Terzino fluidificante[1] o mediano in marcatura sulla mezzapunta avversaria[2], si faceva apprezzare per le doti di corsa e di propulsione[1]. Queste qualità gli consentivano di realizzare un buon numero di reti[1], nonostante non fosse in possesso di rilevanti doti tecniche[1].
Rimane in Umbria per sei stagioni consecutive, conquistando la promozione in Serie A nella stagione 1974-1975, agli ordini di Ilario Castagner. Con i Grifoni è tra i protagonisti del buon campionato 1977-1978, nel quale realizza 5 reti[1], e a fine stagione passa per un anno alla Fiorentina[3].
Nel 1979 viene acquistato dalla Roma, dove rimane per due stagioni non ripetendo le prestazioni di Perugia e Firenze, complice l'impostazione tecnica e tattica data alla squadra da Nils Liedholm[1][2]; nel biennio in giallorosso conquista comunque due edizioni consecutive della Coppa Italia.
Si trasferisce quindi al Palermo, in Serie B, rimanendovi per un solo giorno prima di rescindere il contratto[4] e accasarsi al Pescara, anch'esso nella serie cadetta[5]. Conclude la carriera tornando al Perugia, con cui disputa quattro stagioni in Serie B.
Ha totalizzato complessivamente 101 presenze e 12 reti in Serie A, e 109 presenze e 13 reti in Serie B.
Allenatore
Dopo gli inizi nelle giovanili del Perugia[2], si lega a Walter Novellino, sempre come secondo allenatore, sulle panchine di Gualdo e ancora Perugia. Rimane nel capoluogo umbro anche con Giovanni Galeone e poi con Nevio Scala[6], prima di riformare la coppia con Novellino a Venezia, Napoli e Piacenza[2][7][8][9].
Il sodalizio si interrompe nella stagione 2001-2002, quando come vice allenatore al Piacenza viene scelto Giuseppe De Gradi[10]. Nel 2014 allena i portieri del Villabiagio[11]. Nel 2015 entra a far parte dello staff tecnico della Montemorcino, società dilettantistica dell'hinterland perugino. Nel 2019 allena i portieri del San Mariano[12]