Il primo Centro Stile Fiat, concepito con una organizzazione autonoma e una sede indipendente, sul calco della Styling Section della General Motors,[3] nasce nel 1958[3] in via Settembrini 153 a Torino. Nel 1960 è trasferito provvisoriamente in via Correggio e poi trova una collocazione stabile nel 1961 nella palazzina in Strada della Manta 22, dove rimane fino al 2007.
Il Centro "delle origini" è inquadrato nell'organizzazione della Direzione Superiore Tecnica Autoveicoli e risponde direttamente all'ingegnereDante Giacosa. Vi operano circa 80 persone suddivise in otto sezioni in grado di realizzare indipendentemente la carrozzeria di un'automobile: l'ufficio stilisti e disegnatori, il reparto modellazione in plastilina e in gesso, il reparto falegnameria (per l'allestimento della dima su cui "battere" la lamiera), il reparto battitura lastra, il reparto assemblaggio e saldatura, il reparto verniciatura e il reparto selleria.
Anni 1970 e 1980: inglobamento dello stile Lancia e Alfa Romeo
Nel corso degli anni 1970 il Centro sviluppa la Fiat 132 e la Fiat 131 e, sotto la direzione di Gian Paolo Boano, figlio di Mario Felice, la Fiat Ritmo.
In seguito all'acquisizione da parte di FIAT dell'altra casa automobilistica torineseLancia, nel 1977 Maioli assume la responsabilità del Coordinamento Stile per Lancia e Autobianchi.
Negli anni 1980, dopo l'entrata di Alfa Romeo nella galassia del Gruppo Fiat, anche lo stile della casa milanese passa sotto la responsabilità di Torino. Il Centro Stile Alfa Romeo, fondato a Milano negli anni 1950, mantiene però inizialmente una propria autonomia, dato che non viene inglobato nel Centro torinese (come successo per Lancia e Autobianchi), ma viene soltanto trasferito ad Arese e affidato alla direzione di Walter de Silva. Nello stesso periodo alla direzione dello stile Fiat si succedono personaggi come l'architetto Ermanno Cressoni, l'ingegnereLeonardo Fioravanti e il designerstatunitenseChris Bangle.
Anni 1990
Nel 1992 viene realizzato il Centro Stile Lancia, con sede presso il Centro Sicurezza di Orbassano, sotto la direzione dell'ingegnereEnrico Fumia, con chief designer exteriors Nicola Crea e interiors il designer americano Peter Davis.
L'anno successivo lo stile Fiat a responsabilità Davis, con chief exterior designer Peter Fassbender e interior il designer americano Mike Robinson, lo stile Lancia guidato da Fumia, con chief designer exterior e interiorPietro Camardella, e lo stile Alfa Romeo guidato da De Silva, chief designer exterior e interior, pur mantenendo la loro autonomia creativa e la loro sede, vengono riuniti, insieme alle funzioni d'innovazione e d'impostazione, nell'ente Innovazione e Sviluppo Design (ISD), sotto la direzione dell'ingegnere Nevio Di Giusto, a cui succedono l'ingegnere Carlo Maria Fugazza nel 1997 e l'architetto Ermanno Cressoni nel 1999. Successivamente la direzione dello stile Fiat è affidata a Davis e dello stile Lancia a Robinson, mentre lo stile Alfa Romeo dopo l'uscita di De Silva viene diretto dal designer grecoAndreas Zapatinas.
Nel 2000 il coordinamento dell'ISD viene assunto dall'ingegnere Humberto Rodriguez; alla direzione dello stile Fiat si succedono Robinson e l'architettoFlavio Manzoni; la direzione dello stile Lancia è assunta dal designer Marco Tencone; alla direzione dello stile Alfa Romeo si succedono Zapatinas e il designer tedescoWolfgang Egger. Nel 2000 viene costituito l'ente di Advanced Design, sotto la responsabilità del designer Roberto Giolito.
Nel 2005 il coordinamento dell'ente viene assunto dal designer americano Frank Stephenson; la direzione dello stile FIAT viene affidata al designer austriacoChristopher Reitz. In questo periodo vengono sviluppate la Fiat Bravo, la Fiat 500 e l'Alfa Romeo MiTo. Nello stesso periodo prosegue l'attività di collaborazione con i carrozzieri e gli studi esterni, in particolare Italdesign.
Fino al 2015 lo stile FGA, che comprende circa 200 elementi, è organizzato in nove dipartimenti: FIAT e Abarth Style sotto la responsabilità di Giolito; Lancia, Alfa Romeo e Maserati Style sotto la responsabilità di Tencone; Fiat Professional, Iveco e CNH Style sotto la responsabilità del designer Peter Jansen; Cross Style sotto la responsabilità del designer Alberto Dilillo; Color & Material sotto la responsabilità dell'architetto Rossella Guasco; CAS e Pre-Engineering sotto la responsabilità dell'ingegnere Andrea Mainini; Surfacelab sotto la responsabilità dell'ingegnere Marco Bertolazzi; Workshop sotto la responsabilità di Valerio Gullino; Style Planning sotto la responsabilità dell'ingegnere Dario Rebola.
Dal 2015, dopo la riorganizzazione del gruppo italo-statunitense in Fiat Chrysler Automobiles e la sostituzione ad aprile di Ramaciotti con l'americano-haitiano Ralph Gilles, già vicepresidente del design Chrysler, l'area stile EMEA, a ottobre, viene rivoluzianata nell'organizzazione e negli incarichi, passando a un unico responsabile di stile, il tedesco Klauss Busse (ex Daimler, rimasto in Chrysler), occupatosi sempre d'interni, a cui rispondono i responsabili d'esterni dei singoli marchi e un unico responsabile d'interni per tutti i brand, l'austriaco Andreas Wuppinger, già allo stile Fiat.