Il suo territorio, compreso tra 75 e 1463 metri di altitudine, è la riserva naturale orientata della Valle del fiume Lao (D.M. Ambiente - luglio 1987) e fa parte del parco nazionale del Pollino. Alle pendici della collina su cui si erge scorre il fiume Lao lungo il quale i turisti sono soliti praticare lo sport del rafting.
Storia
Il nome deriva dal grecoPapàsIsidoros (Παπάς Ισίδωρος), un monaco bizantino basiliano di un monastero greco-ortodosso della zona[senza fonte]. Alcuni storici calabresi ritengono che Papasidero sia sorto nel territorio dell'antica città greca di Skidros, una delle colonie di Sibari che faceva da collegamento tra Sibari e Laos e che il nome derivi da essa.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Papasidero sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 dicembre 1978.[3]
«D'azzurro, ad una montagna di tre vette al naturale, sormontata da tre stelle d'oro raggiate di otto, disposte 1, 2. Ornamenti esteriori da Comune.»
Le stelle alludono a sidereus ("stellato") per assonanza con il toponimo, sovrastanti la rupe sulla quale sorge il paese.
Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
Da visitare il santuario di Nostra Signora di Costantinopoli del XVII-XVIII secolo e il sito archeologico della Grotta del Romito. Caratteristico è il centro storico di impianto medievale con alla sommità del borgo la chiesa madre di San Costantino e il castello normanno-svevo. La cinta muraria medievale presenta delle antiche porte d'ingresso al borgo tra cui si conserva ancora quella del cambio della Guardia.