Il fenilacetilene, o etinilbenzene, è un alchinoaromatico di formula C6H5-C≡CH o anche Ph-C≡CH. Deriva formalmente dal benzene per sostituzione di un atomo di idrogeno con un gruppo etinile. Può altresì essere considerato come una molecola di acetilene in cui un H è sostituito con un gruppo fenile; in ogni caso, il triplo legame (C ibrido sp) è coniugato con l'anello benzenico.
A temperatura ambiente appare come un liquido incolore, viscoso e praticamente insolubile in acqua. È miscibile con alcool ed etere, è solubile in acetone, ma poco in cloroformio.[2]
Un secondo metodo per ottenere il fenilacetilene è per trattamento dell'1,2-dibromo-1-feniletano (ottenibile per bromurazione dello stirene) con sodio metallico in ammoniaca liquida; l'ammoniuro di sodio che così si forma è una base più forte degli idrossidi alcalini ed è capace di effettuare una doppia β-eliminazione (meccanismo E2) di HBr per dare il fenilacetilene[4]:
Il fenilacetilene è un alchino terminale e, come tale, ha un idrogeno acido; il pKa estrapolato del Ph-C≡CH è 23,2[6] e quindi è anche più forte come acido dell'acetilene stesso (pKa = 25[7]). L'anione fenilacetiluro può quindi, come l'acetiluro, essere ottenuto facilmente in ambiente basico e formare fenilacetiluri metallici;[5] può anche addizionarsi facilmente al carbonio carbonilico (Addizione nucleofila al carbonile). In particolare, il fenilacetilene può dare la reazione di Mannich con la formaldeide e la dimetilammina:[8]
La bromurazione del fenilacetilene non segue un meccanismo stereospecifico e porta a una miscela di cis- e trans-dibromostirene:[10]
Ph-C≡CH + Br2 → Ph-CBr=CHBr (cis + trans)
Il fenilacetilene può essere ridotto per idrogenazione del triplo legame carbonio-carbonio. La reazione può dare come prodotti lo stirene o l'etilbenzene per reazione completa di una mole di fenilacetilene con rispettivamente una mole e due moli di idrogeno molecolare[11]:
Ph-C≡CH + H2 → Ph-CH=CH2
Ph-C≡CH + 2 H2 → Ph-CH2-CH3
ll fenilacetilene inoltre, in opportune condizioni, può dimerizzare formando un idrocarburo complesso con nome IUPAC 1,4-difenilbut-1-en-3-ino. Il fenilacetilene deve essere riscaldato a 145 °C in ambiente anidro ad atmosfera di argon ed in presenza di FeCl3, toluene, KOtBu e DMEDA:
2 Ph-C≡CH → Ph-CH=CH-C≡C-Ph
Il dimero presenta nella struttura un doppio legame carbonio-carbonio, ciò conferisce alla molecola la proprietà di esistere in due distinti isomeri: una forma cis ed una trans[12].