Il Giro delle Fiandre (in olandeseRonde van Vlaanderen, o anche solo De Ronde) è una corsa in linea maschile e femminile di ciclismo su strada professionistico, una delle cinque cosiddette "classiche monumento", che si svolge annualmente nelle Fiandre, in Belgio: si disputa di regola la prima domenica di aprile, una settimana prima della Parigi-Roubaix, ed è in ordine di calendario la prima delle grandi classiche della "campagna del Nord", cioè il gruppo di corse che si corrono in primavera tra Francia, Belgio e Paesi Bassi (dal 1989 è stato inserito nel calendario della Coppa del mondo e dal 2005 in quello dell'UCI ProTour; dal 2010 fa parte del Calendario mondiale UCI, oggi World Tour.[1]); il record di vittorie (3) è condiviso da 7 ciclisti: i belgi Achiel Buysse, Tom Boonen, Eric Leman e Johan Museeuw, lo svizzero Fabian Cancellara, l'olandese Mathieu van der Poel e l'italiano Fiorenzo Magni; quest’ultimo è stato finora l’unico corridore in grado di vincere la corsa per tre volte di seguito, nel 1949, nel 1950 e nel 1951, tanto che i locali lo soprannominarono il Leone delle Fiandre.
Ideata dal giornalista Karel Van Wynendaele, fondatore del giornale Sportwereld, la corsa si tenne per la prima volta il 25 maggio 1913:[1] quella prima edizione prevedeva un percorso di 330 chilometri che passava in tutte le più caratteristiche località del Belgio, come Gand e Bruges, nel cuore delle Fiandre. Vi parteciparono 37 corridori. Interrotta dopo due sole edizioni a causa della prima guerra mondiale, la corsa riprese nel 1919.[1] Da allora si è tenuta ininterrottamente, unica grande classica a non aver subito interruzioni durante la seconda guerra mondiale.
Gli elementi caratterizzanti di questa corsa sono i "muri", tratti di salita brevi ma molto ripidi, spesso pavimentati in pavé. Negli ultimi anni il percorso del Fiandre si svolge sulla distanza di 250–260 km e attraversa, anche più di una volta durante la stessa gara, circa 15-18 muri. L'edizione 2017 ha preso il via dalla città di Anversa.
Il muro più famoso e difficile è considerato il Muro di Grammont, o "Muur van Geraardsbergen" in fiammingo. Presente nel percorso dal 1969 al 2011, costituiva in genere la penultima difficoltà della corsa, posta a circa 15 km dall'arrivo, e molto spesso uno dei punti decisivi per le sorti della gara. Lo spostamento del traguardo, deciso a partire dall'edizione 2012, da Meerbeke, ove si arrivava dal 1973, a Oudenaarde ha comportato però l'esclusione del Muro di Grammont dal percorso. Nell'edizione del 2017 il Muur-Kapelmuur (nome uffiiciale del Muro di Grammont) è stato reintrodotto nel percorso di gara.
Altri celebri muri, tutti per intero o almeno in parte pavimentati in pavé, sono il Vecchio Kwaremont, o "Oude Kwaremont", il Bosberg, inserito per la prima volta nel 1975 e fino al 2011 ultima asperità della gara, il Koppenberg, il Molenberg e il Paterberg, dal 2012 ultimo muro prima del traguardo dopo l'esclusione del Bosberg.
I muri
Le brevi e ripide colline delle Ardenne fiamminghe sono una caratteristica distintiva del Giro, luoghi in cui gli spettatori si riuniscono in grandi masse per vedere la gara. Nelle ultime edizioni i muri inclusi nel percorso sono stati da 17 a 19. Ogni salita ha le sue caratteristiche. Ad esempio, il Kwaremont è lungo ben 2,2 km, ma è relativamente poco ripido. Il Paterberg invece è breve ma la pendenza è brutalmente ripida, al 20%. Il Koppenberg è il muro più ripido della corsa, con pendenza al 22%, con una strada molto stretta e un pavé molto irregolare. Altre salite famose includono l'Eikenberg, Molenberg e il Taaienberg.[3]
Muri
Per l'edizione 2017 i muri del Giro delle Fiandre sono[4]: