Il ministro capo della Repubblica d'Estonia (in estone: Eesti Vabariigi Peaminister) è il capo del governo estone. Viene nominato dal presidente della Repubblica e confermato dal parlamento. Di solito la carica è ricoperta dal leader del partito o della coalizione di maggioranza. Dal 23 luglio 2021 l’attuale ministro capo è Kristen Michal.
Storia
In Estonia il governo è stato guidato da un ministro capo nei primi due anni di indipendenza (1918-1920) in seguito alla caduta dell'Impero russo.
Con la successiva costituzione del 1920 si istituì una repubblica presidenziale, nel quale il potere esecutivo era assegnato al presidente (Anziano Capo di Stato o Riigivanem) ed ai ministri, mentre il potere legislativo era demandato al Parlamento estone (Riigikogu).[1]
Nel 1933 con un plebiscito fu approvata la nuova costituzione e l'anno successivo furono distinte le cariche di presidente e quella di ministro capo. Tuttavia, il presidente in carica, all'epoca era Konstantin Päts, si nominò ministro capo e con questa carica fu in grado di sospendere le elezioni per la presidenza e le parlamentari. Rimase in carica fino al 1938 nominandosi "protettore dello stato estone", quando furono indette nuove elezioni e fu eletto presidente.
Elenco dei ministri capo dell'Estonia dal 1918 ad oggi (nel periodo di occupazione sovietica e nazista furono costretti alla clandestinità e all'esilio a Oslo).
In questo periodo, secondo la costituzione estone del tempo vigente, i ministri capo sono anche Anziani di Stato, cioè capi di Stato, nell'ambito di una repubblica presidenziale.
1939-1940Jüri Uluots (dal giugno 1940 al 1944 continuò ad essere ministro capo del governo e facente funzione di capo del legittimo Stato estone, posto in clandestinità)
1940Johannes Vares (illegalmente istituito dalle forze di occupazione sovietiche)
1940 - 1944Jüri Uluots, continuerà ad essere a capo del governo estone legittimo, posto in clandestinità dalle forze di occupazione sovietiche e naziste
1944 - 1953Otto Tief, che intimerà il ritiro delle forze naziste e tenterà di instaurare un governo indipendente estone senza successo. Senza il controllo delle forze armate estoni ed aiuti internazionali, isolato sarà fermato, arrestato e deportato nei Gulagsiberiani, dalle truppe sovietiche che nel frattempo avanzano su Tallinn e rioccupano l'intera Estonia inglobandola nell'Urss, fino al ripristino dell'indipendenza nazionale, nel 1991
In questo periodo di occupazione sovietica, questi primi ministri estoni (facenti funzione), stanno in esilio a Oslo: