Il turismo in Toscana è un'importante risorsa per l'economia della regione, che data la natura molto poliedrica del suo territorio riesce ad attirare turisti delle più variegate tipologie. In Toscana il turismo rappresenta circa il 7% dell'intero PIL regionale, percentuale che sale fino al 10% considerando tutte le attività che traggono beneficio dal comparto turistico.[1] Dopo il calo dovuto alla Pandemia di COVID-19, nel 2023 la Toscana ha visto il proprio turismo tornare a crescere in maniera convincente, con numeri ben oltre la media nazionale italiana.[2] La regione è da sempre una delle mete più ambite in particolare dai turisti stranieri.[3]
Antica città dell'entroterra situata non distante dal confine con l'Umbria, è ricca di musei, monumenti storici, luoghi caratteristici e tradizioni. Piazza Grande costituisce il fulcro della vita cittadina. Nota per l'artigianato e la produzione orafa, la zona aretina ha dato i natali a grandi artisti come Petrarca, il Vasari, Michelangelo e Piero della Francesca. È particolarmente apprezzata per le sue antiche chiese, la rustica cucina locale e gli eventi annuali come la Giostra del Saracino, una delle principali rievocazioni storiche del panorama nazionale.[12]
Capoluogo di regione, culla del Rinascimento italiano e dell'umanesimo, è riconosciuta tra le più suggestive città d'arte del mondo intero. Il fiume che bagna Firenze è l'Arno, il quale è attraversato dal caratteristico Ponte Vecchio, con le sue numerose botteghe artigianali. La città è abbellita dalle opere di alcuni tra i più grandi artisti del Bel Paese, che la rendono senz'altro il fulcro del turismo culturale in Toscana. Tra i tanti suoi illustri cittadini, Firenze ha dato i natali al maestro Dante Alighieri padre della lingua italiana e al celebre Lorenzo de' Medici. Ha ricoperto il ruolo di capitale d'Italia dal 1865 fino alla liberazione di Roma cinque anni più tardi. È considerata un museo a cielo aperto per la gran quantità di monumenti e opere d'arte visibili soltanto passeggiando per le sue strade. Tra i monumenti più gettonati dai turisti si ricordano: la Cattedrale, la chiesa di Santa Maria Novella, Palazzo Pitti, Palazzo della Signoria, il Giardino di Boboli e gli Uffizi.[13]
Situata in Maremma nel sud della Toscana, il suo centro storico dista poco più di dieci chilometri dal Mar Tirreno. La città fu fondata durante l'alto medioevo e dal X al XII secolo fu amministrata dalla famiglia Aldobrandeschi di Lucca, di cui resta ancora l'omonimo palazzo. È tra i pochi borghi medievali a conservare intatto il perimetro della sua cinta difensiva. L'evento più caratteristico avviene durante la Notte di San Lorenzo, quando per le vie del centro sfila la tradizionale processione, scortata da un carro trainato da buoi maremmani di Alberese seguito dai butteri a cavallo, tipici della campagna maremmana.[14]
Città marittima e portuale tra le più nevralgiche d'Italia. Nei secoli medievali visse all'ombra delle città più vicine, per poi ritagliarsi un ruolo sempre più determinante soprattutto in seguito alla rivoluzione industriale. A partire dalla fine del XV secolo ha ospitato una delle comunità ebraiche più numerose e attive della penisola. Purtroppo molti reperti storici andarono distrutti in seguito ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, ma ancora oggi la città conserva numerose testimonianze del proprio passato. Tra i principali monumenti si annovera la Fortezza Vecchia situata nei pressi del Porto Mediceo. Data la natura di rilevante scalo marittimo, Livorno è punto di approdo o di partenza per molti turisti che viaggiano attraverso il Mar Mediterraneo.[15]
Antica e ricca di storia e tradizioni, numerosi dei suoi palazzi contengono al loro interno musei e collezioni artistiche degne di nota. Città natale di Giacomo Puccini, è situata nel nord-ovest della regione, adagiata sull'omonima pianura che si estende tra l'Appennino tosco-emiliano e la catena del Monte Pisano. Divenne colonia romana nel 180 a.C. mentre fu un importante centro della Toscana durante il medioevo. A lungo città indipendente, è stata capitale della Repubblica di Lucca, del Principato di Lucca e Piombino e del Ducato di Lucca. Le sue mura rinascimentali sono l'attrazione più caratteristica della città, in quanto ancora perfettamente preservate e visitabili. Altra icona cittadina è la Torre Guinigi che presso la sua sommità ospita alcuni alberi di leccio. Lucca è inoltre conosciuta come città delle cento chiese per via dei numerosi luoghi di culto presenti. A settembre avviene la tradizionale Processione di Santa Croce.[16]
