Nato da famiglia originaria di Ortona, figlio unico di Ugo Costanzo e Jole De Toni, dopo il diploma di liceo classico[16] nel 1956 iniziò giovanissimo la sua carriera di giornalista[17] e, solo pochi anni più tardi, di autore radiofonico e televisivo.
«Fin dai nove anni pensavo di fare il giornalista, e mi scrivevo un giornale da solo […]. Passavo ore con in mano un portasapone rovesciato, come se fosse un microfono. Oppure con un mio amico, Lucio, giocavo con le lattine. Io ero per Bartali, lui per Coppi, e alla fine della tappa scrivevo la radiocronaca. Mio zio mi faceva leggere le terze pagine del Corriere della Sera […]. Io mi appassionai a Montanelli. A 14 anni gli scrissi una lettera come avrei potuto scrivere a un calciatore: “Io vorrei conoscerla…”»
Cresciuto con il sogno di diventare giornalista, intraprende la sua carriera nel 1956, a soli diciotto anni, come cronista nel quotidiano romano Paese Sera. Nel 1957 entra a far parte della redazione del Corriere Mercantile di Genova. A 22 anni comincia a collaborare con TV Sorrisi e Canzoni,[18] intervista fra l'altro Totò;[19] pochi anni più tardi, nel 1960, diventa caporedattore della redazione romana del settimanale Grazia. Nel 1963 esordisce come autore radiofonico per uno spettacolo affidatogli da Luciano Rispoli - allora caposervizio del varietà a Radio Rai - dal titolo Canzoni e nuvole, condotto da Nunzio Filogamo. Nel 1966 è coautore del testo della canzone Se telefonando, scritto insieme con Ghigo De Chiara, con musica di Ennio Morricone e portata al successo da Mina.[20][21]
Costanzo è anche co-ideatore del personaggio Giandomenico Fracchia,[22] creato e impersonato da Paolo Villaggio, che lui stesso scopre nel 1967 e incoraggia a esordire in un cabaret di Roma. Nel 1969 scrive il copione dell'originale televisivo Sposarsi non è facile per la rubrica Rai Vivere insieme di Ugo Sciascia.[23] Nel 1970 conduce la trasmissione radiofonica di successo Buon pomeriggio con Dina Luce.
Gli anni settanta e ottanta: da Bontà loro al Maurizio Costanzo Show
A partire dalla metà degli anni settanta è ideatore e conduttore di numerosi spettacoli televisivi improntati a un genere allora agli albori, quello del talk-show: Bontà loro (1976-1978), considerato a buon diritto il secondo esempio di talk-show nella storia della televisione italiana dopo L'Ospite delle 2 di Luciano Rispoli del 1975,[24][25]Acquario (1978-1979), Grand'Italia (1979-1980) e Fascination (1984). Queste esperienze lo portano a realizzare il suo spettacolo televisivo più famoso, celebrato e longevo, il Maurizio Costanzo Show, in onda dal 1982 - sia pure con alcune interruzioni - talk show registrato al Teatro Parioli di Roma, di cui Costanzo è diventato anche direttore artistico dal 1988 al 2011.
Il successo di tali programmi è dato anche dalla particolare tecnica d'intervista di Costanzo, che «è un pontefice dell'interruzione. Riesce cioè a far dire, a far seguitare la conversazione e il ragionare, inframmezzandosi al discorso altrui e nello stesso tempo rendendolo possibile. [...] Costanzo è maestro di allusioni, che accenna e lascia sospese, quasi fossero da concludere da parte dell'interlocutore o dell'uditorio».[26]
Alcune puntate del Maurizio Costanzo Show erano intitolate "Uno contro tutti" e veniva invitato un solo ospite, solitamente un politico o uomo di spettacolo, che doveva rispondere alle domande del pubblico, a volte anche provocatorie.
Costanzo è stato autore di diverse opere teatrali, fra le quali la pièceCielo, mio marito! (scritta a quattro mani con Marcello Marchesi),[22] che, diretta da Aldo Trionfo, viene interpretata e portata al successo da Gino Bramieri e Ombretta Colli. La sua prima commedia, Il marito adottivo, va in scena nel 1969 per la regia di Lucio Ardenzi.[27] Dal 1970 al 1977 vengono rappresentate anche: Con assoluta gratitudine, con la coppia Francesco Mulè e Sandra Mondaini, Un amore impossibile, con l'inossidabile coppia Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice, Un coperto in più, recitata dai fratelli Aldo e Carlo Giuffré per la prima volta insieme, e infine Vecchi, vuoti a rendere, con Cecilia Sacchi e Arnoldo Foà, che ne curerà anche la regia nel 1972. Quest'ultima opera sarà poi interpretata da Paolo Ferrari e Valeria Valeri, prima diretti da Massimo Cinque e poi, nel 1992, con il titolo Vuoti a rendere, dal regista Gianni Fenzi.
