Antonio Corazzi

Antonio Corazzi

Giuseppe Antonio Corazzi, meglio noto solo come Antonio Corazzi (Livorno, 17 dicembre 1792Firenze, 26 aprile 1877), è stato un architetto italiano, esponente del Neoclassicismo e attivo per quasi trent'anni in Polonia, prima di ritornare in Italia.[1]

A lui si devono alcune delle principali e iconiche architetture della città polacca di Varsavia, come il Grande Teatro e il Palazzo Staszic.[1]

Biografia

Nascita e formazione

L'architetto Antonio Corazzi in un'incisione

Giuseppe Antonio Corazzi nacque il 17 dicembre 1792 a Livorno (all'epoca parte del Granducato di Toscana), figlio dell'impresario artistico Vincenzo di Antonio Corazzi e di Antonia Gaetana di Bartolomeo Andolfati, trascorrendo l'infanzia nella casa paterna ubicata nei locali del Teatro degli Avvalorati.[1] Aveva un fratello di nome Aurelio Corazzi, che nacque verso il 1806 e morì a Varsavia il 20 settembre 1871 e che si recò anche lui nella capitale polacca (come farà in futuro Antonio Corazzi), dove lavorò come costruttore ad opere del fratello, oltre che collaborare con gli architetti Jan Jakub Gay e L. Smiecinski.[1]

Avendo raggiunto l'età adatta per iniziare la carriera scolastica, venne inviato a Firenze a studiare presso gli Scolopi.[1] Qui, una volta terminati gli studi superiori, si iscrisse alla facoltà di architettura dell'Accademia di belle arti di Firenze come uno dei "giovani meritevoli" della Comunità di Livorno, alla quale inviò annualmente disegni per attestare il suo progredimento accademico, ed ebbe dal 1810 al 1815 come insegnanti alcuni degli allievi dell'architetto Gaspare Maria Paoletti, in particolar modo l'architetto Giuseppe del Rosso.[1] Inoltre, durante questi anni, Corazzi partecipò anche a due dei consueti concorsi indetti dall'Accademia: inizialmente partecipò a un concorso minore della classe di architettura nell'ottobre del 1811, arrivando al secondo posto con alcuni saggi di "disegno d'invenzione", venendo preferito al suo posto il coetaneo Gaetano Baccani; successivamente partecipò al prestigioso concorso triennale del 1816 per il progetto di una "chiesa metropolitana per una gran capitale", venendo sfavorito nuovamente in favore del coetaneo Giuseppe Martelli, fatto che lo spinse a chiedere invano un ricorso al Granduca stesso, che tuttavia gli portarono solo le critiche per presunzione del personale accademico e gli resero ancor più duro l'inserirsi nel già difficile ambiente fiorentino.[1]

Dopo gli anni accademici fece pratica nello studio del suo maestro Giuseppe del Rosso, che gli permetterà anche di partecipare nell'unica opera architettonica ad essere stata realizzata dal Corazzi prima della sua partenza da Firenze: la grande e innovativa arena del Teatro Goldoni (realizzato da Del Rosso, che si avvalse anche della partecipazione di Ridolfo Castinelli per il salone da ballo), inaugurata nel 1818.[1]

Trasferimento e carriera in Polonia

La difficoltà nell'inserirsi nell'ambiente professionale fiorentino potrebbe essere uno dei principali motivi del trasferimento di Corazzi da Firenze a Varsavia, in Polonia, favorito principalmente dallo statista Stanisław Staszic:[2] infatti, questi aveva conosciuto e apprezzato gli ambienti artistici fiorentini nel suo soggiorno tra il 1790 e il 1791 e successivamente, in un periodo contraddistinto da un nuovo e grande movimento di rinnovamento architettonico nel Regno di Polonia, decise di rinnovare la tradizionale presenza artistica italiana in patria, che aveva già promosso in passato l'arte del pittore Bernardo Bellotto (il "secondo" Canaletto[3][4]) e dell'architetto Domenico Merlini.[1][5][6]

Prima fase: 1819–1830

Al tempo dell'arrivo di Corazzi nella capitale polacca la scena artistica locale era dominata dagli architetti Chrystian Piotr Aigner e Jakub Kubicki (quest'ultimo allievo del citato Merlini), ma l'architetto italiano non impiegò molto tempo ad imporsi sulla scena architettonica e surclassare i primi protagonisti menzionati.[1]

