Terminata la scuola elementare, nel 1914 venne mandato dai genitori a studiare a Messina, presso lo zio materno Luigi Occhipinti. Tre anni dopo si iscrisse all'istituto di ragioneria, acquisendo il diploma nel 1921. L'anno seguente supera anche l'esame di maturità classica a Palermo, sotto la supervisione del professore di italiano Federico Rampolla del Tindaro, che lo indirizza a proseguire gli studi in giurisprudenza.
La Pira rimase fortemente colpito dall'ascolto di un coro di suore[7] e si avvicinò al cattolicesimo, convertendosi definitivamente in occasione della Pasqua del 1924, data segnata in calce sul suo Digesto, strumento di lavoro quotidiano per un docente di diritto romano. A tal proposito, La Pira ebbe a dire:
«[…] è un'alba nuova della vita. Io non dimenticherò mai quella Pasqua 1924, in cui ricevei Gesù Eucaristico: risentii nelle vene circolare una innocenza così piena, da non potere trattenere il canto e la felicità smisurata.»
La conversione può essere attribuita anche all'incontro con monsignor Mariano Rampolla, nipote dell’omonimo Cardinale Mariano Rampolla del Tindaro[8], fratello del professor Federico Rampolla.
La riscoperta della fede cattolica si trasformò ben presto in desiderio di consacrazione,[9] che lo porterà a diventare terziariodomenicano già nel 1925, a Messina, assumendo il nome di Fra Raimondo, nel primo nucleo di terziari fondato dal padre Enrico de Vita OP in Sicilia e, successivamente, grazie ad una speciale dispensa, anche terziario francescano attraverso la fondazione dell'Istituto della Regalità voluto dal Padre francescano Agostino Gemelli. La Pira sceglie di essere "libero apostolo del Signore", come lui stesso si definisce cercando la sua missione nella società.
Nel 1926 si trasferisce a Firenze seguendo il professor Emilio Betti, relatore della sua tesi di Diritto romano; qui, in qualità di terziario La Pira risiede in una modesta cella presso il convento domenicano di San Marco, dove rimarrà a vivere per il resto della sua vita.[1] Si laurea con lode presentando una tesi sulla successione ereditaria e nel 1927 diviene professore supplente di Diritto Romano all'Università di Firenze, assumendo la cattedra ordinaria nel 1933. In questo periodo, iniziò un'importante amicizia spirituale con suor Teresina di Gesù Bambino, nata contessa Virginia Sardi, monaca nel Carmelo fiorentino S. Maria degli Angeli cui si aggiunse il titolo di Monastero di Santa Maria Maddalena dei Pazzi.
Nel 1934 promuove la fondazione della "Messa del Povero" presso la chiesa di San Procolo, successivamente spostata alla Badia fiorentina, in cui viene fornita assistenza materiale e spirituale ai poveri.
Nel 1939 fonda «Principi», rivista in lingua latina volta alla difesa dei diritti della persona umana, critica il fascismo e condanna apertamente l'invasione della Polonia. La rivista è soppressa dal regime. In quegli anni tra i suoi studenti c'è anche il sociologo Franco Fortini. La Pira crea nel 1943 il foglio clandestino San Marco. Il regime fascista lo avverserà e costringerà La Pira ad interrompere le pubblicazioni[10]. Nel luglio dello stesso anno prese parte ai lavori che portarono alla redazione del Codice di Camaldoli.
In seguito è ricercato dalla polizia e fugge prima presso la famiglia Mazzei nella loro villa di Fonterutoli, vicino a Siena, e poi a Roma, dove viene protetto da padre Giovanni Battista Montini, il futuro Papa Paolo VI.[6] Tornerà a Firenze il 2 settembre nel 1944, qualche settimana dopo la liberazione della città.
Attività politica
La vocazione sociale di La Pira si esprime nell'impegno politico; alle accuse e gli avvertimenti mossigli da più parti, circa il pericolo di compromissione nell'attività politica, risponderà:
«Non si dica quella solita frase poco seria: la politica è una cosa 'brutta'! No: l'impegno politico -cioè l'impegno diretto alla costruzione cristianamente ispirata della società in tutti i suoi ordinamenti a cominciare dall'economico- è un impegno di umanità e di santità: è un impegno che deve potere convogliare verso di sé gli sforzi di una vita tutta tessuta di preghiera, di meditazione, di prudenza, di fortezza, di giustizia e di carità.»
La Pira svolge un'opera apprezzata nell'ambito della "Commissione dei 75", specialmente nella redazione dei Principi Fondamentali. L'attuale Art. 2 della Costituzione viene modellato attorno alla sua proposta iniziale. L'Articolo 2 della Costituzione Italiana recita: «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale».
La sua relazione alla Sottocommissione I accostò la centralità dell'individuo secondo la tradizione cristiana alla religione di Stato di stampo hegeliano realizzata dal fascismo in Italia. A causa di tale esperienza storica trovava necessaria una specifica menzione dei diritti umani nella Costituzione italiana, per la prima volta nella storia dell'Occidente.[11]
«Alcune Costituzioni recenti (Austria 1920, Lettonia 1932, Polonia 1935) mancano di tale premessa: e ne mancano per la ragione che gli essenziali e tradizionali diritti dell'uomo sono in esse considerati come il presupposto tacito ed ineliminabile di ogni Costituzione. Diverso è il caso per la nuova Costituzione italiana: essa è necessariamente legata alla dura esperienza dello stato "totalitario", il quale non si limitò a violare questo o quel diritto fondamentale dell'uomo: negò in radice l'esistenza di diritti originari dell'uomo, anteriori allo stato: esso anzi, accogliendo la teoria dei "diritti riflessi", fu propugnatore ed esecutore di questa tesi: - non vi sono, per l'uomo, diritti naturali ed originari; vi sono soltanto concessioni, diritti riflessi: queste "concessioni" e questi "diritti riflessi", possono essere in qualunque momento totalmente o parzialmente ritirati, secondo il beneplacito di colui dal quale soltanto tali diritti derivano, lo Stato.»