Nel 1977 intuisce il grande talento dell'allora semi-sconosciuto Luciano De Crescenzo e ne promuove la sua opera prima Così parlò Bellavista, invitandolo nel suo programma Bontà loro. De Crescenzo può quindi scegliere di dedicarsi solo alla carriera di autore, abbandonando definitivamente la precedente professione di ingegnere all'IBM.
Nel 1978 comincia la sua collaborazione con la Rizzoli editore assumendo la direzione de La Domenica del Corriere. L'anno seguente viene incaricato di dirigere il nuovo quotidiano popolare L'Occhio, che esce nell'autunno del 1979. Sul network televisivoPrimarete Indipendente, appartenente al medesimo editore Rizzoli, nel 1980, viene incaricato di dirigere quello che è il primo esempio di telegiornale nazionale privato della TV italiana, Contatto. Finché nel 1981 lo scandalo della Loggia P2 non travolge tutto. Il nome di Costanzo compare nelle famose liste che vengono trovate nell'abitazione di Licio Gelli. Il 31 marzo, prima ancora che la lista venga resa pubblica (ciò avverrà il 21 maggio), Costanzo si dimette dalla direzione de L'Occhio[28]. È un duro colpo per l'immagine di Costanzo, che decide di lasciare gli schermi televisivi per un anno[29]. Fu l’imprenditore sardo Nicola Grauso a offrirgli la possibilità di ricominciare: in quel periodo comincia a lavorare per Videolina, una piccola emittente sarda, dove conduce alcuni programmi di approfondimento. Il 14 settembre 1982 la sua carriera conosce un nuovo inizio: parte il Maurizio Costanzo Show e più tardi lavora anche per Canale 21.
Intorno alla metà degli anni ottanta decide di fondare la propria società di produzione, Fortuna Audiovisivi. Insieme con Alberto Silvestri (suo grande amico e coautore di alcuni dei suoi programmi più importanti, nonché padre del noto cantautore Daniele Silvestri), nel 1984, comincia a scrivere e a interpretare personalmente i 52 episodi di quella che si può considerare la prima Situation comedy all'italiana, Orazio, nella quale recita insieme con l'allora compagna di vita, Simona Izzo (che viene poi sostituita sul set da Emanuela Giordano quando la loro convivenza entra in crisi), Angiolina Quinterno e Alessia Fabiani, allora bambina. Sempre in questi anni collabora con il settimanale Gente in veste di critico cinematografico.
Le musiche sono composte da Paolo Pietrangeli (che è pure il regista di gran parte delle sue trasmissioni televisive) e Luigi Ceccarelli. Gli episodi vengono trasmessi settimanalmente su Canale 5 all'interno del contenitore domenicale Buona Domenica, di cui Costanzo è uno dei conduttori. La poliedricità di Costanzo si manifesta, infatti, anche in alcune sue trasmissioni televisive a carattere maggiormente "nazional-popolare" come il programma domenicale Buona Domenica, che inizialmente conduce alternandosi con Corrado (dal 13 gennaio 1985) e poi da solo, come conduttore principale, fino al 31 maggio 1987. L'esperienza di attore verrà ripetuta nel 1989 con la Situation comedy analoga Ovidio. Vi fa ritorno il 6 ottobre 1996 e vi ci rimane fino al 14 maggio 2006 come autore-presentatore, alternando alla conduzione le partecipazioni di Fiorello, Paola Barale, Claudio Lippi, Luca Laurenti, Enrico Papi, Laura Freddi e Massimo Lopez.
A partire dalle ultime edizioni da lui presiedute però, diventano ospiti fissi soubrette e personaggi dalle dubbie doti artistiche, protagonisti di reality-show e della cronaca rosa: tali presenze saranno confermate e tale filosofia verrà estremizzata, con il passaggio della conduzione del programma a Paola Perego, nel 2006. Dal 1988 comincia ad andare in onda il suo programma Taccuino di Maurizio Costanzo sull'emittente radiofonica romana Radio Dimensione Suono, che interromperà solo sul finire degli anni novanta.
Nel marzo 1992 esordisce su Canale 5 un nuovo programma di Costanzo, intitolato Guerra o pace[30], la cui sigla, Il mio nome è donna, è cantata da Lidia Martorana.
Nel 1995 viene nominato direttore artistico del Festival Città Spettacolo di Benevento, carica a cui rinuncia nel 1999.
Nel 1997 diviene direttore artistico del Teatro Ciak di Milano, che dirige fino alla stagione 1999. Nel novembre del medesimo anno diventa direttore di Canale 5, la rete ammiraglia di Mediaset, carica che ricopre fino al 3 novembre 1999.
Nel 1999 viene nominato presidente di Mediatrade, la società del gruppo Mediaset preposta a occuparsi di tutto ciò che riguarda la fiction televisiva.
Nel 2000, insieme con l'imprenditore Alessandro Benetton e alla sua banca d'affari, fonda la società Maurizio Costanzo Comunicazione. Il suo scopo dichiarato è incentrato principalmente sul mondo di Internet, proponendosi la consulenza e la gestione di tutto ciò che può riguardare la comunicazione e l'immagine di personaggi pubblici dello star system, di politici e di imprenditori. Direttore artistico di Canale 5, riveste diverse importanti cariche presso la società Mediaset e intrattiene anche rapporti di consulenza con la rete TV LA7.