Il lavoro di Corazzi riuscì ad adattarsi molto rapidamente al clima architettonico locale e nel primo decennio della sua attività polacca ebbe sempre più incarichi pubblici di notevole prestigio, imponendosi come l'emblema del Neoclassicismo a Varsavia e in Polonia.[1] I primi progetti comprendono la ricostruzione della Casa della Società di Beneficenza nel 1819 e l'edificazione di Palazzo Hołowczyc per l'allora vescovo Szczepan Hołowczyc nel 1820 (distrutto nel 1912), realizzati prima dell'ingresso di Corazzi come "costruttore generale governativo" nel Consiglio Edile del Ministero degli Affari Interni, che lo portò a realizzare l'opera che lo consacrò sulla scena artistica cittadina: il Palazzo Staszic.[1] Questo palazzo, sede della Societas Scientiarum Varsaviensis, venne realizzato nel 1820 per volere di Stanisław Staszic e il Corazzi lo progettò in maniera imponente, dotandolo di un basamento a loggiato in bugnato, un piano superiore a due livelli con intelaiatura di colonne e paraste corinzie, una grande sala per le adunanze, un anfiteatro e infine un gabinetto di mineralogia e numismatica dotato di un'inedita cupola metallica.[1]

Queste prime opere gli portarono un immediato successo e ben presto fu incaricato di importanti progetti, come quello tra il 1823 e il 1828 che mirava a costruire il centro finanziario-amministrativo della città, la Piazza della Banca, con tutti i suoi imponenti e importanti edifici: il Palazzo del Ministero delle Entrate e del Tesoro, il Palazzo del Ministro del Tesoro, il Palazzo della Borsa e della Banca di Polonia.[1] A questi progetti ne seguirono altri, come la ricostruzione del Palazzo della Commissione per gli Affari Interni e della Polizia di Varsavia (1823, Palazzo Mostowski) o come il Palazzo della Commissione Governativa di Radom (1825-1827, Palazzo Sandomierski); ma il vero e proprio ambizioso, imponente e articolato progetto successivo sarà la costruzione del nuovo Grande Teatro di Varsavia (1825-1833), con il quale il Corazzi riuscì a dimostrare la notevole maturità raggiunta.[1] A seguire vi fu la costruzione di dieci abitazioni private (tra il 1826 e il 1829, compresa la propria Villa Corazzi al numero 11 di via Wicjska) e l'edificazione del Palazzo del Dicastero della Commissione Governativa e Reggenza nel 1824, tutti edifici ubicati a Varsavia e tutti andati distrutti nel 1944; ancor prima di quest'ultimi progetti, vi era stato il progetto fuori Varsavia della nuova facciata della cattedrale di Lublino nel 1821.[1]

Tra un progetto e l'altro, Corazzi intraprese un viaggio nel 1826 e visitò, tra le altre, le città di Berlino, Dresda e Monaco di Baviera in Germania e quelle di Milano, Bologna, Venezia e nuovamente Firenze in Italia, che lo ispirarono artisticamente e contribuirono a farlo maturare professionalmente; inoltre, proprio durante questo viaggio venne nominato accademico d'onore dell'Accademia di belle arti di Bologna, il 25 marzo di quell'anno.[1]

Seconda fase: 1831–1846

Nel frattempo i dissapori politici in Polonia portarono alla cosiddetta Rivolta di Novembre (1830–1831), che fu una ribellione armata iniziata il 29 novembre 1830 a Varsavia contro l'Impero Russo.[7] La rivoluzione, nonostante alcuni successi locali e l'ampia partecipazione dei popoli della Lituania, della Bielorussia e dell'Ucraina, venne repressa definitivamente il 21 ottobre 1831 e l'imperatore Nicola I di Russia decretò che d'ora in poi la Polonia occupata dai Russi avrebbe perso la sua autonomia e sarebbe diventata parte integrante dell'Impero Russo.[7]