(Giorgio La Pira)
Richiamandosi all'analisi keynesiana La Pira sottolineava: «Bisogna che lo stato intervenga direttamente con un piano organico di investimenti capaci di operare, a scadenze determinate, in graduale assorbimento della manodopera disoccupata: questi "massicci" investimenti costituiscono, del resto, uno stimolo efficacissimo per gli investimenti privati». Per La Pira la spesa pubblica non escludeva quella privata, ma era lo Stato che doveva assumersi la responsabilità di stimolare una domanda che fosse in grado di assorbire tutta la mano d'opera, dal momento che nessun'altra autorità o ente privato aveva i poteri necessari.[12]
Sarà sindaco per due mandati: 1951-1957 e 1961-1965. Tra le principali realizzazioni si ricordano la ricostruzione dei pontiAlle Grazie, Vespucci e Santa Trinita distrutti dalla guerra, la creazione del quartiere-satellite dell'Isolotto, l'impostazione del quartiere di Sorgane, la costruzione di moltissime case popolari, la riedificazione del teatro comunale, la realizzazione della centrale del latte, la ripavimentazione del centro storico. Firenze venne dotata di un numero di scuole tale da ritardare di almeno vent'anni la crisi dell'edilizia scolastica in città.[13]
Di fronte al grave problema degli sfrattati, respinta la sua richiesta di graduare gli sfratti da parte dei proprietari, La Pira chiese ad essi di affittare al Comune un certo numero di abitazioni non utilizzate. In mancanza di una disponibilità in tal senso, ordinò la requisizione degli immobili stessi, basandosi su una legge del 1865 che dà la facoltà al Sindaco di requisire alloggi in presenza di gravi motivi sanitari o di ordine pubblico. Davanti al Consiglio comunale tenne un accorato discorso in difesa del suo operato:
«Ebbene, signori Consiglieri, io ve lo dichiaro con fermezza fraterna ma decisa: voi avete nei miei confronti un solo diritto: quello di negarmi la fiducia!
Ma non avete il diritto di dirmi: signor Sindaco non si interessi delle creature senza lavoro (licenziati o disoccupati), senza casa (sfrattati), senza assistenza (vecchi, malati, bambini, ecc.).
È il mio dovere fondamentale questo: dovere che non ammette discriminazioni e che mi deriva prima che dalla mia posizione di capo della città -e quindi capo della unica e solidale famiglia cittadina- dalla mia coscienza di cristiano: c'è qui in giuoco la sostanza stessa della grazia e dell'Evangelo!
Se c'è uno che soffre io ho un dovere preciso: intervenire in tutti i modi con tutti gli accorgimenti che l'amore suggerisce e che la legge fornisce, perché quella sofferenza sia o diminuita o lenita.
Altra norma di condotta per un Sindaco in genere e per un Sindaco cristiano in ispecie non c'è!»
Si batte per evitare il fallimento e la chiusura della Fonderia delle Cure. Interviene attivamente e con successo presso Enrico Mattei a difesa dei posti di lavoro delle officine Pignone, la cui crisi aveva colpito duramente la regione Toscana minacciando di coinvolgere tremila operai, che mise a servizio delle esigenze meccaniche del gruppo ENI con il nome di Nuovo Pignone. Nel 1972 i lavoratori delle officine Pignone, ispirandosi ai principi di umanità e cristianità di Giorgio La Pira,[14] fondano il G.I.D.S.(Gruppo Internazionale Donatori di Sangue). In seguito si adopera per le Officine Galileo e Le Cure.
Per il suo intervento, fu accusato di statalismo e di "comunismo bianco". Tra gli altri critici a difesa della libera iniziativa don Luigi Sturzo che lo ammoniva del rischio di finire in un "marxismo spurio" se non si atteneva ai principi del non-statalismo e dell'interclassismo. La Pira rispose così:
«10000 disoccupati, 3000 sfrattati, 17000 libretti di povertà. Poi le considerazioni: ..cosa deve fare il sindaco? Può lavarsi le mani dicendo a tutti: "scusate, non posso interessarmi di voi perché non sono statalista ma interclassista?"»
(Giorgio La Pira)
La Pira volle accanto a sé, come assessore alle Belle Arti e alla Pubblica Istruzione, Piero Bargellini (più tardi anche sindaco di Firenze al posto dello stesso La Pira, verrà ricordato come il sindaco dell'alluvione che colpì la città nel 1966) sotto la cui guida furono restaurati palazzi, monumenti e tabernacoli, fu riscattato il Forte Belvedere, rinnovate le mense scolastiche, furono potenziati il Maggio Musicale Fiorentino e la Mostra dell'Artigianato, nacque la Mostra dell'Antiquariato.
