La località La Thuile è conosciuta per essere uno dei più rinomati comprensori sciistici della Valle d'Aosta e d'Italia. Offre un collegamento internazionale con la stazione francese di La Rosière nell'ambito dell'Espace San Bernardo.[7]
Lacs du glacier des Chavannes (2 631-2 698-2 714 m)
Lac du Rutor (2 423 m)
Lac des Saracs (2 388 m)
Lac Glacial Marginal (2 503 m)
Lacs Neufs (2 552 m)
Lac Gris (2 532 m)
Lac Vert (2 535 m)
Origini del nome
Il toponimo La Thuile, presente anche in territorio francese e svizzero, nelle regioni limitrofe, appare sotto varie forme a partire dal 1040 come Thuilia, Tuelia, La Tueilli, Tuilla, Tullia e La Tuile. Essi rifletterebbero la voce franceseTuile, ossia tegola, oppure dal cognomen latino Tullius[9].
Nel XX secolo vide combattimenti dell'esercito regolare contro la Francia quando, il 10 giugno 1940, l'Italia fascista le dichiarò guerra. Questo attacco italiano alla Francia già vinta dai tedeschi fu definito un coup de poignard dans le dos (una pugnalata alla schiena). Dopo l'8 settembre 1943 vi furono combattimenti dei partigiani italiani e francesi (maquis) contro le truppe di occupazione della Germania nazista. Il centro fu protagonista anche di un episodio avvenuto durante l'invasione francese dell'Italia, dove truppe partigiane delle Fiamme Verdi e soldati della Repubblica Sociale Italiana appartenenti alla Divisione Alpina Monterosa fermarono le truppe francesi in un'insolita alleanza fino all'arrivo delle truppe americane, che intimarono alle truppe del generale Paul-André Doyen la ritirata, che venne accettata dai francesi solo nel maggio 1945.
Nel 1964 la Società generale dell'industria svizzera avvia nel settore ricerca e sviluppo la creazione a La Thuile della stazione sciistica Valrutor. Jean de Senarclens segue il primo progetto degli impianti che non verrà poi sostenuto dagli investitori svizzeri. La stazione sciistica verrà quindi realizzata con investitori italiani.
Simboli
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 16 luglio 1996.[12]
«Partito: nel primo, di nero, alla montagna d'argento, fondata in punta, sostenente la colonna dorica, dello stesso, essa colonna cimata dalla croce latina d'oro: nel secondo, di rosso, alla croce d'argento, accantonata nel primo cantone dal giglio d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
La prima partizione dello scudo si ispira all'emblema della prevostura di Mont-Joux (Gran San Bernardo).[13] Da questa dipese, tra il 1466 e il 1752, l'ospizio di Colonne-Joux (denominazione precedente del colle del Piccolo San Bernardo), che sorge accanto alla columna Iovis, un'antica colonna romana tuttora esistente che, sino alla fine dell'Ottocento, era sormontata da una croce, oggi sostituita da una statua di san Bernardo.
Lo smalto nero dello sfondo allude alle miniere di carbone locali che rifornirono le acciaierie di Aosta dal 1928 al 1966.
La croce sabauda d'argento in campo rosso, ricorda che il territorio di La Thuile, come tutta la Valdigne, faceva parte dei territori sotto il diretto dominio dei Savoia. Il giglio d'oro è ripreso dal blasone dei nobili Du Châtelard,[14] che a La Thuile possedevano una casaforte.[15]
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di nero.
La posizione strategica della valle è ricordata dalle fortificazioni del Principe Tommaso del XVII secolo, in località Mont du Parc, lungo le quali l'esercito di casa Savoia arrestò, in due occasioni, le truppe francesi.
Nel XIX e XX secolo il Regno d'Italia costruì fortificazioni e trincee sullo spartiacque che fungeva allora da frontiera e in zone elevate più arretrate, i cui resti sono ancora oggi visibili. In località Mont du Parc, lungo la strada per il colle san Carlo, si segnala il complesso dei trinceramenti del principe Tommaso.
Le antiche miniere d'argento, antracite e carbone sono state sfruttate in particolar modo dalla Cogne di Aosta. Per il trasporto del materiale fra il 1929 e il 1962 era attiva la ferrovia La Thuile-Arpy, una linea mineraria che consentiva di trasportare l'antracite fino alla piana di Arpy per essere caricata sulla teleferica che la trasportava presso la stazione di Morgex.