Dunque, in questa scena politica, Antonio Corazzi prese una manifesta e chiara presa di posizione a favore del movimento nazionale polacco; ma dopo l'esito nefasto per quest'ultimo e la perdita definitiva dell'autonomia della Polonia, l'architetto verrà progressivamente emarginato dai Russi e gli sarà impedito di avere un ruolo in tutte le varie cariche di prestigio e negli interventi pubblici maggiori.[1] Così, il Corazzi dovette indirizzare la propria attività professionale soprattutto in direzione delle committenze private, rinunciando ai prestigiosi incarichi che avevano caratterizzato la prima fase della sua attività polacca.[1] Nel frattempo dovette anche lavorare a più lavori di prima, visto che non solo questi erano meno prestigiosi e remunerativi, ma dovevano anche coprire lo sbilancio economico causato dalla decisione di ridurgli la sua retribuzione annua da 9.000 a 6.000 fiorini.[1]

A questo difficile periodo risalgono molti progetto di vario genere, tra cui: i progetti di otto case private realizzate tra il 1832 e il 1835 e non più esistenti; la ristrutturazione di un edificio adibito a scuola militare e situato al numero 487 di via Miodowa, sempre nel 1832; la ricostruzione in veste di chiesa ortodossa della cosiddetta Cattedrale di Campo dell'Esercito Polacco degli Scolopi (verrà distrutta nel 1944 e successivamente ricostruita come chiesa cattolica), che lo tenne occupato tra il 1835 e il 1837 in collaborazione con l'architetto polacco Andrzej Gołoński; l'edificazione di una sontuosa villa per il barone Edward Rastawiecki a Dołhobyczów, nel distretto di Tomaszów, nel 1838; e la costruzione di tre case private e di un casino gotico, realizzati successivamente presso i viali della passeggiata pubblica e non più esistenti.[1]

A questa tipologia di progetti, ci si affiancarono altri legati al mondo scolastico, essendo riuscito a conservare l'incarico di costruttore per il distretto scolastico di Varsavia, realizzando: il Palazzo del Ministro della Istruzione Pubblica e lo stabilimento in ordine ionico del Ginnasio Reale, entrambi tra il 1840 e il 1841; poi realizzò un edificio per la scuola ebraica a Varsavia, oltre che i tre ginnasi nelle città di Siedlce, Suwałki e Płock e anche l'edificio dell'Istituto Magistrale Popolare a Radzymin, tutti progettati tra il 1842 e il 1846.[1]

Tra i progetti più rilevanti di questo periodo vi fu quello che il Corazzi ideò per il Monumento dei Lealisti e che, realizzato in ferro fuso e bronzo dorato e con un'altezza di 36 metri, verrà eretto nel 1841 per commemorare i "generali e colonnelli che non vollero prendere parte alla rivoluzione del 1830".[1] Molto impopolare tra i locali e spesso devastato, il monumento verrà distrutto nel 1917; nonostante ciò, dalle testimonianze grafiche pervenute ci si può rendere conto di come il Corazzi avesse cercato di svincolarsi dalle rigide posizioni neoclassiche e di orientarsi invece verso elementi di eclettismo.[1]

Ma dopo quasi trent'anni, dopo tutti questi progetti e a seguito di tutte queste vicende, alla fine Antonio Corazzi decise di abbandonare definitivamente la Polonia e tornare in Italia, lasciandosi alle spalle il suo considerevole passato e trasferendosi nuovamente a Firenze nel 1846.[1]

Ritorno in Italia e attività a Firenze

Lapide commemorativa sulla facciata dell'abitazione e luogo di morte dell'architetto Antonio Corazzi, collocata nel 2004 e recante un medaglione bronzeo in bassorilievo con il ritratto di Corazzi realizzato dalla scultrice polacca Wiktoria Czechowska (via dell'Agnolo n. 61, casa dei Minimi, Firenze, Italia)[8]