A iniziare dal 1947 La Pira ispirò la nascita di un movimentocattolico giovanile fiorentino denominato "Obiettivo Giovani di San Procolo", dal luogo ove egli si riuniva in preghiera coi volontari. Suo discepolo e braccio destro per tale iniziativa fu il giovane sacerdote fiorentino Danilo Cubattoli, il quale, insieme a Ghita Vogel, Ulisse e Marigù Pelleri e Fioretta Mazzei, dette vita sotto l'egida di La Pira a una vera e propria associazione che si concentrò sull'assistenza e l'avviamento professionale di giovani provenienti dalle più umili classi cittadine. Nei successivi decenni il sodalizio ha stimolato istituzioni e privati a prevenire e superare situazioni di disadattamento e di emarginazione di molti giovani in difficoltà. Questa creatura originata dalla passione cristiana di Giorgio La Pira e di Danilo Cubattoli poté fregiare Firenze dell'apertura della prima casa famiglia italiana nei primi anni cinquanta. Presidente della società San Vincenzo de' Paoli, di Firenze, ne animò le attività caritative e sociali.
Con La Pira Firenze si gemella con Filadelfia, Kiev, Kyoto, Fez e Reims. Il segretario generale dell'ONUU Thant e l'architetto Le Corbusier vengono nominati cittadini onorari di Firenze. La Pira cerca di promuovere a Firenze il Comitato internazionale per le ricerche spaziali, una tavola rotonda sul disarmo, iniziative tese a mettere in luce il valore e l'importanza del terzo mondo e degli emergenti stati africani. Fra i protagonisti di queste iniziative c'è Ernesto Balducci. La Pira invita a Firenze il Presidente del Senegal Léopold Senghor. Per primo lancia l'idea dell'università europea da istituire a Firenze.
Attivismo per la pace e Guerra fredda
La Pira nel 1952 organizza il Primo Convegno internazionale per la pace e la civiltà cristiana. Da esso ha inizio un'attività, unica in Occidente, tesa a promuovere contatti vivi, profondi, sistematici tra esponenti politici di tutti i Paesi. Nel 1955 i sindaci delle capitali del mondo siglano a Palazzo Vecchio un patto di amicizia. A partire dal 1958 organizza i Colloqui mediterranei cui partecipano, tra gli altri, rappresentanti arabi e israeliani, auspicando la pace fra i figli di Abramo[15]. Nel 1959 La Pira, invitato a Mosca, parla (dopo il benestare papale[8], ma non quello del Ministro degli esteri italiano) al Soviet Supremo in difesa della distensione e del disarmo.[16]
Negli anni difficili della crisi tra Stati Uniti e Unione Sovietica riuscì a far riunire a Firenze la nona sessione della tavola rotonda Est-Ovest sul disarmo.
Nella città di Firenze ricevette Aleksej Adjubej, uno dei massimi dirigenti dell'Urss, che aveva sposato la figlia di Nikita Chruščëv.
Durante la guerra del Vietnam organizzò un simposio a Firenze, dal quale venne lanciato un appello per la pace.
Compì un viaggio ad Hanoi facendo tappa a Varsavia, Mosca, Pechino, riuscendo ad ottenere una proposta di pace che naufragò a causa di un'anticipazione sui giornali statunitensi.
A Palazzo Vecchio, nel 1958, ricevette un rappresentante della Repubblica Popolare Cinese inviato da Pechino. Destò scandalo e ilarità lo spiritoso saluto: Dica al suo Governo che la Repubblica popolare di San Procolo riconosce la Repubblica Popolare di Cina. È necessario ricordare che all'epoca la Repubblica Italiana riconosceva l'autorità della Repubblica di Cina (Taiwan) come unico governo legittimo cinese.
Alle elezioni politiche del 1958 viene eletto deputato. Si dimette il 18 aprile 1961, dopo essere stato eletto sindaco di Firenze, optando per quest'ultima carica e venendo sostituito da Rolando Anzilotti.
Nel 1965 si reca in Vietnam e incontra di persona Ho Chi Minh.[17] Lavorarono insieme a una bozza di accordo bilaterale, ma la proposta sarà rifiutata l'anno dopo, quando il presidente degli USAJohnson ricevette da La Pira e Fanfani il messaggio di Ho Chi Minh. Alla conclusione della disastrosa esperienza bellica, gli USA accettarono condizioni decisamente più sfavorevoli di quelle proposte nella sua mediazione, conferma La Pira stesso[8].
Nel 1967 La Pira viene eletto presidente della Federazione Mondiale delle Città Unite. Il suo slogan è "Unire le città per unire le nazioni". Dopo la guerra dei sei giorni visita Hebron, Gerusalemme, l'Egitto. Ha lunghi colloqui con il ministro degli esteri di Israele Abba Eban, con il Presidente egiziano Nasser e con i sindaci di Hebron, di Betlemme e i rappresentanti palestinesi di Gerusalemme est nella Cisgiordania occupata. Nel 1968 al Convegno dei Giovani della Federazione dichiara "I giovani sono come le rondini, vanno verso la primavera". Per sei anni si adopera attivando a ogni livello le istituzioni di tutto il mondo (città, regioni, stati) tramite la Federazione perché si organizzino incontri al vertice in materia di disarmo, pace e sicurezza. Nel 1973 si tengono a Helsinki nell'ambito della Conferenza per la sicurezza e cooperazione in Europa (CSCE) le Helsinki consultations, multilaterali preparatori. Non a caso l'operare politico di La Pira è stato definito con l'espressione "l'arte della pace". Fu fortemente orientato alla multilateralità, alla pariteticità e alla compresenza di più livelli di dialogo per rendere giustizia alla complessità dei conflitti.
Più tardi, La Pira, già protagonista di tentativi di mediazione sul divorzio tra cattolici e comunisti, fu tra i componenti del comitato promotore del referendum abrogativo della legge che nel 1970 introdusse in Italia il divorzio.
