Il Junior Eurovision Song Contest (anche solo Junior Eurovision e spesso abbreviato in JESC; in francese: Concours Eurovision de la Chanson Junior) è una competizione canora di importanza internazionale organizzata ogni anno dall'Unione europea di radiodiffusione a partire dal 2003. Stati Uniti, Nuova Zelanda, Singapore, Finlandia e Argentina trasmettono l'evento, ma non partecipano alla gara.
Tutte le edizioni dello JESC sono state trasmesse in formato 16:9 widescreen e in alta definizione[1] e, come l'ESC, ne sono state pubblicate compilation con i brani partecipanti. Tra il 2003 e il 2006 sono stati prodotti e commercializzati anche dei DVD contenenti l'intera edizione del concorso; in seguito la produzione è stata annullata a causa dello scarso interesse[2].
Le origini della gara risalgono al 2000, quando Danmarks Radio (DR) lancia un concorso canoro per bambini danesi[3][4]. L'idea è stata estesa agli altri paesi scandinavi nel 2002, dando vita all'MGP Nordic, con Danimarca, Norvegia e Svezia come partecipanti[5][6]. L'Unione europea di radiodiffusione (UER) a sua volta si ispirò a ciò per creare un concorso simile. Il titolo provvisorio del programma fu Eurovision Song Contest for Children[7], chiaro riferimento al popolare Eurovision Song Contest. Alla Danimarca è stato chiesto di ospitare il primo programma dopo la loro esperienza con i propri concorsi e la MGP Nordic.
La prima edizione si tenne il 15 novembre 2003 a Copenaghen e ha visto la partecipazione di 16 paesi europei: Belgio, Bielorussia, Cipro, Croazia, Danimarca, Grecia, Lettonia, Macedonia del Nord, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Romania, Spagna e Svezia. A trionfare fu Dino Jelusić, rappresentante della Croazia, con la canzone Ti si moja prva ljubav.
Dopo un primo concorso di successo, la seconda edizione ebbe una realizzazione turbolenta. L'evento in origine avrebbe dovuto essere organizzato dall'emittente britannica Independent TeleVision (ITV) nella città di Manchester,[8] la quale però vi ha rinunciato per problemi economici[9]. Si ritenne che la decisione fu presa per un altro fattore, il calo degli indici di ascolto[10]. L'UER offrì l'evento alla Croazia, che aveva vinto la prima edizione[11], ma in un secondo momento è emerso che l'emittente Hrvatska radiotelevizija (HRT) non aveva prenotato per tempo la sede[12]. A quel punto intervenne l'emittente norvegese Norsk rikskringkasting (NRK) che ospitò il concorso a Lillehammer[12]. Vinse la Spagna, rappresentata da María Isabel con la sua Ante Muerta Que Sencilla. La piccola interprete detiene ancor oggi il primato di vincitore più giovane della storia del Junior Eurovision (9 anni e 10 mesi al momento della premiazione).
L'edizione del 2005 si tenne presso l'Ethias Arena di Hasselt, in Belgio, ed è stato trasmesso dalla VRT e dalla RTBF in cooperazione con l'Unione europea di radiodiffusione. A trionfare fu la Bielorussia e Ksenija Sitnik con la canzone My vmeste.
Nel 2006 l'evento si tenne a Bucarest e ha visto il debutto di Portogallo, Serbia e Ucraina e il ritorno di Cipro. A trionfare fu la Russia e le sorelle Anastasija & Maria Tolmačëvy con la canzone Vesenniy jazz.
L'edizione del 2007 si è svolta presso l'Ahoy Rotterdam di Rotterdam, nei Paesi Bassi, e ha visto il ritiro di Croazia e Spagna e il debutto di Armenia, Georgia, Bulgaria e Lituania. A partire da questa edizione l'età minima dei partecipanti passa dagli 8 ai 10 anni. La competizione è stata vinta dalla Bielorussia, rappresentata da Aljaksej Žyhalkovič con la canzone S druz'yami.
Il concorso del 2007 è stato il soggetto del documentario del 2008 Sounds Like Teen Spirit: A Popumentary. Il film ha seguito diversi concorrenti durante il loro percorso verso le finali nazionali e all'interno del rush finale del concorso[13], è stato mostrato al Toronto International Film Festival del 2008[14] ed è stato proiettato a Gand[15] ed a Limassol[16], dove si è svolto il concorso nel 2008.