Il ritorno in patria, tuttavia, non si rivelerà un risvolto più felice del suo ultimo periodo polacco, essendosi dovuto scontrare ancora una volta con il difficile ambiente professionale fiorentino, che non accolse con favore il Corazzi; difatti vi erano vari fattori contro di lui, che comprendevano inevitabilmente quelli causati dal suo lungo soggiorno all'estero e quindi la sua totale assenza dall'ambiente toscano, che si tradussero nella mancanza di legami con i protagonisti della scena architettonica locale e di quelli con la classe politica della Toscana.[1] Oramai in città erano altri gli architetti della sua generazione ad essersi affermati, come il Baccani e il Martelli, facendo in modo che negli ultimi decenni della sua carriera il Corazzi rimanesse ai margini delle vicende artistiche che coinvolsero la scena architettonica di quegli anni e così fu precluso dalle adeguate prospettive professionali che teoricamente sarebbero dovute spettare a un architetto di quel calibro e con quell'autorevole bagaglio di esperienza.[1]

Proprio a fronte della sua illustre attività in Polonia, il Corazzi venne nominato accademico di architettura nell'autunno del 1847 all'Accademia di belle arti di Firenze; la nomina venne promossa dai colleghi architetti Michelacci, Minucci e il già citato Baccani, che, oltre ad aver considerato la sua esperienza polacca, richiesero questo riconoscimento come "giusto tributo di lode a quell'artista altronde conosciuto per la dolcezza e squisito carattere".[1] Ma, nonostante i riconoscimenti accademici, l'attività e la vita di quest'ultimo periodo furono caratterizzate essenzialmente da gravi problemi economici, dalla partecipazione alle numerose commissioni istituite dalle belle arti, da interventi parziali e ristrutturazioni e dagli ambiziosi e mai realizzati progetti proposti in relazione alle vicende dell'epoca, che videro il suo interesse particolarmente per interventi su scala urbana; difatti dell'attività di questo periodo non rimangono opere realizzate ma numerosi disegni di progetti ideati invano.[1]

Accanto all'intensa attività progettuale di Corazzi ci fu la sua effettiva attività professionale, che venne concentrata essenzialmente su progetti per commissioni private. Tra i progetti veramente realizzati, vi fu quello che lo tenne impegnato tra il 1861 e il 1862 e che venne ideato per un villino su commissione del pittore Luigi Rubio, che fu costruito all'angolo fra l'attuale Corso Italia e il piazzale all'inizio del Parco delle Cascine.[1][9]

Tra i suoi ultimi riconoscimenti vi furono la nomina ad accademico di architettura dell'Accademia di belle arti di Perugia il 1º ottobre 1862 e, successivamente, la nomina a socio di merito dell'Accademia dei Virtuosi al Pantheon a Roma il 16 maggio 1864.[1][2]

Vita privata e morte

Corazzi si sposò due volte: in prime nozze sposò Rosa Benedetti nel 1826 e, rimasto vedovo, si risposò in seconde nozze con Veronica Anna Piccinini nel novembre del 1855.[1] Da quest'ultima ebbe tre figli, che contribuirono loro malgrado ad aggravare le inadeguate risorse economiche dell'architetto, che furono un insistente problema per tutto il resto della sua vita, visto che la pensione ottenuta dal governo polacco non fu mai sufficiente a liberarlo dalle difficoltà del quotidiano.[1]

Oramai in stato di abbandono e povertà,[2] Antonio Corazzi morì a Firenze il 26 aprile 1877.[1]

Allievi

Tra i suoi studenti e collaboratori si ricordano:

Opere

Firenze, 1818

Polonia, 1819–1846

Prima fase: 1819–1830

Seconda fase: 1831–1846

Firenze, 1846–1877

Galleria d'immagini

Onorificenze e omaggi

Onorificenze

Omaggi

  • Nella città di Varsavia, capitale della Polonia, dove l'architetto Antonio Corazzi lavorò per quasi trent'anni, gli è stata dedicata una strada a suo nome: via Antonio Corazzi (in polacco: ulica Antonia Corazziego).[10][11][12][13][14]
  • Nella città italiana di Firenze, in Toscana, gli è stata dedicata una lapide commemorativa sulla facciata della casa fiorentina nella quale abitò e morì; questa venne affissa nel 2004 dal Comune di Firenze e dall'Associazione Italo-Polacca in Toscana, con un ritratto bronzeo dell'architetto realizzato in bassorilievo dalla scultrice polacca Wiktoria Czechowska.[8]