Questa provincia possiede due capoluoghi, per l'appunto Massa e Carrara. Area con forti influenze liguri ed emiliane, ha subito numerose dominazioni nel corso della storia. Massa era capitale dello stato governato dai Malaspina, dagli ultimi decenni del medioevo fino al XVIII secolo. Vicino al mare ma incastonato tra le montagne, il suo centro storico si estende intorno a Piazza Aranci. La vicina Carrara vede la sua economia strettamente legata all'estrazione del marmo, la cui pietra è naturalmente stata utilizzata per la realizzazione di molte attrazioni della città. Carrara ospita inoltre un'importante Accademia di Belle Arti riconosciuta a livello nazionale.[17]
Famosa in tutto il mondo, è stata un'importante repubblica marinara ed estendeva i suoi domini dalla Toscana occidentale fino alla Corsica, sebbene la sua sfera di influenza fosse ben maggiore. Il decadimento di Pisa iniziò nel 1284 con la sconfitta nella Battaglia della Meloria contro l'esercito genovese. Nei secoli successivi il suo prestigio calò fino a soccombere sotto il potere di Firenze. La presenza dell'Università di Pisa la rende un centro accademico di rilievo. Le sue attrazioni più iconiche sono ubicate presso Piazza dei Miracoli e furono realizzate durante il basso medioevo: la Torre Pendente, il Duomo e il Battistero. La festa più caratteristica è invece la Luminara di San Ranieri che si svolge durante il mese di giugno nel suo centro storico, il quale si sviluppa nel Lungarno.[18]
Situata a ridosso dell'Appennino tosco-emiliano, è un apprezzato centro artistico e culturale di fondazione romana. Fu un'importante città del medioevo, guadagnandosi l'indipendenza nel 1165 e riuscendo inizialmente a respingere le mire espansionistiche fiorentine, tuttavia la sua espansione subì una frenata dopo la sconfitta contro le truppe lucchesi. Mentre a partire dal XVI secolo essa entrò a far parte del Ducato Mediceo. Il turismo è favorito dalla posizione geografica intermedia tra Firenze e le città d'arte della Toscana nord-occidentale quali Lucca e Pisa. La Piazza del Duomo è tra i suoi principali luoghi d'interesse, poiché ospita la Cattedrale di San Zeno e l'ottagonale Battistero di San Giovanni in corte. A luglio la città è animata dalla Giostra dell'orso, il suo maggiore evento folcloristico. Pistoia possiede lunghi percorsi sotterranei ai quali si accede transitando dall'antico Ospedale del Ceppo risalente al XIII secolo.[19]
Da sempre vissuta all'ombra della vicina e più blasonata Firenze, ospita comunque un piccolo centro storico degno di nota. Il primo vero e proprio insediamento risale a quando i longobardi nel VI secolo si insediarono nella Val di Bisenzio. Nel corso del medioevo Prato divenne un rilevante centro per la tessitura e la filatura della lana, infatti oggi custodisce il Museo del Tessuto. Particolarmente apprezzate dai visitatori sono l'immancabile Duomo e il Castello dell'Imperatore, fatto costruire da Federico II di Svevia durante le guerre contro il papato. Inoltre la sua vocazione principalmente manifatturiera la rende una meta molto ricercata dagli amanti dell'archeologia industriale.[20]
Città del profondo entroterra, è tra i maggiori centri turistici della regione. Ha conservato il suo aspetto tipicamente medievale ed è tutt'oggi suddivisa in numerose contrade. È difatti rinomata per il suo evento principale: il Palio di Siena, che mette in lotta tra loro le contrade cittadine. La leggenda narra che questo antico centro urbano fu fondato da Senio e Ascanio, figli di Remo (fratello di Romolo) a sua volta fondatore di Roma. In età comunale Siena rivaleggiò a lungo contro Firenze per assumere il controllo della Toscana centrale e soltanto dopo molte sanguinose battaglie i fiorentini ebbero infine la meglio. Le attrazioni da menzionare sono senza dubbio Piazza del Campo con la sua Torre del Mangia, il Duomo di Siena, il Palazzo Pubblico e il Complesso museale di Santa Maria della Scala.[21]
La Toscana è caratterizzata da un'impressionante varietà paesaggistica e ciò favorisce il proliferare delle pratiche escursionistiche e più in generale del turismo naturalistico. Tra i luoghi naturali più amati dai turisti si annoverano certamente le crete Senesi, localizzate tra la Val d'Orcia e le Colline del Chianti. Si tratta di una grande distesa argillosa che si estende attraverso aride colline in cui si possono notare profondi solchi creati dall'erosione dell'acqua. Da menzionare sono le Balze del Valdarno, anch'esse sono rilievi di terra originati dalla forza erosiva dell'acqua e danno vita a un paesaggio davvero caratteristico. Ci sono inoltre i parchi della Val di Cornia situati non lontano dalla Costa degli Etruschi nei pressi di Suvereto. Assai apprezzato da turisti ed escursionisti è anche l'Appennino Pistoiese dove si trovano l'Alpe Tre Potenze e il Lago Nero, specchio d'acqua di origine glaciale. Quest'area montana è famosa soprattutto per la località dell'Abetone presso il quale è presente una nota stazione sciistica.
