Attivo come giornalista, autore televisivo e conduttore radiofonico fin dagli anni settanta, ha raggiunto la notorietà presso il pubblico alla fine degli anni novanta quando, scoperto da Maurizio Costanzo, ha preso parte a numerose puntate del Maurizio Costanzo Show, dove si è distinto sia perché si presentava al pubblico televisivo sempre in veste di drag queen, con abiti stravaganti e parrucche color platino, sia per l'umorismo tagliente e la sfrontatezza con la quale si esprimeva durante la trasmissione.
Nel corso della carriera ha anche pubblicato alcuni libri e inciso due dischi, arrivando a calcare il palco del Festival di Sanremo per due volte, nel 2012 (come ospite dei Matia Bazar) e nel 2015 (in qualità di concorrente in coppia con Grazia Di Michele) con il brano Io sono una finestra.
Biografia
Esordi
Nato da una famiglia contadina trasferitasi a Parma, si è diplomato all'Istituto Magistrale discutendo una tesina su Gli indifferenti di Alberto Moravia e una canzone di Roberto Vecchioni[1]. Come primo mestiere fece il garzone di fruttivendolo, trovando poi occupazione come giornalista per la carta stampata e la radio. Negli anni settanta ha fatto parte del collettivo canoro en travesti delle Pumitrozzole, che si esibiva in eventi, discoteche e feste danzanti. Nel 1986 ha partecipato, sempre con le Pumitrozzole, alla realizzazione dei cori dell'album della cantautrice Giuni Russo, Giuni, sua amica anche nella vita. Arrivato a Milano, divenne autore televisivo collaborando a due edizioni del Festivalbar e a Rock Cafè, in onda su Rai 2, condotto da Benedetta Mazzini.
Anni novanta
Nel 1997 ha condotto lo speciale per il Festival di Sanremo di Rai 2Sanremo in aria, insieme a La Pina, Matteo Bordone e Marisa Passera. In attività come conduttore radiofonico fin dagli anni settanta su alcune emittenti regionali e in particolar modo su Radio Parma, dopo un breve periodo sul network radiofonico Station One è entrato a far parte di Radio Deejay dal gennaio 1999 conducendo una trasmissione intitolata Platinews.[2] Nello stesso periodo gli fu affidata una rubrica di critica televisiva all'interno di Target, trasmissione di Canale 5,[2] e fu notato da Maurizio Costanzo, il successo televisivo arrivò con la partecipazione al Maurizio Costanzo Show, dove si distinse sia perché sempre rigorosamente nelle vesti di drag queen con lo pseudonimo Platinette, sia per la schiettezza con la quale si esprimeva all'interno della trasmissione.[3]
Platinette è la prima drag queen ad arrivare al grande pubblico in Italia e la prima ad aprire la strada ad altri personaggi simili nel mondo della musica e dello spettacolo mainstream.[senza fonte] Sempre nel 1999 pubblicò per la P-Nuts di Giorgio BozzoDa viva - Volume I, album composto da diciotto cover di canzoni pop italiane dei trent'anni precedenti. Alla registrazione del disco parteciparono altri artisti quali La Pina, Ambra Angiolini e Wilma Goich. Il primo singolo estratto dall'album è stato Una per tutti, versione transessuale di Uno per tutte di Tony Renis.
Anni duemila
Nei primissimi anni duemila, dopo una stagione in onda nella fascia del tardo pomeriggio si stabilì definitivamente nell'orario mattutino di Radio Deejay, dove dal 2001 ha condotto la trasmissione Casa Platinette, poi rinominato Platinissima, tra le 7 e le 9. Rimase in questa collocazione oraria fino al giugno del 2010. Nel 2001, sul nascente canale televisivo LA7 condusse il programma satirico Fascia protetta con la collaborazione di Roberta Lanfranchi e l'autore televisivo Paolo Mosca. Nello stesso anno ha condotto un talk show dedicato al Grande Fratello in onda su Stream TV, burrascosamente interrotto (e poi alcuni anni dopo riproposto sul digitale terrestre Mediaset) a causa di una polemica tra il conduttore e l'allora Ministro delle ComunicazioniMaurizio Gasparri.[3]
Nel maggio 2002 ha pubblicato il libro umoristico Finocchie, che sviluppa fra il serio e il faceto il tema dell'omosessualità. Un secondo libro autobiografico, intitolato Tutto di me, è stato pubblicato da Sonzogno nel 2005. A febbraio 2003 insieme a Benedetta Mazzini ha interpretato in teatro la commedia umoristica Bigodini, scritta da Matteo B. Bianchi. Nello stesso periodo ha collaborato con Buona Domenica, trasmissione cui prenderà parte anche negli anni successivi come presenza fissa.[3] Nell'inverno del 2004 ha condotto la trasmissione di prima serata Bisturi! Nessuno è perfetto, trasmessa su Italia 1, al fianco di Irene Pivetti.[3]
Nel 2005 incise una cover del brano L'elefante gay di Gianni Greco, originalmente cantata da Erika Mannelli nel 1984 all'Ambrogino di Milano, concorso canoro per bambini. La pubblicazione avvenne il 21 luglio dello stesso anno all'interno della raccolta Pride Compilation pubblicata dalla Deltadischi. Dal 2006 ha partecipato come membro della giuria al programma serale Amici di Maria De Filippi, esperienza durata per diverse stagioni. Nello stesso anno ha partecipato al film H2Odio. Nel 2009 è stato ospite d'onore al Premio Donida, dedicato al maestro Carlo Donida, e nello stesso anno è stato nel cast fisso del programma domenicale di Canale 5Domenica Cinque, condotto da Barbara D'Urso, dove si occupava di una rubrica musicale. Questo impegno terminò nel 2010, quando entrò a far parte del cast fisso della seconda edizione del reality La pupa e il secchione nel ruolo di giurato, ruolo che aveva ricoperto anche nel 2006 durante la prima edizione della trasmissione.