L'edizione del 2008 si è tenuta presso il Spyros Kyprianou Athletic Center di Limassol a Cipro il 22 novembre 2008 e ha visto il ritiro di Portogallo e Svezia. Entrano in vigore le nuove regole per la partecipazione al concorso: è stato concesso ai bambini l'aiuto di un adulto nella composizione del testo della propria canzone, prima solo opera dei giovani interpreti; è stato ridotto a 6, partendo da 8, il numero di persone da portare sul palco. Inoltre a partire dal 2008, il vincitore del concorso è deciso per il 50% dal televoto e per il restante 50% dal voto complessivo delle giurie nazionali. I vincitori di tutti i concorsi precedenti erano stati decisi esclusivamente dal televoto. La Georgia vince per la prima volta, grazie al trio Bzikebi e la canzone Bzz..., interpretata in una lingua artificiale.
L'edizione del 2009 si è tenuta presso il Palazzo dello Sport di Kiev, in Ucraina, nello stesso posto dove 4 anni prima il paese ha organizzato l'Eurovision Song Contest 2005. A trionfare furono per la prima volta i Paesi Bassi con Ralf Mackenbach e la canzone Click Clack.
Nel 2010, presso la Minsk Arena di Minsk, debutta la Moldavia, si ritirano Cipro e Romania (per tagli ai budget) e ritornano Lituania e Lettonia. Trionfa per la prima volta l'Armenia con Vladimir Arzumanyan e la canzone Mama.
L'edizione del 2011 si è tenuta presso l'Arena Demircian, a Erevan. Per la prima volta nella storia del JESC, il paese organizzatore è il vincitore dell'anno precedente. In questa edizione si vedono i ritiri di Malta e Serbia ed il ritorno della Bulgaria. In questa edizione le cartoline sono state tutte dedicate all'Armenia e alla sua gente ed in particolare ai sogni dei bambini armeni ed al loro realizzo. L'edizione fu vinta per la seconda volta dalla Georgia con il gruppo Candy e la loro canzone Candy Music.
L'edizione del 2012 si è svolta per la seconda volta nei Paesi Bassi, presso l'Heineken Music Hall di Amsterdam. In questa edizione debuttano Albania, Azerbaigian e Israele. A vincere fu per la prima volta l'Ucraina con Anastasia Petryk e la canzone Nebo.
L'edizione del 2013 si è svolta per la seconda volta in Ucraina, presso il Palazzo Nazionale delle Arti di Kiev. Per la prima volta nella storia della manifestazione, sono stati premiati i primi 3 classificati e non solo il primo; inoltre, la durata massima consentita dei brani è stata estesa a 3 minuti ed i portavoce hanno annunciato i voti non più dal proprio paese d'origine ma direttamente dalla sede dell'evento. In questa edizione ha debuttato San Marino. Quest'edizione è stata vinta con 130 punti dalla cantante maltese Gaia Cauchi, con il brano The Start.
L'edizione del 2014 si è svolta a Malta, presso il Malta Shipbuilding di Marsa. Hanno debuttato l'Italia, il Montenegro e la Slovenia. L'Italia vince per la prima volta la competizione con Vincenzo Cantiello e la canzone Tu primo grande amore, entrando così nella storia per essere - dopo la Croazia nella prima edizione - il primo (e finora l'unico) Paese a vincere alla prima partecipazione.
Nel 2015, a Sofia, in Bulgaria, hanno debuttato l'Irlanda tramite il canale in lingua gaelica TG4 e l'Australia, sono ritornate l'Albania, dopo 2 anni di assenza, e la Macedonia del Nord, dopo un anno di assenza. La competizione è stata vinta da Malta, conquistando la sua seconda vittoria. La vincitrice è Destiny Chukunyere, con la canzone Not My Soul.
