La stagione precedente al Mondiale spagnolo, conquistato dall'Italia, e al secondo scudetto giallorosso si rivela fortemente tribolata: la squadra capitolina che l'anno prima era arrivata seconda in classifica, non riesce ad andare oltre il terzo posto, a causa dei numerosi infortuni che i giocatori più importanti della squadra subiscono nel corso dell'annata, su tutti quelli di Ancelotti, assente per quasi tutto il campionato, e della stella brasilianaFalcão.[2]
Un iniziale avvicendamento in vetta alla classifica nel novembre 1981, dopo il memorabile successo sulla Juventus al Comunale, fu vanificato da un pessimo girone di ritorno (clamoroso il rovescio interno per 3-0 nella gara di ritorno proprio contro i bianconeri). A fermare i giallorossi in Coppa delle Coppe fu il Porto al secondo turno. La compagine allenata da Liddas, artefice di un efficace gioco a zona, stava tuttavia gettando le basi per quello che sarebbe stato il trionfo in campionato l'anno dopo. A fine stagione lasciano la squadra i difensori Spinosi e Marangon, quest'ultimo dopo una sola annata al di sotto delle attese.
Divise e sponsor
Lo sponsor tecnico è Playground, mentre lo sponsor ufficiale è Barilla.
La divisa primaria della Roma è costituita da maglia rossa con colletto a polo giallo, pantaloncini rossi e calzettoni rossi bordati di giallo. In trasferta la Lupa usa una maglia bianca con colletto a polo giallorosso, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi bordati di giallorosso. In Coppa delle Coppe i capitolini usano un kit formato da maglia rossa con decorazioni gialle, pantaloncini bianchi e calzettoni rossi bordati di giallo.[3]
Casa
Casa (Coppa Coppe)
Trasferta
I portieri hanno tre divise: la prima è formata da maglia gialla con colletto a polo, pantaloncini e calzettoni neri, la seconda è costituita da maglia azzurra con colletto a polo abbinata agli stessi calzettoni e calzoncini, stesso discorso per la terza, la cui maglia è grigia. Tutte le divise presentano cucite sul petto la coccarda della Coppa Italia.[3]
^A completamento dei dati vanno conteggiati 2 autogol in campionato e 1 in Coppa Italia.
Bibliografia
Paolo Castellani, Massimilano Ceci e Riccardo de Conciliis, La maglia che ci unisce. Storia delle divise dell'AS Roma dalla nascita ai giorni nostri, Roma, Goalbook Edizioni, 2012, ISBN978-88-908115-0-0.
Videografia
Manuela Romano (a cura di), La storia della A.S. Roma (10 DVD-Video), Corriere dello Sport, Rai Trade, 2006.