Nel 1937 i fratelli Ettore, Ernesto e Bindo Maserati avevano ceduto la loro fabbrica (la Officine Alfieri Maserati) ad Adolfo ed Omar Orsi, proprietari di una acciaieria e fabbrica di utensili. Il contratto di cessione prevedeva una consulenza decennale per i fratelli Maserati, cessata la quale questi decisero di fondare nel 1947 una propria officina per la produzione di automobili da competizione di piccola cilindrata chiamata OSCA.
Il primo modello prodotto dalla casa di San Lazzaro fu la barchetta MT4 del 1948, spinta da un motore bialbero di 1092 cm³ da 72 CV e destinata alle gare della categoria 1,1 litri.
Negli anni successivi seguirono evoluzioni del bialbero con cilindrate di 1392 cm³ da 92 CV, 1453 cm³ da 110 CV, 1491 cm³ da 120 CV e 1568 cm³ da 140 CV.
I motori bialbero Osca, di 1491 cm³ prima e 1568 cm³ poi, andarono ad equipaggiare, in versione depotenziata a 90 CV SAE (80 CV din) e 100 CV SAE (90 CV DIN), modelli di più ampia diffusione, come le Fiat 1500 S (1959-1963) e 1600 S (1963-1966).
I fratelli Maserati, ormai anziani, cedettero la maggioranza azionaria ai conti Agusta[1], già titolari delle omonime aziende motociclistica ed elicotteristica, alla fine del 1964. A fine 1966 fu licenziata gran parte del personale di Bologna e fu deciso di trasferire l'azienda a Gallarate[1], ma già nel 1967 la OSCA chiuse i battenti.
Il marchio dopo la chiusura
Come per altre aziende automobilistiche del passato, è stata tentata la rinascita del marchio con la presentazione nel 1999 della Osca 2500 GT Dromos, rimasta però a livello di prototipo.
Nel 2022, l'imprenditore molisano Massimo Di Risio, proprietario della DR Automobiles Groupe, ha acquistato i diritti per lo sviluppo automotive della O.S.C.A. da Fabia Maserati, nipote di Ernesto, fondatore con i fratelli della Casa del Tridente e dell'azienda bolognese.[2]
La OSCA partecipò a quattro stagioni di Formula 1, dal 1951 al 1953 e nel 1959. Tuttavia durante questo periodo la scuderia riuscì a prendere parte solamente a cinque Gran Premi, senza mai ottenere punti, e con il 9º posto di Franco Rol nel Gran Premio d'Italia 1951 come miglior risultato. Nel 1959, ultimo anno di attività della OSCA come team, non furono utilizzate vetture OSCA, ma fu schierata una Cooper T43 con motore OSCA 2.0 L4.
L'azienda ha inoltre partecipato al campionato mondiale anche come fornitore di motori, dal 1951 al 1962.
Francisco Giordano, Giovanni Bettazzi, OSCA: la Maserati di San Lazzaro, in “Quaderni del Savena”, Strumenti, studi e documenti dell'archivio storico comunale «Carlo Berti Pichat» di San Lazzaro di Savena,n. 10, 2010.