«Mi sono diplomato soltanto, e invece di andare all'Università mi misi a fare il giornalista a Paese Sera. Ero volontario, come si diceva allora. Cioè lavoravo e non pigliavo una lira.»
Ciò non gli ha impedito di insegnare, a partire dal 1996, alla Facoltà di Scienze della comunicazione dell'Università La Sapienza di Roma (nell'anno accademico 2008-2009 ha avuto l'affidamento di Teoria e applicazioni del linguaggio televisivo e il Laboratorio sui formati e i generi televisivi).[33] Durante la sua pluridecennale carriera giornalistica può vantare collaborazioni con alcuni dei più importanti quotidiani e settimanali nazionali come Corriere della Sera, Il Mattino, La Stampa, Epoca. Fino al novembre 1997 tiene anche rubriche su Gioia e Film tv.
Dai primi anni duemila scrive per il quotidiano Il Messaggero (cura una rubrica quotidiana denominata il Diario), e per i settimanali Gente e Panorama.[22] Dal 2007 collabora anche con Il Riformista.
Nel 2004 è anche uno dei fondatori e collaboratori del quotidiano sportivo Il Romanista, giornale dedicato unicamente alla società calcistica Roma, di cui Costanzo si dichiara essere tifosissimo e che ritiene uno degli unici punti fermi nella propria vita. Sempre nel 2004 pubblica un libro edito da Mondadori, Chi mi credo di essere, nel quale si confessa apertamente su svariati temi anche relativi al suo passato, con la collaborazione del giornalista Giancarlo Dotto.[22]
Il 12 gennaio 2005 chiude il Maurizio Costanzo Show per protesta contro lo sforamento dei programmi di prima serata che lo costringevano ad andare in onda a tarda notte. Con il programma mattutino Tutte le mattine, iniziato il 19 aprile 2004,[34] Costanzo unisce il talk show all'attualità. Il Maurizio Costanzo Show riprende il 16 settembre 2005 sul canale digitale terrestre di Mediaset.[35]
Dal 14 maggio 2006, lasciata Buona Domenica, Costanzo si riserva la fascia preserale domenicale con Conversando, programma di interviste e attualità.[36]
È presente su Italia 1 con Altrove - Liberi di sperare, trasmissione dedicata alla vita nelle carceri.
Infine su Rete 4 cura una rubrica intitolata Il grande cinema italiano dove vengono presentate famose pellicole italiane del passato che vengono poi trasmesse.Dal 18 settembre 2006 Tutte le mattine si trasforma e slitta: diventa pomeridiano, viene introdotto il pubblico e il nome cambia in Buon pomeriggio,[37] già titolo di un suo fortunato programma radiofonico degli anni settanta condotto in coppia con Dina Luce.
Nel 2006 vede la luce anche un altro libro edito da Mondadori, dal titolo E che sarà mai?.[22]
Il 7 gennaio 2007 conclude il programma Conversando per riproporre l'11 gennaio il Maurizio Costanzo Show, ogni giovedì sempre su Canale 5.[38] Da aprile dello stesso anno conduce su Rai Radio 1 la trasmissione L'uomo della notte dalle 00.20 circa all'una, alternando telefonate, musica e riflessioni su temi d'attualità contattando periodicamente il professor Angelo Vescovi per gli sviluppi della ricerca sulle cellule staminali. Dal 2009 ha anche introdotto diverse rubriche: Poetando, dedicata alla lettura di brevi poesie di autori ancora sconosciuti; tra questi spesso viene nominato il misterioso Ugo Straniero che, secondo molti ascoltatori, è un poeta inesistente ma solo lo pseudonimo con cui lo stesso Costanzo firmerebbe le sue stesse poesie, di cui riuscì a pubblicarne 92 in un primo libro. Del 2010 la rubrica Diariando, in cui viene letta una pagina del Diario personale inviata dallo stesso scrittore alla redazione, e del 2011 Letterando nella quale vengono lette alcune lettere ritenute di particolare importanza personale dalla persona che le invia alla stessa redazione.
Nel 2007 assume la responsabilità di direttore artistico del Teatro Brancaccio di Roma, sostituendo nel ruolo l'attore Gigi Proietti, dopo un suo polemico siluramento.
All'inizio del 2008 accetta di diventare direttore artistico della Fondazione Teatro di Latina. Sempre nel 2008 sostituisce nel compito di direttore artistico del Todi Arte Festival l'attrice Simona Marchini, a seguito di un altro polemico allontanamento.
L'11 ottobre 2009, nell'ambito televisivo, conduce l'ultima edizione del noto Maurizio Costanzo Show, in onda per due sere a settimana, riproponendo in ogni puntata filmati tratti dalle precedenti edizioni e commentandoli in studio con Alfonso Signorini e i protagonisti dei filmati. Contemporaneamente annuncia di aver firmato un contratto che lo vedrà tornare, dopo quasi trent'anni di assenza, in Rai, dove sarà autore e conduttore del programma di Rai 1 Memorie dal bianco e nero[39] insieme con Enrico Vaime. Dal 2009 torna anche su Rai Radio 1.