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as at au av aw ax ay az ba bb bc bd be bf bg bh bi bj bk bl bm bn bo bp Mario Bencivenni, CORAZZI, Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1983. URL consultato il 30 marzo 2022.
  2. ^ a b c d e f g (PL) Antonio Corazzi 1792 - 1877 architekt, su warszawa1939.pl. URL consultato il 30 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  3. ^ Luca Palmarini, I due Canaletto e le vedute di Varsavia, su lapoloniadiluca.wordpress.com, 2 settembre 2017. URL consultato il 30 marzo 2022.
  4. ^ RICOSTRUIRE VARSAVIA SECONDO I DIPINTI DEL SETTECENTO, su viaggiarecomunque.it. URL consultato il 30 marzo 2022.
  5. ^ Stefan Kozakiewicz, BELLOTTO, Bernardo, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970. URL consultato il 30 marzo 2022.
  6. ^ Gerardo Doti, MERLINI, Domenico, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009. URL consultato il 30 marzo 2022.
  7. ^ a b (EN) Polish Uprising of 1830–31, su encyclopedia2.thefreedictionary.com. URL consultato il 30 marzo 2022.
  8. ^ a b Claudio Paolini, Repertorio della architetture civili di Firenze - Casa dei Minimi, su Palazzo Spinelli, 16 gennaio 2021. URL consultato il 30 marzo 2022.
  9. ^ a b Luigi Rubio – Vera Kologrivov - Amici degli Allori, su amicidegliallori.org. URL consultato il 30 marzo 2022.
  10. ^ (PL) Warszawa - Corazziego Antonia, su ulicetwojegomiasta.pl. URL consultato il 30 marzo 2022.
  11. ^ (PL) Ulica Corazziego - Warszawikia, su warszawa.fandom.com. URL consultato il 30 marzo 2022.
  12. ^ (PL) Ulica Antonia Corazziego Warszawa (Śródmieście), su jaki-kod.pl. URL consultato il 30 marzo 2022.
  13. ^ (PL) Ulica Antonia Corazziego - Warszawa (Śródmieście) - LiveCity.PL, su mapa.livecity.pl. URL consultato il 30 marzo 2022.
  14. ^ (PL) Corazziego Antonia Warszawa (Śródmieście), Ulica, 00-087 - Targeo, su mapa.targeo.pl. URL consultato il 30 marzo 2022.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN16515198 · ISNI (EN0000 0000 6629 505X · SBN LIAV086647 · BAV 495/119566 · CERL cnp01437904 · ULAN (EN500017242 · LCCN (ENn97095821 · GND (DE174196415

Read other articles:

2000 children's novel This book-related article contains very little context, or is unclear to readers who know little about the book. To comply with the Wikipedia quality standards, this article may require cleanup. See this article's talk page for more details. (December 2011) The Miserable Mill AuthorLemony Snicket (pen name of Daniel Handler)IllustratorBrett HelquistCover artistBrett HelquistCountryUnited StatesLanguageEnglishSeriesA Series of Unfortunate Events GenreGothic fictionAb...

 

Анібаль Годой Анібаль Годой Особисті дані Повне ім'я Анібаль Сесіс Годой Народження 10 лютого 1990(1990-02-10) (33 роки)   Панама, Панама Зріст 182 см Вага 80 кг Громадянство  Панама Позиція опорний півзахисник Інформація про клуб Поточний клуб «Сан-Хосе Ерсквейкс» Номер 30 ...

 

FM La TribuLocalización Buenos Aires,  ArgentinaFrecuencia 88.7 MHz FMPrimera emisión 19 de junio de 1989Propietario Colectivo La TribuSitio web http://fmlatribu.com[editar datos en Wikidata] Móvil de la radio en la Marcha de la Resistencia de 2017 en Plaza de Mayo. FM La Tribu es un colectivo de comunicación alternativa fundado en la ciudad de Buenos Aires en el año 1989. Sus miembros fundadores, Ernesto Lamas, Damián Valls, Hugo Lewin y Claudio Vivori,[1]​ formaba...

Construct of the effects on broadcast scheduling by regional time zone differences This article has multiple issues. Please help improve it or discuss these issues on the talk page. (Learn how and when to remove these template messages) This article possibly contains original research. Please improve it by verifying the claims made and adding inline citations. Statements consisting only of original research should be removed. (March 2011) (Learn how and when to remove this template message) T...