Nell'autunno del 1971, su invito di Salvador Allende, si reca in Cile e suggerisce al Presidente cileno di trovare un'intesa con i moderati del Partito Democratico Cristiano per arginare le spinte estremiste che dividevano il Paese[18]. All'indomani del golpe militare avvenuto l'11 settembre 1973, manda un telegramma di ammonimento ad Augusto Pinochet riferendogli: "Ricordi divina ammonitrice parola. Qui gladio ferit gladio perit" e denunciando attivamente gli abusi subiti dai detenuti politici[19].
Già malato da alcuni mesi, si spegne a causa di un'improvvisa emorragia cerebrale in una clinica di Firenze, la sera del 5 novembre del 1977, all'età di 73 anni.[1] Inizialmente il feretro viene tumulato nel cimitero di Rifredi, accanto a monsignor Giulio Facibeni, presbitero e suo amico personale. A fine ottobre del 2007, in previsione del trentennale della sua scomparsa, le sue spoglie sono state traslate nella Basilica di San Marco, chiesa di cui era parrocchiano.[20]
Rapporto con la religione
«Tutto si può capire di La Pira con la fede, niente si può capire di lui senza la fede.»
Giorgio la Pira si forma spiritualmente nell'Azione Cattolica Italiana; di ferrea formazione domenicana è importante anche il legame con la spiritualità francescana, come testimoniano le sue molteplici visite a La Verna, Assisi, ove ebbe frequentazione e rapporti epistolari con il presidente degli studi francescani Arnaldo Fortini e di conseguenza la devozione a santi francescani, quali Camilla da Varano, ossia la beata Battista.
La spiritualità lapiriana è incentrata sulla visione profetica della storia (Mutuata dal profeta Isaia) e del tempo presente in cui continua l'azione di Dio. Partendo dalla attualità della Resurrezione, descritta come "Lievito trasformatore [...] della realtà cosmica e storica", La Pira pone la figura di Cristo, vivente, come riconciliatore dell'uomo con Dio: attraverso l'incarnazione, ogni problema umano è visitato, nobilitato, riscattato, non solo una volta per tutte, ma continuamente nel corso della storia. A Cristo, sostiene La Pira, deve assimilarsi attraverso la grazia, come dice san Paolo, ogni fedele, nella sua vita attiva e interiore.[9]. La Pira considera imperante la dimensione contemplativa nella vita interiore, sorgente del suo impegno prevalentemente pubblico, come è attestato dalle lettere al Carmelo in cui continuamente chiede che l'impegno politico sia accompagnato dall'impegno spirituale. La profonda azione sociale è, infatti, fondata sul comandamento dell'amore, inteso come la realizzazione del Corpo mistico di Gesù nella comunità locale e nella storia immanente dell'umanità[21].
Processo di beatificazione
Nel 1986 sotto papa Giovanni Paolo II è stata avviata la sua causa di beatificazione. A Firenze alcuni lo indicano come il "sindaco santo"[8], come lo chiamavano i poveri della Messa di San Procolo. Il 4 aprile 2005 si è chiusa la fase diocesana della causa di beatificazione. Al termine i documenti sono stati inviati in Vaticano.
Già Servo di Dio, il 5 luglio 2018 viene dichiarato Venerabile da papa Francesco[22] e, nello stesso giorno, dichiara che sarà beato[23], dopo il riconoscimento di un miracolo attribuito all’intercessione di La Pira[24].
Archivio "La Pira"
L'archivio di Giorgio La Pira[25], appartenente al Convento di San Marco a Firenze, in quanto erede universale di La Pira, è custodito e gestito dalla omonima Fondazione[26] in base ad una apposita convenzione. Già nel novembre 1977 la Soprintendenza Archivistica per la Toscana ne dichiarava il notevole interesse storico, ai sensi del D.P.R. 1409/1963, dichiarazione rinnovata poi nel 1985[25]. L'attuale sede della Fondazione e quindi dell’archivio, si trova in alcune stanze facenti parte del complesso monastico di San Marco a Firenze in cui La Pira aveva avuto la sua segreteria dal 1957, appositamente riadattati a tale scopo con un progetto del 1985. Il trasloco definitivo è avvenuto solamente nel 1997; fino ad allora i documenti e la biblioteca di Giorgio La Pira sono stati ospitati parte in Via G. Capponi 30/32, presso la sede della casa editrice “Cultura” e parte in alcuni locali del Convento di San Marco.
Alle carte prodotte dal Professore si sono aggiunte, e a volte fuse, quelle raccolte e prodotte dall'attività della Fondazione[25].
I documenti si riferiscono principalmente al periodo che va dal secondo dopoguerra alla morte di La Pira (avvenuta nel 1977). Si può ragionevolmente affermare che l'archivio contiene la quasi totalità delle lettere scritte e ricevute dal professore a partire dal 1951, cioè dalla sua prima elezione a sindaco di Firenze. A partire da tale data, infatti, la sua segreteria ha conservato tanto le lettere ricevute quanto le copie (ottenute su velina durante la dattiloscrittura) delle lettere inviate. Infatti La Pira usava inviare lettere manoscritte che erano però sempre accompagnate da una trascrizione dattiloscritta, visto che la sua grafia non era sempre facilmente comprensibile. Questo uso è continuato anche dopo che La Pira ha lasciato Palazzo Vecchio e fino alla sua morte[25].