Anni duemiladieci
Nell'autunno 2010, il talk radiofonico Platinissima passò dalla fascia del mattino al drive time serale, andando in onda dalle 18:30. Nella stagione successiva, 2011/2012, la trasmissione fu trasmessa anche in televisione, andando in onda in contemporanea su Radio Deejay e su Deejay TV, con il titolo Platinissima presenta Good Evening.[4] Si rivelò essere tuttavia l'ultima edizione del programma su Radio Deejay, terminata nel giugno 2012 e che segnò la conclusione del rapporto con l'emittente milanese.[5] Il 17 febbraio 2012 ha duettato con Silvia Mezzanotte dei Matia Bazar al Festival di Sanremo 2012 nella canzone Sei tu, mentre il 31 marzo dello stesso anno ha partecipato come membro della giuria tecnica, e quindi non più come opinionista, in Amici di Maria De Filippi. Dal successivo mese di settembre è passato a Radio Monte Carlo, dove per la stagione 2012/2013 è tornato alla conduzione di una trasmissione in onda nel primo mattino con Plati-Network.[6] Il 23 ottobre 2012 ha pubblicato il secondo album discografico Perle coltivate, contenente dodici cover di brani pop, con cui rende omaggio ad alcune grandi artiste italiane, e il brano inedito Pazza in duetto con Gennaro Cosmo Parlato. Tra le canzoni presenti nell'album vi è il contributo dell'amica Giuni Russo, alla quale viene dedicato l'intero lavoro discografico e con cui duetta "virtualmente" in una nuova versione dance di Aprite le finestre. Altri duetti presenti nel disco sono con Grazia Di Michele, Aida Cooper, Caterina Caselli, Orietta Berti, Virginiana Miller, Marcella Bella, Iva Zanicchi, Betty Curtis, Ornella Vanoni e Mina. Ogni brano rappresenta un pezzo di storia personale per Coruzzi[non chiaro].
Dopo aver terminato dopo appena un anno l'esperienza radiofonica su Radio Monte Carlo, nell'ottobre del 2013 è tornato in onda su Radio Deejay dove ha condotto per due stagioni la trasmissione della domenica sera PlatiNight[7]. Nel febbraio del 2015 ha partecipato in gara al Festival di Sanremo in coppia con Grazia Di Michele con il brano Io sono una finestra, che si è classificato al sedicesimo posto della classifica finale. Dall'autunno 2015 è passato a RTL 102.5, nel quale abbandona il personaggio di "Platinette" venendo annoverato tra i conduttori con il nome anagrafico, Mauro Coruzzi.[8] Nel corso delle stagioni ha condotto trasmissioni come W l'Italia[9] e Password con Nicoletta Deponti.[10] Dal 20 febbraio 2016 ha preso parte, con il personaggio Platinette, come concorrente all'undicesima edizione del talent show di Rai 1 condotto da Milly CarlucciBallando con le stelle, in coppia con Raimondo Todaro. A causa della sua corporatura decisamente sovrappeso, nello stesso periodo si sottopone a un intervento di palloncino intragastrico per perdere peso.
Dal 24 febbraio 2017 ha condotto su La5 il cooking showLa mia grossa grassa cucina[11] ed è apparso, come Platinette, nel programma di Rai 1 Tale e quale show. Dal 2018 è entrato a far parte del cast del programma di Rai 1 ItaliaSì! Nel 2019 ha interpretato il brano Imbarazzismo in duetto con Roberta Marten, la cui musica è stata composta da Raffaele Viscuso e i testi scritti da Viscuso e Marten. Nel settembre 2019 è stata annunciata la sua mancata partecipazione alla nuova edizione del programma ItaliaSì! per motivi di salute;[12] ha partecipato come ospite a sorpresa della prima puntata, raccontando di soffrire patologicamente da diversi anni di disturbo da alimentazione incontrollata. Sempre nella stessa occasione, ha dichiarato di aver iniziato un regime di alimentazione controllata e che non può più accettare lavori di lunga durata fino alla guarigione.[13]
Anni duemilaventi
Nel 2021 ha partecipato - come Mauro Coruzzi - in qualità di concorrente alla seconda edizione de Il cantante mascherato, venendo eliminato nella terza puntata. Dopo una breve esperienza nel palinsesto notturno di RTL 102.5 con la trasmissione Nessun dorma a partire dal novembre 2021,[14] dal mese di aprile 2022 ha lasciato le frequenze nazionali per tornare stabilmente sulla regionale Radio Parma alla guida di Mauro Morning News, ogni mattina dalle 8 alle 10,[15] che in seguito ha assunto il titolo di GoodMorning Parma. La collaborazione con Radio Parma era già partita nel settembre 2020 con la conduzione, nella fascia del drive time del venerdì, la trasmissione Finalmentevenerdì.[16] Sospende l'attività radiofonica a causa di un ictus ischemico che l'ha colpito nel marzo del 2023.[17]
^ Platinette, ...E se domani... Ciao :-), su Platinette, Radio Deejay, 24 agosto 2012. URL consultato il 22 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
Andrea Jelardi, Queer TV. Omosessualità e trasgressione nella televisione italiana, Carlo Freccero (prefazione), Roma, Croce, 2007.
Andrea Jelardi e Giuseppe Farruggio, In scena en travesti. Il travestitismo nello spettacolo italiano, Vittoria Ottolenghi (divagazioni), Roma, Croce, 2009.