Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti l'Associazione Sportiva Roma nelle competizioni ufficiali della stagione 2000-2001.
Stagione
Nella stagione 2000-2001 la Roma di Fabio Capello vince il terzo scudetto della sua storia, al termine di un campionato condotto in testa per buona parte della stagione, la prima del nuovo millennio.
Nel maggio 2000, mentre i concittadini laziali festeggiano lo scudetto, la Roma diviene la seconda società italiana (proprio dopo i biancocelesti) a venire quotata in borsa.[2][3] La campagna acquisti porta nella capitale il centravanti Batistuta (ex Fiorentina),[4] i difensori Samuel e Zebina,[5] il centrocampista Emerson (giunto infortunato).[6] In Coppa Italia la squadra è subito eliminata dall'Atalanta,[7] per una sconfitta che causa la contestazione della tifoseria a Trigoria.[8]
Il campionato inizia con 3 vittorie consecutive,[9][10] che portano i capitolini in vetta.[11] Alla 4ª giornata arriva il primo rovescio, quando l'Inter vince per 2-0 a Milano e i romani furono superati da Udinese e Atalanta.[12] Seguono 4 successi in fila, l'ultimo dei quali contro la Fiorentina: autore del gol decisivo è Batistuta, che dopo aver segnato non esulta e scoppia in lacrime.[13] Dopo un pari senza reti a Perugia, vengono battuti i friulani (con un gol di Totti rimasto negli annali)[14] e i rivali cittadini (per un'autorete): nell'ultima gara prima della sosta, c'è lo 0-0 con la Juventus che rimane così distaccata di 6 punti.[15] Alla ripresa il divario non muta, cosicché i giallorossi possono fregiarsi del titolo invernale.[16][17]
Alcune settimane più tardi, l'ambiente viene scosso dall'eliminazione in Coppa UEFA: il Liverpool batte i giallorossi tra le polemiche.[19] Le battute iniziali del girone di ritorno, tra cui il 3-2 contro l'Inter,[20] spingono sempre più la formazione verso lo scudetto: il primo aprile, sono 9 i punti che la Juventus dovrebbe recuperare.[21] Un leggero calo primaverile illude i bianconeri, le cui speranze tramontano però con il 2-2 dello scontro diretto di Torino (in cui i padroni di casa si erano trovati avanti di due gol).[22] Di lì al termine del campionato, la Roma non ha difficoltà a gestire il cospicuo margine[23] per conquistare il tricolore all'ultima giornata quando il Parma, già qualificato per i preliminari di UEFA Champions League, viene sconfitto per 3-1 davanti al pubblico festante dell'Olimpico.[24]
Divise e sponsor
Lo sponsor tecnico è Kappa, lo sponsor ufficiale è INA Assitalia. La prima divisa è costituita da maglia rossa con colletto giallo, pantaloncini bianchi e calzettoni neri. In trasferta i Lupi usano una costituita da maglia bianca, pantaloncini bianchi, calzettoni bianchi. Come terza divisa viene usato un kit completamente blu. I portieri usano due divise: una costituita da maglia gialla, pantaloncini e calzettoni rossi, una uguale alla terza divisa.[25]
^abcdefCeduto durante la sessione invernale di calciomercato.
^A.S. Roma 2000-2001, su www2.raisport.rai.it, RAI. URL consultato il 25 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2007).
^Samuel alla Roma, su italica.rai.it, RAI. URL consultato l'8 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2007).
^Emerson andrà alla Roma, su www2.raisport.rai.it, Rai Sport, 30 maggio 2000. URL consultato l'8 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2010).
^Sconfitta negli ottavi di finale dalla Lazio per un risultato complessivo di 5-4.
Bibliografia
Paolo Castellani, Massimilano Ceci e Riccardo de Conciliis, La maglia che ci unisce. Storia delle divise dell'AS Roma dalla nascita ai giorni nostri, Roma, Goalbook Edizioni, 2012, ISBN978-88-908115-0-0.