Soprannominato Pogi, è professionista dal 2019. Primeggia in salita e sul passo, ha un buono spunto veloce in arrivi ristretti, ottime qualità di cronoman,[2] ed è inoltre abile anche su terreni accidentati come lo sterrato e il pavé. Tali caratteristiche, che lo rendono un corridore adatto sia alle gare a tappe che alle corse di un giorno, gli consentono, dal 28 settembre 2021, di essere in testa alla classifica mondiale individuale UCI.
2019: l'esordio nel professionismo e il terzo posto alla Vuelta
Nella primavera 2019, la prima in maglia UAE Emirates, si aggiudica prima la Volta ao Algarve e poi, grazie al successo nella frazione con arrivo sul Mount Baldy, il Tour of California, diventando il ciclista più giovane a vincere una gara a tappe dell'UCI World Tour. In giugno fa suo il titolo nazionale Elite a cronometro ed è quindi ancora quarto e miglior giovane al Tour of Slovenia.
Nell'agosto 2019 viene inserito dalla UAE Emirates nella lista degli iscritti per la Vuelta a España, suo primo Grande Giro. Durante la corsa spagnola Pogačar vince tre tappe con arrivo in salita, la nona a Cortals d'Encamp in solitaria, la tredicesima a Los Machucos superando in volata Primož Roglič e la ventesima a Plataforma de Gredos ancora in solitaria con 1'32" sui primi rivali;[8] grazie a questi risultati risale fino al terzo posto nella classifica generale finale della corsa, alle spalle del vincitore Roglič e di Alejandro Valverde, facendo sua anche la classifica dei giovani.[9]
2020: la vittoria del Tour de France
Inizia la stagione 2020 con il successo alla Volta a la Comunitat Valenciana e il secondo posto, con una vittoria di tappa, all'UAE Tour, superato da Adam Yates. Dopo lo stop forzato a causa della pandemia di COVID-19, in giugno si riconferma campione nazionale a cronometro, mentre nella prova nazionale in linea viene anticipato da Roglič.[10]
In agosto, dopo il quarto posto al Critérium du Dauphiné, fa il suo debutto al Tour de France come capitano della UAE Emirates.[11] Dopo aver perso 1'21" dagli altri big nella settima tappa,[12] a causa dei ventagli, ed essere scivolato al sedicesimo posto della generale, risale in classifica vincendo la nona tappa a Loudenvielle davanti ai rivali Primož Roglič, Egan Bernal e Marc Hirschi.[10] Si aggiudica a seguire anche la quindicesima frazione, un'altra tappa di alta montagna sul Col du Grand Colombier, consolidando così il secondo posto assoluto, a 40 secondi dalla maglia gialla Roglič. Nella penultima tappa della corsa, una cronometro di 36,2 chilometri a La Planche des Belles Filles, ottiene infine la sua terza vittoria di tappa: nell'occasione precede Roglič di 1'56" e riesce così a ribaltare la classifica generale, aggiudicandosi il Tour de France.[13] In quella Grande Boucle ottiene il successo anche nella classifica scalatori e in quella dei giovani. Vincendo il Tour all'età di 21 anni e 364 giorni è diventato il secondo più giovane vincitore di sempre, dietro solo ad Henri Cornet, che però vinse il Tour solo in seguito alla squalifica dei primi quattro classificati. Conclude la stagione con il terzo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi, questa volta battuto da Roglič, venendo tuttavia ostacolato in volata da Julian Alaphilippe.[10]
2021: la Liegi, il secondo Tour de France, il bronzo olimpico e il Lombardia
Il clou della stagione è il Tour de France e lo domina: vince prima la quinta tappa, la cronometro individuale di Laval, poi all'ottava al primo traguardo alpino di Le Grand-Bornand si piazza quarto ma stacca tutti i favoriti e guadagna su di loro dai 3 minuti in su, ipotecando già alla prima settimana la maglia gialla che infatti porterà a Parigi conquistando il suo secondo Tour con un vantaggio di 5’20” sul daneseJonas Vingegaard e 7’03” sull’ecuadorianoRichard Carapaz, e concedendosi anche altre due vittorie di tappa nelle tappe pirenaiche del Col du Portet e di Luz Ardiden.[19]
