Località di antichissima origine, posta sulla strada romana che conduceva da Laus Pompeia, nei pressi dell'attuale Lodi Vecchio, a Cremona, fu attestata per la prima volta nel 975.
Trovandosi lungo una strada, anticamente molto importante, l'abitato di San Martino in Strada col suo forte fu più volte preso, saccheggiato e smantellato. Il più famoso saccheggio ebbe luogo nel 1270 da parte di Napo della Torre, in guerra coi Visconti. Altre lotte locali si ebbero nel secolo XIV, e lo stesso Imperatore Arrigo VII ebbe occasione di fare intimidazioni agli abitanti di San Martino in Strada (XIV secolo).
Sul principio del secolo XVI, il paese fu devastato dalle soldatesche straniere, al punto che si dovettero lasciare incolti grossi possedimenti. Il 25 giugno 1526 si accamparono qui le truppe papali collegate coi Veneziani contro la Spagna, comandate dal Duce d'Urbino; qui vennero a consiglio i comandanti militari per poi muovere su Milano e provocare la resa del Duca Francesco Sforza ||
Negli anni 50-60 del XX secolo durante il grande esodo agricolo il comune registra una notevole flessione di abitanti. Dopo questo periodo il Comune incomincia a ripopolarsi e il trend continua. Ciò è dovuto, per la maggior parte, sia alla vicinanza con Lodi, sia alla possibilità di edificare con tipologie difficilmente possibili nel capoluogo.
Tranne la chiesa e la Cascina Barattiera, nel Comune non sono rimaste tracce del passato splendore. Gli edifici più notevoli, sotto l'aspetto paesistico-architettonico, risultano le case padronali delle vecchie cascine, la già citata Barattiera, la cascina a Cà del Conte, la Pompola, la Baggia, la Canova, la Campagna e la Villana.
«Di azzurro, al San Martino in arcione al cavallo d'argento, il Santo aureolato d'oro, vestito da cavaliere romano, con la corazza di cuoio al naturale, l'elmo d'argento cimato da due piume di rosso, il mantello svolazzante a sinistra, dello stesso, il viso, le braccia, le mani, le gambe, di carnagione, calzato con le calighe di cuoio al naturale, il Santo tenente con la mano destra la lancia di nero posta in banda alzata e le briglie di rosso, imbracciante con il braccio sinistro lo scudo ellittico, di azzurro, crociato d’argento; il cavallo imbrigliato e sellato di rosso, passante sulla strada lastricata di grigio al naturale, con le commessure di nero, fondata in punta e uscente da fianchi, il cavallo con tre arti attraversanti e l'arto anteriore sinistro alzato.»
Al 1 gennaio 2021 gli stranieri residenti nel comune di San Martino in Strada in totale sono 332[8], pari al 8,9% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:
Il territorio comunale è lambito verso est dalla ferrovia Milano-Bologna, senza tuttavia essere dotato di una propria fermata.
Trasporti pubblici
I collegamenti con i principali centri abitati della provincia e con Lodi sono assicurati dalle autolinee STAR Lodi[9], che dal 1922 hanno sede nel capoluogo.
La prima squadra di calcio (Associazione Calcistica Sanmartinese) militava fino al 2014 in Seconda categoria (con un passato in Promozione). Nell'estate 2014 il Monte Cremasco ne ha rilevato il titolo sportivo, sparendo così dai campionati dilettantistici[11]. Il vuoto cittadino lasciato viene riempito dalla società F.C. Samma 09 (già attiva nel campionato CSI), partendo così dalla Terza Categoria. Nell'estate 2021 l'FC Samma 09 e l'Esor Samma (società di calcio giovanile sanmartinese) si fondono in un'unica realtà dando vita all'Esor Samma.
La prima squadra di basket (Old Socks) milita nel campionato di Serie C Silver.
^«STAR» è l'acronimo di «Società Trasporti Automobilistici Regionali».
^Ex sindaci di San Martino in Strada, su comune.sanmartinoinstrada.lo.it. URL consultato l'8 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2010).