La maggior parte della corrispondenza di Giorgio La Pira è conservata nella sezione “Epistolario”, 178 buste, insieme a molta altra documentazione frutto delle sue attività; tale sezione è suddivisa a sua volta in più serie, in base all'argomento. I documenti vanno dal 1927 al 1977.
Diari, Agende e Taccuini: sono conservati nella serie “Diari” (2 buste) quaderni con riflessioni di ordine spirituale, politico e in alcuni casi indicazioni di agenda di La Pira, ordinati cronologicamente dal 1933 al 1976.
Ritagli di giornali: sono presenti, in tutte le serie, ritagli di giornali con articoli di o su La Pira, inseriti nei fascicoli attinenti per argomento.
Raccolte di materiale bibliografico, di giornali, riviste: in tutte le sezioni del fondo è possibile reperire estratti, opuscoli e riviste, conservati nei fascicoli attinenti per argomento.
Fotografie: circa 1300 fotografie aventi come soggetto La Pira, relative alla sua vita pubblica (solo alcune riguardano la sua vita privata); per la maggior parte sono in bianco/nero, disponibili anche in formato digitale, raccolte nella sezione Archivio fotografico.
Documenti su supporti avanzati: la Fondazione dispone di una raccolta di circa 30 video con documentari e interviste a La Pira, schedati e interamente disponibili in formato digitale, conservati nella sezione Archivio Audio-Video.
Biblioteca: presso la Fondazione è conservata anche la biblioteca di G. La Pira, (circa 3000 volumi) di cui è disponibile il catalogo; si tratta soprattutto di libri di diritto romano, politica internazionale e a carattere religioso.
Intitolazioni
Nel 1979, in occasione del secondo anniversario della sua morte, gli è stato intitolato il palazzo comunale di Pozzallo, suo paese natale. Inoltre, nel comune siciliano sono a lui intitolati un eliporto e un Istituto d'Istruzione Superiore.
A Caserta è a lui intitolato l'oratorio della cattedrale, punto di riferimento e di aggregazione per i giovani della città.
Dalla primavera del 2014 è presente in Bari, alla via Isonzo e nei pressi della Chiesa Russa Ortodossa, una Sezione della Democrazia Cristina a lui intitolata - con funzioni di Sportello di supporto per il cittadino e l'impresa - organizzata su iniziativa del Consigliere Nazionale DC Roberto Loporcaro.
A Messina sono intitolati a lui una scuola e il gruppo della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana).
Opere
Monografie e saggi
La successione ereditaria intestata e contro il testamento in diritto romano, Firenze, Vallecchi, 1930.
L'anima di un apostolo. Vita interiore di Ludovico Necchi, Milano, Vita e Pensiero, 1932.
La nostra vocazione sociale, Roma, AVE, 1945.
La vita interiore di Luigi Moresco, Roma, AVE, 1945.
Premesse della politica, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1945.
Il valore della persona umana, Milano, Istituto di Propaganda Libraria, 1947.
Architettura di uno Stato democratico, Roma, Edizione Servire, 1948.
Istituzioni di Diritto Romano, Firenze, Editrice Universitaria, 1948 (litografato).
L'attesa della povera gente, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1951.
Per un'architettura cristiana dello Stato, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1954.
Principi. La riflessione su Tommaso d'Aquino e la lotta alla dittatura, a cura di Angelo Scivoletto, Firenze, Philosophia, 1955.
Così in terra come in cielo, Milano, O.R., 1970.
Unità, disarmo e pace, prefazione di H. Camara, Firenze, Cultura, 1971.
La genesi del sistema nella giurisprudenza romana, Firenze, Setti, 1972.
Principi. La riflessione su Tommaso d'Aquino e la lotta alla dittatura, ristampa fotostatica con prefazione di Giorgio La Pira, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1974.
Libro bianco sulle Officine Galileo, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1959.
Carteggio di La Pira con Malenkov e Chruscev. Le armi atomiche. Religione e realismo, a cura di Mario Castelli, estratto dalla rivista "Aggiornamenti Sociali", XVI, febbraio-marzo 1965, nn. 2-3, Milano, Centro Studi Sociali, 1965.
Ciò che dice La Pira oggi, a cura di Vittorio Citterich, Libreria Editrice Fiorentina 1970 (Collana Quaderni di Corea 5), 1970.
Natale 1974, in La Badia. Foglio settimanale di lettura, a cura di L. Cavini, Cassa di Risparmio di Firenze, 1974 (Ristampa anastatica 1991).
Scritti di Giorgio La Pira pubblicati postumi (divisi per anno di pubblicazione)
1978
Il sentiero di Isaia, Firenze, Edizioni Cultura, 1978. Seconda edizione, 1979; nuova edizione riveduta e dal titolo Il Sentiero di Isaia. Scritti e discorsi 1965-1977, a cura di Gianni Giovannoni e Giorgio Giovannoni, con prefazione di Mikhail Gorbaciov, Firenze, Cultura Nuova, 1996; nuova edizione interamente riveduta con prefazione di Walter Veltroni, Milano, Edizioni Paoline, 2004.
Amintore Fanfani, Giorgio La Pira: un profilo e 24 lettere, Milano, Rusconi, 1978.
Lettere alle claustrali, a cura di Giuseppe Lazzati, Milano, Vita e Pensiero, 1978.
1979
La casa comune. Una costituzione per l'uomo, a cura di Ugo De Siervo, Firenze, Edizioni Cultura, 1979; seconda edizione, Firenze, Cultura Nuova Editrice, 1996.
1980
Lettere a Salvatore Pugliatti (1920-1939), a cura di Francesco Mercadante, Roma, Studium, 1980.
