55 dalle vittorie di Lancia e Mercedes-Benz. Proprio alla Mercedes-Benz 300 SLR#722 di Stirling Moss e Denis Jenkinson appartiene il record assoluto della gara con i 1.592 km percorsi in 10 ore, 7 minuti e 48 secondi a 157,650 km/h di media[3]. Il segreto di questa straordinaria prestazione risiedeva in un rotolo di carta lungo quattro metri e mezzo che Jenkinson usò per dirigere Moss durante la gara e su cui aveva annotato le caratteristiche della strada in base alle ricognizioni del percorso effettuate prima della corsa.
Nel 1957 una Ferrari 335 S fu coinvolta in un incidente sulla Goitese nei pressi di Guidizzolo (ma nel territorio comunale di Cavriana), in provincia di Mantova, causato dallo scoppio di uno pneumatico, che costò la vita al pilota spagnoloAlfonso de Portago, al navigatore americano Edmund Gurner Nelson, e a nove spettatori, cinque dei quali bambini. A causa dello shock provocato nell'opinione pubblica la corsa venne definitivamente soppressa. A seguito dell'incidente Enzo Ferrari, costruttore della vettura coinvolta nell'incidente, subì un processo che durò alcuni anni e dal quale uscì assolto.[4]
L'Automobile Club di Brescia effettuò un tentativo per dare continuità alla corsa e nel 1958, nel 1959 e nel 1961, di fronte alla irremovibilità delle autorità che non concessero i nulla-osta necessari per le corse di velocità su strada, organizzò tre edizioni ancora denominate Mille Miglia ma disputate secondo una formula che prevedeva brevi tratti di velocità alternati a lunghe tratte di trasferimento da percorrere alla velocità media di 50 km/h (con penalizzazione per gli eventuali ritardi).
La Mille Miglia rese vittoriosi e noti in tutto il mondo marchi di auto sportive italiane come Alfa Romeo, Lancia e Ferrari.
La Mille Miglia classica
Escludendo l'edizione del 1940 (svoltasi su un veloce circuito stradale Brescia-Cremona-Mantova) e le ultime tre Mille Miglia del 1958, 1959 e 1961 (edizioni di regolarità e velocità), le altre 23 edizioni della corsa - quelle che potremmo definire le "classiche" Mille Miglia - si sono disputate con partenza e traguardo a Brescia e giro di boa intermedio a Roma, su itinerari di lunghezza prossima ai 1600 km (approssimativamente 1000 miglia). Negli anni sono state ben tredici le variazioni apportate al percorso Brescia-Roma-Brescia, che ha avuto una lunghezza compresa tra un minimo di 1512 km (edizione 1953) e un massimo di 1830 km (edizione 1948) e che ha avuto un senso talvolta "orario" e talvolta "antiorario".
Poiché il tracciato ha subito nel corso degli anni parecchie variazioni più o meno rilevanti, un confronto delle prestazioni ottenute dai diversi vincitori, anno dopo anno, non è formalmente corretto, in particolare se ci si riferisce ai tempi di percorrenza. È invece invalso l'uso di prendere a riferimento la media oraria per stabilire l'evoluzione delle prestazioni. Ciò premesso, la media ottenuta dai vincitori delle diverse edizioni della Mille Miglia su questo percorso classico Brescia-Roma-Brescia è più che raddoppiata, passata nel corso degli anni dai 77,238 km/h ottenuti nella prima edizione della corsa (1927) dalla OM 665 "Superba" di Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi ai 157,650 km/h raggiunti nel 1955 da Stirling Moss e Denis Jenkinson: questa media oraria non sarà più superata e pertanto verrà unanimemente considerata la "media record" della corsa.
A seguito dell'improvviso crollo di un ponte sull'Oglio a Canneto (MN) l'itinerario iniziale deve essere modificato per cui, da Brescia, si dirige verso Cremona e poi, attraverso San Giovanni in Croce, raggiunge Casalmaggiore e da lì prosegue seguendo il medesimo percorso dell'anno precedente[5].
