Aulla si trova in Toscana, nella zona conosciuta come Lunigiana, a pochissimi chilometri dal confine con la Liguria. Il paese si trova in una posizione strategica alla confluenza del torrente Aulella nel fiume Magra, dove la vallata si restringe notevolmente, chiusa tra le colline circostanti. Per questi motivi, d'inverno è quasi sempre presente la nebbia, mentre d'estate il caldo umido diviene spesso insopportabile.
La città di Aulla è da sempre stata un naturale crocevia tra le vie di comunicazione che conducono ai passi della Cisa e del Cerreto, dall'antichità - il paese si trova infatti sul percorso della Via Francigena - sino ai giorni nostri, concentrando in poco spazio il transito di un'autostrada (la A15Parma-La Spezia), due strade statali (la SS 62 del Passo della Cisa e la SS 63 del valico del Cerreto) e due linee ferroviarie, la Parma-La Spezia e la Aulla-Lucca. La particolare conformazione territoriale determina, durante la stagione fredda, la costante presenza di nebbia mattutina, mentre, in estate, il caldo presenta un tasso di umidità molto elevato.
Già insediamento romano, nel VII secolo a Bibola, sulla collina che sovrasta Aulla, sorgeva un kastronbizantino a difesa del porto di Luni. Nel Medioevo la città crebbe notevolmente in relazione all'antica Via Francigena, che, attraverso l'intera Lunigiana, transitava per Aula in direzione del passo della Cisa. Nell'itinerario del viaggio di Sigerico la città rappresentava la XXX tappa e, dall'arcivescovo di Canterbury, era definita Aguilla.
Importante via di comunicazione di origine romana era anche la strada delle cento miglia, che, dal porto di Luni, conduceva a Parma, attraversando il territorio e dirigendosi al Malpasso, oggi passo del Lagastrello. Nel 1522 Giovanni de' Medici, celebre come Giovanni delle Bande Nere, acquistò il feudo di Aulla dai Malaspina. Il condottiero progettava di creare un proprio Stato personale nel nord della Toscana.
Fece edificare la fortezza della Brunella, ma l'opposizione di parte della popolazione lo spinse a rivendere il feudo.
Aulla fu nuovamente ceduta dai Malaspina nel 1543, questa volta alla genovese famiglia Centurione, che, con Adamo, la rese un marchesato indipendente. Il borgo divenne, quindi, una piazzaforte sotto l'influenza genovese.
Nel 1706, spodestati i Centurione, lo staterello venne ceduto ai Malaspina di Podenzana, che nel 1710 l'annetterono, dopo aver versato alla Camera dell'Impero trentamila fiorini; i Malaspina vi governarono, così, fino al 1797.
La città di Aulla venne duramente provata dal secondo conflitto mondiale e per questo fu insignita della medaglia d'oro al valor civile. Fu liberata, il 24 aprile 1945, dai reparti partigiani del battaglione Val di Vara, comandati da Daniele Bucchioni, al quale fu conferita, nel dopoguerra, la cittadinanza onoraria della città.
Il 25 ottobre 2011 un violento maltempo ha colpito il Levante ligure (bassa e media Val di Vara, Val di Magra e Cinque Terre) e la Lunigiana[7] con esondazioni, danni, vittime e dispersi in diverse località del territorio ligure e toscano. Tra i comuni più colpiti figura anche Aulla e frazioni, dove le precipitazioni intense hanno provocato lo straripamento del fiume Magra, che, invadendo con le sue acque gran parte della città, ha causato la morte di due persone — vittime ufficializzate dalla prefettura di Massa-Carrara — e molteplici danni alle abitazioni, alle attività commerciali, ai collegamenti stradali e agli impianti elettrici, idrici e gas. È andata distrutta la biblioteca comunale con quasi tutto il suo patrimonio e la scuola elementare[8].
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 23 luglio 1926.[9]
«Di rosso, alla rosa d'argento, gambuta e fogliata di cinque di verde, due a destra e tre a sinistra.»