G. La Pira-S. Quasimodo. Carteggio, a cura di A. Quasimodo, Milano, Scheiwiller, 1980; nuova edizione ampliata e annotata a cura di Giuseppe Militi, Modena, Artioli Editore, 1998.
1981
Lettere a casa (1926-1977), a cura di Dino Pieraccioni, Milano, Vita e Pensiero, 1981.
1985
Lettere al Carmelo, a cura di Dino Pieraccioni, Milano, Vita e Pensiero, 1985; seconda edizione ampliata, Milano, Vita e Pensiero, 1987.
1986
Una strategia di speranza, Edizioni Nuovo Pignone, Firenze, 1986.
1987
Attilio Sangiani, Giorgio La Pira-Don Giuseppe Brusadelli. Un carteggio inedito, Como, Enzo Pifferi Editore, 1987.
1988
Giorgio La Pira Sindaco. Scritti, discorsi e lettere, a cura di Ugo De Siervo, Gianni Giovannoni, Giorgio Giovannoni, vol. I, 1951-1954, Firenze, Cultura Nuova, 1988.
Giorgio La Pira Sindaco. Scritti, discorsi e lettere, a cura di Ugo De Siervo, Gianni Giovannoni, Giorgio Giovannoni, vol. II, 1955-1957, Firenze, Cultura Nuova, 1988.
Giorgio La Pira Sindaco. Scritti, discorsi e lettere, a cura di Ugo De Siervo, Gianni Giovannoni, Giorgio Giovannoni, vol. III, 1961-1965, Firenze, Cultura Nuova, 1988.
1989
Giorgio La Pira. I colloqui della Badia con un'appendice di lettere e documenti, a cura di Renzo Poggi, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1989.
1992
Giorgio La Pira. Il fondamento e il progetto di ogni speranza, a cura di A. Alpigiano Lamioni e P. Andreoli, prefazione di G. Dossetti, Roma, AVE, 1992 (il volume raccoglie gli articoli di La Pira apparsi sulla rivista "Il focolare" dal 1948 al 1977).
La Badia foglio di S. Procolo, a cura di Nicola Lisi, Pietro Parigi e Giorgio La Pira, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1992 (Collana "Ricerca del Graal - Documenti e Testi di spiritualità", N. 22).
1993
Lettere alla sorella Peppina e ai familiari, a cura di L. Rogasi, Milano, Vita e Pensiero, 1993.
1994
La Pira autobiografico. Pagine antologiche, Torino, SEI, 1994.
1995
Giorgio La Pira. Gli scritti giovanili in G. Miligi, Gli anni messinesi e le "parole di vita" di Giorgio La Pira, Messina, Intilla Editore, 1995.
1996
La Pira a Gronchi. Lettere di speranza e di fede (1952-1964), a cura di G. Merli e E. Sparisci, Pisa, Giardini, 1996.
Giorgio La Pira. Per la FUCI, a cura della Fondazione G. La Pira e dell'Opera Madonnina del Grappa, Firenze 1996 (supplemento a «il Focolare» del 4 aprile 1996).
L'Assunzione di Maria, riedizione a cura della Fondazione G. La Pira e delle Monache benedettine di Marinasco, Firenze, Fondazione La Pira, 1996.
1998
Giorgio La Pira-Salvatore Quasimodo. Carteggio, nuova edizione ampliata e annotata a cura di Giuseppe Miligi, Modena, Artioli, 1998.
2001
Principi, ristampa anastatica della edizione edita da Libreria Editrice Fiorentina, Firenze, 1974, con indice generale e delle fonti, a cura del Centro Studi su Diritto Romano e Sistemi Giuridici – CNR – Università degli Studi La Sapienza di Roma, Torino, Giappichelli Editore, 2001.
Il sogno profetico del Giubileo. Testi e riflessioni per gli Anni Santi 1925, 1950, 1975, Fondazione Giorgio La Pira - I Libri della Badia 1, Firenze, Polistampa, 2001.
2003
Caro Giorgio...Caro Amintore. 25 anni di storia nel carteggio La Pira-Fanfani, Fondazione Giorgio La Pira - I Libri della Badia 4, Firenze, Polistampa, 2003.
Angelo Scivoletto, Giorgio La Pira. La politica come arte della pace. Antologia di testi, Collana Il pensiero politico e sociale dei cattolici italiani N. 28, Roma, Edizioni Studium, 2003.
2004
Beatissimo Padre. Lettere a Pio XII, a cura di Andrea Riccardi e Isabella Piersanti, Milano, Mondadori, 2004.
Scintille di spiritualità, scritti pubblicati su “Vita cristiana”, a cura di padre Fausto Sbaffoni (O.P.) e Giulio Conticelli, Firenze, Nerbini, 2004.
2006
Il grande lago di Tiberiade. Lettere di Giorgio La Pira per la pace nel Mediterraneo, a cura di M. Giovannoni, I libri della Badia 7, Firenze, Polistampa, 2006.
2007
Giorgio La Pira. Scritti vincenziani, a cura di Giancarlo Gallici, Roma, Città Nuova, 2007.
I miei pensieri, a cura di Riccardo Bigi, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2007.
2008
Giorgio La Pira. Un San Francesco nel Novecento, a cura di Carmelo Vigna e Elisabetta Zambruno, con un saggio di Giuseppe Bellia, Bologna, AVE, 2008.
2016
Abbattere muri, costruire ponti, a cura di Andrea Riccardi e Augusto d'Angelo, Milano, Edizioni San Paolo, 2016.
