L'1,4-cicloesadiene è un composto endotermico (ΔHƒ° =66,1 kJ/mol[8]), ma è cineticamente piuttosto stabile se tenuto a bassa a temperatura per prevenire la polimerizzazione[9] e protetto dal contatto con l'ossigeno dell'aria, con il quale tende lentamente ad ossidarsi. Nella molecola i doppi legami sono isolati e, come tali, dovrebbero interagire solo debolmente; tuttavia, il potenziale di ionizzazione della molecola è di 8,82 eV e la sua affinità protonica ammonta a 837 kJ/mol;[10] confrontando con i corrispondenti valori per l'etene (10,51 eV; 680,5 kJ/mol[11]), si può notare come l'1,4-cicloesadiene sia alquanto più facile da ionizzare e protonare.
La sua struttura molecolare ha suscitato interesse teorico riguardo all'accoppiamento preferenziale di orbitali π: se questo avvenga attraverso i legami oppure direttamente attraverso lo spazio, con il relativo ordinamento energetico risultante.[12]
La molecola è stata indagata a più riprese[13] con la diffrazione elettronica in fase gassosa, con calcoli quantomeccanici ed anche, allo stato solido, con la diffrattometria a raggi X a bassa temperatura, oltre ad indagini spettroscopicheIR, Raman[14] e di RMN,[15] tutte e tre queste ultime concordi nell'assegnare la conformazione planare come la più probabile. Non è però del tutto chiaro se lo scheletro della molecola sia esattamente planare, ma in ogni caso sembra molto vicino a tale condizione. Assumendo planarità, come per lo più è stato fatto,[16] la simmetria della molecola sarebbe D2h, il che comporta momento dipolare nullo.
Un'indagine di diffrazione elettronica ha fornito lunghezze ed angoli di legame di seguito riportati:[17]
Sono anche riportate le distanze tra atomi Csp2 opposti nell'anello (283,0 pm), come pure quelle di atomi Csp3 opposti (298,4 pm); queste distanze sono comunque minori del doppio del raggio di van der Waals del carbonio, che è nell'intervallo 330-340 pm.[18] Gli autori propendono per lo scheletro planare ma non escludono una lieve deformazione verso una conformazione a sedia.[17]
Un'altra indagine di diffrazione elettronica riporta come preferita una conformazione a barca, con un angolo diedro di 159,3°.[19]
Un'analisi diffrattometrica ai raggi X eseguita su un monocristallo di 1,4-cicloesadiene a -120° C ha stabilito che, almeno per molecole all'interno del reticolo cristallino, lo scheletro è planare e ha fornito i seguenti parametri strutturali:[20]
r(C=C) = 131,8 pm; r(C–C) = 148,6 pm;
∠(C=C–C) = 123,5°; ∠(C–C–C) = 113,1°.
Un'indagine strutturale teorica, basata su calcoli quantomeccanici conclude che lo scheletro della molecola è planare e dà i seguenti parametri strutturali:[21]
r(C=C) = 131,7 pm; r(C–C) = 150,9 pm;
∠(C=C–C) = 123,8°; ∠(C–C–C) = 112,4°.
Infine, una indagine di spettroscopia di quantità di moto elettronica sul norbornadiene e sull'1,4-cicloesadiene è risultata, per quest'ultimo, in accordo alla conformazione planare dello scheletro e incompatibile con una conformazione a barca (simmetria molecolare C2v).[22]
Complessi metallici
Come fanno in generale le olefine, l'1,4-cicloesadiene e il suo isomero si complessano facilmente con centri metallici in bassi stati di ossidazione. Per reazione con il ferro pentacarbonile si ha l'espulsione di due carbonili (regola dei 18 elettroni) e la formazione del complesso olefinico ma con isomerizzazione a dare la diolefina coniugata (se non lo era), per cui entrambi gli isomeri danno luogo allo stesso complesso:
1,4-ciclo-C6H8 + Fe(CO)5 → (1,3-ciclo-C6H8)Fe(CO)3 + 2 CO
e una reazione analoga avviene anche con il suo analogo perfluorurato, l'octafluoro-1,4-cicloesadiene.[23] Con lo ione Ag+ si forma un complesso, ma senza isomerizzazione:[24]
Il 1,4-cicloesadiene può essere ottenuto anche per deidrobromurazione di 1,4-dibromocicloesano, tuttavia in questo modo il prodotto principale è l'isomero 1,3-cicloesadiene.[26]
Tossicità/indicazioni di sicurezza
Il 1,4-cicloesadiene è disponibile in commercio, in genere stabilizzato con butilidrossitoluene. Per rallentarne la decomposizione va tenuto sotto azoto in frigorifero.[6] È un liquido facilmente infiammabile; vanno evitate fonti di calore, fiamme e scintille. È tossico per ingestione e inalazione. Viene considerato cancerogeno e mutageno, nonché pericoloso per gli organismi acquatici.[1]
US National Institute of Standards and Technology, 1,3-Cyclohexadiene, in NIST Chemistry WebBook, 2011. URL consultato il 25 settembre 2015.
(EN) J. C. Walton e F. Portela-Cubillo, 1,4-Cyclohexadiene, in e-EROS Encyclopedia of Reagents for Organic Synthesis, 2007, DOI:10.1002/047084289X.rn00806.