 

التيار الشعبي المصري البلد مصر  تاريخ التأسيس 21 سبتمبر 2012  المؤسسون حمدين صباحي  الأيديولوجيا علمانية،  والتيار الناصري  الانحياز السياسي يسارية  تعديل مصدري - تعديل   التيار الشعبي المصري هو تجمع سياسى قائم علي الوطنية الجامعة أسسه المرشح السابق لرئاسة ...

 

Các ví dụ và quan điểm trong bài viết này có thể không thể hiện tầm nhìn toàn cầu về chủ đề này. Vui lòng giúp cải thiện bài viết này hoặc thảo luận về vấn đề này tại trang thảo luận, hoặc tạo bài viết mới sao cho phù hợp. Bài viết này cần thêm chú thích nguồn gốc để kiểm chứng thông tin. Mời bạn giúp hoàn thiện bài viết này bằng cách bổ sung chú thích tới các nguồn đáng ...

Borough in Pennsylvania, United StatesAmbridge, PennsylvaniaBoroughThe Rapp House in Old Economy VillageMotto(s): Proud Past, Bright FutureLocation in Beaver County and the U.S. state of Pennsylvania.Coordinates: 40°35′35″N 80°13′31″W / 40.59306°N 80.22528°W / 40.59306; -80.22528CountryUnited StatesStatePennsylvaniaCountyBeaverSettled1824Incorporated1905Government • TypeBorough Council • MayorGerald “Duke” McCoyArea[1 ...

 

Mortal Kombat Información generalDesarrollador Midway Games Distribuidor Midway Games Diseñador Ed Boon Compositor Dan Forden Datos del juegoGénero videojuego de lucha Idiomas alemán Modos de juego multijugador Clasificaciones ESRBPEGICEROUSKDatos del softwarePlataformas DOS, Super Nintendo Entertainment System, Sega Genesis, Game Gear, PlayStation 2, Commodore Amiga, Xbox, PlayStation Portable, Game Boy, Sega CD, arcade, Sega Master System y Microsoft Windows Datos del hardwareFormato CD...

 

Leonel Rocha Nome completo Leonel Maria da Rocha Nascimento 13 de outubro de 1866Taquari, Rio Grande do Sul Morte 20 de dezembro de 1947Erechim, Rio Grande do Sul Leonel Maria da Rocha (Taquari, 13 de outubro de 1866 — Erechim, 20 de dezembro de de 1947[1]) foi um líder revolucionário camponês e político do Rio Grande do Sul. Esteve vinculado aos maragatos, contrapostos aos ximangos, na Revolução de 1923.[2] Referências ↑ www.familysearch.org https://www.familysearch.org/tree/perso...

Season of television series Reborn!Season 5Cover from the DVD X-Burn.1 released by Marvelous Entertainment.Country of originJapanNo. of episodes39ReleaseOriginal networkTV TokyoOriginal releaseOctober 4, 2008 (2008-10-04) –July 4, 2009 (2009-07-04)Season chronology← PreviousSeason 4Next →Season 6List of episodes The fifth season of the Reborn! anime television series compiles episodes 102 through 140 that aired between October 4, 2008 and July 4, 2009 on TV Toky...

 

System of tribunals enforcing Catholic orthodoxy General Council of the Holy Office of the Inquisition in Portugal Conselho Geral do Santo Ofício da Inquisição Portuguese InquisitionSeal of the InquisitionTypeTypeCouncil under the election of the Portuguese monarchy HistoryEstablished23 May 1536Disbanded31 March 1821SeatsConsisted of a Grand Inquisitor, who headed the General Council of the Holy OfficeElectionsVoting systemGrand Inquisitor chosen by crown and named by popeMeeting placePort...

 

1943 film TonelliDirected byVictor TourjanskyWritten byEmil BurriViktor TourjanskyProduced byGeorg WittStarringFerdinand MarianWinnie MarkusMady RahlCinematographyFranz KochEdited byWerner JacobsMusic byLothar BrühneProductioncompanyBavaria FilmDistributed byDeutsche FilmvertriebsRelease date12 July 1943Running time95 minutesCountryGermanyLanguageGerman Tonelli is a 1943 German drama film directed by Victor Tourjansky and starring Ferdinand Marian, Winnie Markus and Mady Rahl.[1] It ...

