Aiello è un piccolo borgo, arroccato sulle colline dell'entroterra tirrenico. L'abitato è dominato dai resti del Castello. Il centro ospita il palazzo Cybo Malaspina (XVI secolo) e altri palazzi signorili del sei-settecento, la Cappella Cybo presso l'ex Convento degli Osservanti.
I segni della storia in questo piccolo ma suggestivo paese di Calabria sono ben visibili. Le origini (sebbene alcuni hanno sostenuto fosse la mitica Tilesio, città greca) risalgono ai Romani: tra i secoli II e III a.C., il luogo era chiamato Agellus, piccolo campo, da cui deriva il nome attuale.[4] Posto in un luogo strategico, per il controllo delle vie di comunicazione (una deviazione della Via Capua-Rhegium passava proprio da qui), Aiello è stato nel corso dei secoli al centro di aspre lotte di potere. I Saraceni del vicino Emirato di Amantea, come racconta la leggenda, nel tentativo di farlo capitolare “per fame”, furono persuasi a desistere dal genio degli aiellesi che per dimostrare di avere scorte a sufficienza, dalle mura del castello lanciarono delle pizze di formaggio ottenute dal latte delle loro donne. I normanni, nel 1065, guidati da Roberto il Guiscardo lo assediarono per quattro mesi, prima di ottenerne la resa.
L'importanza di questo lembo di terra “…grossa, nobile, et civile” è dimostrata nel corso delle alterne vicende storiche. Con gli Aragonesi, il feudo aiellese, dai Sersale fu assegnato al viceré di Calabria e conte di Ajello, Francesco Siscar. Tale periodo per Aiello è molto florido e si registra una notevole espansione demografica, sociale ed economica che continua con il Viceregno spagnolo in cui cresce l'agricoltura e la produzione della seta.
Nel 1566 il Feudo aiellese viene acquistato per 38.000 ducati dal marchese, poi principe, di Massa, Alberico I Cybo-Malaspina. Con questa famiglia di origini liguri toscane, che mantenne la proprietà del feudo sino all'eversione della feudalità, lo “Stato di Aiello” passa da contea a marchesato e poi a ducato nel 1605. A questo periodo si devono alcune delle più pregevoli testimonianze architettoniche artistiche e storiche del Borgo antico: il palazzo Cybo e la omonima cappella gentilizia.[4] Ma anche il castello, “una delle prime fortezze del regno”, come ebbe a definirlo Leandro Alberti nel 1525-6, che fu scelta come dimora dal cavaliere Francesco Cybo e dove egli organizzò una ricca biblioteca con opere rarissime.
Nel decennio francese la cittadina passa nella giurisdizione del cantone di Belmonte, quindi nel governo di Rogliano, sino al 1811, anno in cui diventa capoluogo di Circondario (comprendente Terrati, Serra, Lago, Laghitello, Pietramala e Savuto).
Dopo vi fu: la Restaurazione borbonica, poi Garibaldi che unì l'Italia, il Brigantaggio, e il terremoto del 1905 che distrusse buona parte dell'abitato. Nel 1864 prese il nome di Aiello in Calabria che mutò poi nel 1928 in Aiello Calabro, incorporando Cleto e Serra, i quali divennero comuni autonomi il primo nel 1934, il secondo nel 1937.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di Santa Maria Maggiore (Chiesa Madre), costruita a partire dal X secolo, edificio che ospita le spoglie di San Geniale martire.[4]
Festa di San Geniale martire (5 febbraio e la prima domenica di maggio).[6]
Festa della Madonna delle Grazie (1 e 2 luglio), è la principale festa del centro.
Cultura
Istruzione
Biblioteche
Nel 2003 è stata inaugurata una biblioteca civica, allestita nei locali dell'ex-convento dei minori osservanti, dotata di circa un migliaio di volumi e di tavoli da lettura e computer. Al momento risulta tuttavia chiusa. Nuova biblioteca inaugurata nel 2024, nella sede dell’ ex casa del Fascio.
Scuole
Aiello era sede centrale dell'istituto comprensivo statale Aiello-Cleto-Serra d'Aiello, per via della riorganizzazione delle sedi degli istituti scolastici è diventata sede aggregata dell'Istituto Comprensivo di Campora San Giovanni[7]. In particolare, vi hanno sede una scuola dell'infanzia, una scuola elementare, una scuola media inferiore.[8]
Economia
L'agricoltura è la base dell'economia locale, in particolare con la produzione di olio d'oliva e di vino. Presenti anche aziende agrituristiche e di lavorazione dei fichi secchi, oltre al turismo.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Aiello è facilmente raggiungibile dall'autostrada Salerno-Reggio Calabria uscendo all'uscita Falerna, proseguendo poi direzione nord verso Campora San Giovanni, da qui si sale verso la collina per circa 10 km, è inoltre anche raggiungibile uscendo all’uscita ROGLIANO dell’Autostrada SA/RC, proseguendo poi sulla SS108
Ferrovie
Fermata Amantea, la stazione dista 15 km da Aiello Calabro.
^Istituto Comprensivo Campora-Aiello, su comprensivocampora-aiello.gov.it. URL consultato il 31 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2018).