L'organo deliberativo della regione è il Consiglio regionale (conseil régional), eletto a suffragio universale diretto ogni sei anni. Il potere esecutivo spetta al presidente della regione, che è il capo dell'amministrazione locale. Viene eletto dal consiglio regionale nella prima riunione a seguito del suo rinnovo.
È previsto anche un organo consultivo non elettivo, il consiglio economico e sociale regionale (conseil économique et social régional), che assiste il consiglio regionale dando un parere su quali manovre attuare; Tuttavia i suoi pareri non sono in alcun modo vincolanti.
In ogni regione c'è anche un prefetto (préfet). Diventa prefetto regionale il prefetto del dipartimento del capoluogo. Esso rappresenta il governo francese sul territorio.
Prerogative
Le Regioni francesi non hanno autonomia legislativa, ma dispongono della potestà regolamentare. Possono applicare tasse (o meglio, il governo nazionale restituisce loro una porzione delle tasse che raccolgono) e dispongono di un budget, anche se non considerevole. La loro principale funzione prevista dalla legge concerne l'edilizia scolastica e la gestione del trasporto pubblico locale, specie per quanto riguarda i TER; nel marzo 2004, il governo francese annunciò un piano controverso per trasferire alle regioni il controllo del personale non docente. I critici di questo piano misero in dubbio che potessero essere trasferite alle regioni risorse fiscali sufficienti per questi oneri addizionali, e inoltre che tali misure avrebbero fatto crescere le diseguaglianze tra regioni.
Oltre a ciò, le regioni hanno un considerevole potere discrezionale sulle spese per le infrastrutture (educazione, trasporti pubblici, aiuti all'università e alla ricerca, supporto alle imprese). A causa di questo, essere presidente di una regione molto sviluppata come l'Île-de-France o la Provenza-Alpi-Costa Azzurra viene ritenuta una posizione di alto profilo.
Esistono, di tanto in tanto, discussioni circa l'attribuzione di una limitata autonomia legislativa alle regioni, ma tali proposte sono sempre controverse. Esistono inoltre proposte per la soppressione dei governi locali dei dipartimenti, che verrebbero accorpati nelle regioni, mentre i dipartimenti resterebbero solo come suddivisioni amministrative.
Riforma del 2014
Assetto operativo fino al 31 dicembre 2015
Assetto operativo dal 1º gennaio 2016.
La legge nº 2015-29 del 16 gennaio 2015, approvata il 16 dicembre 2014 ed entrata in vigore a partire dalle elezioni regionali del 2015, ha disposto, nell'ambito di una grande riforma degli enti locali, l'istituzione di 7 nuove regioni della Francia metropolitana mediante fusione di 16 regioni. In particolare, la legge prevedeva per le nuove regioni anche nomi provvisori, formati semplicemente giustapponendo i nomi delle regioni precedenti che vi erano confluite (con l'eccezione della Normandia). Il 1º giugno 2016 i nuovi consigli regionali proposero denominazioni alternative, ufficializzate il 30 settembre 2016 dal Consiglio di Stato; tuttavia due delle sei nuove entità (Alvernia-Rodano-Alpi e Borgogna-Franca Contea) scelsero di mantenere la denominazione provvisoria rendendola definitiva. Inoltre la già esistente regione Centro fu rinominata Centro-Valle della Loira.