Il comune (in francese: commune) è la più piccola suddivisione amministrativa di 3º livello della Francia, la 5ª territoriale, che corrisponde generalmente al territorio di una città o di un villaggio. La sua superficie e la popolazione possono variare notevolmente (dal comune più popolato, Parigi, con due milioni di abitanti, si arriva agli zero abitanti di tre comuni).
Al 1º gennaio 2018 erano presenti in Francia 35 357 comuni (di cui 129 oltremare) che coprivano tutto il territorio (eccetto Wallis e Futuna e alcune zone senza popolazione permanente); secondo uno studio del 2003 essi erano la metà del numero totale dei comuni dell'Unione europea a 15[1].
I comuni moderni furono creati durante la rivoluzione francese, il 14 dicembre 1789, per uniformare il territorio francese, allora diviso in differenti tipi di circoscrizione (parrocchie e comuni), quando furono create anche altre suddivisioni amministrative: i dipartimenti, gli arrondissement e i cantoni.
Il termine di "comune", nel senso contemporaneo di amministrazione del territorio, è stabilito dal decreto della Convenzione nazionale del 10 brumaio anno II (31 ottobre 1793): «La Convenzione Nazionale, su proposta di un suo componente, decreta che tutte le denominazioni di città, borgo o villaggio siano soppresse e che siano sostituite da quella di comune». I componenti del consiglio municipale erano eletti a suffragio censitario. Il sindaco era nominato dal governo centrale per i comuni più popolosi, dal prefetto per gli altri.
Fu la legge municipale del 5 aprile 1884 a stabilire che il consiglio municipale fosse eletto a suffragio diretto.
Ruolo e amministrazione
Malgrado le differenze di popolazione e di superficie tra i comuni francesi, tutti sono caratterizzati dalla stessa struttura amministrativa e tutti hanno le stesse competenze legali, con l'eccezione di Parigi e, parzialmente, Lione e Marsiglia.[2]
Un comune è amministrato da un consiglio municipale, i cui membri sono eletti a suffragio universale per sei anni. Il consiglio municipale elegge al proprio interno il sindaco (maire),[3] che ha la responsabilità tra le altre cose di applicare le decisioni del consiglio, e i suoi adjoints (figure simili agli assessori italiani), che possono ricevere certe deleghe.
Il numero dei consiglieri municipali è determinato in base alla popolazione del comune, con un minimo di sette.[4] Le sedute del consiglio sono pubbliche, ma solo i consiglieri possono prendere parola. Le risorse finanziarie di un comune sono costituite essenzialmente dalle tasse sulla proprietà immobiliare e sulle attività professionali (versate dagli artigiani, i commercianti e le imprese); si occupa dell'amministrazione locale (gestione dell'acqua, permessi di costruzione e così via). In quanto rappresentante dello Stato nel comune, il sindaco ha l'incarico di ufficiale di stato civile (per nascite, matrimoni, divorzi, decessi) e dispone anche di poteri di polizia, tranne che a Parigi dove questi poteri sono affidati al "prefetto di polizia", alle direttive del governo nazionale.
Il sistema elettorale prevede l'assegnazione in blocco di metà dei seggi del Consiglio municipale alla lista classificatasi in testa al primo o all'eventuale secondo turno di votazioni, cui accedono le liste che abbiano conseguito un decimo dei suffragi. Sulla base dell'ultimo turno celebratosi, l'altra metà degli scranni è divisa proporzionalmente con metodo D'Hondt fra tutte le liste che abbiano conseguito almeno un ventesimo dei suffragi. Le liste sono bloccate. Il Consiglio di Parigi, come quello di Lione e Marsiglia, sono eletti allo stesso modo, ma su liste di circondario.
Nei Comuni sotto i 1 000 abitanti invece,[5] viene utilizzato un primitivo metodo maggioritarioplurinominale con panachage, in cui gli elettori hanno tanti voti quanti sono i seggi da coprire. Il risultato è frequentemente una dittatura della maggioranza in tali piccoli centri, nei quali spesso non sono presenti consiglieri d'opposizione.
I tre comuni più popolati (Parigi, Lione e Marsiglia) sono a loro volta suddivisi in arrondissement municipali (circondari municipali) (che non hanno nessun rapporto con gli arrondissement dipartimentali, un'altra divisione amministrativa francese), ma le loro competenze sono poche, non avendo tra l'altro a disposizione un bilancio proprio.
Ci sono in Francia circa 500 000 consiglieri municipali (sindaci inclusi).
Divisioni comunali e intercomunalità
Molti comuni francesi sono divisi tra diversi cantoni, non solo i comuni con una certa popolazione, ma in passato anche quelli molto piccoli come Lacq. Questi casi sono diversi dalle intercomunalità, associazioni di più comuni.
