Dal 4 marzo 2022, dopo quattro anni dalla naturalizzazione francese, ha ottenuto l'autorizzazione dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) a correre per la Francia. In occasione dell'ufficializzazione del cambio di nazionalità sportiva ha dichiarato di aver voluto velocizzare le pratiche a causa dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, dichiarandosi totalmente contrario alla guerra ed esprimendo vicinanza al popolo ucraino.[1]
Carriera
Dopo un ottimo percorso nelle categorie inferiori, passa professionista nel 2018 con il Team Sky: la prima stagione risulta positiva con il quarto posto nella classifica generale della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, dove risulta essere il miglior giovane; in giugno ottiene il sesto posto nella nona tappa del Tour de Suisse e diventa vicecampione nazionale a cronometro (dietro Artëm Ovečkin).
Il 2019, alla seconda stagione fra i professionisti, inizia in modo promettente: all'Herald Sun Tour vince la classifica di miglior giovane; in aprile è grande protagonista al Tour of the Alps, dove coglie la vittoria di tappa e la classifica generale (oltre alla classifica giovani); in maggio è al via del Giro d'Italia, dove è co-capitano della Ineos con Tao Geoghegan Hart, e si mette in luce con ottimi piazzamenti, chiudendo la manifestazione in nona piazza.[3] Nello stesso anno vince la classifica finale del Giro di Polonia, gara World Tour.
A inizio 2020 fa sua la classifica giovani al Tour Down Under; nello stesso anno chiude secondo alla Route d'Occitanie. Torna al successo nell'agosto 2022 vincendo la classifica generale della Vuelta a Burgos.