Pugil bouts are a frequent part of combatives training in use of the bayonet. US Army specifications for construction of a pugil stick. Nicaraguan soldiers training using pugil sticks and protective gear This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Pugil stick – news · newspapers · books · scholar · JSTOR...

 

Fictional comic book race of beings For other uses, see Snake man. Serpent MenIn-universe informationHome worldEarthBase of operationsValusia (initially) Serpent Men are a fictional race created by Robert E. Howard for his King Kull tales. They first appeared in The Shadow Kingdom, published in Weird Tales in August 1929. They were later adapted for the Marvel Comics Conan comics by Roy Thomas and Marie Severin. Their first Marvel Universe appearance was in Kull the Conqueror vol. 1 #2 (Septe...

 

この項目には性的な表現や記述が含まれます。免責事項もお読みください。 女性化セッションを行うフェムドムと、調教を受ける男性。 女性化(じょせいか、Feminization)、または強制女性化(きょうせいじょせいか)[1][2]、もしくはシシフィケーション(sissification)[3] とは、BDSMや変態行為(英語版)などにおいて行われるプレイのひとつで、従順な...

Artikel ini membutuhkan rujukan tambahan agar kualitasnya dapat dipastikan. Mohon bantu kami mengembangkan artikel ini dengan cara menambahkan rujukan ke sumber tepercaya. Pernyataan tak bersumber bisa saja dipertentangkan dan dihapus.Cari sumber: Batu pasir – berita · surat kabar · buku · cendekiawan · JSTORBagian interior batu pasir merah di Arizona, AS. Batu pasir (ditulis pula batupasir dalam bentuk tidak baku, bahasa Inggris: sandstone) adalah...

 

2008 studio album by DeerhoofOffend MaggieStudio album by DeerhoofReleasedOctober 7, 2008Recorded2008GenreArt pop[1]Length43:21LabelKill Rock StarsProducerDeerhoofDeerhoof chronology Friend Opportunity(2007) Offend Maggie(2008) Deerhoof vs. Evil(2011) Offend Maggie is the ninth studio album by Deerhoof, released October 7, 2008 on Kill Rock Stars. Over the summer the band put up sheet music for the song Fresh Born online, and invited fans to record their own version.[2]...

 

Master Mister Ahmad Dhani IAlbum studio karya The RockDirilis30 Agustus 2007GenreHard Rock, Pop Rock, Rock alternatif, JazzLabelEMI Music IndonesiaProduserAhmad DhaniKronologi The Rock Master Mister Ahmad Dhani I(2007) T.R.I.A.D(2010)T.R.I.A.D2010 Master Mister Ahmad Dhani I adalah album studio pertama oleh The Rock. Dirilis tahun 2007. Lagu terpopulernya ialah Munajat Cinta, Kamu-Kamulah Surgaku, dan Aku Bukan Siapa-Siapa. Di album ini, Dhani juga menyanyikan kembali lagu-lagu ciptaannya...

Giáo sư, Tiến sĩ, Nhà giáo nhân dânTrần Đình SửGiáo sư Tiến sĩ, Nhà giáo Nhân dân Trần Đình SửSinhTrần Đình SửHuếQuốc tịch Việt NamDân tộcKinhTrường lớpGiáo sư Tiến sĩNghề nghiệpNhà Sư phạm, Nhà nghiên cứu Trần Đình Sử (sinh ngày 10 tháng 8 năm 1940) là một giáo sư, tiến sĩ lý luận văn học, Nhà giáo Nhân dân, giảng viên Đại học Sư phạm Vinh, Đại học Sư phạm Hà Nội và một s...

 

This article uses bare URLs, which are uninformative and vulnerable to link rot. Please consider converting them to full citations to ensure the article remains verifiable and maintains a consistent citation style. Several templates and tools are available to assist in formatting, such as reFill (documentation) and Citation bot (documentation). (September 2022) (Learn how and when to remove this template message) New OrleansEmergency Medical ServicesEstablished1947HeadquartersNew Orleans, Lou...

 

Strategi Solo vs Squad di Free Fire: Cara Menang Mudah!