Sono ben 633 i chilometri di costa che caratterizzano la regione. Da ciò dipende la naturale inclinazione della Toscana ad ospitare moltissimi turisti in cerca di svago sulle rive del Mar Ligure e del Mar Tirreno, fiancheggiati a breve distanza da efficienti servizi alberghieri. Le zone marittime toscane sono costituite da una moltitudine di profili costieri differenti. Partendo da nord si ha la Riviera apuana i cui centri principali sono ovviamente Marina di Massa e Marina di Carrara. Proseguendo verso meridione troviamo la Versilia, la quale viene letteralmente presa d'assalto dai turisti nei mesi estivi, saturando le località di Forte dei Marmi, Lido di Camaiore, e Marina di Pietrasanta, oltre alle limitrofe Viareggio e Torre del Lago Puccini che però non fanno parte della Versilia storica. C'è poi la Costa pisana che si estende fino a Tirrenia. Anche qui come in Versilia si tratta di spiagge basse e sabbiose.
Il panorama culinario toscano è invece costituito da ricette e ingredienti semplici, che mantengono caratteristiche fortemente legate al mondo contadinesco, come l'acquacotta, la ribollita e la panzanella. Tra i formati di pasta tradizionali non possono mancare pici, pappardelle e strozzapreti, oltre ai testaroli tipici della Lunigiana. I sughi tradizionali con cui accompagnare la pasta sono spesso a base di selvaggina e funghi. Intramontabile piatto forte della Toscana è la Bistecca fiorentina, a base di carne chianina. Spostandosi verso il mare come non elencare il Cacciucco alla livornese, ben più famoso rispetto alla versione viareggina. Importante anche la varietà di salumi disponibili come il Lardo di Colonnata e la finocchiona. Pregevole è anche il tartufo di San Miniato, a cui sono dedicati diversi eventi a tema. A Firenze da provare è il tradizionale lampredotto, servito generalmente tra due fette di pane. In zona garfagnina, apuana e sull'Appennino Pistoiese la tradizione gastronomica ruota attorno alla produzione di ricette a base di formaggio oppure di farina di castagne, come nel caso dei necci. Riguardo l'ambito dolciario sono inoltre tipici il castagnaccio, i brigidini di Lamporecchio, il panforte senese, i cantucci pratesi, il buccellato di Lucca e la Torta co' bischeri di Pisa, in Lucchesia nota come Torta co' becchi.[27] Il clima della Toscana consente in aggiunta di avere una buona resa sia in termini di qualità che produttività per quanto concerne l'olio d'oliva. Anche in questo caso zona redditizia da tenere in grande considerazione è quella chiantigiana con il suo Chianti Classico (olio), oltre ai pendii del Monte Amiata tra Siena e Grosseto, alla Lunigiana e infine al Monte Pisano soprattutto a Calci e nel Compitese.[28]
Turismo termale
Un quarto delle sorgenti termali italiane è ubicato in Toscana. Infatti le proprietà benefiche delle acque termali presenti in questa regione sono conosciute fin dall'antichità. Sia i romani che gli etruschi erano assidui frequentatori di tali sorgenti e le utilizzavano oltre che per motivi di svago, anche per alleviare diverse patologie. I centri termali sono sparsi in tutta la regione e tra le località più note c'è sicuramente Montecatini Terme, che ha sviluppato un notevole apparato alberghiero proprio per tale motivazione. Sempre nel nord della regione si hanno in particolare siti termali a Bagni di Lucca e San Giuliano Terme. Altro centro termale di grande importanza sono le Terme di Saturnia, immerse nel fiabesco paesaggio rurale della Maremma e caratterizzate dalle peculiari Cascate del Mulino. Nel senese è invece da citare la presenza delle stazioni termali di Bagni San Filippo, Chianciano Terme e Rapolano Terme.[29]