A partire dal 13 settembre 2010 torna alla conduzione del programma Bontà loro che va a sostituire proprio Bontà sua: vengono quindi inseriti più ospiti rispetto al formato precedente, la trasmissione viene poi chiusa il 14 febbraio 2011 a causa dei bassi ascolti. Poche settimane più tardi, il conduttore è tornato in video nel preserale di Rai 2 con Maurizio Costanzo Talk, e conduce il sabato in seconda serata su Rai 1 la trasmissione Italia mia con Enrico Vaime. Sempre dagli anni duemiladieci, la sua rubrica Diario approda sull'altro principale quotidiano romano, Il Tempo. Sempre su questa testata, oltre che sul quotidiano Libero, di proprietà dello stesso editore, cura anche la rubrica di critica televisiva Buona Tv a Tutti.
Da novembre 2011 conduce Di che talento sei?, trasmesso al sabato in seconda serata su Rai 1. Nello stesso anno è anche opinionista fisso sull'emittente radiofonica romana Radio Manà Manà.
Dal maggio 2012 Costanzo conduce Italia in 4D su Rai Storia e S'è fatta notte su Rai 1. Nel giugno 2012 Maurizio Costanzo diventa il direttore artistico di Vero. Sempre in questo anno torna anche a proporsi in vesti di paroliere, firmando per Marcella Bella il brano Da quando mi hai lasciata, incluso nell'album Femmina Bella, con il quale l'interprete catanese festeggia i 40 anni di carriera.
Dal giugno 2013 è editorialista del Corriere dell'Umbria e delle altre edizioni dei quotidiani che fanno parte del gruppo editoriale perugino: sua la rubrica settimanale di prima pagina La domenica col baffo. Dal 9 settembre al 21 luglio dell'anno dopo, conduce su RTL 102.5 la prima edizione del Radio Costanzo Show, insieme con Pierluigi Diaco e Jolanda Granato, in onda ogni lunedì.
Dal 3 aprile 2014 conduce su San Marino RTVScusi, mi racconta San Marino? dove nei dieci appuntamenti intervista personaggi italiani legati alla Repubblica del Titano. Contemporaneamente è ospite ricorrente di Domenica in dove insieme con la conduttrice Mara Venier ricorda i personaggi più importanti della storia del piccolo schermo.
Dal 9 dello stesso anno maggio torna a Mediaset dove realizza 40 appuntamenti in seconda serata con il meglio del Maurizio Costanzo show intitolato Maurizio Costanzo Show - La storia. Programmato inizialmente esclusivamente per la rete tematica Mediaset Extra, dal 7 luglio viene promosso con una puntata settimanale su Canale 5. Dal 13 settembre è al timone di una nuova edizione di S'è fatta notte insieme con Enrico Vaime andando in onda in seconda serata, prima, dopo il varietà di Massimo RanieriSogno e son desto, e successivamente, dopo la decima edizione di Ballando con le stelle.[40]
Dal 12 aprile 2015 va di nuovo in onda il Maurizio Costanzo Show su Rete 4 in prima serata la domenica sera con quattro puntate. Il giornalista prosegue anche la collaborazione con il servizio pubblico televisivo, tornando su Rai Storia con Bella storia e su Rai Premium con Memory dove racconta in seconda serata la storia degli sceneggiati Rai.
Da settembre torna dopo 11 anni alla domenica pomeriggio come autore e personaggio fisso di Domenica In. Contemporaneamente tiene la rubrica Domande e risposte - il commento di Costanzo e Le pagelle TV di Costanzo sul settimanale Nuovo, per Cairo Editore.
Il 6 ottobre 2016 inizia su Canale 5 L'intervista, riscuotendo ascolti tali da battere il programma concorrente di Rai 1Petrolio.[41] È ospite ricorrente a DiMartedì su LA7.
Il 2 gennaio 2017 lascia Rtl 102.5 chiudendo il Radio Costanzo Show, che trasloca quindi su Radio 105, in co-conduzione con Carlotta Quadri, con la quale, dopo l'esperienza a Rai Isoradio,[42] conduce Facciamo finta che su R101,[43] trasmesso fino al giorno prima della sua morte.
