Come nella nobiltà dell'Impero francese, anche nel Regno napoleonico d'Italia venne utilizzato un sistema di titolazione per la nobiltà, così da integrare quella già esistente e fedele alla causa imperiale nel nuovo sistema di onorificenze introdotto per beneficare l'emergente borghesia rivoluzionaria.
Ne sono dunque esclusi i cittadini del Piemonte e della Liguria, che pure facevano parte dell'Impero francese.
Tutti i titoli accordati da Napoleone erano stati già in precedenza accuratamente regolati da un proprio sistema di classificazione ma quando divenne necessaria la creazione del Regno d'Italia lo stesso Bonaparte si trovò di fronte ad un ricco substrato di nobiltà esistente che vedeva in lui il salvatore e l'unificatore della patria, artefice dell'allontanamento dei dominatori stranieri. Era dunque giusto integrare anche questa nobiltà nel nuovo sistema di onorificenze francesi assieme alla nuova borghesia emergente, creando apposite caratteristiche e lettere patenti.
Al fine di distinguere questi titoli da quelli dell'Impero (i cittadini del Regno d'Italia non avevano necessariamente anche la cittadinanza francese), il titolo non era seguito dall'espressione "dell'Impero", ma "del Regno" (implicita in Italia).
Napoleone, con l'intenzione di lasciare il regno d'Italia ai suoi discendenti, e nel contempo mantenere la Francia e l'Italia due domini distinti, regolò questi fatti con la legge costituzionale del 17 marzo 1805, che stabilì che le due corone non potevano in alcun modo essere unite e che i successori di Napoleone in Italia dovessero risiedere nel paese e che vi fossero escluse la Sicilia, Malta e le Isole ioniche.
Quando Venezia venne unita al reame italiano il 30 marzo 1806, il titolo di principe di Venezia venne creato e riservato all'erede presunto del regno d'Italia (art. 9). Una legge del 5 giugno 1805 passò tale titolo a Eugène de Beauharnais (1781-1824), figlio della prima moglie dell'imperatore, Josephine, nominato contestualmente viceré d'Italia.
Il principe Eugenio era stato adottato il 12 gennaio 1806, senza diritti alla successione francese, ma con diritti sulla corona italiana (Statuto costituzionale del 16 febbraio 1806), ottenendo il titolo di principe di Venezia il 20 dicembre 1807.