Il Traforo del Monte Bianco (in francese tunnel du Mont-Blanc) è un tunnel autostradale che collega Courmayeur, nella regione italiana della Valle d'Aosta, a Chamonix, nel dipartimento francese dell'Alta Savoia, congiungendo la regione Alvernia-Rodano-Alpi alla Valle d'Aosta: queste due comunità hanno in comune importanti legami socio-linguistici e il fatto di fondare il loro sviluppo economico sul turismo.
Costruito congiuntamente tra Italia e Francia, con i lavori di costruzione che ebbero inizio nel 1957 e terminarono nel 1965, rappresenta una delle maggiori vie di trasporto transalpino, con la parte italiana, nella rete autostradale, classificata come «traforo T1».[2]
La sua lunghezza è di 11,611 km ed è costituito da un'unica galleria a doppio senso di circolazione, con una sola corsia per senso di marcia. La parte più lunga si trova in territorio francese: 7.640 m, contro i 3.960 m in territorio italiano. L'altitudine è di 1.381 m sul versante italiano, ai piedi del ghiacciaio della Brenva, mentre raggiunge a metà galleria i 1.395 m, per scendere poi ai 1.271 m sul versante francese, ai piedi del ghiacciaio dei Bossons.
Il piano stradale del tunnel non è orizzontale ma di forma convessa, per facilitare il deflusso dell'acqua. Rispetto alla frontiera, il traforo passa esattamente sotto la verticale (l'aplomb) de l'Aiguille du Midi, dove lo spessore di copertura granitica raggiunge i 2.480 m, misura record per le gallerie autostradali e ferroviarie.
La sua altezza è di 5,90 m e la sua larghezza di 8 m (2×3,5 m per le corsie, e 2×0,5 m di passaggio laterale)[senza fonte]. Il raddoppio del tunnel, già progettato, non è mai stato realizzato per l'opposizione degli abitanti delle valli interessate, preoccupati per un eccessivo aumento della circolazione dei camion e del conseguente inquinamento[3]. Per sicurezza, in particolare dopo l'incidente accaduto nel 1999, il limite di velocità è di 70 km/h ed è vietato il sorpasso per l'intera lunghezza della galleria.
È rimasto per lungo tempo il traforo autostradale più lungo al mondo.
A venti mesi dall'apertura, il 17 marzo 1967, viene festeggiato il milionesimo autoveicolo in transito: si trattava dell'Alfa Romeo Spider "Duetto" bianca della cantante sarda Marisa Sannia, che stava raggiungendo la Francia in compagnia del padre. A quella data, del milione di mezzi transitati, circa 21 000 erano pullman turistici e circa 67 000 autocarri.[4] Dal 1965 al 2015 vi sono transitati circa 70 milioni di veicoli, con una media giornaliera che negli ultimi anni si aggira a poco meno di 5 000.
Dalla riapertura del tunnel, avvenuta nel 2002 dopo gli ammodernamenti seguiti all'incendio del 1999, la gestione dell'impianto è stata affidata a un soggetto unico, la GEIE-TMB, sotto il controllo e la supervisione di commissioni ministeriali italiane e francesi[5].
Di seguito la cronologia degli eventi più importanti relativi alla storia della galleria del Monte Bianco:
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