Rispetto al tracciato del 1930, si ha una variazione in provincia di Macerata: dopo Villa Potenza, infatti, si raggiunge Porto Recanati (in luogo di Loreto) e poi ci si dirige verso Ancona e si prosegue sullo stesso percorso del 1930.
Rispetto al tracciato dell'anno precedente, si ha una variazione tra Viterbo e Roma: dopo Viterbo, infatti, il percorso devia toccando Vetralla prima di giungere a Monterosi e proseguire sullo stesso itinerario dell'edizione 1932.
Rispetto al tracciato dell'anno precedente, si hanno tre variazioni di un certo rilievo: tra Cremona e Parma (dove si transita attraverso Piacenza anziché attraverso Casalmaggiore), tra Padova e Treviso (con deviazione su Venezia/Mestre) e tra Treviso e Vicenza (eliminato il passaggio da Feltre).
5-6 aprile 1936 / km 1597,000 (Km 18,700 in meno rispetto all'anno precedente essenzialmente a seguito dell'eliminazione della deviazione su Venezia/Mestre)
La variazione di percorso riguarda la eliminazione della deviazione su Venezia/Mestre e il conseguente ripristino dell'originario itinerario diretto (attraverso Noale) tra Padova e Treviso.
4-5 aprile 1937 / km 1640,000 (Km 43,000 in più rispetto all'anno precedente essenzialmente a seguito dell'introduzione della deviazione su Venezia-Mestre-Mirano-Santa Maria di Sala)
La variazione di percorso riguarda la reintroduzione della deviazione su Venezia tramite un inedito itinerario che, da Padova, si dirige su Venezia (tramite l'autostrada Padova-Venezia) e poi tocca Mestre, Mirano, Santa Maria di Sala, Noale e Treviso per proseguire secondo il percorso classico da Treviso sino a Brescia.
La seconda variazione di rilievo riguarda il tratto dopo Foligno che, evitando Perugia, punta verso l'Adriatico attraverso il Passo della Scheggia e quello del Furlo e giungendo così a Fano.
Dopo la soppressione avvenuta nel 1939 (a seguito dei gravi incidenti accaduti nel corso della gara dell'anno precedente) l'edizione 1940 della Mille Miglia abbandona le strade della penisola ed emigra in quel di Brescia, mutando anche la denominazione, che, ufficialmente è “1º Gran Premio Brescia delle Mille Miglia”.
La gara si disputa su un circuito stradale triangolare i cui vertici sono rappresentati dalle città di Brescia, Cremona e Curtatone (Mantova) da percorrere 9 volte.
Ogni giro misura 165 km, anche se occorre sottolineare che il primo dei 9 giri previsti è di 166 km (un chilometro in più perché la linea di partenza non coincide con quella d'arrivo, come risulta dal Regolamento di gara che recita testualmente: "Le partenze verranno date alla “Curva del Foro Boario” appena dopo il sottopassaggio della linea Milano-Venezia, circa 1 km prima del traguardo d'arrivo"). La distanza totale è dunque di km 1486,000 (un giro da 166 km più 8 giri da 165 km) Poiché questo circuito è stato utilizzato una sola volta, non è evidentemente possibile parlare di "record".
XIV Coppa delle Mille Miglia
21-22 giugno 1947 / km 1827,000 (177,000 km in più rispetto all'edizione del 1933, anno dell'anteguerra in cui si raggiunse la distanza maggiore)
Condizionato dal pessimo stato delle strade, il tracciato utilizzato per la prima Mille Miglia del dopoguerra, risulta profondamente modificato rispetto a quello classico delle Mille Miglia degli anni venti e trenta.
La prima variazione appariscente è la inversione del senso di marcia, ma la grossa novità è l'inserimento di Torino e Milano tra le città toccate dalla corsa.
Tutto questo comporta, tra l'altro, l'allungamento della distanza da percorrere, che arriva a superare i 1800 km.
2-3 maggio 1948 / km 1830,000 (Km 3,000 in più rispetto all'anno precedente per qualche variazione di modesta entità; con i suoi 1830 chilometri, questa Mille Miglia passerà alla storia come l'edizione con maggior chilometraggio)
Per il '49 il percorso subisce ulteriori variazioni: il senso di marcia torna ad essere anti-orario ma soprattutto la corsa non transita più né per Firenze né per Bologna in quanto, dopo Parma, si dirige verso Sarzana (SP) (attraverso il Passo della Cisa) per raggiungere poi la Capitale tramite Livorno e Grosseto. Altra innovazione è l'inserimento, dopo Rieti, delle città dell'Aquila e di Pescara.
Tutte queste varianti riconducono il chilometraggio, ora prossimo ai 1600 km.
Il tracciato utilizzato nel '49 non soddisfa pienamente gli organizzatori che optano per il ritorno al senso di marcia orario. Le variazioni riguardano la eliminazione della digressione verso La Spezia che aveva escluso Bologna e Firenze (città che dunque rientrano tra quelle attraversate dalla corsa) e il reinserimento del tratto Firenze-Pisa-Livorno
Acquisito ormai definitivamente il senso orario, la più consistente novità di quest'anno è data dal tratto Roma-Firenze che, abbandonata la Via Aurelia (direttrice Civitavecchia-Grosseto-Livorno-Pisa), torna a seguire la Via Cassia (direttrice Viterbo-Siena)
Altra variazione tra Rimini e Ravenna, dove viene inserita la deviazione su Forlì.
Per l'edizione 1953 il tracciato si presenta modificato. La variazione è nel tratto Rieti-Roma dove viene eliminato il passaggio da Terni, Narni e Civita Castellana.
1-2 maggio 1954 / km 1597,000 (Km 85,000 in più rispetto all'anno precedente, per l'inserimento, tra Cremona e Brescia, della deviazione su Mantova in onore di Nuvolari)
Nell'edizione 1954, si registra quella che è destinata ad essere l'ultima variazione di tracciato. La modifica è determinata dal desiderio degli organizzatori e dell'intero mondo sportivo di onorare la memoria di Tazio Nuvolari (morto nell'agosto 1953) inserendo la sua città natale (Mantova) tra quelle toccate dalla corsa e istituendo un premio speciale a lui dedicato (Gran Premio Nuvolari) da assegnarsi al concorrente che farà registrare la velocità media più elevata nel tratto finale Cremona-Mantova-Brescia.
1° Stirling Moss / Denis Jenkinson - Mercedes-Benz 300 SLR spyder (2982 cm³) - 10h07'48" - km/h 157,650 (media=nuovo record; il valore rimarrà imbattuto e questa resterà la media oraria più elevata mai ottenuta sul percorso classico Brescia-Roma-Brescia)
Dopo la tragica Mille Miglia 1957 (Tragedia di Guidizzolo), gli organizzatori tentano di far sopravvivere la corsa e indicono una edizione 1958 secondo una formula mista di regolarità/velocità. È un genere di manifestazioni sportive che anticipa la formula ancor oggi in vigore per i Rallyes e che era adottata in quegli anni con un buon successo, particolarmente in Francia (piuttosto famoso il suo Tour de France automobile).
Questa Mille Miglia 1958 si sviluppa lungo un tracciato di km 1593,000, di cui però soltanto 83,500 km di velocità (sette tratti in salita e un tratto pianeggiante); i restanti 1509,500 km sono di trasferimento e debbono essere percorsi ad una velocità media (minima) di 50 km/h: penalizzazioni sono previste soltanto per coloro che non dovessero riuscire a realizzare questa media oraria.
Questo il dettaglio del percorso, con indicazione dei tratti di velocità tra parentesi.
Il percorso è lievemente abbreviato ma in compenso è più che raddoppiato il chilometraggio dei tratti cronometrati di velocità.
Percorso complessivo di 1453,300 km, di cui 188,000 km di velocità (9 tratti praticamente tutti in salita) e i restanti 1265,300 km di trasferimento/regolarità.