Dal 10 giugno 2021 al 22 febbraio 2022 è stato responsabile per le strategie di comunicazione della Roma, squadra di cui è sempre stato tifoso.[44][45]
Ad un anno dalla sua morte, il 20 febbraio 2024, al Teatro Parioli è stata dedicata una serata speciale a Costanzo, presentata da Fabio Fazio, in cui è stata presente anche la sua ultima moglie Maria De Filippi e altri personaggi dello spettacolo; in quell'occasione, il teatro ha cambiato nome in "Parioli-Costanzo".[46][47]
Morte
Muore il 24 febbraio 2023 presso la clinica Paideia di Roma, dove era ricoverato da alcuni giorni, per un intervento, all'età di 84 anni.[48] La camera ardente viene allestita nella sala della Protomoteca del Palazzo Senatorio in Campidoglio, mentre il solenne funerale, trasmesso in diretta TV da Rai 1 e Canale 5, viene svolto tre giorni dopo nella basilica di Santa Maria in Montesanto in piazza del Popolo. Tanti esponenti del mondo delle istituzioni, della cultura, del giornalismo, dello spettacolo e gente comune gli hanno reso omaggio. Al termine della cerimonia il corteo funebre sfila davanti al Teatro Parioli e la salma viene tumulata presso il cimitero del Verano.[49][50]
Vita privata
Le prime nozze furono con la fotoreporter Lori Sammartino (1924-1971), ma il matrimonio, celebrato l'11 gennaio 1963, terminò in meno di un anno. Dal 1973 al 1984 è stato coniugato con la giornalista Flaminia Morandi, dalla quale ha avuto due figli: Camilla e Saverio, oggi regista cinematografico e di serie televisive. Costanzo e la Morandi si sono poi separati alla fine degli anni settanta. Nel 1978 ha iniziato una relazione con l'attrice, regista, sceneggiatrice e doppiatrice Simona Izzo, con la quale ha convissuto dal 1983 al 1985. Il 7 giugno 1989 si è sposato con la conduttrice televisiva Marta Flavi, a cui era legato sentimentalmente dal 1986, dalla quale si è separato alla fine del 1990 ed ha poi divorziato nel 1995. Infine il 28 agosto 1995, giorno del suo 57º compleanno, si è sposato con Maria De Filippi, sua compagna dal gennaio 1990, alla quale è rimasto legato fino alla morte.[51] Il matrimonio venne celebrato con rito civile presso il comune di Roma dall'allora sindaco Francesco Rutelli. Nel 2002 la coppia prese in affido Gabriele, un ragazzo all’epoca di dieci anni, che adotterà poi nel 2004.
Nel 2024 la moglie, Maria De Filippi, smentendo false notizie diffuse in rete, ha rivelato di aver rinunciato all'eredità del marito a favore dei suoi figli e di quello che insieme avevano adottato[55].
L'attività politica e massonica
Nel 1981, direttore del neonato telegiornale Contatto (primo notiziario nazionale non Rai in onda sull'emittente della RizzoliPIN - Primarete Indipendente), viene coinvolto nello scandalo del ritrovamento della lista degli aderenti alla loggia massonica P2. La sua tessera è la numero 1819 (il suo fascicolo il numero 626) con la qualifica massonica di maestro. Inizialmente nega con decisione l'appartenenza alla loggia (sebbene solo pochi mesi prima avesse fatto sensazione una sua intervista a Licio Gelli, pubblicata sul Corriere della Sera[56]), poi sostiene di essere stato iscritto a sua insaputa, infine ammette la sua partecipazione in un'intervista a Giampaolo Pansa, rilasciata al quotidiano la Repubblica.[57] Tale ammissione è stata definitivamente ribadita dallo stesso Costanzo di fronte alla Corte d'assise, durante il processo ai capi della loggia massonica, accusati di cospirazione politica.[58]
Contrariamente a quanto afferma il giornalista però, rimane traccia del suo sostegno al Piano di Rinascita Democratica ordito dalla P2: su iniziativa di Angelo Rizzoli e Bruno Tassan Din, anch'essi piduisti, nel 1979 Costanzo dirige il tabloid L'Occhio, un giornale che surrettiziamente spiana la strada ad una svolta manu militari della politica italiana, come denunciato dal dott. Raffaele Fiengo nel documentario "P2 Story" (di Giuseppe Ferrara, Rai 1985): in un articolo sulla vicenda del rapimento del giudice Giovanni D'Urso, per esempio, il giornale propone l'intervento dell'esercito e auspica la sospensione dei diritti costituzionali in materia di libertà: dopo le critiche subite dai suoi colleghi, Costanzo finisce col ritirare l'articolo dalla pubblicazione, affermando di "essersi impazzito".
Nel 1976 si candida con il Partito Radicale per entrare in Parlamento ma non è eletto.[59]
L'impegno contro la mafia e l'attentato di via Fauro
Amico del giudice Giovanni Falcone, ospite alle sue trasmissioni, Costanzo si impegnò come uomo e giornalista nella lotta alla mafia. In seguito all'omicidio di Libero Grassi, appena un mese dopo, Costanzo e Michele Santoro realizzarono una maratona Rai-Fininvest contro la mafia. Memorabile rimase la scena in cui Costanzo bruciò in diretta una maglietta con scritto "Mafia made in Italy". Proprio questo suo impegno sembra essere la causa, il 14 maggio 1993, di un attentato: una Fiat Uno imbottita di novanta chilogrammi di tritolo esplose a Roma in via Ruggero Fauro (vicino al Teatro Parioli).
