L'Irlanda decise di non partecipare al concorso del 1983, mentre Francia, Grecia e Italia fecero il loro ritorno, riportando il numero di partecipanti a 20. Non fu un'edizione particolarmente spettacolare, quella di quest'anno. Non ci furono le cartoline di presentazione dei cantanti e la scenografia non fu molto fastosa. La presentatrice, Marlene Charell cercò di annunciare tutte le canzoni in tedesco, inglese e francese, ma fu particolarmente arduo per lei, tanto che fece molti errori. Durante le votazioni sbagliò circa tredici volte.
Il “Gran Premio dell'Eurovisione” fu vinto da Corinne Hermes con il brano Si la vie est cadeau, per il Lussemburgo; la canzone divenne molto famosa in Francia. Altri artisti da ricordare furono la rappresentante della Svezia, Carola Haeggkvist, che con il brano Fraemling, si piazzò al terzo posto e divenne molto famosa nella sua terra (nel 1991 tornerà all'ESC per vincerlo), e Daniel Popovic, rappresentante della Jugoslavia, con il brano Julie, che si classificò al quarto posto. Ofra Haza rappresentò Israele e fu seconda: più tardi sarebbe diventata famosa in tutta Europa. Spagna e Turchia, con zero punti, furono ultimi. L'Australia, per la prima volta mandò in onda il concorso. Mariella Farré rappresenta la Svizzera con un brano in italiano, Io così non ci sto. L'Italia ritorna all'Eurofestival con Riccardo Fogli; il brano s'intitola Per Lucia ed è undicesimo.