Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Internazionale Milano nelle competizioni ufficiali della stagione 2013-2014.
Alla negativa esperienza di Andrea Stramaccioni — culminata con il mancato accesso alle coppe europee — fece seguito l'esonero del tecnico romano, sostituito da Walter Mazzarri.[3] Con una possibile vendita della società sempre più concreta[4], sul mercato la formazione nerazzurra si liberò di elementi che nella stagione precedente non avevano inciso[5]: Cassano si trasferì al Parma[6], mentre Silvestre passò al Milan. Inoltre, Schelotto fu ceduto in prestito, mentre Gargano non fu riscattato dal Napoli.[5] I movimenti in entrata videro tra i principali acquisti i difensori Campagnaro e Rolando[7], il centrocampista Taïder, e le punte Icardi e Belfodil.[8]
Sin dalle prime battute stagionali la squadra mostrò una maggiore compattezza rispetto a quella che aveva chiuso il precedente torneo in nona posizione[9]; al recupero tattico di Jonathan e Nagatomo — entrambi inseriti, in un primo momento, nella lista dei cedibili —[10] fece tuttavia da contraltare l'opaco rendimento di Belfodil, ben presto soppiantato da Icardi.[11] Minore fu invece lo spazio concesso a Milito e Zanetti, i quali tornarono in campo dopo gravi infortuni patiti mesi addietro[12]: l'attaccante realizzò una doppietta nel 7-0 al Sassuolo[13], marcando ai neroverdi — avversario contro cui l'Inter conseguì la più ampia affermazione esterna della propria storia in Serie A —[14] le uniche reti stagionali.[1] In corsa già dall'autunno per un piazzamento in chiave europea[15][16], la squadra interista riaccolse nuovamente il suo capitano[17]: Zanetti, la cui fascia venne indossata pro tempore dal connazionale Cambiasso[17], riprese a giocare il 9 novembre 2013 all'età di 40 anni e 3 mesi.[18]
Le vicende agonistiche s'intrecciarono poi con quelle societarie, complice una svolta storica allorché il presidente Massimo Moratti cedette la maggioranza del pacchetto azionario all'imprenditore indonesiano Erick Thohir[19]: questi divenne il primo proprietario straniero della storia nerazzurra.[19] Sotto il profilo sportivo l'avvio della nuova gestione coincise tuttavia con un calo[20], tanto che la compagine milanese — parsa in affanno in termini di gioco e risultati —[21][22] rimase a secco di vittorie nelle prime settimane del 2014[23], scivolando al sesto posto in classifica.[24] La finestra invernale di mercato aggiunse all'organico il difensore D'Ambrosio e il jolly Hernanes, il cui apporto rivitalizzò le prestazioni della squadra.[25] La discontinuità in fatto di rendimento continuò tuttavia a minare il cammino interista in campionato[26], con un'agguerrita Fiorentina a contendere il quarto posto agli uomini di Mazzarri.[27][28][29][30]
Con il distacco dai viola resosi incolmabile, pur a fronte della vittoria in entrambi gli scontri diretti[31], l'Inter raggiunse aritmeticamente la quinta posizione con una giornata d'anticipo.[32] L'incontro coincise col saluto ai tifosi di Zanetti, il quale aveva appena annunciato il proprio ritiro dall'agonismo[33]: l'ultima apparizione ufficiale del capitano avvenne a Verona[34], rappresentando anche il congedo dei connazionali Samuel, Cambiasso e Milito.[34] Sul campo di un già salvo Chievo i nerazzurri persero 2-1, con la rimonta degli scaligeri compiuta da una doppietta dell'ex Obinna.[35] L'ingresso in Europa League — con la qualificazione all'ultimo turno preliminare —[36] valse la conferma di Mazzarri[37], riscontrando la perplessità dei sostenitori.[38]
Gli sponsor della stagione 2013-14 furono Nike (tecnico) e Pirelli (ufficiale). La divisa casalinga presentava bande leggermente più strette rispetto all'anno precedente, mentre l'azzurro divenne di una tonalità più scura e tendente al blu.[39] Il colletto delle maglie fu «alla coreana», risultando più piccolo e rotondo nonché di colore nero[40]; identica tonalità fu quella di pantaloncini e calzettoni, entrambi con bande azzurre (rispettivamente lungo i lati e nella parte posteriore).[39] Il completo da trasferta era invece bianco, con colletto azzurro e bande nerazzurre lungo le maniche della maglia[39]; calzoncini e calzettoni erano a loro volta bianchi, presentando un bordo azzurro sui lati (i primi) e bande dei colori tradizionali sul retro (gli altri).[39]
Infine, come terza divisa venne confermata quella della stagione passata.[39]
Area direttiva
Area organizzativa
Area comunicazione
Area tecnica
Area sanitaria
Rosa e numerazione aggiornate al termine della stagione.[45]
Statistiche aggiornate al 18 maggio 2014.[50]
Fonte: Serie A – Classifiche, su sport.sky.it, Sky Sport. URL consultato il 7 settembre 2013 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2014).Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
Sono indicati in corsivo i giocatori ceduti durante la stagione.[1]