Aprì i suoi studi professionali a Parma e a Salsomaggiore, cittadina dove era solito trascorrere i periodi di vacanza e dove si firmò, una delle prime opere, Poggio Diana[1]. Dopo queste prime esperienze professionale nella sua terra d'origine, si trasferì nel 1930 a Milano, dove acquisì grande notorietà con la costruzione della Torre Locatelli, alta 68 metri, nell'attuale piazza della Repubblica. Fu così definito "l'architetto dei grattacieli": infatti, all'inizio degli anni 50 ne realizzò sempre a Milano un secondo, alto 60 metri, in via Ariberto nº 1, a lato di corso Genova: la torre fa parte dell’ex complesso INAIL denominato via Ariberto-corso Genova.
Nel dopoguerra la sua fama varcò i confini nazionali, in India predispose il Piano regolatore della città di Gandidham, importante esempio di pianificazione urbana studiata per una popolazione di un milione e mezzo di abitanti, e successivamente negli Stati Uniti, realizzò la Cittadella Sacra a Boston, un'opera promossa dalla Fondazione Don Orione, finanziata dagli italo-americani e dal Governo americano[1].
Nel fondo Mappe, stampe e disegni dell'Archivio di Stato di Piacenza[4] sono conservati 28 disegni relativi al progetto per l'edificio del Liceo "Melchiorre Gioia" (1933-1937) disegnato da Bacciocchi.
Note
^abcMario Bacciocchi, su architetti.san.beniculturali.it, SAN - Portale degli archivi degli architetti. URL consultato il 10 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2017).
Dorothea Deschermeie, Avventure urbanistiche e architettoniche dell'Eni di Enrico Mattei (1953-1962). Tra progetto e strategia aziendale, Tesi di dottorato di Ricerca in Storia dell'Arte, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, 19º Ciclo, aa. 2006-2007.
Massimiliano Savorra, Mario Bacciocchi e le “invenzioni” per Enrico Mattei, in «Ark», 30, 2019, pp. 26-33 – ISSN 2240-2942