Evenepoel taglia per primo il traguardo, alzando la bici con le braccia, al Mondiale Juniores nel 2018
Figlio di Patrick Evenepoel, ciclista professionista dal 1991 al 1994, Remco inizia la sua carriera sportiva come calciatore. All'età di cinque anni si unisce all'Anderlecht. All'età di undici anni passa all'Accademia giovanile del PSV Eindhoven, per poi ritornare all'Anderlecht all'età di quattordici anni. Ha giocato quattro volte nella nazionale belga Under-15 e 5 volte nella nazionale Under-16. Dopo alcuni infortuni, inizia con il ciclismo nel 2017.[1]
Nel settembre 2018 viene annunciato il suo passaggio al professionismo con la formazione World Tour Deceuninck-Quick Step (già Quick-Step Floors), diretta da Patrick Lefevere, a partire dal 2019.[4]
2019: il titolo europeo a cronometro e la prima medaglia mondiale
Evenepoel fa il suo debutto da professionista a fine gennaio, correndo la Vuelta a San Juan: nella gara argentina veste la maglia di miglior giovane dalla seconda tappa, coglie il terzo posto nella terza frazione, una cronometro individuale, e conclude infine in nona posizione, miglior giovane.[5] In aprile partecipa al Presidential Cycling Tour of Turkey, che conclude in quarta posizione, mentre il 13 giugno ottiene la prima vittoria da professionista, nella seconda tappa del Giro del Belgio, da Knokke-Heist a Zottegem, imponendosi in solitaria; tre giorni dopo si aggiudica anche la classifica generale della corsa.[6]
In luglio partecipa alla Adriatica Ionica Race in Italia, dove fa sua la quarta tappa con arrivo sul Monte Quarin a Cormòns (GO) attaccando da lontano, mentre il 3 agosto vince la prestigiosa Clásica San Sebastián con un attacco sul muro finale, a 8 km dall'arrivo, distanziando di 38" il gruppo dei migliori regolato da Greg Van Avermaet. È la sua prima vittoria in una corsa dell'UCI World Tour; diventa inoltre, all'età di 19 anni e 190 giorni, il più giovane vincitore di una gara del World Tour.[7]
L'8 agosto vince il titolo europeo nella prova a cronometro élite svolta ad Alkmaar, diventando il più giovane vincitore di tale corsa. Il 25 settembre 2019 diventa il più giovane medagliato di sempre in una prova mondiale di ciclismo su strada conquistando l'argento alle spalle di Rohan Dennis nella rassegna di Yorkshire 2019. È anche il primo corridore nella storia a conquistare una medaglia tra gli juniores e l'anno successivo tra i professionisti.[8]
2020: dalle vittorie all'incidente al Giro di Lombardia
Nel 2020, come l'anno precedente, fa il suo esordio stagionale in Argentina, alla Vuelta a San Juan: vince la terza tappa, una cronometro individuale di 15,5 Km, dominando sugli avversari (alle sue spalle si piazza Filippo Ganna, specialista nelle prove contro il tempo, distanziato di 32"); nella tappa regina, con arrivo in salita ad Alto Colorado, si difende splendidamente giungendo quinto sul traguardo. Si aggiudica sia la classifica generale, sia la classifica giovani, bissando il successo dell'anno precedente in questa speciale graduatoria.[9]
In febbraio partecipa alla Volta ao Algarve: si impone nella seconda tappa, con arrivo in salita (ad Alto da Fóia), nella quale diviene leader della classifica generale; successivamente giunge terzo nella quarta tappa (arrivo in salita ad Alto do Malhão), dove difende la leadership e l'indomani conquista la tappa conclusiva, la cronometro individuale di Lagoa. Nella manifestazione lusitana si aggiudica sia la classifica generale, sia la classifica giovani.[10]
Dopo la pausa forzata, a causa della pandemia di COVID-19, torna alle corse a fine luglio, partecipando alla Vuelta a Burgos; nella terza tappa, con arrivo in quota a Picón Blanco, stacca tutti i più diretti avversari, conquistando tappa e maglia, maglia che difenderà, consentendogli di aggiudicarsi la classifica generale della manifestazione e portando i successi stagionali a quota sette.[11] Prosegue il suo momento positivo vincendo la quarta tappa[12] e la classifica finale del Giro della Polonia, disputatosi dal 5 al 9 agosto[13].
Il 15 agosto prende parte al suo primo Giro di Lombardia; pur essendo il più giovane al via, è il grande favorito per la vittoria. Fa lavorare tutta la sua squadra sin da prima del Muro di Sormano: proprio su questa salita, grazie al lavoro di Dries Devenyns, il gruppo si riduce a poche unità. Durante la discesa dal Muro, dopo un attacco di Vincenzo Nibali, per riuscire a ricucire lo svantaggio rimane vittima di una caduta, poiché, sbagliando la traiettoria della curva, urta il muretto di un ponte, precipitando nella scarpata sottostante. Prontamente soccorso, gli viene riscontrata la frattura del bacino e una contusione al polmone destro.[14]
2021: il ritorno al Giro d'Italia
L'8 maggio, dopo quasi nove mesi di assenza dalle corse, ritorna in gruppo, prendendo parte al Giro d'Italia, con ruolo di capitano della Deceuninck-Quick Step, al pari del compagno portoghese João Almeida.[15] Durante la cronometro iniziale di Torino, si mette subito in luce conquistando il settimo posto e guadagnando secondi sui rivali diretti per la generale. Dopo aver passato le prime 15 tappe nella top-10 della classifica generale, cade durante la 17ª tappa ed è costretto al ritiro.[16] Dopo il trionfo nella classifica generale del Giro del Belgio, si piazza secondo nella prova a cronometro e terzo nella prova in linea dei Campionati nazionali del Belgio e terzo alla Cronometro mondiale nelle Fiandre, dietro Filippo Ganna e Wout Van Aert
Evenepoel apre la stagione 2022 alla Volta a la Comunitat Valenciana: vince la prima tappa, ma riesce a conservare il primato in classifica generale solo fino alla terza frazione, durante la quale viene staccato dal corridore della Bora-HansgroheAleksandr Vlasov. Conclude la corsa aggiudicandosi il secondo posto in classifica generale e la classifica giovani.[17] Il 16 febbraio prende il via alla Volta ao Algarve, puntando al secondo successo dopo la vittoria del 2020. Evenepoel non delude le aspettative della sua squadra: vince la prova a cronometro della quarta frazione staccando di 58 secondi il campione europeo di specialità Stefan Küng.[18] Giunge poi al traguardo della quinta e ultima tappa nel gruppo di testa, assicurandosi il primo posto in classifica generale e la classifica giovani.[19]
Nel mese di marzo Evenepoel apre il suo calendario World Tour presentandosi come capitano della Quick-Step Alpha Vinyl alla Tirreno-Adriatico. Conserva il secondo posto in classifica generale e la maglia di miglior giovane dalla prima alla penultima tappa; giunge però al traguardo di quest'ultima con un ritardo di quattro minuti rispetto al vincitore di tappa Tadej Pogačar e scende all'undicesimo posto della classifica generale[20], posizione che occupa fino alla fine della competizione.[20] In aprile prende parte al Giro dei Paesi Baschi: durante la quinta tappa riesce a staccare il leader della corsa Primož Roglič e a conquistare il primo posto provvisorio in classifica generale[21], primato che però perde il giorno seguente durante l'ultima tappa. Conclude la competizione al quarto posto in classifica generale e al primo posto in classifica giovani.[22]
Dopo un sesto posto alla Freccia del Brabante[23] e una Freccia Vallone conclusa lontano dalle prime posizioni[24], il 24 aprile prende parte per la prima volta alla Liegi-Bastogne-Liegi, vincendola con un attacco a 29 km dalla fine: vince così all'età di 22 anni la sua prima classica monumento.[25] Dopo una grave caduta del compagno di squadra Julian Alaphilippe[26], Evenepoel assume i ranghi di capitano della sua squadra. La stagione prosegue con tre vittorie di tappa al Tour of Norway otre alla classifica generale. Dopo le vittorie di tappa al Giro di Svizzera, dove si impone nella cronometro individuale e ai Campionati belgi sempre nella prova a cronometro, vince per la seconda volta in carriera la Classica di San Sebastián dominando la corsa con una fuga di oltre 40 Km.[27] Si presenta così ai nastri di partenza della Vuelta a España, dove ottiene la maglia rossa al termine della sesta tappa.[28][29] Fa sue la decima tappa, una cronometro con arrivo ad Alicante[30], e la diciottesima con arrivo a Piornal.[31] Perde nuovamente il suo capitano Alaphilippe nel corso dell'undicesima tappa.[32] Domina di fatto la classifica generale, imponendosi così nella sua prima grande corsa a tappe.[33] Dopo il terzo posto ottenuto nella prova a cronometro ai Campionati del mondo in Australia, il 25 settembre2022 vince in solitaria la prova in linea laureandosi così campione del mondo a soli 22 anni, il vincitore più giovane dalla vittoria di Lance Armstrong del 1993.[34] Conferma la propria partecipazione al Giro d'Italia 2023.[35]
Il 6 maggio 2023 vince la prima tappa, a cronometro, del Giro d'Italia 2023, precedendo di 22 secondi Filippo Ganna sul traguardo di Ortona.[42]
Il 14 maggio 2023 dopo aver vinto la nona frazione a cronometro annuncia sui social la sua positività al Covid-19 e quindi il suo conseguente ritiro.[43]
Una statua sul monte Fóia, in Portogallo, è stata realizzata sulla base della vittoria di Evenepoel nella seconda tappa della Volta ao Algarve 2020[53]