Al momento dell'esplosione erano in transito due autovetture: una Mercedes blu, presa a nolo la mattina stessa, condotta da Stefano Degni, su cui sedevano Maurizio Costanzo (di ritorno dalle registrazioni del Maurizio Costanzo Show) e la sua compagna Maria De Filippi e, a brevissima distanza, una Lancia Thema con a bordo le guardie del corpo Fabio De Palo (rimasto lievemente ferito) e Aldo Re (che subì lesioni legate allo shock).[60] Fortunatamente, non ci furono vittime e gli occupanti della Mercedes rimasero illesi per un ritardo nello scoppio causato dal telecomando e per un muretto di una scuola che fece da protezione all'automobile blindata di Costanzo.[60] Le indagini successive e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia accertarono che gli autori dell'attentato erano alcuni mafiosi di Brancaccio e che Costanzo era uno dei principali obiettivi da eliminare per Cosa nostra a causa delle sue trasmissioni.[61] Dal momento dell'attentato, Maurizio Costanzo ha vissuto sotto un protocollo di protezione che prevedeva inizialmente cinque uomini di scorta, in seguito ridotti a due.[62] Il 26 settembre 2019 la Procura Toscana ha reso noto di ipotizzare il coinvolgimento diretto di Silvio Berlusconi nell'attentato, in qualità di mandante.[63]
Nel 1996, durante una puntata del Maurizio Costanzo Show, su Canale 5, Loredana Di Bella ha parlato della sua vita privata e anche del suo ex marito Giuseppe Campagna, un medico dentista. In questo modo, Maurizio Costanzo ha concorso nella lesione del diritto al riserbo del marito. Per questo motivo, la di Bella, Costanzo e RTI (la società produttrice del programma) vennero condannati a pagare 30 milioni, più gli interessi, oltre le spese di giudizio di 8 520 000 lire e quelle di pubblicazione del dispositivo della sentenza di alcuni giornali. Maurizio Costanzo ha commentato questa sentenza con le seguenti parole:
"Rispetto ovviamente il giudizio del magistrato, sentirò l'avvocato e naturalmente ci appelleremo. A memoria, a proposito della puntata interessata, mi sembra di essermi dissociato dalla signora quando le sue accuse diventavano troppo circostanziate: d'altra parte, ogni sera il mio programma dà spazio a tanti ospiti e anzi mi sembra che il tasso di problemi sia bassissimo rispetto al numero dei casi affrontati".[65]
Altre attività
Costanzo possedeva aziende specializzate nella comunicazione e nell'immagine e opera per conto di aziende e personaggi pubblici (ha curato, tra l'altro, l'immagine dell'ex presidente della Camera dei deputati, Irene Pivetti, e dell'ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli).[66] Si è occupato anche di formazione: insieme con Ateneo Impresa ha creato una scuola di comunicazione[67].
Negli anni ottanta diventa testimonial della marca di camicie Dino Erre Collofit per la quale gira diversi spot.[68][69] Assieme alla moglie Maria De Filippi ha creato una società di produzione, la Fascino PGT, che produce i programmi della coppia. Nel 2008, regala la sua quota di partecipazione alla moglie, che diventa così proprietaria della società a metà con Mediaset.[70]
Nel giugno 2007 ha suscitato scalpore la notizia secondo cui al presentatore sono stati versati dalla Telecom sette milioni di euro per le sue attività di consulenza.[71] La scoperta, fatta dalla Guardia di Finanza nell'ambito delle indagini condotte sulle spese sostenute dal gruppo telefonico, è stata confermata dallo stesso Costanzo, il quale ha sostenuto la regolarità di queste operazioni.[71] Le Fiamme Gialle non hanno tuttavia trovato alcuna traccia delle prestazioni professionali che avrebbero dovuto giustificare simili esborsi.[71] Nel marzo 2010 Costanzo diviene direttore responsabile della collana Giallo Mondadori.[72][73]
Opere
Ho ucciso la morte, Roma, G. Semerano, 1958.
Due minuti di silenzio, Roma, Canesi Editore, 1963.
L'amore in provincia. Confessioni al microfono, Milano, Sugar, 1973.
Stasera amore. Le storie di sesso e sentimento di molti italiani che avete visto su Retequattro. Da un'idea di Aurelio De Laurentiis, Milano, A. Mondadori, 1983.
Di amori ne ho avuti tanti. Una hostess. Gli italiani raccontano la loro vita, Milano, A. Mondadori, 1984.
Però che brutta paura. Un maresciallo di p.s. Gli italiani raccontano la loro vita, Milano, A. Mondadori, 1984.
E qui comincia l'avventura. Un giovane. Gli italiani raccontano la loro vita, Milano, A. Mondadori, 1984.
Che succederà dopo la pensione? Un cameriere. Gli italiani raccontano la loro vita, Milano, A. Mondadori, 1984.
Smemorie, Milano, Rizzoli, 1984.
Caro Babbo Natale, Milano, Bompiani, 1986.
Il resto è vita, Milano, Rizzoli, 1986.
