Nel secondo dopoguerra, la progressiva espansione demografica ed edilizia del Villaggio dei Giornalisti e dei quartieri circostanti rese necessaria la costruzione di una nuova chiesa, per servire le necessità spirituali della zona.
Si tratta di una chiesa a navata unica, fiancheggiata da due spazi laterali di altezza molto ridotta, che danno accesso ai locali parrocchiali[1].
Il punto focale dello spazio interno è il presbiterio, sopraelevato e con illuminazione zenitale; al centro è posto un imponente baldacchino, disegnato dallo stesso Bacciocchi[1].
Completano la struttura, per ognuno dei lati della chiesa, due cappelline. In prossimità dell'ingresso, sul lato sinistro, è collocato un battistero. Sullo stesso lato dopo le due cappelline, in prossimità del presbiterio, si apre l'ingresso alla cappella della Trasfigurazione utilizzata per le celebrazioni feriali e l'adorazione eucaristica, mentre sul lato destro della navata si affaccia, sopra le due cappelline, il lungo matroneo.