La Thuile è l'ultimo comune italiano sulla strada del colle del Piccolo San Bernardo (SS26), passo storico per i collegamenti tra l'Italia e la Francia.
Su tale passo (a 2 188 m s.l.m.) si trovano infatti segni della presenza dei Salassi, popolazione pre-romana di origine celtica, che hanno lasciato il cromlech del Piccolo San Bernardo.
Ancora più numerose le costruzioni di epoca romana: mansio orientale e occidentale, fanum gallo-romano, edificio a cortile (forse un santuario), colonna di Giove (Columna Iovis in latino, Colonne de Joux in francese). In tale periodo il colle era chiamato Alpis Graia.
Nel Medioevo la colonna di Giove (4,5 m di altezza) diede il nome al colle, detto infatti Mons Minoris Iovis. Lo stesso ospizio del Piccolo San Bernardo, costruito grazie alla spinta dei monaci di Bernardo d'Aosta dopo la rovina delle mansio di epoca romana, era detto Hospitale Columnæ Iovis.
Come nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano. Il patois di La Thuile, come quello di tutta la Valdigne, è quello più influenzato dalla lingua francese.
Cultura
Biblioteche
In via Paolo Debernard 11 ha sede la biblioteca comunale.
Musei
Maison-musée Berton, nel villaggio di Entrèves, un museo dell'artigianato valdostano, dedicato alla memoria e all'opera dei fratelli Robert e Louis Berton;
Arly, Bathieu, Buic, Entrèves, Grande Golette, Les Granges, Moulin, Petite Golette, Pont Serrand, Thovex, Villaret.
Località
Faubourg, La Joux, Les Suches, Petit-Saint-Bernard, Petosan, Pierre-carrée, Preylet, Preyllon.
Alpeggi
Rutor, Plan-Veilet, La Thuilette, Terrier du Porassey, Savarettaz, Tormotte , La Tour.
Economia
Industria
Ormai concluse nel 1966 le attività estrattive (carbone), presenti in forma artigianale dal primo '800 e potenziati in forma industriale grazie alla acciaieria Cogne di Aosta nella fine degli anni venti.
Turismo
Come buona parte della Valle d'Aosta, l'economia del comune si basa sul turismo: nel periodo invernale le presenze sono dovute allo sci alpino, grazie a numerosi impianti dell'Espace San Bernardo che raggiungono la località di La Rosière in territorio francese.
La Thuile è una nota località sciistica: grazie al collegamento con la stazione sciistica francese di La Rosière, l'Espace San Bernardo (denominazione risalente al 2004) vanta un comprensorio di 160 km composto da 80 piste per la pratica dello sci alpino servite da 38 impianti a fune, tra cui 21 seggiovie, 11 skilift ed 1 cabinovia DMC, oltre a una ventina di chilometri di piste per lo sci di fondo.
Il 15 e 16 marzo 2025 La Thuile ospiterà nuovamente delle competizioni del massimo circuito mondiale: una discesa libera e un superG femminile. Le gare si disputeranno sulla Pista 3 Franco Berthod, che già ha ospitato competizioni di Coppa del mondo altre due volte, nella stagione 2016 e poi nel 2020.[23]
Galleria d'immagini
La Thuile
Note
^Consiglio Comunale, su Comune di LA THUILE (AO). URL consultato il 6 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2015).
^Stemma della Congregazione dei Canonici Regolari dei Santi Nicola e Bernardo di Mont-Joux: d'azzurro, alle due colonne d'argento, poste una accanto all'altra e fondate su due rocce del medesimo, moventi dai cantoni della punta, accostanti un cuore infiammato di rosso e sormontato dalla stella a cinque raggi d'oro.
^D'azzurro, alla porta di città aperta nel campo, addestrata da una torre merlata alla guelfa, il tutto d'argento, murato di nero, accompagnata in capo da un giglio d'oro.
^La Thuile, su araldicacivica.it. URL consultato il 17 settembre 2022.
^ Mauro Minola, Beppe Ronco, Valle d'Aosta. Castelli e fortificazioni, Varese, Macchione ed., 2002, ISBN88-8340-116-6.
^Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN978-88-7032-878-3.