Alfredino. Il pozzo dei troppi misteri, Milano, A. Mondadori, 1987.
Orazio. Diario di un uomo straordinariamente normale, con Alberto Silvestri, Milano, A. Mondadori, 1987.
Racconti d'amore, Milano, A. Mondadori, 1988.
Teatro. Ovvero il fascino discreto della parola, Roma, Gremese, 1990.
Bella Italia. Perché le leghe?, Milano, Rusconi, 1991.
Dove andiamo. Riflessioni a sipario chiuso, Milano, A. Mondadori, 1995.
Dietro l'angolo. Riflessioni per un anno, Milano, A. Mondadori, 1996.
La televisione è piccola, Milano, Baldini & Castoldi, 1996.
Un paese anormale. L'Italia che non ci piace, Milano, A. Mondadori, 1999.
Show. Vent'anni di storie e di personaggi, Milano, A. Mondadori, 2001.
La TV secondo me. Il futuro della televisione nella rivoluzione digitale, Milano, Il sole-24 ore, 2002.
«Interessante anche l'originale televisivo proposto per la rubrica Vivere insieme, curata da Ugo Sciascia, un copione di Maurizio Costanzo messo in scena da un nuovo regista, Claudio Triscoli»
^COSTANZO, LAUREATO O DIPLOMATO?, su sorrisi.com. URL consultato il 14 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2009).
^Maurizio Costanzo, su comunicazione.uniroma1.it. URL consultato il 14 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2009).
^La Sciarelli riapre la stagione tv, su archiviostorico.corriere.it, 12 settembre 2004. URL consultato il 14 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2011).
^Arriva Costanzo al posto di "Verissimo", su archiviostorico.corriere.it, 29 maggio 2006. URL consultato il 14 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2011).
^ Claudio Oreste Menafra, Dove sarà sepolto Maurizio Costanzo? Oggi i funerali in diretta su Canale 5, in Il Corriere della Città, 27 febbraio 2023.
^ Redazione, Maurizio Costanzo funerali diretta, le lacrime di Maria De Filippi. Il corteo funebre al teatro Parioli per l'ultimo suo "Show"., in Il Messaggero, 27 febbraio 2023.
^"La Repubblica", 5 giugno 1981. Costanzo dichiarò di essersi iscritto dopo esser stato presentato a Gelli da Fabrizio Trecca, suo medico personale, reclutatore e capo dell'organizzazione della P2 nel Lazio.
^ab" l'obiettivo era proprio Costanzo ", su archiviostorico.corriere.it, 16 maggio 1993. URL consultato il 14 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2009).
Riccardo Bocca, Maurizio Costanzo Shock. Affari, potere, alcova: i retroscena del telegiornalista più famoso d'Italia, Milano, Kaos, 1996.
Alda Merini, Lettera a Maurizio Costanzo, Faloppio, Lietocollelibri, 2001.
Paolo Ares Morelli, Risposta a Maurizio Costanzo. Talk show, reality show, informazione spettacolo fanno della televisione la nuova religione, s.l., L&M, 2004.
В Википедии есть статьи о других людях с именем Тойбер, Клаус. Клаус Тойбернем. Klaus Teuber Дата рождения 25 июня 1952(1952-06-25) Место рождения Рай-Брайтенбах[d], Бройберг, Оденвальд, Дармштадт, Гессен, ФРГ Дата смерти 1 апреля 2023(2023-04-01)[1] (70 лет) Страна Германия Род деят
Laura Autor GiorgioneCreación 1506Ubicación Museo de Historia del Arte de Viena (Austria)Material Óleo, Lienzo y TablaTécnica Óleo sobre tela pegada sobre tablaDimensiones 410 milímetros x 336 milímetros[editar datos en Wikidata] El retrato femenino conocido como Laura es una pintura al óleo sobre lienzo pegado sobre tabla (41 x 33,5 cm) de Giorgione, firmada y datada en 1506 sobre el reverso, y conservada en el Kunsthistorisches Museum de Viena. Es la única obra autó...
Село Хін Тахларвірм. Հին Թաղլար Координати 39°30′27″ пн. ш. 46°49′25″ сх. д.H G O Країна Нагірно-Карабаська Республіка Нагірно-Карабаська РеспублікаРайон ГадрутськийВисота центру 1578 мНаселення 168 осіб (2005)Національний склад вірмениКонфесійний склад В...
Judge of Supreme Court of India This biography of a living person needs additional citations for verification. Please help by adding reliable sources. Contentious material about living persons that is unsourced or poorly sourced must be removed immediately from the article and its talk page, especially if potentially libelous.Find sources: Sandeep Mehta – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (February 2023) (Learn how and when to remove this tem...
Fresque du Voortrekker Monument de Pretoria représentant la signature du traité entre Piet Retief et le roi Dingane suivie de la scène illustrant le massacre de Retief et de ses compagnons Le massacre de Piet Retief et sa délégation s'est traduit par l'assassinat d'une centaine de Voortrekkers dont Piet Retief par le roi zoulou Dingane le 6 février 1838 dans ce qui est aujourd'hui le KwaZulu-Natal, en Afrique du Sud. Déroulement des événements Résumé Les Voortrekkers, dirigés par ...