L'immensa maggioranza dei comuni francesi (il 90%) conta meno di 2 000 abitanti. Per questo si è pensato di ridurre il numero di comuni tramite un meccanismo di fusione. Introdotto con la legge del 16 luglio 1971, detta legge Marcellin, questo meccanismo può dar luogo a un nuovo e unico comune che raggruppa i comuni fusi, oppure anche a conferire a due comuni che si fondono i titoli a uno di "capoluogo" e all'altro di "comune associato". Nella dinamica della legge erano state previste circa 3 500 fusioni coinvolgendo 10 000 comuni. Nel 1982 si contavano tuttavia solo 810 fusioni e 1 952 comuni interessati.
Statistiche
Numero di comuni
Mappa dei 36 569 comuni della Francia metropolitana (al 1º gennaio 2008).
Evoluzione del numero di comuni (Francia metropolitana + DOM-TOM[6]
La lista seguente ricapitola il numero di comuni per dipartimento o comunità d'oltremare. Generalmente si contano più comuni nei dipartimenti del nord e dell'est della Francia, mentre nella prima periferia parigina e oltremare le divisioni sono più rade.
Dati del censimento 1999, popolazione senza doppi conti
La popolazione mediana dei comuni della Francia metropolitana è di 380 abitanti (a titolo di paragone, quella dei comuni belgi è di 11 265 abitanti, dei comuni italiani di 2 343 abitanti e spagnoli di 5 505 abitanti). La popolazione media è di 1 542 abitanti.
In Francia metropolitana 31 927 comuni hanno meno di 2 000 abitanti (25,3% della popolazione totale), 3 764 tra 2 000 e 10 000 abitanti (25,5%), 762 tra 10 000 e 50 000 abitanti (25,3%), 102 tra 50 000 e 200 000 abitanti (14,4%), 10 più di 200 000 abitanti (8,9%). Più di 10 000 comuni non raggiungono 200 abitanti.
Il comune più popolato è Parigi (2 125 246 abitanti). Il più densamente popolato nel 1999 era Le Pré-Saint-Gervais (Senna-Saint-Denis, 23 396 ab/km²). Le stime INSEE del 2004 hanno indicato invece Levallois-Perret (Hauts-de-Seine) con 25 934 ab/km². Il comune urbano (comune con una zona di più di 2 000 abitanti con abitazioni distanti al massimo 200 metri) meno densamente popolato è Arles (Bocche del Rodano, 67 ab/km²).
La superficie media di un comune della Francia metropolitana è di 14,88 km², la superficie mediana di 10,73 km². Per la presenza di numerosi comuni di scarse dimensioni, la Francia si distingue per la bassa superficie mediana: in Germania la superficie mediana è quasi ovunque superiore ai 15 km², in Italia è di 22 km², in Spagna di 35 km², in Belgio di 40 km². Più di 15 000 comuni hanno una superficie compresa tra 2,5 e 10 km².
Oltremare i comuni sono in genere più grandi che in Francia metropolitana e possono raggruppare villaggi relativamente distanti.
Il comune più esteso è Maripasoula (Guyana francese, 3 710 abitanti) con 18360 km². Nella Francia metropolitana Arles (758,93 km²) e Val-Cenis (408,05 km²) sono i due comuni più estesi.
Al contrario, il comune francese con il nome più breve è Y (Somme, 89 abitanti). Quindici altri comuni hanno un nome di due lettere (Ay, Bû, By, Eu, Fa, Gy, Oô, Oz, Py, Ri, Ry, Sy, Ur, Us e Uz).
3 927 comuni iniziano per «Saint» (10,7% dei comuni francesi), tra cui Le Saint. Il santo più frequente è Saint-Martin (222 comuni), seguito da Saint-Jean (170 comuni) e Saint-Pierre (155 comuni). 471 altri comuni hanno il termine «Saint» nel loro nome.
334 comuni iniziano per «Sainte» (0,9% dei comuni francesi), tra cui Saintes. La santa più frequente è Sainte-Marie (40 comuni, tra cui Saintes-Maries-de-la-Mer), seguita da Sainte-Colombe (27 comuni) e Sainte-Croix (25 comuni). Sessantadue altri comuni hanno il termine «Sainte» nel loro nome.
I nomi hanno generalmente origine francese o sono stati francesizzati (come Toulouse dall'occitanoTolosa, Strasbourg dal tedescoStraßburg o Perpignan dal catalanoPerpinyà). Molti comuni che sono stati francesizzati o conservano il nome nella lingua di origine:
^(FR) L'analyse des comptes 2003 des communes, su colloc.minefi.gouv.fr, Ministère de l'Économie, de l'Industrie et de l'Emploi; Ministère du Budget, des Comptes publics et de la Fonction publique (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2009).
^La legge "PLM" del 1982 dispone poteri particolari ai tre più grandi comuni francesi.
^Nella dinamica politica contemporanea tuttavia, il candidato sindaco viene però preventivamente presentato agli elettori dal suo partito nella figura del capolista.
^Il numero minimo era di nove prima della riforma legislativa del 2013.
^Il limite era fissato a 3 500 abitanti prima della riforma legislativa del 2013.
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