2022
Giorgio La Pira, Lettere al Carmelo di S. Maria Maddalena de' Pazzi, a cura di Chiara Vasciaveo, Firenze, Pagnini editore, 2022 [in appendice contiene le lettere finora inedite di Suor Teresa di Gesù Bambino (Sardi) inviate a Fioretta Mazzei e Giorgio La Pira].
^Fonte: Copia archiviata, su romacivica.net. URL consultato il 22 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2007). Biografie antifascisti
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Not to be confused with High Court of Tynwald. Politics of the Isle of Man Lord of Mann Charles III Lieutenant governor John Lorimer Deputy governor Andrew Corlett Isle of Man Government Council of Ministers Chief minister Alfred Cannan Departments Statutory Boards Offices Other Agencies Tynwald Act of Tynwald List President of Tynwald Laurence Skelly Legislative Council President President of Tynwald ex officio House of Keys Speaker Juan Watterson Members (MHKs) Officials of state Judiciary ...
Beragam Kitab Suci Gao Wang Guan She Yin Jing yang sering ditemukan di semua Klenteng Sutra Raja Agung Avalokiteshvara atau Gao Wang Guan Shi Yin Jing (Hanzi=高王觀世音經; Hokkien=Ko Ong Kwan Si Iem Keng) adalah salah satu Kitab Suci yang biasanya dibaca oleh orang Tionghoa umat agama Buddha aliran Mahayana & Tridharma. Nama Versi nama dalam Bahasa Indonesia: Sutra Avalokiteshvara Penyelamat Dunia Sutra Maha Raja Avalokitesvara Sutra Raja Agung Avalokitesvara Sutra Raja Agung Avalok...
Pegunungan PompangeoPegunungan PompangePegunungan PompangeoLokasi di perbatasan Poso/Morowali Utara/Tojo Una-UnaTitik tertinggiKetinggian7.474 kaki (2.278 m)GeografiLetakKabupaten PosoKabupaten Morowali UtaraKabupaten Tojo Una-UnaSulawesi Tengah, IndonesiaPegununganPegunungan PompangeoPendakianRute termudahPendakian Pegunungan Pompangeo (bahasa Inggris: Pompangeo Mountains) atau Pegunungan Pompange, merupakan pegunungan yang terletak di Provinsi Sulawesi Tengah. Pegunungan ini terlet...
Series of attacks in Kryvyi Rih in 2022 and 2023 Kryvyi Rih strikesPart of the Russian invasion of UkraineThe Karachunivske Reservoir at Kryvyi Rih after shelling by Russian forcesDate24 February 2022 – presentLocationKryvyi Rih Russia UkraineUnits involved Russian Armed Forces Armed Forces of Ukraine Territorial Defense ForcesvteRussian invasion of UkraineNorthern Ukraine campaign Antonov Airport Chernobyl Hostomel Ivankiv Kyiv airstrikes shopping centre bombing Kyiv convoy Vas...
Ekalawyaएकलव्यIlustrasi Ekalawya belajar memanah dengan didampingi oleh patung Drona, dari buku Myths of the Hindus & Buddhists.Tokoh MahabharataNamaEkalawyaEjaan Dewanagariएकलव्यEjaan IASTEkalavyaKitab referensiMahabharata, BhagawatapuranaAsalkerajaan NishadaSukuNishadaKastasudra[1]SenjatapanahAyahHiranyadanus Ekalawya (Dewanagari: एकलव्य; ,IAST: Ekalavya, एकलव्य) adalah seorang pangeran dari kaum Nishada (persekutuan dari...
لا يزال النص الموجود في هذه الصفحة في مرحلة الترجمة من الإنجليزية إلى العربية. إذا كنت تعرف اللغة الإنجليزية، لا تتردد في الترجمة من النص الأصلي باللغة الإنجليزية. (أبريل 2019) تُظهر هذه القائمة النزاعات الإقليمية الدائرة حول العالم سواءً كانت في الماضي أو في الحاضر. النزاعات
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Untuk tempat lain dengan nama yang sama, lihat Westport. Westport (bahasa Irlandia: Cathair na Mart) ialah sebuah kota di County Mayo, Provinsi Connacht, bagian barat Republik Irlandia dengan penduduk 5.475 jiwa pada tahun 2006 (5.634 pada tahun 2002). Kota kembar Aror, Kenya Plougastel Daoulas, Prancis Lihat pula Daftar kota di Republik Irlandia 53°48′1″N -9°31′16″E / 53.80028°N 8.47889°W / 53.80028; -8.47889 Coordinates: longitude degrees < 0 with hemi...
1948 film by John English For similarly titled films, see Strawberry Roan (disambiguation). The Strawberry RoanTheatrical release posterDirected byJohn EnglishScreenplay by Dwight Cummins Dorothy Yost Story byJulian ZimetProduced byArmand SchaeferStarringGene AutryGloria HenryJack HoltDickie JonesPat ButtramCinematographyFred Jackman Jr.Edited byHenry BatistaProductioncompanyGene Autry ProductionsDistributed byColumbia PicturesRelease date August 1, 1948 (1948-08-01) Running ti...
Eddy Rate MuisKomandan Pusat Polisi Militer TNI ke-4Masa jabatan20 Maret 2020 – 19 Juli 2021PendahuluDedy IswantoPenggantiNazali Lempo Informasi pribadiLahir0 Juli 1963 (umur 60) IndonesiaAlma materAkademi Militer (1986)Karier militerPihak IndonesiaDinas/cabang TNI Angkatan DaratMasa dinas1986—2021Pangkat Mayor Jenderal TNISatuanPolisi Militer (CPM)Sunting kotak info • L • B Mayor Jenderal TNI (Purn.) Eddy Rate Muis, S.H., M.H. (lahir Juli 1963) adala...