L'edizione del 2016 si è tenuta a Malta il 20 novembre 2016, presso il Mediterranean Conference Centre a La Valletta. In questa edizione viene abolito il televoto, e a giudicare le canzoni sono state due giurie composte rispettivamente da adulti e bambini, il range d'età per partecipare all'evento è passato da 9 ai 14 anni; la manifestazione è stata trasmessa la domenica pomeriggio dalle ore 16 alle ore 18. La Polonia ritorna dopo il ritiro nel 2004. La competizione è stata vinta dalla Georgia, ottenendo la sua terza vittoria generale. La vincitrice è Mariam Mamadashvili con la canzone Mzeo.
L'edizione del 2017 si è tenuta a Tbilisi, in Georgia. Viene reintrodotto il televoto, ma a differenza del passato, per la prima volta si è svolto completamente online. Tutto ciò ha inciso per il 50% nella composizione della classifica finale, insieme alla classifica delle giurie nazionali. In quest'edizione torna in competizione il Portogallo, già vincitore dell'Eurovision Song Contest 2017, dopo 9 anni d'assenza, mentre Bulgaria ed Israele hanno annunciato il loro ritiro. La competizione è stata vinta dalla Russia, che con questa è arrivata a due vittorie (l'altra è del 2006). La vincitrice è Polina Bogusevich, con la canzone Wings.
L'edizione del 2018 si è tenuta a Minsk in Bielorussia il 25 novembre 2018. In questa edizione si ritira Cipro, debuttano il Galles, già partecipante all'Eurovision Choir of the Year e il Kazakistan, mentre tornano in competizione la Francia, dopo l'unica partecipazione nel 2004, Israele e Azerbaigian. Ciò ha portato il numero di partecipanti a 20, superando il record precedentemente stabilito dall'edizione 2004, con 18 paesi in gara. La competizione è stata vinta dalla Polonia, che segna la sua prima vittoria nella manifestazione. La vincitrice è Roksana Węgiel, con la canzone Anyone I Want to Be.
L'edizione del 2019 si è tenuta a Gliwice in Polonia il 24 novembre 2019 e ha visto il ritorno della Spagna, assente dal 2006, ma anche il ritiro di Israele e Azerbaigian. La competizione è stata vinta nuovamente dalla Polonia (seconda vittoria di seguito) con la canzone Superhero cantata dalla tedesca di nascita Viki Gabor.
L'edizione del 2020 si è tenuta nuovamente in Polonia, diventando così la prima nazione nella storia del concorso ad ospitarlo per due volte consecutive[17], e per l'occasione ha debuttato la Germania[18]. Per ragioni dovute alla pandemia di COVID-19, questa edizione si è svolta all'interno di una studio televisivo dell'emittente polacca Telewizja Polska (TVP), con i vari partecipanti che hanno preso parte all'evento con delle esibizioni pre-registrate girate nei rispettivi paesi d'origine.[19] La competizione è stata vinta dalla Francia con la canzone J'imagine cantata dall'italo-francese Valentina, già membro della Kids United New Generation, gruppo sponsorizzato dall'UNICEF.
L'edizione del 2021 si è tenuta a Parigi, in Francia, il 19 dicembre.[20] Quest'edizione ha visto il ritorno di molteplici paesi che si erano ritirati nell'edizione precedente a causa della pandemia di COVID-19 ma soprattutto i ritorni della Bulgaria, assente dal 2016 e dell'Azerbaigian assente dal 2018. Questa edizione ha visto invece il ritiro della Bielorussia, dovuta all'espulsione dell'emittente Belaruskaja Tele-Radio Campanija (BTRC) dall'UER.[21] La competizione è stata vinta per la seconda volta dall'Armenia con la canzone Qami qami cantata da Maléna.[22] L'edizione del 2022 si è tenuta a Erevan, in Armenia, l'11 dicembre. Quest'edizione ha visto il ritorno del Regno Unito, assente dal 2005, ma anche il ritiro della Germania, Bulgaria e dell'Azerbaigian. La Russia, invece, fu esclusa dalla partecipazione a seguito dell'espulsione a tempo indeterminato dell'emittente VGTRK dall'UER par ragioni dovute all'invasione russa dell'Ucraina.[23] La competizione è stata vinta per la seconda volta dalla Francia con il brano Oh Maman! cantato da Lissandro. L'edizione del 2023 si è tenuta a Nizza, in Francia, il 26 novembre. Quest'edizione ha visto il ritorno della Germania, assente per un anno, e il debutto dell'Estonia. Il Kazakistan e la Serbia invece non hanno preso parte al concorso. La competizione è stata vinta per la terza volta dalla Francia, con il brano Cœur cantato da Zoé Clauzure.