Questo il dettaglio del percorso, con indicazione dei tratti di velocità tra parentesi.
27-28 maggio 1961 / km 1576,000 (dei quali solo Km 388,750 di velocità)
Gunnar Andersson / Carl Lohmander - Ferrari 250 GT berlinetta (2953 cm³) - 3h32'53"4/5 - km/h 109,560
Percorso
Dopo un anno di pausa, nel 1961 si registra l'ultimo tentativo di far risorgere la Mille Miglia.
Fermo restando la formula mista regolarità/velocità che già caratterizzò le edizioni del 1958 e del 1959, questa ultima Mille Miglia sembra dedicare maggiore spazio alle prove velocistiche, che ora sfiorano i 400 km e che includono una gara a Monza di quasi 150 km.
Il percorso complessivo risulta di km 1576,000, di cui Km 388,750 di velocità (7 tratti di velocità in salita, 25 giri sulla pista stradale di Monza e 2 giri di un anello stradale Barghe-Brescia) e Km 1187,250 di trasferimento/regolarità.
Questo il dettaglio del percorso, con indicazione dei tratti di velocità tra parentesi.
Dal 1977, prima con cadenza biennale e poi annuale, viene organizzata una gara di regolarità a tappe riservata alle auto storiche che parteciparono o risultavano iscritte ad almeno una edizione della corsa originale. L'edizione 2019 è stata vinta dalla coppia Moceri - Bonetti su un'Alfa Romeo 6C 1500 SS di proprietà del Museo Storico Alfa Romeo. L'edizione 2020, tenutasi a ottobre a causa del Covid-19, è stata vinta da Roberto e Andrea Vesco, che già avevano vinto entrambi alcune Mille Miglia di regolarità, ma mai in coppia padre/figlio. Hanno trionfato su un'Alfa Romeo 6C 1750.
Nell'elenco sotto riportato sono indicati i nominativi di tutti i piloti che hanno conseguito almeno una vittoria. Per ognuno sono peraltro indicati anche le piazze d'onore e i terzi posti. Le prestazioni ottenute sono indicate tra parentesi e i numeri si riferiscono, nell'ordine, alle vittorie, ai secondi posti, ai terzi posti. Naturalmente il numero può anche essere lo zero. A titolo di esempio, il pilota che è in testa alla classifica, Clemente Biondetti, ha ottenuto 4 vittorie, nessun secondo posto e nessun terzo posto e i numeri tra parentesi sono pertanto 4,0,0.
Il computo non tiene conto dei risultati delle ultime 3 edizioni (disputate secondo la formula mista regolarità/velocità) per cui le edizioni prese in considerazione sono soltanto le 24 comprese nell'arco di tempo che va dal 1927 al 1957 e le vittorie dei piloti sono in numero di 45 (21 edizioni con 2 conduttori vittoriosi e 3 edizioni con 1 solo conduttore vittorioso). L'ordine di elencazione è decrescente, ad iniziare dunque dal pilota che vanta le migliori prestazioni.
Poiché, nella stragrande maggioranza dei casi, le vetture in gara alla Mille Miglia avevano un equipaggio formato da due conduttori, il "medagliere" è stato compilato assegnando la vittoria (o il piazzamento) ad entrambi i conduttori presenti sulla vettura. È chiaro però che molto spesso il coequipier aveva funzioni di meccanico e comunque era palesemente una "seconda guida". Per questo motivo, i piloti "titolari" sono elencati con la bandiera delle mille miglia . In caso di prestazioni equipollenti, è rispettato l'ordine alfabetico. A parità di prestazione, tuttavia, si è assegnata la priorità ai piloti "titolari" e a quelli che hanno gareggiato pilotando la vettura per l'intera corsa senza presenze di coequipiers (o meccanici che fossero) a bordo.
Soltanto 3 piloti sono riusciti nell'impresa di vincere più di una Mille Miglia consecutivamente: Biondetti, Campari e Ramponi. Il primo si è aggiudicato le prime tre edizioni del dopoguerra (1947, 1948 e 1949), mentre l'equipaggio formato da Giuseppe Campari (primo pilota) e Giulio Ramponi (meccanico e/o secondo pilota) ha vinto nel biennio 1928-1929.