BBC Yoruba language services BBC YorubaTypeRadio network and websiteCountryUnited KingdomAvailabilityInternationalHeadquartersLagosOwnerBBCLaunch date19 February 2018Official websitewww.bbc.com/yoruba/LanguageYoruba BBC Yoruba is the Yoruba language service of the BBC World Service meant primarily for the Yoruba-speaking communities in Nigeria, Benin Republic, Togo and Yoruba speakers in diaspora.[1][2] It is part of the 12 new language services incorporated by the BBC World S...
Garcia in 2019 Eddie Garcia (May 2, 1929 – June 20, 2019) was a Filipino actor and director. He worked in almost 700 film and television roles in a career spanning seven-decades.[1][2] His best regarded works include: Beast of the Yellow Night (1971), The Woman Hunt (1972), Atsay (1978), Magdusa Ka! (1986), Saan Nagtatago ang Pag-ibig? (1987), Asin at Paminta (1999), Deathrow (2000), The Debut (2001), Abakada... Ina (2001), Bwakaw (2012), ML, Hintayan ng Langit, and Rainbow'...
Honda automobiles parked in front of Kihachi Japanese Restaurant in Columbus, Ohio There is a Japanese community in the Columbus, Ohio area. The presence of Honda Motor Company and related suppliers attracted a population of Japanese expatriates to the Columbus area. In 2011 Bill Daley of the Chicago Tribune stated that the international pull of Ohio State University adds to the real discernible Japanese flavor to Columbus.[1] History This section needs expansion. You can help by addi...
The Balleny hotspot is marked 2 on map. The Balleny hotspot is a volcanic hotspot located in the Southern Ocean. The hotspot created the Balleny Islands, which forms a chain that extends for about 160 km (99 mi) in a northwest-southeast direction.[1] Due to plate tectonics the hot spot was under different parts of the ocean bed in the past, and this has resulted in a chain of seamounts extending from the East Tasman Plateau.[1] Isotopes and trace elements in the volc...
1926 film The Campus FlirtMovie posterDirected byClarence BadgerProduced byAdolph ZukorJesse LaskyStarringBebe DanielsCinematographyH. Kinley MartinDistributed byParamount PicturesRelease date September 18, 1926 (1926-09-18) Running time70 minutes; 7 reelsCountryUnited StatesLanguageSilent (English intertitles) Lobby card The Campus Flirt (a.k.a. The College Flirt) is a lost[1][2] 1926 American silent comedy film produced by Famous Players–Lasky and distribute...
American screenwriter (1899–1982) The neutrality of this article is disputed. Relevant discussion may be found on the talk page. Please do not remove this message until conditions to do so are met. (August 2015) (Learn how and when to remove this template message) Goodman AceGoodman and Jane Ace, 1938.BornGoodman Aiskowitz(1899-01-15)January 15, 1899Kansas City, Missouri, U.S.DiedMarch 25, 1982(1982-03-25) (aged 83)New York City, U.S.SpouseJane EpsteinCareerShowAce Goes To the MoviesEa...
Pachgaon is a cluster of villages 7 kilometres (4.3 mi) from Manesar in the Gurgaon district of Haryana state, India. It is made up of five small villages and is dominated by members of the Ahir community. The villages of Chandla (largest of the five), Fazalwas, Gwalior, Kukrola and Fukharpur are commonly referred to as Pachgaon by locals although they are independent and have their own gram panchayats while Pachgaon is not mentioned in government documents. The distance from Pachgaon to...
Mount DuttonMount Dutton lies 14 km (9 mi) north of the community of King Cove on the Alaska PeninsulaHighest pointElevation4,941 ft (1,506 m)ListingMountain peaks of AlaskaCoordinates55°10′05″N 162°16′19″W / 55.168°N 162.272°W / 55.168; -162.272GeographyLocationAlaska Peninsula, Alaska, U.S.Parent rangeAleutian RangeGeologyMountain typeStratovolcanoVolcanic arc/beltAleutian ArcLast eruptionUnknown Mount Dutton is a stratovolcano in the Aleut...
Sebuah salinan tahun 1540 dari Kehidupan Dua Belas Kaisar karya Suetonius Sejarawan Romawi Suetonius (s. 69 M – s. 122 M) menyebut gereja perdana dan menyebut Yesus Kristus dalam karyanya Kehidupan Dua Belas Kaisar.[1][2][3] Satu pasal dalam biografi Kaisar Klaudius Divus Claudius 25, merujuk kepada pemberontakan di kalangan Yahudi Romawi dan pengusiran Yahudi dari Roma oleh Klaudius pada masa pemerintahannya (41 M sampai 54 M), yang merupakan pengusiran yang disebut...
Ex MachinaPoster film Ex MachinaSutradara Alex Garland Produser Andrew Macdonald Allon Reich Ditulis oleh Alex Garland PemeranDomhnall GleesonAlicia VikanderOscar IsaacSonoya MizunoPenata musikBen SalisburyGeoff BarrowSinematograferRob HardyPenyuntingMark DayPerusahaanproduksiFilm4 ProductionsDNA FilmsDistributorA24(Amerika Serikat)Universal Pictures(internasional)Tanggal rilis 21 Januari 2015 (2015-01-21) (BFI Southbank) 10 April 2015 (2015-04-10) (terbatas di Amerika...