Alle Olimpiadi di Tokyo, Tadej riesce ad aggiudicarsi la medaglia di bronzo nella corsa in linea maschile, arrivando alle spalle di Carapaz e Van Aert.[20] Il 9 ottobre conquista la seconda classica monumento, il Giro di Lombardia, battendo allo sprint Fausto Masnada.[21]
2022: Tirreno-Adriatico, la lotta al Tour con Vingegaard e il secondo Lombardia
Il 5 marzo 2022 vince con un memorabile attacco solitario da lontano[22] lanciato a oltre 50 km dall'arrivo, la Strade Bianche. Il 13 marzo, al termine di una settimana di corsa e ben due vittorie di tappa, conquista nuovamente la corsa a tappe dei due mari, la Tirreno-Adriatico. Il grande obiettivo stagionale è ancora una volta il Tour de France: si presenta alla Grand Boucle in gran forma, reduce dal bis nel Giro di Slovenia e parte subito forte vincendo la sesta tappa a Longwy, qui indossando anche la maglia gialla, e la settima tappa su La Planche des Belles Filles. All'11ª tappa, che prevede Colle del Télégraphe, Colle del Galibier e arrivo al Colle del Granon, si presenta in giallo con 39" su Jonas Vingegaard e almeno più di un minuto su tutti gli altri favoriti per la generale, ma sul Galibier la Jumbo-Visma effettua un vero e proprio attacco di squadra che lo manda in crisi sulla salita finale del Granon, accusando all'arrivo 2 minuti e 51 secondi di ritardo dal danese, il quale diventa il nuovo leader[23]. Vingegaard conquisterà un ulteriore minuto e porterà il simbolo del primato fino a Parigi, con lo sloveno che fallisce il tris e si deve accontentare del secondo posto e della sua terza maglia bianca di miglior giovane[24].
Nel finale di stagione vince il Grand Prix Cycliste de Montréal 2022, corsa del World Tour in preparazione al Mondiale in Australia[25], nel quale seppur tra i favoriti non brilla, arrivando solo diciannovesimo[26]. Successivamente si presenta nelle Classiche italiane autunnali portandosi a casa un secondo posto al Giro dell'Emilia[27] e la Tre Valli Varesine[28]. Al Giro di Lombardia è quindi favorito e non tradisce le attese: il suo ritmo elevato mette K.O. il suo rivale al tour Vingegaard e resistono inizialmente solo il basco Mikel Landa e poi il catalano Enric Mas ed è in volata che batte quest'ultimo, vincendo la sua terza monumento bissando il successo della stagione precedente[29].
2023: Giro delle Fiandre, il tentativo di rivincita su Vingegaard e il terzo Lombardia
Nel 2023 vince il Giro delle Fiandre battendo i rivali Van der Poel e Van Aert con un'azione solitaria. Alla Liegi-Bastogne-Liegi cade e rompe il polso della mano sinistra.[30] Dopo un recupero lungo e difficile riesce ad essere ai blocchi di partenza del Tour, senza che si sappia molto delle sue condizioni. Nella prima tappa di salita accusa al traguardo un ritardo di 1'04" nei confronti di Vingegaard. Nella tappa successiva tuttavia stacca a sua volta Vingegaard, dopo che egli aveva provato a metterlo fuori dai giochi mantenendo un'andatura elevata, dando prova di forza. Tuttavia dopo il secondo giorno di riposo inizia ad accusare la preparazione precaria e prende 2 minuti a cronometro, prima di cedere definitivamente nella tappa successiva, accusando un ritardo al traguardo di oltre 5'. Mantiene comunque il secondo posto, uscendo sconfitto dalla lotta con Vingegaard. Vince la sesta[31] e la ventesima tappa.[32]
La vera prova di forza arriva nel mondiale di Glasgow, in teoria adatto a scattisti e corridori esplosivi, tant'è che lo vince Van Der Poel, davanti a Van Aert e proprio Tadej, che conclude quindi al terzo posto. Ottiene inoltre la sua terza vittoria al Giro di Lombardia[33], aggiudicandosi così la sua quinta classica monumento e chiudendo la stagione in bellezza.[34]
2024: Strade Bianche, il terzo posto alla Milano-Sanremo, Liegi e Giro