L'edizione del 2024 si è tenuta alla Caja Mágica di Madrid, in Spagna, il 16 novembre, a causa della rinuncia di France TV ad organizzare il concorso, per la concomitanza delle Olimpiadi 2024 a Parigi. Era dal 2018 che la nazione vincitrice dell'anno precedente non organizzava l'evento. Si ritira nuovamente il Regno Unito mentre ritornano Cipro, assente dal 2018, e San Marino, assente dal 2016. La competizione è stata vinta dalla Georgia, alla sua quarta vittoria, con la canzone To My Mom cantata da Andria Putkaradze.
L'edizione del 2025 si svolgerà in Georgia, come confermato dall'emittente georgiana GPB[24].
La competizione si svolge in maniera analoga all'Eurovision Song Contest, ma con alcune differenze:
Dei paesi che formano il gruppo delle Big 5 dell'ESC. il Regno Unito ha partecipato cinque volte, la Francia sette con tre vittorie, la Spagna e l'Italia nove con una vittoria per entrambi i paesi, mentre la Germania ha partecipato per tre volte, la prima nel 2020.[18] Nel 2018 per la prima volta una Home Nation britannica ha partecipato allo JESC in maniera indipendente, ovvero il Galles con la sua emittente televisiva S4C.
Il concorso è prodotto annualmente dall'Unione europea di radiodiffusione. Il primo supervisore esecutivo è stato Svante Stockselius, già alla guida dell'ESC, che dirige anche il gruppo direttivo che decide sulle regole del concorso, quale emittente ospita il prossimo concorso e supervisiona l'intera produzione di ciascun programma. Dal 2011 i due eventi non hanno più una guida comune, e al ruolo di supervisor dello JESC è nominato Sietse Bakker[26]. Dal 2013 la guida passa a Vladislav Jakovlev[27].
Dal 2016 ESC e JESC tornano ad avere dopo sei anni un supervisore esecutivo comune con la nomina di Jon Ola Sand.
Il 30 settembre 2019 viene annunciato che Jon Ola Sand avrebbe rinunciato all'incarico da executive superior dopo l'Eurovision Song Contest 2020, rendendo di fatto il JESC 2019 l'ultima edizione da lui supervisionata.[28]
Elenco degli executive supervisor del Junior Eurovision Song Contest:
Tra il 2003 e il 2005 gli spettatori hanno avuto circa 10 minuti per votare dopo l'esecuzione di tutte le canzoni[29] Tra il 2006 e il 2010 le linee per il televoto sono state aperte durante tutto il programma[30] A partire dal 2011 gli spettatori votano dopo l'esecuzione di tutti i brani[31]. I profitti realizzati dal televoto durante le edizioni 2007 e 2008 sono stati donati all'UNICEF.[32]
Dal 2017 il televoto si svolge sul sito della manifestazione: le linee sono aperte dal venerdì prima dell'evento e si possono votare da tre a cinque canzoni (anche il proprio paese) e le linee si chiudono quando lo show inizia per poi riaprirsi per 15 minuti dopo l'ultima esibizione. Nel 2017 e nel 2018 venivano annunciati a partire dal punteggio più basso, mentre dal 2019 si segue l'ordine della classifica delle giurie.
Ha partecipato almeno una volta
Non ha mai partecipato, ma potrebbe
Paesi che hanno partecipato come parte di un altro stato ma mai in maniera indipendente
Paesi che avrebbero dovuto partecipare in passato ma che si sono ritirati
A partire dal Junior Eurovision Song Contest 2005, ogni edizione ha adottato uno slogan, deciso dall'emittente, ed a partire dallo slogan vengono in seguito sviluppati il design e la scenografia. Di solito lo slogan è anche il titolo della common song che ogni anno tutto i partecipanti dell'edizione in corso eseguono nell'interval act oppure durante la flag parade.
Ecco di seguito elencati tutti gli slogan:
Qui una lista dei partecipanti del JESC che poi sono andati a competere o partecipare allo Eurovision Song Contest.
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