1953. Temendo un'aggressione nucleare da parte di nemici comunisti, alcuni privati cittadini statunitensi organizzano e finanziano una missione per controllare i movimenti sospetti di alcune navi sconosciute a nord del Giappone, nel mar Artico. Viene ingaggiato un ex ufficiale di marina, Adam Jones, il quale, aiutato da un equipaggio di marinai volontari, provvede a rimettere in attività un vecchio sommergibile giapponese, scampato alla guerra.
Per svolgere la missione, nel sommergibile sono imbarcati anche due eminenti scienziati francesi, il professor Montel e sua figlia Denise. Durante la navigazione, vengono intercettati da un sommergibile cinese, con cui sono costretti ad un estenuante duello per sfuggirgli.
Giunti su un'isola, occupata dal nemico, scoprono un bombardiere americano, ma con equipaggio cinese, che sta caricando una bomba atomica. Questa sarà usata per creare un incidente nucleare internazionale, facendo così cadere la responsabilità sugli americani.
L'equipaggio del sommergibile riuscirà a fare precipitare il bombardiere, a costo della vita del professor Montel.
"Ogni uomo ha una ragione per vivere e un prezzo per morire"
Produzione
Il film, diretto da Samuel Fuller su una sceneggiatura di Jesse Lasky Jr. e dello stesso Fuller su un soggetto di David Hempstead, fu prodotto da Raymond A. Klune per la Twentieth Century Fox Film e girato in Francia[1] da fine giugno a metà agosto 1953.[2]
Secondo il Morandini il film è "un risotto di contraddizioni e assurdità" sull'eventualità della minaccia nucleare a livello globale ma riesce in qualche modo a mantenere il filo della drammaticità.[4] Secondo Leonard Maltin il film è caratterizzato da una "miscela non ben equilibrata di sentimento, spionaggio e avventura fracassona".[5]