La rosa bianca si ricollega all'abbazia benedettina di San Caprasio, fondata da Adalberto I di Toscana il 27 maggio 884 e successivamente data in commendam alla famiglia dei Centurione di Genova. Essi avevano come emblema la rosa di macchia al naturale che divenne quindi prima simbolo dell'abbazia, attraverso i successivi abati commendatari appartenenti alla famiglia, e poi del Comune.
Nel 1991, in occasione della concessione del titolo di città, lo scudo è stato ridisegnato nella forma sannitica regolamentare e timbrato dalla corona del rango di città.
Il gonfalone, concesso con R.D. del 5 settembre 1929[9] è un drappo di rosso.
«Centro strategicamente importante per il collegamento tra la Pianura Padana ed il Mar Tirreno, durante l'ultimo conflitto mondiale fu obiettivo di ripetuti bombardamenti che provocarono numerose vittime civili e la quasi totale distruzione dell'abitato e degli stabilimenti industriali. Contribuì generosamente alla guerra di liberazione con la partecipazione di molti suoi giovani ai primi nuclei partigiani, offrendo splendido esempio di spirito di sacrificio ed elette virtù civiche. Aulla, 1940-1945»
«Decreto del Presidente della Repubblica» — 27 dicembre 1991[9]
Monumenti e luoghi d'interesse
La città di Aulla è sovrastata dalla collinetta della Brunella e dalla sua fortezza.
Della città sono conosciute le Scale di Padre Pio, i giardini pensili del Comune e gli scavi archeologici presso l'antica abbazia di San Caprasio, che hanno riportato alla luce molti artefatti antecedenti di alcuni secoli, tra cui è famoso il capitello con il volto del diavolo che mangia un giglio.
I principali siti di interesse culturale del comune di Aulla sono:
Il comune ha acquisito notorietà anche per alcuni monumenti in marmo di Carrara, eretti nei primi anni 2000 sotto l'amministrazione di Lucio Barani e dedicati a coloro che egli definì "vittime della giustizia":
il monumento a Bettino Craxi, prima statua del leader politico mai eretta in Italia e al mondo, che troneggia a lato del municipio - la piazzetta antistante gli è a sua volta intitolata;
il monumento a Marco Pantani "vittima della giustizia sportiva", sottoforma di una specie di meridiana, collocata in una piazza con la medesima intitolazione;
il monumento alle "vittime di Tangentopoli, in piazza Gramsci, che ha la forma di un obelisco e reca sul basamento frasi di Craxi, Sergio Moroni e dello stesso Barani.
Via Francigena
Aulla costituiva la XXX tappa dell'itinerario di Sigerico della Via Francigena: presso l'abbazia di san Caprasio, nominato patrono dei pellegrini della Via Francigena, sono visitabili gli scavi archeologici e il museo del pellegrino. I pellegrini possono qui trovare ospitalità prima di affrontare il tratto in sicurezza e per il 90% su strada sterrata Aulla-Sarzana, percorribile in sei ore.
Dal passo della Cisa a Sarzana il percorso francigeno è segnalato con tracce CAI e tabelle ministeriali.
Fra i piatti tipici più rappresentativi della zona troviamo le focaccette, i testaroli ed i panigacci. Inoltre, nel suo territorio si produce il vino DOPColli di Luni rosso ed il rinomato vino da dessert (perseghìn).
Eventi
La città organizza eventi ricorrenti ogni anno, come il Palio della Rosa, che consiste in una serie di prove disputate fra contrade costituite dalle frazioni in cui il comune di Aulla è diviso. Un altro evento molto importante è il Premio Lunezia, importante festival dedicato a cantautori e cantautrici, che ogni anno premia e fa esibire personaggi celebri: solo per citarne alcuni, Caparezza, Ligabue, Elisa, Anna Oxa, Vinicio Capossela, Claudio Baglioni, i Negramaro, gli Stadio - questi ultimi tre hanno preso parte all'edizione dell'anno 2006.