Questa dunque la graduatoria:
1. Biondetti Clemente (1947-1948-1949)
2. Campari Giuseppe (1928-1929)
3. Ramponi Giulio (1928-1929)
Marche
Il medagliere delle Marche
Nell'elenco riportato sotto sono indicati i nominativi di tutte le Case automobilistiche che hanno conseguito prestazioni "da podio" (vittorie, piazze d'onore e terzi posti).
Il computo non tiene conto dei risultati delle ultime 3 edizioni (disputate secondo la formula mista regolarità/velocità) per cui le edizioni prese in considerazione sono soltanto le 24 comprese nell'arco di tempo che va dal 1927 al 1957.
L'ordine di elencazione è decrescente, ad iniziare dunque dalla Marca che vanta le migliori prestazioni. In caso di prestazioni equipollenti, è rispettato l'ordine alfabetico.
Tre Marche hanno ottenuto, nel corso degli anni, una "doppietta" (1º e 2º posto). È accaduto 4 volte. Ecco le Marche protagoniste:
1. Ferrari (1949, 1950), 2 doppiette
2. Alfa Romeo (1937), 1 doppietta
3. Mercedes-Benz (1955), 1 doppietta
Marche vittorie "consecutive"
In tre periodi si sono registrate vittorie a ripetizione, anno dopo anno, di vetture di una stessa marca, segnatamente Alfa Romeo e Ferrari.
Ecco il dettaglio:
Alfa Romeo con 7 vittorie consecutive (dal 1932 al 1938)
Ferrari con 6 vittorie consecutive (dal 1948 al 1953)
Nel caso dell'Alfa Romeo, occorre rilevare che, oltre alle 7 vittorie consecutive di cui sopra, in un altro periodo (1928-1930) ha ottenuto la vittoria per tre anni consecutivi.
Due vittorie consecutive figurano anche all'attivo della Ferrari (biennio 1956-1957)
Museo
Nel novembre del 2004, è stato inaugurato a Sant'Eufemia (Brescia), il Museo della Mille Miglia, a scopo conoscitivo e rievocativo delle edizioni passate.
Al suo interno è possibile trovare 9 sezioni suddivise in ordine temporale che ripercorrono tutta la storia delle Mille Miglia, all'interno delle quali sono inserite alcune macchine storiche che parteciparono alla corsa.[7]
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Координати: 48°00′10″ пн. ш. 37°48′19″ сх. д. / 48.0028° пн. ш. 37.8053° сх. д. / 48.0028; 37.8053 Про територію у складі Російської імперії див. Новоросія. Новоросіярос. Новороссия Участь у війнах: Російська збройна агресія проти України Лідери: Леонід Пасічни...
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Ronnie James Dio Ronnie James Dio 2009FödelsenamnRonald James PadavonaFödd10 juli 1942 Portsmouth, New Hampshire, USADöd16 maj 2010 (67 år) Houston, Texas, USA[1]GenrerHeavy metal, hard rock, bluesrockRollSångare, musiker, låtskrivare, musikproducentInstrumentSång, basgitarr, gitarr, keyboard, trumpetÅr som aktiv1957 – 2010ArtistsamarbetenThe Vegas Kings, Electric Elves, Elf, Rainbow, Black Sabbath, Dio, Heaven & Hell, Tenacious DWebbplatsronniejamesdio.com Staty i Kavarna ...
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Sports season2024 IBL TokopediaLeagueIndonesian Basketball LeagueSportBasketballDuration13 January – June 2024 (regular season)July – August 2024 (post season)TV partner(s)Vidio (streaming)Regular seasonPlayoffsIBL Indonesia seasons← 20232025 → The 2024 Indonesian Basketball League (or IBL Tokopedia for sponsorship reasons) is the ninth season of Indonesian top domestic basketball league since the re-branding by Starting5. It is also the 21st IBL season overall since its est...