This article has multiple issues. Please help improve it or discuss these issues on the talk page. (Learn how and when to remove these template messages) This article includes a list of general references, but it lacks sufficient corresponding inline citations. Please help to improve this article by introducing more precise citations. (May 2009) (Learn how and when to remove this template message) This article relies excessively on references to primary sources. Please improve this article by...
State highway in New York, US For the Interstate Highway in the Buffalo–Niagara Falls metropolitan area, see Interstate 190 (New York). New York State Route 190NY 190 highlighted in red and NY 971L in blueRoute informationMaintained by NYSDOTLength31.84 mi[1] (51.24 km)Existed1930[2]–presentMajor junctionsWest end NY 374 in BellmontMajor intersections US 11 in EllenburgEast end NY 3 in Plattsburgh LocationCountryUnited StatesSta...
Number of subsets of a given size nCk redirects here. For other uses, see NCK (disambiguation). The binomial coefficients can be arranged to form Pascal's triangle, in which each entry is the sum of the two immediately above. Visualisation of binomial expansion up to the 4th power In mathematics, the binomial coefficients are the positive integers that occur as coefficients in the binomial theorem. Commonly, a binomial coefficient is indexed by a pair of integers n ≥ k ≥ 0 and is written ...
United States historic placeSodom SchoolhouseU.S. National Register of Historic PlacesPennsylvania state historical marker Show map of PennsylvaniaShow map of the United StatesNearest cityLewisburg, PennsylvaniaCoordinates40°57′57″N 76°49′38″W / 40.96583°N 76.82722°W / 40.96583; -76.82722Area3 acres (1.2 ha)Built1835Architectural styleOctagon ModeNRHP reference No.74001799 [1]Significant datesAdded to NRHP12 February 1974Designat...
Canadian naval Flag officer and opponent of unification William Moss LandymoreLandymore in 1964Born31 July 1916Brantford, OntarioDied27 November 2008Halifax, Nova ScotiaAllegiance CanadaService/branch Royal Canadian Navy Canadian ForcesYears of service1936–1967RankRear-AdmiralBattles/warsSecond World War Battle of the Atlantic Battle of Okinawa Korean WarAwards MID (3) OBE Canadian Forces' Decoration (CD) with two bars Naval General Service Medal (GVI) with BAR Palestine 1939...
This article has multiple issues. Please help improve it or discuss these issues on the talk page. (Learn how and when to remove these template messages) This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: The Legend of the Mystical Ninja – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (August 2012) (Learn how and...
Pandemi COVID-19 di ArubaPenyakitCOVID-19Galur virusSARS-CoV-2LokasiArubaTanggal kemunculan13 Maret 2020(3 tahun, 8 bulan, 2 minggu dan 1 hari)AsalWuhan, Hubei, TiongkokKasus terkonfirmasi2.589[1] (2020-09-07)Kasus dirawat1.281Kasus sembuh1.293Kematian15Situs web resmiarubacovid19.org Pandemi COVID-19 di Aruba adalah baguian dari pandemi viral penyakit koronavirus 2019 (COVID-19), yang terdokumentasi untuk pertama kali di Aruba pada 13 Maret 2020. Pada 29 Mei, selu...
1970 song by Joni Mitchell For other uses, see Circle game (disambiguation). The Circle GameSong by Joni Mitchellfrom the album Ladies of the Canyon Released1970StudioA&M, Hollywood, CaliforniaGenreFolk rockLength4:51LabelRepriseSongwriter(s)Joni MitchellProducer(s)Joni MitchellMusic videoThe Circle Game on YouTube The Circle Game is a song by Canadian singer-songwriter Joni Mitchell composed in 1966. One of her most-covered songs, it was originally recorded by Ian & Sylvia and Buffy ...
У этого термина существуют и другие значения, см. Мачете (значения). Мачете «боло». Маче́те (исп. machete) — длинный (часто более 50 см), обычно тонкий (до 3 мм) и широкий тесак. Клинок с односторонней заточкой, выпуклым лезвием, иногда с загнутым к лезвию остриём. В испанском ...
This article is about the politician. For the musician, see Stephen Gilchrist. Canadian politician Steve GilchristOntario MPPIn office1995–2003Preceded byBob FrankfordSucceeded byMary Anne ChambersConstituencyScarborough East Personal detailsBorn (1954-07-07) July 7, 1954 (age 69)Toronto, OntarioPolitical partyProgressive ConservativeOccupationBusinessman Steve Gilchrist (born July 7, 1954) is a former politician in Ontario, Canada. He was a Progressive Conservative member of the Legis...
Norwegian political party This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Pensioners' Party Norway – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (September 2017) (Learn how and when to remove this template message) Pensioners' Party PensjonistpartietLeaderKurt Johhny Hæggernes (2023)Founded1985Headquar...