Il patrono San Caprasio viene festeggiato ogni anno il 1º giugno e, alle celebrazioni religiose, si unisce la fiera, che per tutta la giornata si svolge tra le vie centrali della città. Nel corso dell'anno si svolgono altre due fiere: la cosiddetta Fiera di Primavera il 22 marzo e una terza, che si tiene il primo sabato di settembre, in onore di San Severo. Aulla venera infatti anche quest'ultimo santo, seppur in modo minore.
Una sagra importante per Aulla è la sagra della focaccetta (fugaceta in dialetto locale), che si svolge durante l'estate nel borgo di Vaccareccia. Le focaccette, piccole focacce cotte nei testi e destinate ad essere riempite di formaggi e salumi, rappresentano una pietanza tipicamente aullese. Un'altra sagra molto importante solitamente organizzata in estate è la sagra del panigaccio, che si svolge a Podenzana.
Dal 1993 Aulla elegge il primo sindaco dei ragazzi di Italia, con tanto di elezioni comunali aperte solo ai minori di 18 anni. Il primo eletto è stato Achille Fiorentini, all'età di 13 anni.
Aulla è il primo Comune italiano ad avere dedicato un indirizzo civico al titolo di una canzone, a
Giugno 2021 è stata inaugurata Piazza "Smisurata Preghiera", brano di Fabrizio De Andrè vincitore del Premio Lunezia 1997 per le qualità musical-letterarie.
L'iniziativa ha avuto l'encomio del Ministero della Cultura.
Altre località minori sono quelle di Bettola, Calamazza, Chiamici, Filanda, Lizzano, Malacosta, Piano di Bibola, Pomarino, Ragnaia, Ripa di Quercia, Sannaco, Stadano Bonaparte, Vaccareccia, Valenza, Venezia di Albiano.
La località di Stadano Bonaparte deve il suo nome alle origini della dinastia di Napoleone, che vengono fatte risalire proprio a questi luoghi. La località è raggiungibile dalla Strada statale 62 della Cisa, imboccando un bivio sul lato sinistro della strada dopo la frazione di Caprigliola per chi proviene da Santo Stefano di Magra; tale bivio è invece sulla destra per coloro che provengono da Aulla, e si trova dopo aver oltrepassato il santuario della Madonna degli Angeli.
Economia
Aulla è il maggior centro commerciale e industriale della Lunigiana, con numerosi supermercati e grandi magazzini che attirano un elevato numero di acquirenti da tutta la vallata. Strade, piazze e viali moderni conducono facilmente al centro della città e concorrono, insieme alla posizione strategica, a renderla un importante luogo di commercio.
Il centro cittadino brulica di negozi, molti dei quali sono di recente costruzione, e supermercati. Fuori dal centro sono presenti numerose industrie: della carta, delle munizioni, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei laterizi e dei materiali da costruzione.
^Bilancio ufficiale: 6 morti, 6 dispersi, su Il Secolo XIX, 26 ottobre 2011. URL consultato il 26 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2011).
Geo Pistarino, Una fonte medievale falsa e il suo presunto autore, Università di Genova, 1958.
Franco Bonatti, I mille anni di Aulla nella storia della Lunigiana : guida alla mostra documentaria, Collana di ristampe e di nuove pubblicazioni (n. 4), Aulla, Centro Aullese di Ricerche e di Studi Lunigianesi, 1975, XXXI, 142, OCLC888833347. Ospitato su archive.is.
Franco Bonatti, Giulivo Ricci, Graziella Smeraglia e Archivio notarile di Aulla, Gli Archivi notarile e storico del comune di Aulla : inventario, Collana di ristampe e di nuove pubblicazioni (n. 9), Aulla di Lunigiana, Centro aullese di ricerche e di studi lunigianesi, 1981, p. 127, OCLC760280349. Ospitato su archive.is.